Il presente volume raccoglie in modo sistematico e commenta l'intera normativa che disciplina il rapporto di lavoro pubblico contrattualizzato, costituendo, sotto questo profilo, una sicura novità editoriale, puntualmente aggiornata a tutte le recenti novelle - da ultimo, alla Legge n. 56/2019 (Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell'assenteismo - c.d. Legge "concretezza"), con un approfondimento in Appendice. L'impianto dell'Opera non è circoscritto alle sole disposizioni presenti nei decreti legislativi n. 165/2001 e n. 150/2009, contenenti la disciplina generale del pubblico impiego contrattualizzato, ma opera un raccordo tra questa e la normativa di dettaglio, con tale intendendosi tanto le norme - a valenza generale - attinenti a specifiche materie e/o istituti, quanto le discipline presenti nei vari settori in cui si articola la pubblica amministrazione, tenendo conto anche della disciplina frutto della contrattazione collettiva nazionale. Il commento coniuga l'analisi delle prassi applicative dei singoli istituti, in particolare degli approdi più significativi e recenti della giurisprudenza nazionale di merito e di legittimità , oltreché di quella europea, con gli orientamenti dottrinali più autorevoli. Ai fini di una consultazione di tipo sistematico, il volume si presenta strutturato in ventuno parti, che raccolgono le norme relative ad un determinato argomento, tra cui si evidenziano: l'organizzazione degli uffici, la contrattazione collettiva, le forme di partecipazione e diritti sindacali, il reclutamento, la disciplina delle mansioni, la mobilità , le tipologie contrattuali flessibili, la flessibilità organizzativa, i rapporti di collaborazione, la struttura e regime giuridico del trattamento economico, la valutazione del dipendente, il potere disciplinare, il Codice di comportamento e codici di amministrazione, il regime di estinzione del rapporto, la dirigenza, la giurisdizione e l'accertamento pregiudiziale sull'efficacia, validità e interpretazione dei contratti collettivi). In epigrafe ad ogni parte o sezione viene riportato, ove presente, il testo della normativa contenuta nel d.lgs. n. 165/2001 e nel d.lgs. n. 150/2009. Le disposizioni di dettaglio - articolate in norme su materie specifiche a valenza generale e norme di settore - sono indicate in ordine cronologico decrescente senza riportarne il testo, al fine di rendere più agevole la consultazione dell'opera, stante la facile reperibilità dei testi normativi aggiornati nelle banche dati anche istituzionali. In tal modo, il lettore potrà avere un quadro organico di tutta la normativa relativa al pubblico impiego contrattualizzato, disponendo di un unico testo che dà conto dei principi generali della materia e delle specialità predisposte nelle regole settoriali ed in quelle frutto dell'autonomia collettiva. Nel volume è, inoltre, presente un indice cronologico-sistematico che raccoglie, anno per anno, le disposizioni normative oggetto di commento. La tecnica legislativa che caratterizza da sempre l'impiego pubblico contrattualizzato, con una notevole pluralità di testi normativi e di disposizioni non organicamente raccolte (eccezion fatta per i decreti legislativi n. 165/2001 e n. 150/2009 e per i t.u. di scuola ed enti locali), ha comportato un corposo lavoro di ricognizione normativa che rivela il carattere sperimentale di quest'opera.
1.
IL MODELLO NORMATIVO
Sezione I.
AMBITO DI APPLICAZIONE E FINALITÀ DELLA DISCIPLINA DEL LAVORO
CONTRATTUALIZZATO (di LAURA FOGLIA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 1. Finalità ed à mbito di applicazione
Art. 3. Personale in regime di diritto pubblico
Art. 5, c. 3-bis. Potere di organizzazione
Art. 70, c. 1, 3, 4. Norme finali
Art. 71. Disposizioni inapplicabili a seguito della sottoscrizione di contratti collettivi
D.lg. 27 ottobre 2009, n. 150. — Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia
di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni
Art. 1. Oggetto e finalitÃ
1. I principi e le finalità della riforma del lavoro pubblico. Verso la privatizzazione e ritorno alla ricerca dell’efficienza dell’organizzazione
amministrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8
2. L’ambito di applicazione della disciplina di cui al d.lg. n. 165/2001, a norma
degli artt. 1, comma 2, e 3 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3. L’attuazione della specifica disciplina con riguardo alle autonomie regionali e locali. L’art. 1, comma 3 e l’art. 70, commi 1, 2 e 3, del d.lg. n.
165/2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
4. L’applicazione della disciplina di cui al d.lg. n. 150 del 2009 presso gli Enti
autonomi regionali e locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
5. L’art. 71, d.lg. n. 165/2001: l’abrogazione espressa delle fonti normative
previgenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
1355
Sezione II.
LE FONTI DI DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO (di LUIGI FIORILLO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 2. Fonti
1. La rivisitazione delle fonti di disciplina del rapporto di lavoro pubblico: un
breve excursus. Il confronto con l’art. 97, comma 1, Cost. nell’interpretazione offerta dalla Corte costituzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
2. Il regime pubblicistico della organizzazione c.d. alta degli uffici pubblici
(art. 2, comma 1) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 49
3. Il regime privatistico della disciplina del rapporto di lavoro e della sua
organizzazione (art. 2, comma 2, primo periodo) . . . . . . . . . . . . . . . 51
4. Il rapporto tra legge e contrattazione collettiva (art. 2, comma 2, secondo
periodo, e comma 3-bis) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
5. La contrattualizzazione del rapporto di lavoro (art. 2, comma 3, primo
periodo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 55
5.1. Segue. La competenza del contratto collettivo in materia di trattamento economico (art. 2, comma 3, secondo periodo) . . . . . . . 61
6. L’impiego regionale e le sue fonti di disciplina . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
Sezione III.
LA CAPACITÀ DI DIRITTO PRIVATO DELL’AMMINISTRAZIONE NELL’ORGANIZZAZIONE E NELLA GESTIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO (di LUIGI FIORILLO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 5. Potere di organizzazione
1. Il potere organizzativo dell’amministrazione. I criteri di ripartizione: regime pubblicistico della organizzazione c.d. alta e regime privatistico della
organizzazione c.d. bassa e della gestione dei rapporti di lavoro . . . . . . 70
2. La pubblica amministrazione opera anche con la capacità ed i poteri del
privato datore di lavoro: rilevanza e implicazioni . . . . . . . . . . . . . . . 72
3. La strumentalità del potere organizzativo (pubblicistico e privatistico) alla
realizzazione dell’interesse pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
4. La salvaguardia del potere dirigenziale dalla possibile ingerenza dell’azione sindacale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79
2.
L’ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI
Sezione I.
PIANIFICAZIONE E ANALISI DEI FABBISOGNI (di HARALD BONURA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 6. Organizzazione degli uffici e fabbisogni di personale
Art. 6 bis. Misure in materia di organizzazione e razionalizzazione della spesa per il funzionamento delle pubbliche amministrazioni
Art. 6 ter. Linee di indirizzo per la pianificazione dei fabbisogni di personale
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
1.1. La riforma “Madia†. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
2. Ruoli organici, piante organiche e dotazioni organiche: una lunga storia
“circolare†. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
2.1. Dai ruoli “chiusi†agli indirizzi in materia di rilevazione dei carichi
di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
2.2. La privatizzazione del rapporto di lavoro pubblico e i vincoli di
finanza pubblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
2.3. Lo scenario al tempo della “delega Madia†e le scelte compiute in
sede di attuazione della delega . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96
3. L’organizzazione degli uffici e la nuova politica di pianificazione dei
fabbisogni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
3.1. Il piano triennale dei fabbisogni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99
3.2. Le discipline speciali: la Presidenza del Consiglio dei ministri, il
Ministero degli affari esteri, le amministrazioni che esercitano
competenze in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia e
di giustizia, le istituzioni scolastiche, universitarie e di ricerca . . . 101
3.3. Le linee di indirizzo: il d.m. 8 maggio 2018 . . . . . . . . . . . . . . 102
3.4. Il fabbisogno di personale e i profili professionali . . . . . . . . . . 108
4. La programmazione dei fabbisogni di personale e le (inutili?) fatiche del
legislatore (Conclusioni) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
Sezione II.
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE (di MARCELLO D’APONTE)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 7. Gestione delle risorse umane
1. Il contenuto e le finalità della norma nel quadro dell’organizzazione degli
uffici e della gestione del personale. L’evoluzione normativa dell’art. 7: da
norma meramente programmatica a disposizione a contenuto pienamente
precettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114
2. Eguaglianza e pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici. La conciliazione
dei tempi di vita-lavoro nel quadro del dovere dell’amministrazione di
favorire la promozione di un ambiente di lavoro improntato al benessere
organizzativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116
3. Promozione e salvaguardia dei principi costituzionali di autonomia e libertà nello svolgimento delle attività di insegnamento e ricerca . . . . . . . 119
4. Il coordinamento tra esigenze di tutela delle situazioni di svantaggio personale e promozione del volontariato con la gestione ed organizzazione
degli uffici pubblici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124
5. Il ruolo strategico della formazione e dell’aggiornamento del personale. I
compiti del Formez a supporto delle riforme e della diffusione dell’innovazione amministrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126
6. Gli obblighi di corrispondenza tra erogazione di trattamenti economici e
prestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
Sezione III.
