La cifra del Trattato, che esce nella sua seconda edizione, sta nella capacita' di integrare con chiarezza tre livelli delle questioni giuridiche: i principi e i concetti fondamentali, la disciplina nella sua evoluzione e nello stato presente, i casi concreti in cui i due livelli precedenti trovano verifica nella prassi.
Il compito primario che il Trattato si assegna e' rispondere alla domanda di chi lo consulta a partire dal caso da risolvere, accompagnando il lettore nella "visita" alle premesse teoriche e normative per arrivare a costruire una valida risposta pratica.
Il diritto di famiglia non vive oggi solo di diritto civile; il Trattato estende la sua attenzione al diritto processuale, al diritto penale, al diritto sociale della famiglia.
L'orizzonte nazionale, sempre meno autosufficiente, e' integrato dai raffronti comparatistici e dai riferimenti al diritto internazionale privato.
Parte Prima
DIRITTO PENALE DELLA FAMIGLIA.
PARTE GENERALE
I. INTRODUZIONE A « FAMIGLIA » NEL DIRITTO PENALE ITALIANO
di Silvio Riondato
1. Quadro problematico fondamentale del diritto penale della famiglia. . . . . . . . . . . . 4
1.a. « Famiglia » penalistica e fattori di instabilità dell’operazione definitoria . . . . . . 5
1.b. Rilevanza di principi penali costituzionali e indirizzi di metodo interpretativo . . . 13
2. Funzione simbolica del diritto penale della famiglia. L’incesto e la morale sessuale
familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
2.a. L’interruzione della gravidanza e altra normativa di crisi del valore dell’uomo e
familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
2.b. Inesistenza di obblighi costituzionali di penalizzazione in materia di famiglia. . . . 27
3. Pena, misure penali e famiglia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
3.a. La famiglia del reo tra commisurazione e esecuzione della pena . . . . . . . . . . 30
3.b. Esigenze familiari tra nuove pene “di pace” e improcedibilità per tenuità del fatto
nel procedimento “di pace” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
4. Nozione di famiglia e misure di prevenzione: l’allontanamento dalla casa familiare e
l’ordine di protezione c.d. civilistico; famiglia come convivenza . . . . . . . . . . . . . . . 35
4.a. Incostituzionalità dell’esclusione da pubblici concorsi a causa di condanna subìta da
un familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
5. Concezioni penalistiche della famiglia nelle fattispecie incriminatrici. . . . . . . . . . . . 43
5.a. Concezioni originarie codicistiche della famiglia: i delitti contro la famiglia. . . . . 44
5.b. La famiglia coniugale legittima. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
5.c. La famiglia parentale legittima; la famiglia parentale naturale (illegittima) e gli
aggregati non originati da matrimonio; la famiglia contra ius . . . . . . . . . . . . 47
5.d. Concezione codicistica originaria della famiglia di fatto e rilevanza della morale
familiare; relatività della concezione giuridica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
5.e. Ulteriori estensioni codicistiche del novero familiare: la famiglia in senso romanistico;
le estensioni nominalistiche; il caso del mobbing / bossing / stalking . . . . . 52
5.f. L’incidenza del pluralismo culturale sui modelli familiari di riferimento . . . . . . 55
6. Problematiche attuali intorno alle formazioni sociali-famiglie di fatto: il convivente more
uxorio nel delitto di maltrattamenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60
6.a. Il ruolo fondante della “coscienza comune” e la dissoluzione della nozione tradizionale
di famiglia: la famiglia come luogo degli affetti e dei comuni interessi. . . . . 61
6.b. (segue) La “non-famiglia” di fatto, contro la “famiglia” di concezione giuridica
giurisprudenziale: irrilevanza di parentela e convivenza; valorizzazione fattuale della
solidarietà e del sentimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
6.c. (segue) La « vita familiare », gli « stretti rapporti di vita », il « rapporto di vicinanza »
come fonti fattuali di obblighi giuridici « familiari »; responsabilità omissiva, obblighi
di garanzia e posizioni di protezione in ambito familiare; famiglia quale comunità di
affidamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68
7. L’ipotesi che le figure di rapporto familiare penalmente rilevanti siano sempre elementi
extragiuridici della fattispecie (normativi o descrittivi). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
8. La relativa estromissione della famiglia di fatto (convivenza more uxorio) dal reato di
violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p.) . . . . . . . . . . . . . . . 78
8.a. “Qualità di coniuge” e rilevanza del dato antropo-sociologico matrimoniale nel
delitto di violazione degli obblighi di assistenza coniugal-familiare; rilevanza fondante
del fatto procreativo rispetto agli obblighi di assistenza inerenti alla potestà
genitoriale; parente di fatto e in genere altri rapporti familiari di fatto . . . . . . . 79
9. La dicotomia tra famiglia in senso patrimoniale (concezione giuridica) e famiglia in senso
affettivo-personalistico (concezione fattuale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82
10. Ambiti rilevanti di discrezionalità legislativa in materia familiare: la difesa « penale » della
famiglia legittima coniugale da parte della Corte costituzionale. . . . . . . . . . . . . . . 82
11. (segue) L’esimente « familiare » (art. 384, comma 2°, c.p.) non contempla il « prossimo
congiunto » che sia falso testimone nel processo civile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
12. (segue) La procedibilità a querela non riguarda il reato di omesso versamento dell’assegno
al coniuge divorziato o separato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
