IL CALCOLO DELLA PENA
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Area d'interesse: Penale e Processo -
IL CALCOLO DELLA PENA

IL CALCOLO DELLA PENA

Data:
Orario:
16-10-2023
14:30 / 18:30

Sede: On Line

Quota di partecipazione
€ 170.00 + IVA € 37.40
Advance booking
€ 136.00 + IVA € 29.92
entro il 17-09-2023
entro il 01/10/2023
€ 153.00 + IVA € 37.40
-
Advance booking:
€ 119.00 + IVA + IVA € 29.92
entro il 17-09-2023

Scheda d'iscrizione

ISCRIVITI

Durata: 4 ore
Accreditamento: Avvocati - inoltrata richiesta all’ordine competente
Destinatari: Avvocati, praticanti avvocati
Relatori:
- Pavich Giuseppe, Consigliere IV Sezione Penale Suprema Corte di Cassazione

Presentazione:

Il calcolo della pena costituisce un problema centrale, ancorché spesso sottovalutato, nell’ambito della prassi quotidiana dei giudizi penali. Infatti, la determinazione della pena — ossia delle conseguenze che incidono sulla libertà del cittadino imputato — è il vero risultato del processo: un risultato che si deve basare su una molteplicità di variabili. Alcune di queste variabili sono riconducibili alla valutazione del fatto e della persona dell’imputato in base a considerazioni spesso non strettamente giuridiche: il maggiore o minore disvalore attribuito a una determinata vicenda criminosa è frutto, in molti casi, della sensibilità del giudice, o della determinazione accusatoria del pubblico ministero che chiede l’applicazione della pena al termine della sua requisitoria, o del concorso di considerazioni complessive sulla personalità dell’imputato o sul contesto della vicenda da parte del difensore che impugna una sentenza di condanna, ritenendola eccessivamente severa. Ma, in linea generale, le variabili che regolano il momento della determinazione della pena sono di carattere tecnico-giuridico, e sono inquadrate in istituti ben precisi, la cui applicazione e interpretazione si basa su nozioni di diritto che ne delineano i contorni. E, si badi, anche la stessa deliberazione discrezionale da parte dell’organo giudicante è regolata da principi giuridici e da limiti e termini che sottraggono la decisione all’arbitrio, pur mantenendo saldamente ancorata, nelle intenzioni del legislatore, la decisione sanzionatoria al fatto concreto. Gli istituti e i criteri fondamentali che concorrono al calcolo della pena sono molteplici: si va dalle regole generali riguardanti la nozione stessa di pena, le diverse tipologie di pene, i casi in cui la condanna non determina l’applicazione della pena o ne implica la sospensione; ai principi che regolano la personalizzazione della sanzione e l’esercizio, da parte del giudice, dei relativi poteri discrezionali; alle modalità applicative delle pene nel caso si proceda con riti premiali, o con oblazione; alle sanzioni sostitutive, nelle loro molteplici varietà, e alle pene speciali previste nell’ambito di determinati riti, come quello minorile o quello davanti al giudice di pace; per poi affrontare i principali istituti di parte generale che concorrono alla determinazione della pena: il concorso di reati, il reato continuato, le circostanze del reato, la recidiva, il delitto tentato. La comprensione dei meccanismi e degli istituti che regolano la determinazione del trattamento sanzionatorio non interessa solo il giudice che applica la pena, o il pubblico ministero che la richiede; interessa, e molto, anche il difensore dell’imputato. Infatti spetta al difensore controllare che la sanzione applicata al suo assistito sia legittima o comunque adeguata, e che sia inoltre convenientemente motivata; quindi, nel caso in cui il trattamento sanzionatorio risulti meritevole di censure, egli potrà dolersene con l’impugnazione; non da ultimo, poi, va considerata la possibilità di una determinazione “pattizia” della pena (con il patteggiamento, o con il concordato in appello) alla quale concorra lo stesso difensore. Va altresì sottolineato che interessanti questioni riguardanti la determinazione della pena si pongono anche nell’ambito dell’esecuzione penale: sia con riguardo ai casi, sempre più numerosi, di illegalità “sopravvenuta” della pena applicata in fase di cognizione, sia con riguardo all’applicazione della disciplina del concorso formale e del reato continuato (art. 671 c.p.p.). Il corso si propone di offrire una panoramica sugli istituti che disciplinano il calcolo della pena, anche nella fase esecutiva, con ampi richiami giurisprudenziali e anche con il ricorso ad esempi pratici e a schemi illustrativi che aiutino nell’applicazione concreta dei principi che regolano la materia. La trattazione degli argomenti sarà suddivisa in alcuni segmenti dei quali si prevede una prima trattazione teorica seguita da un breve confronto con il docente con possibilità di formulare quesiti.

Programma:
I fattori incidenti sulla determinazione della pena La personalizzazione della sanzione in concreto: in particolare, l’articolo 133 c.p. Le pene principali e accessorie, le sanzioni sostitutive, le sanzioni amministrative accessorie La messa alla prova I diversi casi di applicazione dei lavori di pubblica utilità La pena nei riti premiali e nell’oblazione Concorso di reati: concorso formale e materiale, reato complesso, concorso apparente di norme Il reato continuato Circostanze e recidiva Il tentativo Esempi pratici di calcolo della pena Il calcolo della pena in fase esecutiva: l’articolo 671 c.p.p. e il reato continuato Il calcolo della pena in fase esecutiva nel caso di illegalità sopravvenuta della pena

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