La particolare tenuità del fatto, non diversamente da altri istituti, altrettanto recenti (si pensi alla messa alla prova o alle condotte riparatorie), è espressione di un sistema penale "altro" e "diverso", nel quale si rinuncia ad una risposta punitiva, in nome di una concezione nuova, che scompagina i classici canoni dell'affermazione di responsabilità penale, cui segue la condanna e quindi la pena, e consegna agli interpreti del diritto uno strumento delicato, difficile da "gestire", volendo anche complesso. Dalla disamina approfondita delle sentenze e dei commenti dottrinari, svolta dall'Autrice, emerge un istituto pieno di potenzialità , anche coraggioso. Esso va tuttavia compreso ed applicato senza automatismi e connotazioni personologiche, calando "il giudizio di tenuità " nel caso concreto e valorizzando gli strumenti processuali a disposizione, che vanno declinati in un'ottica, nuova, innovativa, come quella suggerita nel volume, in questo modo non solo si rende più agevole la comprensione dell'istituto e delle sue modalità di applicazione, ma si conseguono quelle finalità per le quali esso era stato pensato, assicurandone anche una sempre maggiore diffusione.
Presentazione di Francesco Palazzo ............................................................................ VII
Prefazione ............................................................................................................................... VII
PARTE PRIMA LA DISCIPLINA NORMATIVA
CAPITOLO 1 L’ITER LEGISLATIVO
1. La legge 28/04/2014, n. 67, tra deleghe e disposizioni d’immediata
applicazione .................................................................................................................. 3
2. La delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie ...... 6
3. Dall’Atto di Governo 130 al d.lgs. 16/03/2015, n. 28................................. 10
4. Le modifiche proposte in Commissione ed accolte in sede di approvazione definitiva ........................................................................................................ 15
CAPITOLO 2 LE MODIFICHE NORMATIVE INTRODOTTE
1. L’attuale testo normativo degli articoli introdotti o modificati ............... 21
2. L’ambito applicativo rispetto agli istituti affini................................................ 25
3. Natura e finalità della nuova causa di non punibilità ................................... 28
CAPITOLO 3 LA MODIFICA AL CODICE PENALE
1. L’art. 131-bis c.p.: i presupposti ............................................................................ 37
1.1. Il limite di pena e i criteri di determinazione della pena detentiva................................ 37
1.2. La particolare tenuità dell’offesa............................................................. 44
1.3. La non abitualità del comportamento .................................................. 47
2. L’art. 131-bis c.p.: le preclusioni............................................................................ 53
CAPITOLO 4 LEMODIFICHEALCODICEDIPROCEDURAPENALE
1. Art. 411, co. 1-bis c.p.p.: l’archiviazione per particolare tenuità del fatto. 57
2. Art. 469, co. 1-bis c.p.p.: la sentenza di proscioglimento predibattimentale ........................................................................................................................ 61
3. Art. 651-bis c.p.p.: l’efficacia della sentenza di proscioglimento nel
giudizio civile o amministrativo di danno......................................................... 65
CAPITOLO 5 LE MODIFICHE AL T.U. IN MATERIA DI CASELLARIO GIUDIZIALE
1. Le modifiche agli artt. 3, 5, 24 e 25 d.P.R. 313/2002.................................. 69
CAPITOLO 6 LA PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTO, OGGI. RINVIO
1. L’impostazione seguita: breve illustrazione .................................................... 73
1.1. Il giudizio di tenuità oggi e le tre macro categorie.......................... 74
1.2. I provvedimenti decisori e gli strumenti processuali...................... 78
PARTE SECONDA RAPPORTI CON GLI ALTRI ISTITUTI DI TENUITÀ
CAPITOLO 7 L’APPLICAZIONEDELL’ISTITUTONEIPROCEDIMENTI PER REATI DI COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE
1. La questione.................................................................................................................. 85
2. Le differenze alla luce del quadro normativo di riferimento.................... 86
3. L’orientamento maggioritario e la tesi dell’inapplicabilità ........................ 89
4. L’orientamento minoritario favorevole all’applicabilità .............................. 92
5. L’intervento delle Sezioni Unite (n. 53683/2017) e la soluzione
dell’inapplicabilità ........................................................................................................ 95
CAPITOLO 8 L’APPLICAZIONE DELL’ISTITUTO NEI PROCEDIMENTI MINORILI
1. Una questione ancora inesplorata ...................................................................... 101
2. Alcune osservazioni a favore della tesi dell’inapplicabilità ........................ 103
PARTE TERZA I PROFILI SOSTANZIALI: IL GIUDIZIO DI TENUITÀ
CAPITOLO 9 ENTITÀ E NATURA DELLA PENA
1. Applicabilità ai reati militari?................................................................................... 109
2. Delitto tentato.............................................................................................................. 112
3. Rapporti con le circostanze attenuanti di particolare tenuità ................. 115
3.1. Determinazione della pena in caso di circostanze attenuanti ... 116
3.2. La violenza sessuale di minore gravità ................................................. 117
3.3. La ricettazione di particolare tenuità (e la sentenza della Corte
cost. n. 217/2017)......................................................................................... 118
3.4. Percorsi valutativi nei casi di compatibilità ......................................... 123
3.4.1. La circostanza di cui all’art. 323-bis c.p. nei delitti contro la
p.a. ........................................................................................................... 124
3.4.2. Porto di oggetti atti ad offendere, di lieve entità ................ 126
3.5. La fattispecie autonoma di cui all’art. 73, co. 5 d.P.R. 309/90... 127
4. Divieto di bilanciamento .......................................................................................... 129
5. Concorrenti nel reato................................................................................................ 132
5.1. Prospettive de iure condendo e de iure condito.............................. 134
6. Elementi indicativi (e non) della particolare tenuità del fatto.................. 137
6.1. Diniego delle attenuanti generiche........................................................ 138
6.2. Minimo pena .................................................................................................... 139
6.3. Recidiva .............................................................................................................. 140
6.4. Irrilevanza delle denunzie o dei precedenti di polizia .................... 142
6.5. Diniego della sospensione condizionale della pena ....................... 144
6.6. Sussistenza di alcune aggravanti ............................................................ 144
7. Retroattività ................................................................................................................... 145
7.1. Mancanza di una norma transitoria ....................................................... 146