13. (segue) La tutela della famiglia di fatto si estende alla costituzione di parte civile. . . . . 93
II. MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE A TUTELA DEL RAPPORTO TRA DETENUTE
E FIGLI MINORI
di Luca Pistorelli
1. Esecuzione della pena e detenute madri: generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97
2. (segue) Ricognizione del sistema alla luce delle Novelle. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
3. Rapporti tra differimento della pena ed esecuzione in detenzione domiciliare. . . . . . . 100
III. MISURE CONTRO LA VIOLENZA NELLE RELAZIONI FAMILIARI: ALLONTANAMENTO
DALLA CASA FAMILIARE; PAGAMENTO DI UN ASSEGNO
di Luca Pistorelli
1. L’allontanamento dalla casa familiare. Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
2. L’allontanamento dalla casa familiare come misura cautelare personale . . . . . . . . . . 104
3. L’emergenza di finalità esoprocessuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106
4. La misura del pagamento di un assegno a favore dei conviventi . . . . . . . . . . . . . . 108
IV. L’INCIDENZA DEL DIRITTO COMUNITARIO E DELL’UNIONE EUROPEA SUL DIRITTO
PENALE DELLA FAMIGLIA
di Simone Zancani
1. L’influenza del diritto comunitario e dell’Unione Europea sul diritto penale . . . . . . . 111
2. Il diritto penale comunitario. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115
2.a. Rapporti tra diritto comunitario e diritto penale. L’influenza negativa . . . . . . . 116
2.b. Rapporti tra diritto comunitario e diritto penale. L’influenza positiva. . . . . . . . 117
3. La competenza penale della Comunità e dell’Unione Europea . . . . . . . . . . . . . . . 119
4. Il diritto penale dell’Unione Europea (nei Trattati di Maastricht e Amsterdam) . . . . . 120
4.a. Il Trattato di Maastricht . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
4.b. Il Trattato di Amsterdam. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123
5. Le influenze del diritto comunitario sul diritto penale della famiglia . . . . . . . . . . . . 124
6. Le influenze del diritto comunitario e dell’Unione Europea sul diritto penale della famiglia
e deiminori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130
6.a. Le iniziative nell’ambito del terzo pilastro (Trattato di Maastricht) . . . . . . . . . 131
6.b. Le iniziative nell’ambito del terzo pilastro (Trattato di Amsterdam) . . . . . . . . 134
7. Le influenze del Trattato di Lisbona e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
Europea sul diritto penale della famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
7.a. Il diritto della famiglia nel Trattato di Lisbona. La Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione Europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142
7.b. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e il diritto penale della
famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146
VI Indice sommario
V. RIFLESSI PENALISTICI DELLA TUTELA DELLA FAMIGLIA NELLA GIURISPRUDENZA
DELLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO
di Paolo De Stefani
1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149
2. Il sistema di protezione internazionale dei diritti della persona della Convenzione europea
sui diritti umani (cenni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152
3. Protezione della famiglia nel contesto della Convenzione europea . . . . . . . . . . . . . 162
3.a. Il diritto di contrarre matrimonio e di fondare una famiglia: nozione di matrimonio. 163
3.b. Ampliamento della nozione di “vita familiare” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167
4. Rispetto della vita familiare e condizione di detenuto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173
4.a. Evoluzione giurisprudenziale. In particolare: diritto del detenuto a mantenere
rapporti familiari e a contrarre matrimonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174
4.b. (segue) Regimi penitenziari di massima sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 179
5. Rispetto della vita familiare e espulsione di stranieri che commettono reati . . . . . . . . 181
6. Rispetto della vita familiare e tutela delle vittime di abuso . . . . . . . . . . . . . . . . . 192
6.a. Violenza domestica sulle donne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 192
6.b. Minori vittime di reato e famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198
6.c. Sottrazione e sottrazione internazionale di minore (cenni). . . . . . . . . . . . . . 209
7. Aborto e diritti riproduttivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211
8. Reato di aiuto al suicidio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
9. I minori davanti alla giustizia penale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 222
10. Note conclusive. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 226
VI. PROFILI DI TUTELA PENALE DELLA FAMIGLIA IN ORDINAMENTI STRANIERI
di Anna Maria Beltrame
1. Generalità di diritto penale della famiglia comparato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 227
2. La famiglia nel diritto penale francese: collocazione sistematica e tutela dei minorenni. . 237
2.a. I rapporti di famiglia penalmente rilevanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 239
2.b. I singoli reati: i) abbandono di minore; ii) abbandono della famiglia; iii) offese
all’esercizio dell’autorità genitoriale; iv) offese alla filiazione; v) la messa in pericolo
diminori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 241
2.c. (segue) i) la bigamia; ii) l’interruzione volontaria della gravidanza. . . . . . . . . . 251
3. La famiglia nel diritto penale spagnolo: collocazione sistematica . . . . . . . . . . . . . . 253
3.a. I singoli reati: i) matrimoni illegali; ii) supposizione di parto e alterazione della
