Il volume offre al lettore una panoramica completa sui rapporti di lavoro a termine, subordinati e autonomi, analizzando alla luce delle soluzioni offerte dalla giurisprudenza, le principali questioni interpretative poste dalla normativa vigente ed i connessi risvolti pratici, tanto nel settore privato quanto in quello pubblico.
L'opera dedica un'attenzione particolare alle novita' introdotte sia c.d riforma Fornero (legge n. 92/2012) che dagli ultimi interventi ssui rapporti di lavoro a termine nel settore privato (legge n. 99/2013) che pubblico (d.l. n. 101/2013).
Viene proposta una lettura trasversale delle diverse tipologie contrattuali, organizzata attorno ai principali nuclei tematici della materia: i vincoli di forma, i requisiti sostanziali dei contratti, la disciplina di tutela dei lavoratori e le garanzie, i profili connessi alla temporaneita' dei rapporti, il regime del recesso, l'apparato rimediale, i risvolti previdenziali.
La trattazione e' arricchita da uno sguardo sul ruolo assunto dall'autonomia collettiva e da un approfondimento dei profili europei della materia attraverso un attento esame della giurisprudenza della Corte di giustizia.
Introduzione di R. Del Punta e R. Romei .................................................................... XV
CAPITOLO I IL LAVORO A TERMINE NEL DIRITTO DELL’UNIONE
EUROPEA
di LUISA CORAZZA
1 Introduzione: i rapporti di lavoro a termine nel quadro delle politiche
europee per l’occupazione .................................................................................... 1
2 Il principio di non discriminazione dei lavoratori temporanei ................ 5
2.1 La nozione di «condizioni di impiego» ................................................ 5
2.2 La definizione delle «ragioni oggettive» che legittimano un
trattamento differenziato .......................................................................... 8
3 La prevenzione dell’abuso derivante dalla reiterazione di contratti a
termine ........................................................................................................................... 10
4 I rimedi previsti per il ricorso abusivo al lavoro a termine ........................ 15
5 Implementazione della Direttiva ed effetto diretto .................................... 20
6 La controversa questione delle clausole di non regresso ........................ 23
7 Il lavoro temporaneo tramite agenzia .............................................................. 31
CAPITOLO II AUTONOMIA COLLETTIVA E LEGGE NELLA REGOLAZIONE
DEI RAPPORTI DI LAVORO A TERMINE
di ILARIO ALVINO
1 L’evoluzione del rapporto fra legge e autonomia collettiva nella regolazione
dei rapporti di lavoro a termine in Italia ........................................... 35
2 Gli ambiti di intervento esplicitamente riconosciuti dal legislatore
all’autonomia collettiva e gli spazi ricavabili nelle maglie della regolamentazione
legislativa ............................................................................................. 38
3 Le clausole che individuano ipotesi di stipulazione dei contratti a
tempo determinato e dei contratti di somministrazione e le clausole
interdittive ..................................................................................................................... 40
3.1 Le clausole di contingentamento e le conseguenze della loro
violazione. ........................................................................................................ 44
3.2 Le clausole autorizzatorie ......................................................................... 51
4 Il ruolo delle parti sociali nella determinazione della durata del rapporto
di lavoro ............................................................................................................. 55
5 Contratti a termine, autonomia collettiva e formazione .......................... 62
5.1 Autonomia collettiva e formazione nell’apprendistato ................ 64
6 Le clausole che disciplinano il rapporto di lavoro e quelle che regolamentano
l’esercizio dei diritti sindacali ............................................................ 70
7 Lavoro a termine e contrattazione collettiva nella disciplina dei rapporti
alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni ............................ 73
8 I criteri legali di selezione degli agenti negoziali e le problematiche
connesse alla stipulazione di accordi collettivi separati ........................... 74
9 Gli spazi aperti alla contrattazione aziendale dall’art. 8, l. 14 settembre
2011, n. 148 ................................................................................................................. 78
9.1 Le materie nelle quali possono intervenire intese derogatorie . 80
9.2 La rilevanza dei vincoli di scopo imposti dalla norma ................... 85
9.3 I soggetti della contrattazione e le condizioni di efficacia delle
intese derogatorie ........................................................................................ 86
10 Rilievi conclusivi ......................................................................................................... 88
CAPITOLO III I VINCOLI DI FORMA NELLA CONCLUSIONE DEI
RAPPORTI DI LAVORO A TERMINE
di MARIA PAOLA MONACO
1 Contratti di lavoro a termine e forma ............................................................... 89
2 Il raccordo fra le leggi speciali e la disciplina del codice civile ............... 91
3 Le conseguenze sanzionatorie in ragione del tipo di contratto ........... 93
CAPITOLO IV I REQUISITI SOSTANZIALI (SOGGETTIVI E OGGETTIVI)
DEI CONTRATTI A TERMINE
di SILVIA CIUCCIOVINO
1 I requisiti oggettivi di ricorso all’impiego temporaneo e la progressiva
espansione delle ipotesi acausali. L’acausalità pura e l’acausalità ibrida
nell’ambito di esigenze produttive tipizzate dal legislatore ..................... 99
2 L’acquisizione indiretta di prestazioni lavorative temporanee. La somministrazione
di lavoro a tempo determinato ed il suo rapporto con il
contratto di lavoro a termine ................................................................................ 103
3 I divieti di assunzione a termine e di somministrazione di lavoro ........ 106
4 I presupposti oggettivi dell’impiego temporaneo ....................................... 107
4.1 Il significato delle «ragioni» di apposizione del termine (art. 1,
comma 1, d.lgs. 368/2001) ...................................................................... 107
VI INDICE
4.2 Il significato delle «ragioni» di ricorso alla somministrazione di
lavoro a tempo determinato (art. 20, comma 4, d.lgs. 276/
2003). Analogie e differenze con le ragioni di apposizione del
termine al contratto di lavoro .................................................................. 115
4.3 Le ragioni sostitutive nel contratto a termine e nella somministrazione
di lavoro ........................................................................................ 122
5 I contratti a termine acausali ................................................................................ 125
5.1 L’acausalità pura. Il termine come incentivo all’occupazione ... 125
5.2 L’acausalità di prima sperimentazione del lavoratore: la libera
stipulazione del primo contratto a termine di durata annuale
(art. 1, comma 1 bis, lett. a, d.lgs. 368/2001) ................................... 126
5.3 L’acausalità per i lavoratori in mobilità, per i lavoratori socialmente
utili e per i soggetti svantaggiati ............................................. 130
5.4 Il contratto di inserimento ed il suo tramonto ................................. 134
5.5 I contratti a termine per l’integrazione lavorativa dei disabili .... 136
5.6 L’acausalità «in ogni ulteriore ipotesi» prevista dai contratti
collettivi nazionali, territoriali ed aziendali (art. 1, comma 1 bis,
lett. b, d.lgs. 368/2001 e art. 20, comma 5 quater, d.lgs. 276/
2003) .................................................................................................................. 137
6 L’acausalità ibrida nell’ambito di esigenze produttive tipizzate dal
legislatore ...................................................................................................................... 139
6.1 Nei settori del trasporto aereo, dei servizi aeroportuali e dei
servizi postali .................................................................................................. 140