LE RELAZIONI CON IL PUBBLICO (di HARALD BONURA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 10. Trasparenza delle amministrazioni pubbliche
Art. 11. Ufficio relazioni con il pubblico
Art. 55 novies. Identificazione del personale a contatto con il pubblico
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Premessa: l’organizzazione amministrativa funzionale all’implementazione
delle politiche sulla trasparenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
2. L’interconnessione tra le amministrazioni pubbliche: dall’AIPA all’Agenzia
per l’Italia Digitale-AgID . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137
3. Gli uffici per le relazioni con il pubblico-URP . . . . . . . . . . . . . . . . . 144
4. L’identificazione del personale a contatto con il pubblico . . . . . . . . . . 145
Sezione IV.
LE PARI OPPORTUNITÀ (di VALERIA NUZZO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 57. Pari opportunitÃ
1. Il Comitato unico di garanzia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149
1.1. Obiettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149
1.2. Modalità di funzionamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150
1.3. Compiti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 153
1.4. Collaborazione con altri organismi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
2. Pari opportunità tra uomo e donna nel rapporto di impiego alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157
2.1. Gli strumenti promozionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157
2.2. Il sistema delle quote nelle commissioni di concorso e nei corsi di
formazione e di aggiornamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157
2.3. L’adozione di atti regolamentari e il finanziamento di azioni
positive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
2.4. I piani di azioni positive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
3.
CONTRATTAZIONE COLLETTIVA,
FORME DI PARTECIPAZIONE E DIRITTI SINDACALI
Sezione I.
GLI ATTORI DEL PROCEDIMENTO NEGOZIALE: ARAN E COMITATI DI SETTORE (di MASSIMILIANO DELFINO e ANTONIO BALDASSARRE)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 41. Poteri di indirizzo nei confronti dell’ARAN
Art. 46. Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni
Art. 69. Norme transitorie
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e procedure di
contrattazione collettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171
2. I comitati di settore: natura giuridica, struttura e funzionamento . . . . . 173
3. Segue. Le funzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176
4. L’Aran: gli organi direttivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180
5. Segue. Le funzioni e la natura giuridica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 182
6. L’Aran e gli spazi delle Regioni e degli enti locali . . . . . . . . . . . . . . . 185
7. Segue. Le Agenzie e gli organismi per la rappresentanza negoziale delle
Regioni a statuto speciale e delle Province autonome . . . . . . . . . . . . . 186
8. Segue. Le particolarità della SISAC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 190
Sezione II.
LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI RAPPRESENTATIVE (di LAURA TEBANO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 43. Rappresentatività sindacale ai fini della contrattazione collettiva
Art. 72. Abrogazioni di norme
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. In principio era l’anno zero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 198
2. Indici di rappresentatività e incertezze interpretative . . . . . . . . . . . . . 198
3. Il ccnq del 2016 e l’anno neutro. Movimenti e mutamenti associativi e
accertamento della rappresentatività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202
4. Il comitato paritetico e il Protocollo d’intesa del 19 gennaio 2018 . . . . . 205
5. Contrattazione integrativa e contrattazione nazionale: le ricadute della
mancata sottoscrizione del CCNL al vaglio della giurisprudenza . . . . . . 207
Sezione III.
PROCEDIMENTO, CONTENUTO ED EFFICACIA DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE (di GAETANO NATULLO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 40. Contratti collettivi nazionali e integrativi
Art. 47. Procedimento di contrattazione collettiva
Art. 49. Interpretazione autentica dei contratti collettivi
1. La contrattazione collettiva dalla riforma “Brunetta†alla Riforma
“Madia†. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 214
2. Nuovi contratti per nuovi comparti. Dal riformato art. 40 d.lg. n. 165/2001
ai nuovi CCNL di comparto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215
3. Lo “spazio†della contrattazione collettiva nazionale . . . . . . . . . . . . . . 217
4. I nuovi contratti di comparto: cenni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 219
5. Struttura e tempi della contrattazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
6. Vecchie procedure per la nuova contrattazione . . . . . . . . . . . . . . . . 221
7. L’interpretazione “autentica†dei contratti collettivi . . . . . . . . . . . . . . 225
8. L’efficacia del contratto collettivo pubblico “oltre†il diritto comune . . . . 226
Sezione IV.
PROCEDIMENTO, CONTENUTO ED EFFICACIA DEL CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO (di PAOLA SARACINI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 40. Contratti collettivi nazionali e integrativi
Art. 40 bis. Controlli in materia di contrattazione integrativa
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Dalla contrattazione decentrata alla contrattazione integrativa “sotto
tutela†. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 232
2. Poteri organizzativo-gestionali e spazi della contrattazione integrativa . . 234
2.1. Contrattazione integrativa e valutazione delle performance individuali e organizzative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 236
3. Procedure e controlli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 238
3.1. La mancanza di accordo e l’ipotesi di regolamentazione unilaterale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 240
4. Sanzioni e recupero delle erogazioni indebite . . . . . . . . . . . . . . . . . 242
4.1. Il recupero delle erogazioni indebite negli enti locali . . . . . . . . 244
Sezione V.
IL FINANZIAMENTO DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA (di GABRIELLA
FORMICA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 48. Disponibilità destinate alla contrattazione collettiva nelle amministrazioni pubbliche e
verifica
Art. 58. FinalitÃ
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Gli sviluppi del sistema di finanziamento della contrattazione collettiva
nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249
2. La quantificazione delle risorse per la contrattazione collettiva nazionale
per le Amministrazioni statali e per le restanti Pubbliche Amministrazioni
nel triennio 2016/2018 e 2019/2021 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 251
3. Il finanziamento del salario accessorio e i limiti legislativi . . . . . . . . . . 255
4. L’interpretazione nomofilattica della Corte dei Conti sulla portata applicativa dell’art. 23, comma 2, del d.lg. 25 maggio 2017, n. 75 a seguito
dell’entrata in vigore dei nuovi contratti collettivi nazionali per il triennio
2016/2018 e un altro caso problematico nel comparto Istruzione e Ricerca . 259
5. I sistemi informativi delle amministrazioni pubbliche sui trattamenti economici e le spese del personale . . . . . . 262
Sezione VI.
LA PARTECIPAZIONE SINDACALE (di MAURA RANIERI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 9. Partecipazione sindacale
1. Gli invisibili effetti diretti del d.lg. 25 maggio 2017, n. 75 sulla partecipazione sindacale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265
2. I visibili effetti indiretti del d.lg. 25 maggio 2017, n. 75 sulla partecipazione
sindacale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268
3. La partecipazione nella contrattazione collettiva: (molte) sintonie e (poche)
distonie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 272
Sezione VII.
I DIRITTI SINDACALI (di COSTANTINO CORDELLA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 42. Diritti e prerogative sindacali nei luoghi di lavoro
Art. 50. Aspettative e permessi sindacali
Art. 50 bis. Personale delle rappresentanze diplomatiche e consolari e degli istituti italiani di
cultura all’estero
Art. 51. Disciplina del rapporto di lavoro
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Premesse sui diritti sindacali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 277
2. I tratti di specialità delle rappresentanze nel pubblico impiego (rinvio) . . 278
3. Distacchi e permessi sindacali: la disciplina legale . . . . . . . . . . . . . . . 280
4. Segue. La disciplina collettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 282
5. Gli altri diritti sindacali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285
Sezione VIII.
LE RAPPRESENTANZE DEI LAVORATORI (di UMBERTO GARGIULO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 42. Diritti e prerogative sindacali nei luoghi di lavoro
Art. 44. Nuove forme di partecipazione alla organizzazione del lavoro
1. Le rappresentanze sindacali nel lavoro pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . 292
2. Le Rappresentanze Sindacali Aziendali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 292
3. La Rappresentanza Unitaria del personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 295
4. Segue. Costituzione e funzionamento della RSU . . . . . . . . . . . . . . . . 298
5. Sulla controversa natura collegiale della RSU . . . . . . . . . . . . . . . . . . 300
6. I diritti e le prerogative sindacali. Rinvio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 302
7. La rappresentanza di dirigenti e professionals . . . . . . . . . . . . . . . . . . 303
8. Rappresentanza e contrattazione decentrata . . . . . . . . . . . . . . . . . . 304
9. Le « nuove » forme di partecipazione all’organizzazione del lavoro . . . . 307
4.
IL RECLUTAMENTO
Sezione I.