8. Se l’ente risponda nei casi di particolare tenuità del fatto........................ 148
CAPITOLO 10 LA PARTICOLARE TENUITÀ DELL’OFFESA
1. Reato impossibile........................................................................................................ 153
2. Reati di pericolo (ovvero, le due sentenze “gemelle†del 2016) ............ 157
2.1. Reati con soglie di punibilità (e la sentenza Tushaj) ....................... 161
2.2. Reati di mera disobbedienza (e la sentenza Coccimiglio) ............ 175
3. Reato permanente ..................................................................................................... 182
4. Comportamenti “riparativi†successivi alla commissione del reato...... 187
4.1. Prospettive de iure condito....................................................................... 190
CAPITOLO 11 LA NON ABITUALITÀ DEL COMPORTAMENTO
1. Reato abituale............................................................................................................... 193
1.1. Reati necessariamente abituali................................................................ 194
1.2. Reati eventualmente abituali.................................................................... 196
2. Reati della stessa indole........................................................................................... 202
2.1. Il numero di reati............................................................................................ 203
2.2. La tipologia dei reati ..................................................................................... 203
2.3. Le applicazioni concrete............................................................................. 203
3. Reato continuato ........................................................................................................ 206
3.1. L’orientamento più risalente..................................................................... 206
3.2. Il nuovo orientamento................................................................................. 212
3.3. Un contrasto solo apparente .................................................................... 219
3.4. Prospettive de iure condito....................................................................... 223
4. Concorso formale ....................................................................................................... 225
PARTE QUARTA IPROFILIPROCESSUALI:PROVVEDIMENTIESTRUMENTI APPLICATIVI
CAPITOLO 12 I PROVVEDIMENTI DECISORI
1. L’archiviazione.............................................................................................................. 231
1.1. Richiesta di archiviazione per casi diversi dalla particolare
tenuità ................................................................................................................. 232
1.2. In caso di opposizione ex art. 410 c.p.p. .............................................. 236
1.3. Archiviazione de plano ................................................................................ 237
1.4. Iscrizione nel casellario giudiziale del provvedimento di
archiviazione.................................................................................................... 239
1.4.1. La parola alle Sezioni Unite........................................................... 242
1.4.2. Alcune osservazioni, in attesa delle Sezioni Unite ............. 245
2. Sentenza ex art. 129 c.p.p....................................................................................... 252
2.1. L’eliminazione della modifica all’art. 129 c.p.p.................................. 252
2.2. Prospettive de iure condito e de iure condendo.............................. 257
3. Sentenza di non luogo a procedere ................................................................... 259
4. Sentenza predibattimentale .................................................................................. 260
4.1. Sentenza dibattimentale sotto le mentite spoglie di una
predibattimentale? ........................................................................................ 261
4.2. Il contrasto tra i due orientamenti della Cassazione ...................... 263
4.3. Ulteriori considerazioni a sostegno della tesi minoritaria ............ 265
4.4. Il procedimento .............................................................................................. 269
5. Rapporto con le altre formule di proscioglimento ....................................... 273
5.1. Depenalizzazione o tenuità ? ..................................................................... 273
5.2. Tenuità o prescrizione? ............................................................................... 274
CAPITOLO 13 L’APPLICAZIONE DEL 131-BIS C.P. NEI PROCEDIMENTI SPECIALI
1. Nel patteggiamento................................................................................................... 275
1.1. Prospettive de iure condito e de iure condendo.............................. 277
2. Nel procedimento per decreto ............................................................................. 280
2.1. Rigetto della richiesta e restituzione degli atti al p.m.: la tesi
dell’abnormità .................................................................................................. 281
2.2. La tesi favorevole alla restituzione degli atti al p.m., condivisa
dall’ordinanza di rimessione...................................................................... 282
2.3. La sentenza delle Sezioni Unite n. 20569/2018: non è abnorme la restituzione degli atti al p.m. ........................................................ 285
2.4. Prospettive de iure condito e de iure condendo.............................. 290
3. Nella sospensione del procedimento con messa alla prova .................... 292
4. Negli altri riti speciali ................................................................................................. 301
CAPITOLO 14 GLI ALTRI PROFILI PROCESSUALI
1. Rilevabilità ex officio .................................................................................................. 305
1.1. Richiesta, rilevabilità d’ufficio ed il limite del giudicato ................. 307
1.2. Nelle fasi del procedimento e nei vari gradi di giudizio................. 312
2. Diritto della p.c. alla rifusione delle spese......................................................... 316
3. Confisca........................................................................................................................... 318
4. Sanzioni amministrative accessorie ................................................................... 320
4.1. Nei reati previsti dal codice della strada: la sentenza Tushaj...... 321
4.2. Nei casi (apparentemente) non trattati dalla sentenza Tushaj .. 324
5. Motivazione (anche implicita) quando si esclude la punibilità ................ 327
6. Interesse ad impugnare ........................................................................................... 330
6.1. Imputato ............................................................................................................ 330
6.2. Persona offesa e parte civile ..................................................................... 333
Indice bibliografico............................................................................................................... 339
Indice analitico....................................................................................................................... 347
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