6.2 Nelle imprese start up innovative (art. 28, d.l. 179/2012 conv.
in l. 221/2012) ............................................................................................... 143
7 Le limitazioni quantitative all’impiego temporaneo ................................... 144
8 Temporaneità dell’impiego e occupazione giovanile: il contratto di
apprendistato .............................................................................................................. 146
CAPITOLO V LA DISCIPLINA DEI CONTRATTI A TERMINE E I REGIMI
DELLE GARANZIE
di LARA LAZZERONI
1 Contratti a termine, parità di trattamento e nozione di lavoratore
comparabile ................................................................................................................. 151
2 La portata della garanzia antidiscriminatoria ................................................. 155
2.1 La parità nei trattamenti all’interno dei rapporti di durata determinata
................................................................................................................ 155
2.2 Sul concetto di «trattamento», paritario, in favore del lavoratore
a termine ................................................................................................ 162
INDICE VII
2.3 La deviazione dalla regola di parificazione e le ragioni obiettive
....................................................................................................................... 169
3 La parità di trattamento in rapporto a malattia, maternità, formazione
................................................................................................................................ 173
4 Il computo dei lavoratori a termine ................................................................... 180
CAPITOLO VI LA DURATA DEI CONTRATTI A TERMINE
di VALERIA NUZZO
1 Limiti legali alla durata dei contratti a termine ............................................. 187
2 I contratti in cui la durata limitata dell’impiego è condizionata all’esistenza
di ragioni oggettive .................................................................................... 188
3 Quando è la legge a determinare la durata massima dell’impiego a
termine. I contratti temporanei acausali soggettivi .................................... 195
4 I contratti per i quali la temporaneità della durata si giustifica in funzione
di specifiche finalità perseguite dal legislatore ................................ 196
5 Possibilità di proroga della durata dei contratti a termine ....................... 203
6 Proroga del termine e sospensione del rapporto ........................................ 207
7 La prosecuzione del contratto dopo la scadenza del termine ............... 210
8 Il limite alla successione di contratti di natura temporanea ................... 211
9 Il tetto di 36 mesi alla reiterazione di contratti a tempo determinato . 214
10 (segue)... e la possibilità di deroghe ................................................................... 218
11 Limiti alla durata complessiva dell’occupazione temporanea ................ 220
12 La frode alla legge e la tollerabilità massima alla durata della precarietà
nell’impiego di manodopera ....................................................................... 223
13 La (im)possibile deroga alle previsioni che limitano la durata dell’impiego
a termine da parte della contrattazione di prossimità. ................. 225
CAPITOLO VII IL RECESSO DAI RAPPORTI DI LAVORO A TERMINE
di WILLIAM CHIAROMONTE
1 Il recesso dal contratto di lavoro: notazioni minime .................................. 229
2 Le ipotesi di estinzione dei rapporti di lavoro a termine .......................... 233
2.1 La scadenza del termine ............................................................................ 235
2.2 Il recesso ante tempus sorretto da giusta causa ............................ 238
2.3 Le ipotesi ulteriori di estinzione del lavoro a progetto (la realizzazione
del progetto, il recesso convenzionale del collaboratore
e quello del committente per inidoneità professionale del
collaboratore) e dell’apprendistato (il licenziamento per giustificato
motivo e quello ad nutum al termine del periodo di formazione)
........................................................................................................... 242
VIII INDICE
3 Le ipotesi patologiche: la scadenza del termine illegittimamente apposto
ed il recesso ante tempus non sorretto da giusta causa ............. 247
3.1 Il nuovo regime delle impugnazioni introdotto dal «collegato
lavoro» del 2010 (e modificato dalla «riforma Fornero» del
2012) .................................................................................................................. 253
3.2 Le conseguenze della scadenza del termine illegittimamente
apposto e del recesso ante tempus non sorretto da giusta
causa: il regime delle tutele ...................................................................... 258
4 Considerazioni conclusive. La valenza tendenzialmente generale
delle regole sul recesso dal contratto a tempo determinato per tutti i
rapporti di lavoro a termine ................................................................................... 269
CAPITOLO VIII LE TECNICHE DI STABILIZZAZIONE DEI RAPPORTI
DILAVOROATERMINE E I DIRITTI DIPRECEDENZA
di CLAUDIA FALERI
1 I vincoli di sistema del diritto comunitario ...................................................... 273
2 Sulle tecniche di contenimento della precarietà ......................................... 276
2.1 Il dettato normativo comunitario .......................................................... 276
2.2 La normativa italiana ................................................................................... 280
2.2.1 Dall’obbligo di specificazione della causale al principio di acausalità
del primo contratto a termine ..................................................... 280
2.2.2 Meccanismi di controllo sulla quantità dell’occupazione a termine
.................................................................................................................... 284
2.2.3 Successione di contratti a termine e lotta alla precarietà: la
disciplina legale e negoziale ..................................................................... 285