LE ASSUNZIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: PRINCIPI GENERALI (di GIUSEPPE GENTILE)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 35. Reclutamento del personale
Art. 35 bis. Prevenzione del fenomeno della corruzione nella formazione di commissioni e nelle
assegnazioni agli uffici
Art. 37. Accertamento delle conoscenze informatiche e di lingue straniere nei concorsi pubblici
Art. 38. Accesso dei cittadini degli Stati membri dell’Unione europea
Art. 39. Assunzioni obbligatorie delle categorie protette e tirocinio per portatori di handicap
Art. 39 bis. Consulta nazionale per l’integrazione in ambiente di lavoro delle persone con
disabilitÃ
Art. 39 ter. Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilitÃ
Art. 39 quater. Monitoraggio sull’applicazione della legge 12 marzo 1999, n. 68
Art. 70. Norme finali
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. La riserva di legge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 321
2. Le modalità di accesso ai pubblici uffici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322
2.1. Le « procedure selettive » e il modello concorsuale . . . . . . . . . 323
2.1.1. Segue. Le progressioni in carriera tra selezioni interne e
conferma “costituzionale†del principio di concorsualità . 324
2.1.2. Segue. La competenza giurisdizionale . . . . . . . . . . . . 326
2.1.3. Segue. Le nuove procedure selettive interne a carattere
esclusivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 327
2.2. L’avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento . . . . . . . . 328
2.3. Le assunzioni obbligatorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 330
3. La (parziale) rivisitazione delle modalità di espletamento dei concorsi e le
nuove “linee guida†di natura non legislativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 336
3.1. Le tipologie concorsuali: il corso-concorso e la riforma delle scuole
pubbliche di formazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 339
3.2. Le conoscenze informatiche e della lingua inglese . . . . . . . . . . 341
4. Verso un nuovo sistema di reclutamento: la valorizzazione del piano di
fabbisogno e il superamento della dotazione organica . . . . . . . . . . . . 342
4.1. Il blocco delle graduatorie concorsuali, scorrimento e procedure
di mobilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 343
4.2. Il superamento della c.d. regionalizzazione delle assunzioni . . . 348
5. L’accesso dei cittadini UE: il principio di libera circolazione nella giurisprudenza comunitaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 349
5.1. La disciplina nazionale e il contrasto con l’ordinamento comunitario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 351
Sezione II.
LE ASSUNZIONI NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: LE NORME DI
COORDINAMENTO PER ENTI LOCALI, SANITÀ, ENTI DI RICERCA E SOCIETÀ
PARTECIPATE (di GIUSEPPE GENTILE)
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Le società a controllo pubblico: la disciplina del rapporto nel Testo Unico
del 2016 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 358
1.1. La deroga alla disciplina privatistica: i vincoli pubblicistici nelle
assunzioni del personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360
1.1.1. Segue. I vincoli di spesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 360
1.1.2. Segue. Le modalità di assunzione . . . . . . . . . . . . . . . 362
1.2. Le conseguenze della violazione delle procedure di reclutamento . 364
1.3. La reinternalizzazione e il riassorbimento del personale
dipendente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 365
2. Il reclutamento di personale negli Enti locali e Sanità : estensione dei
principi generali e peculiarità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366
3. Le assunzioni negli Enti di ricerca dopo il d.lg. semplificazione n.
218/2016 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 368
Sezione III.
IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE DOCENTE E AMMINISTRATIVO DELLA
SCUOLA, DELLE ACCADEMIE E DEI CONSERVATORI (di PAOLO BONANNO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 70. Norme finali
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
I. Personale docente
1. La disciplina generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372
2. Reclutamento dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria: le procedure ordinarie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374
2.1. Il “doppio canale†di reclutamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374
2.2. Il concorso ordinario per titoli ed esami . . . . . . . . . . . . . . . . 374
2.2.1. L’indizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374
2.2.2. I requisiti di accesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 374
2.2.3. I posti messi a concorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375
2.2.4. Le assunzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 375
2.2.5. L’efficacia delle graduatorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376
3. Reclutamento dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria: il concorso
straordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 376
4. Reclutamento dei docenti della scuola dell’infanzia e primaria: le graduatorie ad esaurimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377
5. L’accesso ai ruoli della scuola secondaria: l’attuazione della delega ex lege n.
107/2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378
5.1. L’articolazione del sistema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 378
5.1.1. Il concorso pubblico nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . 379
5.1.2. I requisiti di accesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 379
5.1.3. La graduatoria di merito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380
5.1.4. La fase transitoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380
5.2. Reclutamento dei docenti della scuola secondaria: le graduatorie
ad esaurimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 381
II. Personale amministrativo, tecnico ed ausiliario
6. Il personale ATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 381
6.1. I profili di area . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 381
6.2. Area D - I direttori dei servizi generali e amministrativi . . . . . . 382
6.3. Il concorso ordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382
6.4. I requisiti di accesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382
6.5. Le prove concorsuali e la formazione delle graduatorie di merito . 383
6.6. La conferma in ruolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 383
6.7. L’accesso ai restanti profili professionali: le graduatorie “24 mesi†. 383
III. Personale delle Accademie e dei Conservatori
7. La disciplina generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 384
7.1. Il reclutamento del personale docente delle istituzioni statali
dell’AFAM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385
7.1.1. Titoli di accesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385
7.1.2. Le procedure per la copertura dei posti di ruolo - I
concorsi per titoli ed esami . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385
7.1.3. Le procedure per la copertura dei posti di ruolo - Le
graduatorie nazionali ad esaurimento . . . . . . . . . . . 386
8. Reclutamento del personale tecnico-amministrativo . . . . . . . . . . . . . . 386
Sezione IV.
UNA NORMATIVA TRANSITORIA PER LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE
PRECARIO (di LUIGI FIORILLO)
NORME GENERALI
D.lg. 25 maggio 2017, n. 75. — Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo
2001, n. 165, ai sensi degli articoli 16, commi 1, lettera a), e 2, lettere b), c), d) ed e) e
17, comma 1, lettere a), c), e), f), g), h), l) m), n), o), q), r), s) e z), della legge 7 agosto
2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche
Art. 20. Superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni
1. Le procedure di stabilizzazione: condizioni di operatività . . . . . . . . . . 391
1.1. Segue. Il campo di applicazione: categorie di dipendenti, tipologie
di amministrazioni e tipi di contratto . . . . . . . . . . . . . . . . . . 394
1.2. Le peculiarità per il personale sanitario . . . . . . . . . . . . . . . . 395
1.3. La specifica ipotesi di sistemazione dei lavoratori socialmente utili . 396
2. Il definitivo superamento del precariato nel rispetto dei principi costituzionali in materia di assunzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396
5.
LE MANSIONI
DISCIPLINA E TUTELA DELLE MANSIONI (di IRENE TRICOMI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 34. Gestione del personale in disponibilitÃ
Art. 52. Disciplina delle mansioni
Codice civile. — Approvato con regio decreto 16 marzo 1942, n. 262
Art. 2103. Prestazione del lavoro
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Il sistema di inquadramento dei dipendenti pubblici . . . . . . . . . . . . . 406
1.1. L’inquadramento formale e le mansioni svolte . . . . . . . . . . . . 406
1.2. Poteri autoritativi e attività negoziali: piante organiche e inquadramento del lavoratore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408
1.3. Il ruolo della contrattazione collettiva nel sistema di inquadramento del pubblico impiego “contrattualizzato†. . . . . . . . . . . 409
1.4. Contratto collettivo nazionale e contratto integrativo . . . . . . . . 410
1.5. Inquadramento e violazione della contrattazione . . . . . . . . . . 412
1.6. Segue. Riflessi processuali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413
1.7. I Comparti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413
1.8. Le aree di inquadramento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 414
1.9. I profili professionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415
2. La disciplina generale delle mansioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417
2.1. Dalla carriera alle qualifiche funzionali . . . . . . . . . . . . . . . . 417
2.2. La cd. “privatizzazione†dell’impiego pubblico . . . . . . . . . . . . 418
2.3. Segue. Questioni applicative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418
3. L’applicabilità dell’art. 2103 c.c . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 419
3.1. L’equivalenza formale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 419
3.2. Lo ius variandi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 420
3.3. L’art. 2103 c.c. e la dirigenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 421
4. Le progressioni orizzontali nelle aree e verticali tra le aree . . . . . . . . . 421
4.1. Il passaggio cd. verticale tra le aree di inquadramento . . . . . . . 421
4.2. La progressione verticale ai sensi dell’art. 22, comma 15, del d.lg.
n. 75 del 2017 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 422
4.3. La progressione all’interno delle aree . . . . . . . . . . . . . . . . . 423
4.4. Segue. I riflessi sulla giurisdizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 424
4.5. Inquadramento, trattamento economico e discriminazione . . . . 425
4.6. Segue. Fattispecie applicative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 425
5. Passaggio diretto tra amministrazioni diverse e inquadramento . . . . . . 426
6. Mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore . . . . . . . . 429
6.1. L’adibizione a mansioni superiori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 429
6.2. Segue. Conseguenze giuridiche ed economiche . . . . . . . . . . . . 430
7. Mansioni superiori e funzioni di polizia giudiziaria . . . . . . . . . . . . . . 432
8. L’adibizione a mansioni inferiori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 432
9. Collocamento in disponibilità e ricollocazione in qualifica inferiore . . . . 434
10. Mansioni superiori e reggenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 434
6.