paternità, dello stato o della condizione del minorenne; iii) trasgressione ai doveri e
induzione di minorenni ad abbandonare il domicilio; iv) sottrazione di minorenni; v)
abbandono di famiglia, di minorenni o incapaci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254
3.b. I rapporti di famiglia penalmente rilevanti e gli altri reati che tutelano la famiglia: i)
l’aborto; ii) le lesioni al feto; iii) i delitti relativi alla manipolazione genetica; iv) la
violenza abituale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 266
3.c. La tutela del minorenne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 271
4. La famiglia nel diritto penale portoghese (cenni): la collocazione sistematica; i rapporti di
famiglia penalmente rilevanti; i singoli reati; la tutela del minorenne. . . . . . . . . . . . 272
5. La famiglia nel diritto penale tedesco: collocazione sistematica. . . . . . . . . . . . . . . 276
5.a. I singoli reati: i) alterazione dello stato delle persone; ii) violazione dell’obbligo di
prestare gli alimenti; iii) violazione dell’obbligo di assistenza o di educazione; iv)
bigamia; v) congiunzione carnale tra parenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 276
5.b. I rapporti di famiglia penalmente rilevanti e l’interruzione volontaria della gravidanza
(cenni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 282
5.c. La tutela del minorenne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285
6. La famiglia nel diritto penale austriaco: collocazione sistematica . . . . . . . . . . . . . . 295
Indice sommario VII
6.a. I singoli reati: i) poligamia e convivenze registrate plurime; ii) induzione al matrimonio
mediante inganno; iii) induzione ad una convivenza registrata mediante
inganno; iv) vietata intermediazione nell’adozione; v) sottrazione di minorenni; vi)
induzione alla violazione di misure rieducative disposte dall’Autorità; vii) violazione
dell’obbligo di prestare gli alimenti; viii) trascurata custodia, educazione o sorveglianza;
ix) sostituzione di neonato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 297
6.b. I rapporti di famiglia penalmente rilevanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304
6.c. La tutela del minorenne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 307
7. La famiglia nel diritto penale inglese: generalità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314
7.a. I singoli reati che offendono la famiglia e la tutela del minorenne. . . . . . . . . . 316
7.b. La tutela della donna nella famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 326
8. La famiglia nel diritto penale americano: generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 329
8.a. I singoli reati: i) la bigamia e la poligamia; ii) l’incesto; iii) l’aborto. . . . . . . . . 330
8.b. (segue) La tutela del minorenne . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 335
8.c. La tutela della donna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 342
8.d. La tutela degli anziani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 344
VII. PROFILI DI TUTELA DELLA FAMIGLIA IN DIRITTO INTERNAZIONALE PENALE
di Marco Rebecca
1. La famiglia nel diritto internazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 345
2. La tutela della famiglia nelle Convenzioni di Ginevra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 345
2.a. (segue) La protezione dei family rights . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 347
2.b. (segue) Il diritto alla corrispondenza familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348
2.c. (segue) L’obbligo di facilitare le ricerche e la riunione dei membri dispersi di una
stessa famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 350
2.d. (segue) Norme in materia di detenzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 352
2.e. (segue) Inesistenza di adeguata tutela penalistica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353
3. La tutela di singoli componenti della famiglia: fanciulli, donne, anziani . . . . . . . . . . 355
4. Crimini internazionali riguardanti la famiglia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 358
4.a. Il crimine di genocidio. In particolare le ipotesi di limitazione delle nascite e del
trasferimento forzato di minori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 361
4.b. (segue) L’incesto come forma di schiavitù e come trattamento inumano e
degradante. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363
4.c. (segue) Il crimine della deportazione e del trasferimento della popolazione civile . 365
5. Protezione delle vittime e dei testimoni nello statuto della CPI. . . . . . . . . . . . . . . 365
6. Conclusioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366
Parte Seconda
DELITTI CONTRO LA FAMIGLIA
VIII. DELITTI CONTRO IL MATRIMONIO
di Riccardo Borsari
Sezione I. — INTRODUZIONE AI DELITTI CONTRO IL MATRIMONIO
1. Osservazioni generali su « famiglia » e diritto penale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 371
2. La previsione di uno specifico Capo dedicato ai « Delitti contro il matrimonio »: significato
storico-sistematico e problematiche relative al matrimonio quale oggettività giuridica
unitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378
VIII Indice sommario
Sezione II. — BIGAMIA
3. Cenni storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382
4. Riflessioni sull’oggetto giuridico tutelato: la bigamia come reato senza vittima culturalmente
motivato? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382
5. (segue) Soggetto passivo, persona offesa e danneggiato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 386
6. Carattere unitario o plurimo della fattispecie e questioni in tema di soggetto attivo. . . . 387
7. Presupposto del reato: il “matrimonio avente effetti civili” . . . . . . . . . . . . . . . . . 389