3 Sulle tecniche di incentivazione di forme di lavoro stabile ..................... 295
3.1 Le agevolazioni economiche ................................................................... 295
3.2 I percorsi di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a termine c.d.
soggettivo ........................................................................................................ 299
4 I diritti di formazione e di informazione ........................................................... 305
5 I diritti di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato ............ 310
6 Osservazioni conclusive .......................................................................................... 318
CAPITOLO IX RAPPORTI DI LAVORO A TERMINE E STRUMENTI
RIMEDIALI
di MARIA LUISA VALLAURI
1 Premessa ....................................................................................................................... 323
2 Le conseguenze dell’assenza dei requisiti di validità del contratto ..... 325
INDICE IX
2.1 La carenza di forma scritta della clausola appositiva del termine,
l’assenza e la mancata specificazione delle ragioni giustificatrici
dell’apposizione del termine (e la loro non temporaneità)
.................................................................................................................. 326
2.1.1 La conclusione di contratti a termine in violazione dei divieti
posti dall’art. 3, d.lgs. 6 settembre 2001, n. 368 ............................. 340
2.1.2 Successione, proroga e rinnovo illegittimi del contratto a termine
.................................................................................................................... 341
2.1.3 Il nuovo regime di decadenza ................................................................. 345
2.2 I vizi di forma e la carenza del progetto formativo nel contratto
di apprendistato (e del piano di inserimento nel rispettivo contratto)
................................................................................................................. 349
2.3 L’assenza o la non specificità del progetto nel contratto di
lavoro a progetto ........................................................................................... 353
2.3.1 La carenza di forma scritta del progetto ............................................ 357
2.4 La carenza di requisiti formali di validità della somministrazione
di lavoro. Le ipotesi di somministrazione irregolare ...................... 359
3 Le conseguenze della violazione degli obblighi inerenti al rapporto .. 365
3.1 Il mancato assolvimento degli oneri formativi (e di inserimento)
........................................................................................................................ 366
3.2 Lo svolgimento del lavoro a progetto nelle modalità della subordinazione
................................................................................................... 370
3.3 La somministrazione fraudolenta. Sanzioni civili, amministrative
e penali ..................................................................................................... 373
CAPITOLO X I RAPPORTI A TERMINE NON SUBORDINATI
di DOMENICO MEZZACAPO
1 I rapporti non subordinati nel codice civile e il problema del lavoro
autonomo continuativo .......................................................................................... 377
2 La continuità e gli altri tratti caratterizzanti delle collaborazioni autonome
ex art. 409 n. 3 c.p.c. ................................................................................... 379
3 (segue) La disciplina applicabile .......................................................................... 381
4 L’introduzione del lavoro a progetto da parte del d.lgs. 276/2003 e le
incertezze interpretative ........................................................................................ 383
5 L’eliminazione del riferimento al programma e alla fase dopo la l.
92/2012 e le modifiche alla nozione di progetto ....................................... 384
6 La continuità delle collaborazioni a progetto e le forme di coordinamento
(anche temporale) della prestazione lavorativa al committente
................................................................................................................................ 389
X INDICE
7 La forma del contratto e il problema della mancata individuazione del
progetto ......................................................................................................................... 391
8 Il regime sanzionatorio dopo la l. 92/2012: l’art. 69, comma 1, d.lgs.
276/2003 ...................................................................................................................... 393
9 (segue) L’art. 69, comma 2 .................................................................................... 395
10 Il trattamento normativo del lavoro a progetto ............................................ 397
11 (segue) In particolare: il corrispettivo ................................................................ 398