IL REGIME DELLE INCOMPATIBILITÀ
E L’ASPETTATIVA PER MANDATO PARLAMENTARE
INCOMPATIBILITÀ, CUMULO DI IMPIEGHI, ESERCIZIO DI ATTIVITÀ PROFESSIONALE ORDINISTICA E ASPETTATIVA PER MANDATO PARLAMENTARE (di MARCELLO D’APONTE)
NORME GENERALI
D.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3. — Testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto
degli impiegati civili dello Stato
Art. 60. Casi di incompatibilitÃ
Art. 61. Limiti dell’incompatibilitÃ
Art. 62. Partecipazione all’amministrazione di enti e societÃ
Art. 63. Provvedimenti per casi di incompatibilitÃ
Art. 64. Denuncia dei casi di incompatibilitÃ
Art. 65. Divieto di cumulo di impieghi pubblici
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 53. Incompatibilità , cumulo di impieghi e incarichi
Art. 68. Aspettativa per mandato parlamentare
Art. 69. Norme transitorie
D.lg. 27 ottobre 2009, n. 150. — Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia
di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni
Art. 52. Modifiche all’articolo 53 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Il sistema legale delle incompatibilità , del cumulo di impieghi e del conferimento di incarichi del pubblico dipendente nell’art. 53 del d.lg. n.
165/2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 448
2. Le incompatibilità dei dirigenti nel d.lg. n. 150/2009 (c.d. legge Brunetta)
e l’autorizzazione allo svolgimento di incarichi esterni . . . . . . . . . . . . 451
3. Il fondamento giuridico del regime di limitazione allo svolgimento di
incarichi esterni per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni . . . . . 454
4. Le deroghe soggettive al sistema delle incompatibilità : le particolari disposizioni previste dalla legge per il personale docente della scuola, dei conservatori di musica e degli enti lirici, dei magistrati ordinari, amministrativi
e contabili, dei procuratori e degli avvocati dello Stato, del personale delle
agenzie fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 456
5. Il sistema della c.d. preventiva “autorizzazione†allo svolgimento di incarichi extraistituzionali quale vincolo legale insuperabile per il loro legittimo
conferimento. Il regime delle esclusioni sancite dalla legge . . . . . . . . . 463
6. Il sistema delle incompatibilità e i rapporti di lavoro a tempo parziale . . 468
7. Il regime dell’incompatibilità tra impiego pubblico part-time e attività professionale: le disposizioni speciali a tutela della professione forense dalla l.
25 novembre 2003, n. 339 alla l. 31 dicembre 2012, n. 247 . . . . . . . . . 471
8. La disciplina differenziata per i docenti universitari « a tempo definito » e
l’art. 6 della l. n. 240/2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 478
9. Le garanzie a tutela di pubblicità e trasparenza del conferimento: l’istituzione dell’anagrafe degli incarichi e la pronuncia di incostituzionalità dell’art. 53, comma 15 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 482
10. Le nuove misure di trasparenza del conferimento degli incarichi extraistituzionali dalla l. 248/2006 al d.lg. n. 75/2017.
La responsabilità contabile
del dipendente inadempiente agli obblighi di autorizzazione, dei dirigenti
e dei funzionari della pubblica amministrazione . . . . . . . . . . . . . . . . 484
11. Il sistema sanzionatorio per la violazione delle regole sul conferimento di
incarichi ai pubblici dipendenti. L’istituto del c.d. pantouflage e l’estensione
della nozione di lavoratore-dipendente della p.a., con la finalità di contrasto ai fenomeni corruttivi . . . . . . . 486
12. Il fondamento del sistema legale di incompatibilità e le prospettive della
sua revisione nel lavoro pubblico contrattualizzato . . . . . . . . . . . . . . 489
13. L’aspettativa per mandato parlamentare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 491
14. Il sistema sanzionatorio per la violazione del dovere di esclusività . . . . . 493
15. L’indennità per mandato parlamentare e l’incumulabilità con altre forme
retributive a carico dello Stato o di altri enti pubblici . . . . . . . . . . . . . 494
7.
LA MOBILITÀ
Sezione I.
LA MOBILITÀ INDIVIDUALE E COLLETTIVA: PRINCIPI GENERALI (di FRANCESCO BASENGHI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 29 bis. Mobilità intercompartimentale
Art. 30. Passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse
Art. 31. Passaggio di dipendenti per effetto di trasferimento di attivitÃ
Art. 32. Collegamento con le istituzioni internazionali, dell’Unione europea e di altri Stati.
Esperti nazionali distaccati
Art. 33. Eccedenze di personale e mobilità collettiva
Art. 34. Gestione del personale in disponibilitÃ
Art. 34 bis. Disposizioni in materia di mobilità del personale
Art. 69. Norme transitorie
1. La mobilità liquida . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 512
2. Il trasferimento del dipendente pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 514
3. Il passaggio tra amministrazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 517
4. Il passaggio dei dipendenti per effetto del trasferimento o del conferimento di attività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 527
5. Le eccedenze di personale e la mobilità collettiva . . . . . . . . . . . . . . . 535
6. Il collocamento in disponibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 541
Sezione II.
LA MOBILITÀ NELLE NORMATIVE DI SETTORE E NELLA CONTRATTAZIONE
COLLETTIVA (di MASSIMO LANOTTE)
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Disciplina generale e normative di settore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 547
2. I rapporti tra legge e contrattazione collettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . 548
3. La mobilità interna temporanea: la trasferta . . . . . . . . . . . . . . . . . . 551
3.1. Segue. Il comparto Funzioni Centrali . . . . . . . . . . . . . . . . . . 552
3.2. Segue. Il comparto Funzioni locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 553
3.3. Segue. Il comparto Sanità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 553
4. La mobilità interna definitiva: il trasferimento . . . . . . . . . . . . . . . . . 554
4.1. Segue. Il comparto Sanità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555
4.2. Segue. Il settore Università . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555
5. La mobilità esterna temporanea: il comando . . . . . . . . . . . . . . . . . . 556
5.1. Segue. Il comparto Funzioni centrali . . . . . . . . . . . . . . . . . . 556
5.2. Segue. Il comparto Sanità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 557
6. La condivisione del personale mediante convenzioni tra enti locali . . . . 558
7. L’impiego di dipendenti di altre amministrazioni da parte degli enti locali
con ridotte dimensioni demografiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 558
8. La mobilità esterna definitiva: il passaggio diretto tra amministrazioni
diverse . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 559
9. La mobilità territoriale nella scuola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 562
9.1. Segue. La mobilità di ufficio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 565
10. Le eccedenze di personale e la mobilità collettiva . . . . . . . . . . . . . . . 565
11. La mobilità nelle società a controllo pubblico: reinternalizzazione, passaggi
di personale e gestione delle eccedenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 568
8.
LE TIPOLOGIE CONTRATTUALI FLESSIBILI
Sezione I.
IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO (di ELENA BOGHETICH)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 36. Personale a tempo determinato o assunto con forme di lavoro flessibile
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. La specialità del settore pubblico ed il rinvio al d.lg. n. 81/2015 . . . . . . 576
2. Il regime sanzionatorio e la quantificazione del danno . . . . . . . . . . . . 590
3. La responsabilità per l’uso illegittimo dei contratti a termine . . . . . . . . 602
Sezione II.
LE ALTRE TIPOLOGIE CONTRATTUALI FLESSIBILI: CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE, DI FORMAZIONE E LAVORO, APPRENDISTATO E LAVORO
ACCESSORIO (di ANNA MARIA BATTISTI)
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Premessa: il personale come problema della P.A. . . . . . . . . . . . . . . . 610
2. La ribadita specialità del lavoro pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 612
3. I contratti flessibili menzionati e il rinvio al d.lg. n. 81 del 2015 . . . . . . 614
3.1. I contratti di lavoro subordinato a tempo determinato. Rinvio . . 615
3.2. I contratti di formazione e lavoro (e gli altri rapporti formativi) . 616
3.3. I contratti di somministrazione di lavoro a tempo determinato . . 619
3.4. Il contratto di prestazione occasionale . . . . . . . . . . . . . . . . . 623
4. L’apparato sanzionatorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 625
5. La responsabilità del dirigente. Cenni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 630
6. Considerazioni conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 632
Sezione III.
LE DISCIPLINE DI SETTORE DEL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO:
SCUOLA, ENTI LOCALI, SANITÀ ED ENTI DI RICERCA (di GIOVANNI FIACCAVENTO)
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. La peculiarità del contratto a termine nel settore pubblico: le discipline
speciali di settore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 635
2. Il contratto a termine nella scuola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 635
2.1. Le tipologie di supplenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 637
2.2. Il conferimento dell’incarico: competenza e procedura . . . . . . 638
2.3. Le conseguenze del mancato espletamento della supplenza . . . . 644
2.4. I requisiti di accesso alle graduatorie: cenni . . . . . . . . . . . . . 645
2.4.1. Segue. Il caso particolare dei soggetti in possesso del diploma magistrale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 646
2.5. Termini di durata ex lege e profili sanzionatori . . . . . . . . . . . . 649
2.6. Retribuzione, assenze, congedi e sanzioni disciplinari . . . . . . . 652
2.7. Altri incarichi: le collaborazioni e le prestazioni d’opera nei conservatori, negli enti lirici e nelle accademie di belle arti . . . . . . 656
2.8. Le altre regole del comparto Istruzione: Enti di ricerca e
Università . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 656
3. La normativa degli enti locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 659
3.1. Le disposizioni della contrattazione collettiva . . . . . . . . . . . . . 660
4. Il contratto a termine nel comparto sanità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 663
4.1. Le disposizioni della contrattazione collettiva . . . . . . . . . . . . . 664
9.