7.a. Il problema del matrimonio “inesistente” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 391
7.b. Fattispecie particolari quanto a « effetti civili ». Questioni relative alla trascrizione
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 392
7.c. Dispensa canonica per matrimonio rato ma non consumato; privilegio paolino. . . 395
7.d. Dichiarazione di morte presunta e dichiarazione di assenza . . . . . . . . . . . . . 395
8. Il fatto tipico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397
8.a. La condotta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397
8.b. Il problema dell’evento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 397
8.c. Qualificazione della bigamia quale reato a forma vincolata, plurisussistente e
istantaneo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 399
8.d. Questioni in tema di locus commissi delicti e tempus commissi delicti . . . . . . . . 399
9. L’elemento soggettivo. In particolare, le cause di esclusione della colpevolezza . . . . . . 401
10. Forme di manifestazione del reato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 403
10.a. La circostanza speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 403
10.b. Tentativo, desistenza e recesso attivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 404
10.c. Cenni in materia di concorso di persone nel reato e di concorso di reati . . . . . . 406
11. La causa speciale di estinzione del delitto di bigamia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 406
12. Prescrizione e profili processuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408
Sezione III. — INDUZIONE AL MATRIMONIO MEDIANTE INGANNO
13. Rilievi introduttivi e oggetto giuridico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 410
14. Soggetto attivo; soggetto passivo; persona offesa; danneggiato . . . . . . . . . . . . . . . 411
15. La condotta. In particolare, la nozione di « mezzi fraudolenti ». . . . . . . . . . . . . . . 411
16. La condizione di punibilità e l’evento del reato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 412
17. Elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413
18. Circostanze e tentativo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413
19. Profili processuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413
IX. DELITTI CONTRO LA MORALE FAMILIARE
di Luca Pistorelli
1. I delitti contro la morale familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415
2. Incesto: generalità e cenni storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418
2.a. (segue) Il bene giuridico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420
2.b. (segue) I soggetti attivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 425
2.c. (segue) L’elemento oggettivo dell’incesto scandaloso . . . . . . . . . . . . . . . . . 430
2.d. (segue) Il « pubblico scandalo » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 434
2.e. (segue) L’elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 440
2.f. (segue) Le circostanze aggravanti: la relazione incestuosa . . . . . . . . . . . . . . 442
2.g. (segue) L’aggravante della minore età . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 445
2.h. (segue) Momento consumativo, rapporti con altre figure di reato e pene accessorie
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 446
3. Attentati alla morale familiare commessi col mezzo della stampa periodica . . . . . . . . 448
Indice sommario IX
X. DELITTI CONTRO LO STATO DI FAMIGLIA
di Elisabetta Palermo Fabris
Sezione I. — INTRODUZIONE AI DELITTI CONTRO LO STATO DI FAMIGLIA
1. Stato di famiglia e diritti della personalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 455
2. Oggetto giuridico delle singole fattispecie previste nel codice penale e tecniche di tutela . 459
3. Alterazione di stato e procreazione medicalmente assistita . . . . . . . . . . . . . . . . . 472
4. La legislazione speciale in tema di affidamento temporaneo e di adozione . . . . . . . . 481
Sezione II. — SUPPOSIZIONE E SOPPRESSIONE DI STATO
di Silvana Strano Ligato
5. Supposizione e soppressione di stato: autonomia delle fattispecie ed oggetto della tutela . 488
6. Supposizione di stato: supposizione di fanciullo o di parto; supposizione assoluta o relativa. 492
7. (segue) La condotta: falsità documentale materiale o ideologica . . . . . . . . . . . . . . 496
8. (segue) Soggetti attivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 497
9. (segue) Momento consumativo e tentativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 498
10. (segue) Rapporto con i delitti di falso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 500
11. Soppressione di stato: oggetto della tutela . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 500
12. (segue) La condotta: occultamento del neonato ed omissione della dichiarazione della
nascita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 502
13. (segue) Soggetti attivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 506
14. (segue) Riconoscimento e dichiarazione di nascita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 507
15. (segue) Momento consumativo e tentativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 508
16. Elemento soggettivo (rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 509
Sezione III. — ALTERAZIONE DI STATO
di Silvana Strano Ligato
17. Le due fattispecie di alterazione di stato: autonomia e diversità. La nozione di alterazione
di stato ed oggettività giuridica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 510
17.a. Alterazione mediante sostituzione di neonato: bene tutelato; struttura della fattispecie.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 515
17.b. Alterazione mediante false certificazioni o attestazioni il bene tutelato; gli status