LA FLESSIBILITÀ ORGANIZZATIVA
Sezione I.
IL LAVORO A TEMPO PARZIALE (di GIUSEPPE PELLACANI e ANTONIO BELSITO)
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Il lavoro a tempo parziale nelle pubbliche amministrazioni. L’omessa menzione nell’art. 36 del d.lg. 30 marzo 2001,
n. 165 . . . . . . . . . . . . . . . 670
2. La diffusione del lavoro a tempo parziale nelle pubbliche amministrazioni
e il pendolo del legislatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 670
3. La disciplina attuale dell’istituto: gli artt. 4-12 del d.lg. 15 giugno 2015, n.
81 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 672
4. La costituzione del rapporto di lavoro a tempo parziale . . . . . . . . . . . 673
5. Il regime delle incompatibilità e del cumulo di impieghi . . . . . . . . . . . 675
6. La trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale e
viceversa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 677
7. La disciplina della contrattazione collettiva di comparto . . . . . . . . . . . 679
Sezione II.
TELELAVORO E LAVORO AGILE (di ALBERTO TAMPIERI)
NORME GENERALI
L. 22 maggio 2017, n. 81. — Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro
subordinato
Art. 18. Lavoro agile
Art. 19. Forma e recesso
Art. 20. Trattamento, diritto all’apprendimento continuo e certificazione delle competenze del
lavoratore
Art. 21. Potere di controllo e disciplinare
Art. 22. Sicurezza sul lavoro
Art. 23. Assicurazione obbligatoria per gli infortuni e le malattie professionali
Art. 24. Aliquote contributive applicate agli assistenti domiciliari all’infanzia, qualificati o
accreditati presso la provincia autonoma di Bolzano
L. 16 giugno 1998, n. 191. — Modifiche e integrazioni alle leggi 15 marzo 1997, n. 59, e
15 maggio 1997, n. 127, nonché norme in materia di formazione del personale dipendente e di lavoro a distanza nelle pubbliche amministrazioni
Art. 4. Telelavoro
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Il telelavoro: il quadro normativo e contrattuale . . . . . . . . . . . . . . . . 686
2. Caratteristiche e modalità di svolgimento del rapporto . . . . . . . . . . . . 688
3. Il lavoro agile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 690
4. Problemi applicativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 691
5. Il ruolo dei Comitati unici di garanzia e la contrattazione decentrata . . . 693
10.
I RAPPORTI DI COLLABORAZIONE
IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI LAVORO AUTONOMO NELLA
P.A. (di ADALBERTO PERULLI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 7. Gestione delle risorse umane
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 700
2. Il tentativo di armonizzazione delle collaborazioni ex art. 409, n. 3, c.p.c. tra
lavoro privato e lavoro pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 702
3. Una disciplina unitaria e speciale per i contratti di lavoro autonomo: i
requisiti di legittimità del comma 6, art. 7 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 709
4. Procedura comparativa ex comma 6-bis e ipotesi di esclusione dalla
medesima . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 713
5. Limiti soggettivi al conferimento di collaborazioni e incarichi . . . . . . . . 713
6. Prestazioni occasionali e Pubblica Amministrazione . . . . . . . . . . . . . . 714
7. Le collaborazioni esterne ad alto contenuto di professionalità negli Enti
Locali (comma 6, art. 110 del TUEL) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 716
11.
FONTI, STRUTTURA E REGIME GIURIDICO
DEL TRATTAMENTO ECONOMICO
IL TRATTAMENTO ECONOMICO (di PAOLO SORDI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 45. Trattamento economico
Art. 47 bis. Tutela retributiva per i dipendenti pubblici
Art. 69. Norme transitorie
Art. 70. Norme finali
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Le fonti del trattamento economico: la contrattazione collettiva . . . . . . 724
1.1. I limiti derivanti dalla possibilità di intervento della fonte unilaterale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 725
1.2. I limiti derivanti dai vincoli imposti a fini di controllo della spesa
pubblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 726
1.3. I vincoli di contenuto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 727
2. Il ruolo della legge . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 727
3. Segue. Il ruolo del contratto individuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 730
4. Il principio di parità di trattamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 731
5. La struttura del trattamento economico: il trattamento fondamentale . . . 733
6. Segue. I trattamenti accessori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 735
7. Aspetti particolari del regime giuridico della retribuzione dei dipendenti
pubblici: l’irriducibilità della retribuzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 736
8. Segue. Interessi e rivalutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 738
9. Segue. La prescrizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 739
10. Segue. I pagamenti indebiti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 741
11. Segue. Pignorabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 742
12. Specifici istituti economici: trattamento economico di malattia . . . . . . . 742
13. Segue. La monetizzazione delle ferie non godute . . . . . . . . . . . . . . . . 743
14. Segue. Indennità di vacanza contrattuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 744
15. I trattamenti di fine rapporto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 745
12.
LA VALUTAZIONE DEL DIPENDENTE
Sezione I.
I SOGGETTI VALUTATORI (di LUCIA D’ARCANGELO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 20. Verifica dei risultati
D.lg. 27 ottobre 2009, n. 150. — Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia
di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni
Art. 6. Monitoraggio della performance
Art. 7. Sistema di misurazione e valutazione della performance
Art. 12. Soggetti
Art. 13. Autorità nazionale anticorruzione
Art. 14. Organismo indipendente di valutazione della performance
Art. 14 bis. Elenco, durata e requisiti dei componenti degli OIV
Art. 15. Responsabilità dell’organo di indirizzo politico-amministrativo
Art. 16. Norme per gli Enti territoriali e il Servizio sanitario nazionale
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. La valutazione della performance nella cd. privatizzazione del lavoro
pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 762
2. La translatio imperii della funzione valutativa nella riforma del 2017 . . . . 763
3. I soggetti della valutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 765
3.1. L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) . . . . . . . . . . . . . . 766
3.2. Il Dipartimento della funzione pubblica . . . . . . . . . . . . . . . . 766
3.3. L’organismo indipendente di valutazione (Oiv) . . . . . . . . . . . 768
3.4. L’organo di indirizzo politico-amministrativo . . . . . . . . . . . . 770
3.5. I dirigenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 771
3.6. Gli utenti finali dell’agere pubblico, i cives . . . . . . . . . . . . . . . 772
4. Una parentesi conclusiva: quale futuro per la valutazione della
performance? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 774
Sezione II.
LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON DIRIGENTE (di ROSA CASILLO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 17. Funzioni dei dirigenti
D.lg. 27 ottobre 2009, n. 150. — Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia
di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni
Art. 3. Principi generali
Art. 5. Obiettivi e indicatori
Art. 9. Ambiti di misurazione e valutazione della performance individuale
1. Le regole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 778
2. La performance individuale: definizione e contenuti . . . . . . . . . . . . . . 779
2.1. Gli obiettivi: individuazione e caratteristiche . . . . . . . . . . . . . 780
2.1.1. Assegnazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 781
2.1.2. Contenuto: rapporto tra performance organizzativa e
individuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 782
2.2. I comportamenti professionali e organizzativi . . . . . . . . . . . . 783
3. Il rapporto tra performance individuale e obbligazione di lavoro . . . . . . . 783
Sezione III.
LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIRIGENTE (di PASQUALE MONDA)
NORME GENERALI
D.lg. 27 ottobre 2009, n. 150. — Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia
di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni
Art. 4. Ciclo di gestione della performance
Art. 5. Obiettivi e indicatori
Art. 8. Ambiti di misurazione e valutazione della performance organizzativa
Art. 9. Ambiti di misurazione e valutazione della performance individuale
Art. 10. Piano della performance e Relazione sulla performance
Art. 19. Criteri per la differenziazione delle valutazioni
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. La valutazione della dirigenza nella riforma del lavoro pubblico . . . . . . 792
2. Valutazione del risultato e performance organizzativa . . . . . . . . . . . . . 794
3. Dalla performance organizzativa alla performance individuale del dirigente . 795
4. La definizione degli standard e la programmazione degli obiettivi: le novitÃ
del d.lg. n. 74/2017 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 797
5. Le scelte del d.lg. n. 74/2017 sull’assegnazione degli obiettivi ai dirigenti . 799
Sezione IV.
VALUTAZIONE E PREMI (di GIANCARLO RICCI e MARCO CUTTONE)
NORME GENERALI
D.lg. 27 ottobre 2009, n. 150. — Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia
di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza
delle pubbliche amministrazioni
Art. 17. Oggetto e finalitÃ
Art. 18. Criteri e modalità per la valorizzazione del merito ed incentivazione della performance
Art. 19. Criteri per la differenziazione delle valutazioni
Art. 20. Strumenti
Art. 21. Bonus annuale delle eccellenze
Art. 22. Premio annuale per l’innovazione
Art. 23. Progressioni economiche
Art. 24. Progressioni di carriera
Art. 25. Attribuzione di incarichi e responsabilitÃ
Art. 26. Accesso a percorsi di alta formazione e di crescita professionale
Art. 27. Premio di efficienza
Art. 31. Norme per gli Enti territoriali e il Servizio sanitario nazionale
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Misurazione e valutazione della performance del personale e retribuzione
legata al merito: i “nuclei normativi†di riferimento nella legislazione
vigente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 808
2. Il trattamento economico dipendente dalla performance: natura giuridica . 809
3. I legami fra procedure di valutazione e retribuzione di performance nella
giurisprudenza della Corte dei Conti.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 811
4. ...e nella giurisprudenza della Corte di Cassazione . . . . . . . . . . . . . . 812
5. Il sistema delle “fasce di merito†e il suo superamento a seguito del d.lg. n.
74/2017 (“riforma Madiaâ€): il neo-protagonismo della contrattazione collettiva
nella “differenziazione†delle quote di retribuzione collegate alla performance . 813
6. I trattamenti premiali nel sistema del d.lg. n. 150/2009: le norme
programmatiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 815
7. I singoli istituti: strumenti aventi valenza economica, di “sviluppo carrieraâ€
e rivolti all’accrescimento delle competenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 816
7.1. Gli strumenti aventi valenza economica: il bonus annuale delle
eccellenze . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 817
7.2. Gli strumenti aventi valenza economica: il premio annuale per
l’innovazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 818
7.3. Gli strumenti di “sviluppo carrieraâ€: le progressioni economiche e
di carriera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 819
7.4. Gli strumenti di “sviluppo carrieraâ€: l’attribuzione di incarichi e
responsabilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 820
7.5. Gli strumenti rivolti all’accrescimento delle competenze: l’accesso
a percorsi di alta formazione professionale e crescita professionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 821
8. L’istituto “eccentricoâ€: il premio di efficienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . 821
9. Gli istituti premiali negli enti locali: fra difficoltà ed esperienze applicative . 822
13.
IL POTERE DISCIPLINARE
IL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE (di ANNALISA DI PAOLANTONIO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 54 bis. Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti
Art. 55. Responsabilità , infrazioni e sanzioni, procedure conciliative
Art. 55 bis. Forme e termini del procedimento disciplinare
Art. 55 ter. Rapporti fra procedimento disciplinare e procedimento penale
Art. 55 quinquies. False attestazioni o certificazioni
Art. 55 sexies. Responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l’amministrazione e
limitazione della responsabilità per l’esercizio dell’azione disciplinare
Art. 55 septies. Controlli sulle assenze
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Le fonti del potere disciplinare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 840
1.1. Segue. Il ruolo della contrattazione collettiva . . . . . . . . . . . . . 843
2. L’obbligatorietà dell’azione disciplinare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 846
3. La tipizzazione degli illeciti e delle sanzioni e la pubblicità del codice
disciplinare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 848
4. Il principio di proporzionalità della sanzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . 851
5. I codici disciplinari adottati dai CCNL dei quattro comparti di
contrattazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 854
6. L’esercizio dell’azione disciplinare: la competenza . . . . . . . . . . . . . . . 856
6.1. Segue. L’avvio del procedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 860
6.2. Segue. L’istruttoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 864
6.3. Segue. La conclusione del procedimento . . . . . . . . . . . . . . . . 868
6.4. Segue. Il trasferimento e la cessazione del rapporto in pendenza del
procedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 871
6.5. Segue. La natura dei termini e le conseguenze della violazione delle
regole procedimentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 875
6.6. Segue. Il procedimento disciplinare accelerato previsto dall’art.
55-quater . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 877
7. Il rapporto fra procedimento disciplinare e procedimento penale . . . . . 879
8. La sospensione cautelare dal servizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 885
14.
CODICE DI COMPORTAMENTO
CODICE DI COMPORTAMENTO E CODICI DI AMMINISTRAZIONE (di LORENZO
ZOPPOLI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 54. Codice di comportamento
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Il codice di comportamento nazionale: genesi, evoluzione, ambito di
applicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 897
2. I contenuti del d.P.R. n. 62/2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 900
3. I punti critici del codice di comportamento nazionale tra norme e prassi . 902
4. I codici di amministrazione: obbligatorietà e natura giuridica . . . . . . . . 904
5. I contenuti dei codici di amministrazione, con particolare riferimento a
quelli c.d. “di seconda generazione†. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 906
6. La formazione dei codici di amministrazione e la procedura aperta alla
partecipazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 907
7. Rapporto con altri atti o documenti normativi delle singole amministrazioni, in particolare con il sistema
delle performance . . . . . . . . . . . . . . 910
15.
IL REGIME DI ESTINZIONE DEL RAPPORTO
LA RISOLUZIONE DEL RAPPORTO (di VINCENZO LUCIANI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 54 bis. Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti
Art. 55 quater. Licenziamento disciplinare
Art. 55 octies. Permanente inidoneità psicofisica
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Il potere di recesso del datore di lavoro pubblico nella disciplina “specialeâ€
del testo unico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 919
2. I casi di licenziamento per motivi soggettivi fissati dal legislatore . . . . . . 921
3. Falsa attestazione della presenza in servizio: i requisiti della fattispecie, la
procedura accelerata e l’azione di responsabilità in caso di condanna . . . 924
4. Il recesso per scarso rendimento, per inefficienza o incompetenza . . . . . 926
5. La tutela del dipendente “accusatore†. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 928
6. Il licenziamento in caso di malattia e per inidoneità fisica . . . . . . . . . . 929
7. Il collocamento a riposo per il personale che ha maturato i requisiti
pensionistici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 931
16.
LA DIRIGENZA: REGOLE DI CARATTERE GENERALE
Sezione I.
INDIRIZZO POLITICO AMMINISTRATIVO, FUNZIONI E RESPONSABILITÀ: I
CRITERI DI RIPARTO (di SILVIA TUCCILLO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 4. Indirizzo politico-amministrativo. Funzioni e responsabilitÃ
Art. 13. Amministrazioni destinatarie
Art. 14. Indirizzo politico-amministrativo
Art. 70. Norme finali
1. Politica e amministrazione tra gerarchia, separazione e distinzione . . . . 938
2. Atti di indirizzo e atti di gestione nel disegno del t.u.p.i. . . . . . . . . . . . 943
2.1. Segue. Le attribuzioni ministeriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 946
3. La Corte costituzionale quale garante del principio di separazione tra
politica e amministrazione: le recenti vicende dello spoils system . . . . . . . 947
Sezione II.
L’ACCESSO ALLA QUALIFICA DIRIGENZIALE (di CLAUDIA MURENA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 15. Dirigenti
Art. 23. Ruolo dei dirigenti
Art. 23 bis. Disposizioni in materia di mobilità tra pubblico e privato
Art. 28. Accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia
Art. 28 bis. Accesso alla qualifica di dirigente della prima fascia
1. Il ruolo unico e l’accesso alla qualifica dirigenziale: il concorso per titoli ed
esami . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 958
1.1. Segue. Il corso-concorso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 962
2. L’accesso alla prima fascia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 963
2.1. Segue. La peculiare fattispecie del dirigente generale a termine ex
art. 28-bis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 964
3. La mobilità dei dirigenti tra pubblico e privato . . . . . . . . . . . . . . . . . 965
Sezione III.
GLI INCARICHI DIRIGENZIALI: CONFERIMENTO, RINNOVO E REVOCA (di ANTONELLO ZOPPOLI e PASQUALE MONDA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 19. Incarichi di funzioni dirigenziali
Art. 70. Norme finali
1. La rilevanza sistematica della disciplina degli incarichi dirigenziali . . . . . 973
2. L’articolazione tipologica degli incarichi dirigenziali . . . . . . . . . . . . . 976
3. Il conferimento degli incarichi dirigenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 978
4. Temporaneità dell’incarico e deroga all’art. 2103 c.c. . . . . . . . . . . . . . 980
5. I criteri di conferimento dell’incarico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 981
6. Gli obblighi di pubblicità e di valutazione del comma 1-bis . . . . . . . . . . 983
7. Il conferimento degli incarichi dirigenziali ai soggetti “esterni†al ruolo . 985
8. La revoca dell’incarico a termine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 987
9. Lo spoils system del dirigente pubblico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 989
10. La mancata cd. riforma Madia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 990
Sezione IV.
I POTERI DEI DIRIGENTI: IPOTESI RICOSTRUTTIVA DELLA FUNZIONE DATORIALE E MANAGERIALE (di GABRIELLA NICOSIA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 5. Potere di organizzazione
Art. 16. Funzioni dei dirigenti di uffici dirigenziali generali
Art. 17. Funzioni dei dirigenti
Art. 18. Criteri di rilevazione e analisi dei costi e dei rendimenti
Art. 70. Norme finali
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
1. Le prerogative dirigenziali e la relativa natura giuridica . . . . . . . . . . . 998
2. I poteri dei dirigenti ai sensi degli artt. 16 e 17 del d.lg. n. 165 del 2001,
testo novellato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 999
2.1. a) Il potere direttivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1003
2.2. b) La gestione incentivante dei collaboratori . . . . . . . . . . . . . 1003
2.3. c) La gestione della flessibilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1005
2.4. d) Il potere di negoziare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1006
2.5. e) Il potere del controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1007
Sezione V.