oggetto di alterazione; la condotta di falsità e l’evento . . . . . . . . . . . . . . . . 518
18. Soggetti attivi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 524
19. Falso riconoscimento di figlio naturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 525
20. Momento consumativo e tentativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 527
21. Elemento soggettivo (rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 528
Sezione IV. — OCCULTAMENTO DI STATO
di Silvana Strano Ligato
22. Occultamento di stato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 529
23. (segue) Momento consumativo e tentativo. Concorso di reati . . . . . . . . . . . . . . . . 532
24. Elemento soggettivo dei delitti contro lo stato di famiglia. Errore . . . . . . . . . . . . . 532
25. Pena accessoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 534
Sezione V. — REATI IN MATERIA DI ADOZIONE
di Lorenzo Pasculli
26. Profili introduttivi. Considerazioni in tema di bene giuridico tutelato e tecniche di tutela
penale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 535
27. L’illecito affidamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 540
27.a. Illecito affidamento attivo e avvio del minore all’estero a scopo di affidamento . . 541
27.b. Illecito affidamento passivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 547
X Indice sommario
27.c. Mediazione a scopo di illecito affidamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 548
27.d. Introduzione di minore straniero nello Stato a scopo di affidamento e illecito
affidamento passivo di minori stranieri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 549
28. Pratiche non autorizzate inerenti all’adozione di minori stranieri. . . . . . . . . . . . . . 551
29. Rivelazione di notizie sul rapporto di adozione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 554
30. Le omissioni penalmente rilevanti in materia di adozione. . . . . . . . . . . . . . . . . . 558
30.a. Omessa relazione sulle condizioni di minori in stato di abbandono . . . . . . . . . 559
30.b. Omessa trasmissione dell’elenco dei minori ricoverati o assistiti e comunicazione di
informazioni inesatte relative ai loro rapporti familiari . . . . . . . . . . . . . . . . 562
XI. DELITTI CONTRO L’ASSISTENZA FAMILIARE
Sezione I. — VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI ASSISTENZA FAMILIARE
di Maria Teresa Cusumano
1. Struttura ed obiettività giuridica della norma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 566
2. Clausola di sussidiarietà; procedibilità a querela . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 570
3. Bene giuridico tutelato. Carattere proprio del reato come conseguenza della natura
“chiusa” o “riservata” del bene giuridico tutelato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 571
4. Il delitto di sottrazione agli obblighi di assistenza familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . 577
4.a. Soggetto attivo e soggetto passivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 577
4.b. Elemento oggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 582
4.c. Elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 588
5. Il delitto di malversazione o dilapidazione dei beni del figlio minore o del coniuge. . . . 589
5.a. Soggetto attivo e soggetto passivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 589
5.b. Elemento oggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 592
5.c. Elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 593
6. Il delitto di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza agli aventi diritto. . . . . . . . . 594
6.a. Soggetto attivo e soggetto passivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 594
6.b. La nuova disciplina del divorzio ed il richiamo all’art. 570 . . . . . . . . . . . . . . 599
6.c. Elemento oggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 606
6.d. Elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 611
7. Il carattere permanente del reato. Momento consumativo e locus commissi delicti . . . . 613
Sezione II. — ABUSO DEI MEZZI DI CORREZIONE O DI DISCIPLINA
di Martina Meneghello
8. Contenuto dell’incriminazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 616
9. Oggetto giuridico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 617
10. Soggetti attivi e soggetti passivi. Titolarità di poteri disciplinari; ius corrigendi . . . . . . 619
11. Elemento oggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 623
12. Elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 628
13. Il pericolo di danno nel corpo o nella mente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 629
14. Lesioni o morte derivanti da abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. . . . . . . . . 630
15. Rapporti tra il delitto di abuso dei mezzi di correzione e quello di maltrattamenti . . . . 632
16. Profili de iure condendo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 633
Sezione III. — MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA O VERSO FANCIULLI
di Martina Meneghello
17. Oggetto giuridico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 635
18. Rilevanza dei diversi modelli culturali familiari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 638
19. Soggetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 642
20. Elemento oggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 647
21. Elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 650
22. Consumazione e tentativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 652
Indice sommario XI
23. Maltrattamenti da cui derivano lesioni gravi, gravissime o la morte . . . . . . . . . . . . 653
24. Rapporti con altre figure di reato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 655