IL TRATTAMENTO ECONOMICO (di ARIANNA AVONDOLA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 24. Trattamento economico
1. Il trattamento economico dei dirigenti pubblici . . . . . . . . . . . . . . . . 1012
2. Il trattamento economico fondamentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1013
3. Il trattamento economico accessorio: la retribuzione di posizione . . . . . 1014
4. Segue. La retribuzione di risultato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1015
5. Omnicomprensività dei trattamenti economici e assorbimento di alcuni
compensi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1017
6. Il personale dirigenziale “non contrattualizzato†e gli incentivi all’utilizzo
del trattamento accessorio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1017
7. Anomalie di sistema tra mancata valutazione e interventi giurisprudenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1018
8. Valutazioni conclusive e ipotesi di retribuzione “decentrata†. . . . . . . . 1021
Sezione VI.
LA RESPONSABILITÀ DIRIGENZIALE (di GABRIELLA NICOSIA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 21. Responsabilità dirigenziale
Art. 22. Comitato dei garanti
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1026
2. Il ciclo di gestione delle performance dei dirigenti e la responsabilitÃ
dirigenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1027
2.1. La responsabilità dirigenziale e quella disciplinare: le differenze
possibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1031
2.1.1. La posizione della giurisprudenza e il ruolo del Comitato
dei garanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1034
2.2. Le causali della responsabilità dirigenziale: il mancato raggiungimento degli obiettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1035
2.3. La responsabilità dirigenziale per inosservanza delle direttive . . 1037
2.4. La fattispecie di responsabilità prevista nell’art. 21 comma 1-bis
(culpa in vigilando) del d.lg. n. 165 del 2001 . . . . . . . . . . . . . . 1039
2.5. L’inadempimento del contratto di lavoro e i profili di responsabilità disciplinare del dirigente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1041
3. Le sanzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1043
3.1. Il recesso per responsabilità dirigenziale . . . . . . . . . . . . . . . 1045
3.2. La procedimentalizzazione nell’addebito . . . . . . . . . . . . . . . 1046
17.
LA DIRIGENZA: REGOLE DI CARATTERE SETTORIALE
Sezione I.
I CRITERI DI ADEGUAMENTO AI PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE DELLE
PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI DIVERSE DALLO STATO (di PASQUALE MONDA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 27. Criteri di adeguamento per le pubbliche amministrazioni non statali
1. Il “problema†dell’art. 27 d.lg. n. 165 del 2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . 1052
2. I mutati scenari giuridico-istituzionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1053
3. L’ambito operativo dell’art. 27 d.lg. n. 165 del 2001 . . . . . . . . . . . . . 1054
4. La disciplina sull’adeguamento delle amministrazioni non statali è ancora
attuale? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1056
Sezione II.
LA DIRIGENZA NEGLI ENTI LOCALI: PECULIARITÀ, QUESTIONI APERTE E
NODI IRRISOLTI (di CARLA SPINELLI)
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. La dirigenza locale nel sistema delle fonti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1059
1.1. La controversa questione dell’applicabilità della disciplina della
dirigenza statale ai dirigenti locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1060
2. Il principio di distinzione tra politica e amministrazione e l’alta dirigenza
degli enti locali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1064
2.1. Lo spoils system e i suoi temperamenti nella giurisprudenza della
Corte Costituzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1066
2.2. La struttura della governance negli enti locali . . . . . . . . . . . . . 1068
3. Attribuzioni, valutazione e responsabilità della dirigenza . . . . . . . . . . . 1069
4. Il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali . . . . . . . . . . . . 1072
4.1. La responsabilità degli uffici e dei servizi nei comuni privi di
personale con qualifica dirigenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1075
5. La dirigenza a contratto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1077
5.1. Segue. Per la copertura di posti in organico . . . . . . . . . . . . . . 1078
5.2. Segue. Per le esigenze extra organico . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1079
5.3. La disciplina del rapporto di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1079
6. Il Direttore generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1081
6.1. Nomina e revoca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1082
6.2. Ruolo e modalità di azione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1083
6.3. Il rapporto tra Segretario e Direttore generale . . . . . . . . . . . 1083
Sezione III.
LA DIRIGENZA SANITARIA (di CARMINE RUSSO)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 26. Norme per la dirigenza del Servizio sanitario nazionale
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. La dirigenza sanitaria tra analogie e deroghe alla disciplina generale . . . 1087
2. Gli effetti della specificità sull’inquadramento contrattuale . . . . . . . . . 1089
3. La dirigenza sanitaria nell’assetto del Servizio sanitario . . . . . . . . . . . . 1090
4. Il conferimento degli incarichi nella “Riforma Madia†. . . . . . . . . . . . 1091
5. Il rapporto tra dirigenti: un principio di “competente collaborazione†. . 1093
6. Il rapporto di lavoro: dirigenza e organizzazione . . . . . . . . . . . . . . . 1094
Sezione IV.
LA DIRIGENZA SCOLASTICA (di ANTONIO PRETEROTI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 25. Dirigenti delle istituzioni scolastiche
Art. 29. Reclutamento dei dirigenti scolastici
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Il dirigente scolastico e il sistema dell’autonomia . . . . . . . . . . . . . . . . 1102
2. Le regole di reclutamento della dirigenza scolastica . . . . . . . . . . . . . . 1103
2.1. Il procedimento di sanatoria dei contenziosi pendenti . . . . . . . 1103
2.2. Il corso-concorso e le prime pronunce giurisprudenziali . . . . . . 1105
3. Ruolo e funzioni del dirigente scolastico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1106
3.1. Il piano triennale dell’offerta formativa . . . . . . . . . . . . . . . . 1110
4. Il rapporto con i docenti e la libertà di insegnamento . . . . . . . . . . . . . 1110
4.1. Il potere del dirigente scolastico di individuare i docenti da assegnare all’organico dell’autonomia e il suo “superamento†in sede
contrattuale e legislativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1111
4.2. La valutazione dei docenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1112
5. I rapporti con i collaboratori e con il vicario . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1113
6. Le relazioni con il direttore dei servizi generali e amministrativi (d.s.g.a.) . 1114
7. Il potere disciplinare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1115
8. La responsabilità del dirigente scolastico in tema di salute e sicurezza sul
lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1117
9. I rapporti con gli organi collegiali dell’istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . 1119
10. I rapporti con gli studenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1121
11. La valutazione della dirigenza scolastica e la retribuzione di risultato . . . 1121
Sezione V.
LA DIRIGENZA DELLE ACCADEMIE, DEI CONSERVATORI, DEI MUSEI E DEGLI ENTI DI RICERCA (di SILVIA TUCCILLO)
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. La dirigenza degli enti pubblici e la rilevanza della distinzione tra politica e
amministrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1124
2. La selezione dei direttori dei musei e il controverso adeguamento agli
standard internazionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1126
3. Gli incarichi dirigenziali nelle Accademie e nei Conservatori: il ruolo del
Direttore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1128
4. L’autonomia statutaria degli enti di ricerca e la mancata distinzione delle
funzioni dirigenziali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1130
18.
LA FIGURA DEL SEGRETARIO COMUNALE E PROVINCIALE
IL SEGRETARIO COMUNALE E PROVINCIALE (di MARIA CRISTINA DEGOLI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 70. Norme finali
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. (D)evoluzione della figura del segretario comunale e provinciale . . . . . . 1136
2. La figura del segretario: funzioni e natura dell’incarico . . . . . . . . . . . 1139
3. Nomina, conferma e revoca del segretario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1144
19.
COSTO DEL LAVORO E CONTROLLI
COSTO DEL LAVORO E CONTROLLO DELLA SPESA (di PIERGIORGIO DELLA VENTURA)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 8. Costo del lavoro, risorse finanziarie e controlli
Art. 48. Disponibilità destinate alla contrattazione collettiva nelle amministrazioni pubbliche e
verifica
Art. 60. Controllo del costo del lavoro
Art. 61. Interventi correttivi del costo del personale
Art. 67. Integrazione funzionale del Dipartimento della funzione pubblica con la Ragioneria
generale dello Stato
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
NORME SPECIFICHE DI SETTORE
1. Inquadramento della tematica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1156
2. Il controllo sulla contrattazione collettiva nazionale . . . . . . . . . . . . . . 1158
3. Segue. Il procedimento di controllo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1164
4. Segue. La certificazione della Corte dei conti: natura e caratteristiche . . . 1169
5. I controlli sul lavoro pubblico presso le regioni a statuto speciale . . . . . . 1175
6. Discipline particolari: i controlli sulle carriere dei comparti sicurezza e
difesa, sul personale delle carriere diplomatica e prefettizia e del Corpo
nazionale dei vigili del fuoco. I sanitari convenzionati con il SSN nelle
province autonome di Trento e Bolzano. Le spese per il personale degli
enti di ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1177
7. Il controllo sulla contrattazione integrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1181
8. I referti della Corte dei conti sul costo del lavoro pubblico. Gli interventi
correttivi del costo del personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1187
9. I controlli sui contratti di collaborazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1195
20.
LA GIURISDIZIONE
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 12. Uffici per la gestione del contenzioso del lavoro
Art. 63. Controversie relative ai rapporti di lavoro
Art. 69. Norme transitorie
NORME SU MATERIE SPECIFICHE A VALENZA GENERALE
Sezione I.
LA COGNIZIONE DEL GIUDICE ORDINARIO E QUELLA RESIDUALE DEL GIUDICE AMMINISTRATIVO (di NICOLA DE MARINIS)
1. Il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario ed amministrativo nelle
controversie di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni . . 1207
2. La concorrente giurisdizione del giudice amministrativo sulle controversie
in materia di procedure concorsuali per l’assunzione dei dipendenti delle
pubbliche amministrazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1214
2.1. La nozione di procedure concorsuali, con specifico riferimento alle
graduatorie permanenti del personale docente della scuola . . . . 1214
2.2. L’approvazione della graduatoria come riferimento ai fini del
riparto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1216
2.3. L’ipotesi dello scorrimento delle graduatorie di concorso . . . . . 1217
3. L’attrazione alla giurisdizione del giudice amministrativo dei “concorsi
interni†per la progressione di carriera e dei concorsi con quota riservata
agli interni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1218
4. La giurisdizione unica del giudice ordinario nelle controversie concernenti
il conferimento e la revoca degli incarichi dirigenziali . . . . . . . . . . . . 1221
5. Profili processuali: a) le tecniche rimediali e l’esecuzione delle pronunzie
del giudice ordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1226
5.1. Segue. b) La competenza territoriale, la capacità di stare in giudizio,
gli uffici per la gestione del contenzioso lavoro . . . . . . . . . . . . 1228
6. Le alternative al processo: il tentativo di conciliazione e l’arbitrato . . . . . 1230
Sezione II.
I POTERI DEL GIUDICE ORDINARIO (di ANTONIO PILEGGI)
1. Efficienza della pubblica amministrazione e poteri del giudice del lavoro: il
favor per la pubblica amministrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1236
2. Limiti funzionali della privatizzazione e poteri del giudice del lavoro . . . 1238
3. Le tutele “disinnescate†ed i conseguenti limiti ai poteri del giudice ordinario nelle controversie di lavoro pubblico privatizzato . . . . . . . . . . . . 1240
3.1. Segue. a) Inammissibilità di pronunce costitutive di un rapporto di
lavoro a tempo indeterminato per violazione di norme imperative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1240
3.2. Segue. b) Inammissibilità di pronunce di accertamento del diritto al
superiore inquadramento in relazione all’esercizio di fatto di mansioni superiori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1241
3.3. Segue. c) La sottrazione al giudice ordinario della materia delle
progressioni di carriera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1242
4. Privatizzazione dei poteri micro-organizzativi e poteri del giudice ordinario. a) L’affrancamento dei poteri organizzativi dal diritto amministrativo . 1244
4.1. Segue. b) I provvedimenti macro-organizzativi e la disapplicazione
degli stessi se rilevanti ai fini della decisione . . . . . . . . . . . . . 1246
5. Dall’interesse legittimo di diritto amministrativo all’interesse legittimo di
diritto privato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1247
6. Poteri del giudice ordinario e licenziamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1249
7. Il potere del giudice di rideterminare la sanzione disciplinare . . . . . . . 1251
Sezione III.
LA REPRESSIONE DELLA CONDOTTA ANTISINDACALE (di NICOLA DE MARINIS)
1. La devoluzione al giudice ordinario della giurisdizione in ordine ai procedimenti ex art. 28 l. n. 300 del 1970 nel pubblico impiego riformato . . . . 1254
2. La repressione della condotta sindacale nel pubblico impiego non privatizzato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1257
Sezione IV.
LE CONTROVERSIE COLLETTIVE (di NICOLA DE MARINIS)
1. La totale devoluzione della giurisdizione al giudice ordinario . . . . . . . . 1259
2. Profili applicativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1261
Sezione V.
IL RICORSO IN CASSAZIONE PER VIOLAZIONE O FALSA APPLICAZIONE DEI
CONTRATTI E ACCORDI COLLETTIVI NAZIONALI (di ANTONIO PILEGGI)
1. Il ricorso in cassazione per violazione e falsa applicazione dei contratti e
accordi collettivi nazionali come misura processuale deflativa del contenzioso seriale . . . . . . . . . . . . . 1264
2. Le misure nomofilattiche collegate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1266
2.1. L’interpretazione autentica “d’ufficio†o su “istanza†del giudice . 1267
2.2. L’efficacia dell’accordo di interpretazione autentica senza il consenso delle parti interessate . . . . . . . 1268
2.3. La funzione nomofilattica “subordinata†della Corte di cassazione . 1268
2.4. La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei contratti collettivi
assoggettati a controllo di legittimità . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1269
3. Il ricorso in cassazione per violazione e falsa applicazione delle norme dei
contratti o accordi collettivi nazionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1270
4. Il diverso regime riservato alla contrattazione collettiva integrativa . . . . 1271
5. Riflessi del descritto regime processuale sulla natura del contratto collettivo
nazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1272
6. L’inversione del modello: il contratto collettivo del settore pubblico come
“modello†per il contratto collettivo del settore privato . . . . . . . . . . . . 1274
21.
L’ACCERTAMENTO PREGIUDIZIALE
SUI CONTRATTI COLLETTIVI
L’ACCERTAMENTO PREGIUDIZIALE SUI CONTRATTI COLLETTIVI (di FEDERICO MARIA PUTATURO DONATI)
NORME GENERALI
D.lg. 30 marzo 2001, n. 165. — Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche
Art. 63 bis. Intervento dell’ARAN nelle controversie relative ai rapporti di lavoro
Art. 64. Accertamento pregiudiziale sull’efficacia, validità ed interpretazione dei contratti collettivi
1. Ratio della misura e suo ambito di operatività . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1281
2. Presupposti della questione pregiudiziale e condizioni per l’accertamento
incidentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1282
2.1. Attivazione della procedura tra obbligatorietà e discrezionalità . . 1283
2.2. Termini e modalità per il rinvio alla rinegoziazione . . . . . . . . . 1284
3. Coinvolgimento degli agenti negoziali firmatari del contratto collettivo e
portata dell’accordo di interpretazione autentica o di modifica della norma
contrattuale controversa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1285
4. Composizione in giudizio della res dubia e impugnabilità per Cassazione del
decisum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1288
4.1. Possibilità di intervento volontario o di partecipazione dell’ARAN
e delle organizzazioni sindacali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1289
5. Giudizio di legittimità tra questioni processuali ed efficacia del dictum . . . 1290
Appendice
IL NUCLEO DELLA CONCRETEZZA, LA LOTTA ALL’ASSENTEISMO
ED ALCUNE MODIFICHE DI DETTAGLIO NELLA DISCIPLINA
SUL RECLUTAMENTO E SULLA MOBILITÀ DEL PERSONALE
L. 19 giugno 2019, n. 56. — Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche
amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo
Art. 1. Istituzione del Nucleo della Concretezza
Art. 2. Misure per il contrasto all’assenteismo
Art. 3. Misure per accelerare le assunzioni mirate e il ricambio generazionale nella pubblica
amministrazione
Art. 4. Disposizioni per la mobilità tra il settore del lavoro pubblico e quello privato
Art. 5. Disposizioni in materia di buoni pasto
Art. 6. Disposizioni finali e clausola di salvaguardia
Premessa.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1309
1. Il nucleo della concretezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1309
1.1. Le modalità di intervento del nucleo. . . . . . . . . . . . . . . . . . 1310
1.2. La collaborazione con il prefetto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1311
1.3. Il personale del “Nucleo della concretezzaâ€. . . . . . . . . . . . . . 1311
1.4. L’applicazione differenziata per le istituzioni scolastiche. . . . . . 1312
2. Il contrasto all’assenteismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1312
2.1. L’introduzione di sistemi di verifica biometrica. . . . . . . . . . . . 1312
2.2. L’esclusione del personale docente e educativo delle scuole di ogni
ordine e grado e degli istituti scolastici. . . . . . . . . . . . . . . . . 1313
3. Le misure per il reclutamento del personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1314
3.1. Le facoltà assunzionali nella misura del 100% del personale
cessato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1314
3.2. Il reclutamento prioritario di alcune figure professionali. . . . . . 1316
3.3. Le commissioni esaminatrici. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1316
4. Le modifiche al testo del d.lg. n. 165 del 2001: le novità in materia di
mobilità collettiva e pubblico-privato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1317
4.1. Segue. Le assunzioni obbligatorie. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1319
5. La disciplina dei buoni pasto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1319
1389