25. Profili de iure condendo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 658
Sezione IV. — SOTTRAZIONI DI MINORENNI E SOTTRAZIONI DI INCAPACI
di Martina Meneghello
26. Contenuto delle incriminazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 661
27. Oggetto giuridico. Soggetti passivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 662
28. Soggetto attivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 664
29. Elemento oggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 666
30. Elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 670
31. Rapporti con altre figure di reato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 671
32. Profili de iure condendo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 673
33. Sottrazione e trattenimento di minore all’estero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 675
Sezione V. — SOTTRAZIONE INTERNAZIONALE DI MINORI
di Anna Pagotto
34. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 677
34.a. Cenni storici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 678
34.b. Inquadramento del fenomeno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 679
35. La Convenzione europea sul riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia di
affidamento dei minori e di ristabilimento dell’affidamento, aperta alla firma di Lussemburgo
il 20 maggio 1980 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 686
36. La Convenzione sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori, aperta alla
firma dell’Aja il 25 ottobre 1980: finalità, natura e presupposti di applicazione . . . . . . 690
36.a. Procedura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 698
36.b. Deroghe all’obbligo di ritorno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 702
36.c. Decorrenza dell’entrata in vigore e irretroattività della Convenzione . . . . . . . . 709
37. I rapporti fra la Convenzione dell’Aja e la Convenzione di Lussemburgo . . . . . . . . . 711
37.a. Cenni sul Regolamento europeo del 29 maggio 2000, n. 1347, entrato in vigore il 1°
marzo 2001 (cosiddetto Bruxelles II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 719
37.b. Cenni sul Regolamento del Consiglio dell’Unione Europea del 27 novembre 2003
(CE) n. 2201/2003 (cosiddetto Bruxelles II bis) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 720
38. Problemi ed indicazioni derivanti dalla pratica degli Stati aderenti alla Convenzione
dell’Aja . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 727
38.a. Misure preventive cautelari alla sottrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 731
38.b. Casistica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 734
38.c. Diritto di visita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 737
38.d. Assistenza giudiziaria e legale e spese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 741
39. Sottrazione internazionale dei minori in Paesi non firmatari della Convenzione dell’Aja . 744
40. Fonti normative e statistiche. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 745
Sezione VI. — MANCATA ESECUZIONE DOLOSA DI UN PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE E RAPPORTI DI FAMIGLIA:
CRITICITÀ DI UNA FATTISPECIE CONTROVERSA
di Riccardo Borsari
41. Il bene giuridico tutelato dalle fattispecie di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento
del giudice: generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 757
42. Il perimetro di applicazione: i provvedimenti concernenti l’affidamento di minori o altri
incapaci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 760
43. La condotta di elusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 770
44. Dolo, errore e ipotesi di esclusione della responsabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 777
45. Il rapporto con i delitti di sottrazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 779
46. Risarcibilità di danni endofamiliari, provvedimenti di cui all’art. 709 ter c.p.c. e questioni
XII Indice sommario
in tema di attuazione forzata dei provvedimenti relativi ai minori: necessità di un ripensamento
dell’intervento penale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 781
47. La fattispecie di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice concernente
i minori nel sistema di tutela penale delle prescrizioni giudiziali in materia familiare . . . 790
48. A mo’ di conclusione: un tentativo di ricostruzione dell’oggettività giuridica . . . . . . . 793
Parte Terza
RELAZIONI FAMILIARI E DELITTI
CONTRO LA PERSONA
XII. FAMIGLIA E DELITTI CONTRO LA PERSONA. PROFILI INTRODUTTIVI
di Alessandra Giunti
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 803
2. Il Titolo XII del Codice penale — Interventi di modifica ed esigenze di riforma . . . . . 805
3. Famiglia e Costituzione. La famiglia fondata sul matrimonio e la famiglia di fatto: un
binomio riducibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 810
4. Eguaglianza e solidarietà: valori di riferimento e canoni ermeneutici nella legislazione
penale della famiglia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 815
4.a. Le disposizioni del codice Rocco - Cenni (rinvio). . . . . . . . . . . . . . . . . . . 815
4.b. (segue) Nuovi assetti familiari e delitti contro la persona: la necessità di un adeguamento
normativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 819
XIII. DELITTI CONTRO LA VITA E L’INCOLUMITÀ INDIVIDUALE
Sezione I. — RELAZIONI FAMILIARI E DELITTI CONTRO LA VITA E L’INCOLUMITÀ INDIVIDUALE
di Alessandra Giunti
1. Omicidio e lesione personale: l’omicidio commesso contro l’ascendente o il discendente . 824
1.a. L’omicidio commesso contro il coniuge, il fratello o la sorella, il padre o la madre
adottivi, il figlio adottivo, l’affine in linea retta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 833
1.b. L’omicidio preterintenzionale, la lesione personale dolosa e le pratiche di mutilazione
degli organi genitali femminili commessi contro i congiunti . . . . . . . . . . 836
Sezione II. — IL DELITTO DI INFANTICIDIO
di Enrico Mario Ambrosetti
2. Premesse storico-legislative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 840
3. La riforma del 1981 e la nuova formulazione dell’art. 578 c.p. . . . . . . . . . . . . . . . 842
4. Gli elementi del reato: il soggetto attivo ed il soggetto passivo; le condizioni di abbandono
materiale e morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 845
5. Le condizioni di abbandono materiale e morale nell’interpretazione della giurisprudenza. 848
6. Gli elementi del reato: il limite cronologico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 854
7. L’elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 856
8. I rapporti fra il reato di infanticidio — consumato e tentato — e il delitto di abbandono
delle persone minori o incapaci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 857
9. L’errore sul c.d. elemento degradante la punibilità del reato . . . . . . . . . . . . . . . . 858
10. Il regime delle circostanze. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 860
11. La disciplina del concorso di persone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 863
12. La questione della qualificazione penale del feticidio non commesso in condizioni di
abbandono materiale e morale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 866
13. Prospettive de iure condendo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 870
Indice sommario XIII
Sezione III. — PROFILI PENALI DELL’INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA
di Enrico Mario Ambrosetti
14. Premesse storico-legislative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 873
15. Il concetto di interruzione della gravidanza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 875
16. Il problema dell’inizio della “vita umana” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 877
16.a. La controversa distinzione fra contraccettivi e mezzi abortivi precoci . . . . . . . . 879
17. Il limite fra interruzione della gravidanza e omicidio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 880
18. L’attuale difficoltà a distinguere tra aborto e parto prematuro . . . . . . . . . . . . . . . 881
19. Le responsabilità penali nel caso di interruzione volontaria della gravidanza fuori dei casi
e dalle modalità di legge (art. 19, l. n. 194/1978) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 884
19.a. L’inosservanza degli artt. 5 e 8, l. n. 194/1978 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 887
19.b. L’inosservanza degli artt. 6 e 7, l. n. 194/1978 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 891
19.c. L’inosservanza degli artt. 12 e 13, l. n. 194/1978. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 893
19.d. Morte o lesioni come conseguenza dell’interruzione illegale della gravidanza. . . . 894
20. L’interruzione della gravidanza senza il consenso della donna (art. 18, l. n. 194/1978) . . 895
20.a. L’aborto preterintenzionale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 898
20.b. Il parto prematuro preterintenzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 899
20.c. Morte e lesioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 900
20.d. L’aggravante della minore età . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 901
21. Le responsabilità colpose (art. 17, l. n. 194/1978) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 901
Sezione IV. — LE NORME IN MATERIA DI PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA (LEGGE 19 FEBBRAIO 2004, N.
40): PROFILI PENALI
di Enrico Mario Ambrosetti
22. Premesse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 904
23. Le sanzioni punitive introdotte dalla legge n. 40/2004: considerazioni generali. . . . . . . 906
24. Le misure a tutela dell’embrione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 908
25. Le sanzioni punitive in materia di procreazione medicalmente assistita . . . . . . . . . . 915
Sezione V. — ABBANDONO DI PERSONE MINORI O INCAPACI
di Debora Provolo
26. Il delitto di abbandono di persone minori o incapaci: profili generali . . . . . . . . . . . 919
27. Oggetto giuridico tutelato e natura del reato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 921
28. I soggetti del reato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 924
29. Il dovere di assistenza quale presupposto della condotta tipica . . . . . . . . . . . . . . . 928
30. La condotta di abbandono. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 934
31. L’elemento soggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 939
32. L’abbandono dal quale deriva la morte o una lesione personale. La circostanza aggravante
speciale fondata sulla sussistenza di rapporti familiari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 942
33. Consumazione e tentativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 943
XIV. DELITTI CONTRO L’ONORE
di Luca Pistorelli
1. I delitti contro l’onore. Limiti alla configurabilità della famiglia quale soggetto passivo del
reato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 945
1.a. Il diritto di querela dei prossimi congiunti nei delitti contro l’onore. . . . . . . . . 948
1.b. I prossimi congiunti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 950
XV. DELITTI CONTRO LA LIBERTÀ INDIVIDUALE
di Luca Pistorelli
1. Generalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 959
XIV Indice sommario
2. I delitti contro la personalità individuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 962
2.a. (segue) Prostituzione minorile e pedopornografia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 974
3. I delitti contro la libertà personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 978
3.a. (segue) Il sequestro dell’infante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 985
4. Lo stalking . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 989
4.a. (segue) Il delitto di atti persecutori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 992
4.b. (segue) La condotta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 994
4.c. (segue) L’evento e l’elemento soggettivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1000
4.d. (segue) L’interesse tutelato e i rapporti con altre figure di reato. . . . . . . . . . . 1006
4.e. (segue) Le circostanze aggravanti e la procedibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1009
4.f. (segue) Profili di diritto intertemporale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1013
4.g. (segue) La procedura di ammonimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1015
5. I delitti contro la libertà sessuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1018
5.a. (segue) Aspetti problematici della procedibilità per i reati sessuali consumati a danno
deiminori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1027
5.b. (segue) Le pene accessorie e gli effetti della condanna per i reati sessuali . . . . . 1032
6. Libertà domiciliare e titolarità dello ius prohibendi nella comunità familiare . . . . . . . 1035
XVI. RELAZIONI FAMILIARI E PRIVACY. PROFILI PENALI
di Riccardo Borsari
1. Notazioni generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1041
2. La tutela penale della privacy: cenni introduttivi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1043
2.a. Le fattispecie previste dal codice penale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1044
2.b. Le fattispecie previste dal codice in materia di protezione dei dati personali . . . . 1048
3. Il complesso bilanciamento tra tutela della privacy e tutela del diritto di difesa con
riferimento alla materia familiare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1053
4. La tutela penale dei dati genetici nell’ambito della famiglia. . . . . . . . . . . . . . . . . 1063
5. Ulteriori rapporti fra famiglia, diritto penale e privacy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1066
5.a. Segretezza, riservatezza e identità personale nei reati in materia di adozione. . . . 1066
5.b. Riservatezza e procreazione medicalmente assistita. . . . . . . . . . . . . . . . . . 1068
5.c. Riservatezza e amministrazione di sostegno: profili di tutela della vita privata del
beneficiario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1069
XVII. IMMIGRAZIONE (D.LGS. N. 286/1998)
di Martina Meneghello
Sezione I. — DELITTI DI FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, DELL’EMIGRAZIONE CLANDESTINA
E DELLA PERMANENZA ILLEGALE.
1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1071
2. I delitti di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e dell’emigrazione clandestina
(art. 12, comma 1 d.lgs. n. 286/1998) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1074
2.a. Le fattispecie qualificate di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e dell’emigrazione
clandestina previste dall’art. 12, comma 3 d.lgs. n. 286/1998 . . . . . 1078
2.b. La causa di giustificazione prevista dall’art. 12, comma 2 d.lgs. n. 286/1998 (c.d.
scriminante umanitaria). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1080
3. Circostanze speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1081
3.a. Agevolazione dell’ingresso clandestino di stranieri da destinare alla prostituzione, o
comunque allo sfruttamento sessuale o lavorativo, e di minori da impiegare in
attività illecite al fine di favorirne lo sfruttamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1082
3.b. I rapporti tra il delitto di tratta di persone (art. 601 c.p.) e le ipotesi di agevolazione
dell’ingresso clandestino di cui all’art. 12, comma 3 ter d.lgs. n. 286/1998 . . . . . . 1083
3.c. Circostanza attenuante di cui al comma 3 quinquies d.lgs. n. 286/1998 . . . . . . . 1084
4. Favoreggiamento della permanenza illegale in Italia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1085
4.a. Rapporti con altri reati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1087
Indice sommario XV
5. Cessione di immobili a stranieri privi di permesso di soggiorno. . . . . . . . . . . . . . . 1088
6. Profili processuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1088
Sezione II. — PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI PROTEZIONE SOCIALE
di Martina Meneghello
7. Profili generali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1090
8. Le due diverse ipotesi di causazione del pericolo per l’incolumità dello straniero . . . . . 1093
9. Procedimento per il rilascio del permesso di soggiorno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1095
10. Il permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale rilasciato allo straniero autore di
reati commessi durante la minore età. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1098
Parte Quarta
DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO COMMESSI A DANNO DI FAMILIARI
XVIII. NON PUNIBILITÀ E QUERELA NEI DELITTI CONTRO IL PATRIMONIO COMMESSI
A DANNO DI CONGIUNTI
di Alessandra Giunti
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1103
2. Delitti contro il patrimonio e relazioni familiari. La disciplina dettata dall’art. 649 c.p.
Cenni storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1104
2.a. (segue) Il regime attuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1107
2.b. Rilievi critici e prospettive di riforma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1118
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1123
Gli autori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1193