12 Estinzione del rapporto, proroga e rinnovi ..................................................... 400
13 (segue) In particolare: il recesso prima della scadenza del termine. ... 401
14 L’impugnazione del recesso ................................................................................. 402
15 I problemi interpretativi sollevati dall’art. 32, comma 3, lett. a della l.
183/2010 ...................................................................................................................... 405
16 Il rischio di destrutturazione delle tutele: l’art. 8 del d.l. 138/2011. .... 406
17 La presunzione coordinazione/subordinazione per le altre prestazioni
in regime di lavoro autonomo ................................................................... 407
18 Il lavoro autonomo continuativo nella forma delle prestazioni occasionali
di tipo accessorio e le novità in ordine alla nozione di «occasionalità
» ....................................................................................................................... 409
19 La remunerazione della prestazione attraverso i buoni “orari” ............. 412
20 La qualificazione del rapporto di lavoro accessorio .................................... 414
21 I tirocini formativi (cenni) ....................................................................................... 415
CAPITOLO XI L’UTILIZZO TEMPORANEO DEL LAVORO SUBORDINATO
NELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI:
UN’ANALISI GENEALOGICA
di EDOARDO ALES
1 Premessa ....................................................................................................................... 417
2 Ruolo, “non ruolo” e utilizzo temporaneo del lavoro subordinato nelle
pubbliche amministrazioni .................................................................................... 418
3 La legislazione degli anni settanta e l’enfatizzazione della precarietà
“a durata limitata” ...................................................................................................... 428
4 Gli anni ottanta: lo sviluppo della negoziazione collettiva e la ricerca
della progettualità ..................................................................................................... 436
5 La Fase 1 della riforma: la legislazione del 1992-1993 e la prima
tornata contrattuale ................................................................................................. 439
6 La Fase 2 della riforma: la legislazione di fine anni novanta e la seconda
tornata contrattuale ................................................................................... 445
7 Art. 36, d.lgs. 165/2001 e legislazione di inizio secolo sui contratti di
lavoro flessibili: versioni varie a confronto ...................................................... 455
INDICE XI
7.1 Il rapporto tra le versioni originarie dell’art. 36, d.lgs. 165/2001
e del d.lgs. 368/2001: il problema del divieto di costituzione di
rapporti di lavoro a tempo indeterminato .......................................... 455
7.2 Art. 36, d.lgs. 165/2001 (versione originaria) e d.lgs. 276/2003. 471
7.3 L’intervento del 2006 sull’art. 36, d.lgs. 165/2001: piccolo requiem
per la flessibilità nelle pubbliche amministrazioni? ......... 474
7.4 Gli interventi del 2007 nel lavoro nell’impresa e nelle pubbliche
amministrazioni: elementi di contatto (pochi) e divaricazioni
(molte) ............................................................................................................... 477
7.5 Gli interventi del 2008-2013 nel lavoro nell’impresa e nelle
pubbliche amministrazioni: prove di avvicinamento ..................... 479
CAPITOLO XII ILLAVOROAUTONOMONELLEPUBBLICHEAMMINISTRAZIONI
di FRANCA BORGOGELLI
1 Il percorso tortuoso della disciplina del lavoro autonomo nelle pubbliche
amministrazioni ............................................................................................ 487
1.1 Premessa .......................................................................................................... 487
1.2 La fase espansiva e degli equivoci ......................................................... 489
1.2.1 L’origine dell’equivoco ................................................................................ 489
1.2.2 Gli effetti del d.lgs. 276/2003 e delle leggi finanziarie ................. 491
1.2.3 Il ruolo dei sindacati ..................................................................................... 495
1.3 Gli interventi legislativi restrittivi ............................................................ 497
1.3.1 La riformulazione del testo regolativo ................................................. 497
1.3.2 La vicenda delle stabilizzazioni ............................................................... 500
1.3.3 La costruzione del quadro normativo vigente ................................. 503
2 La disciplina vigente ................................................................................................. 505
2.1 L’ambito di riferimento della disciplina ............................................... 505
2.2 I presupposti oggettivi e i requisiti del contratto ............................ 507
2.3 Le condizioni soggettive ............................................................................ 510
2.4 Gli obblighi procedurali ............................................................................... 512
2.5 Il sistema dei controlli ................................................................................. 514
2.6 Le conseguenze della violazione delle regole .................................. 520
2.7 La disciplina del rapporto e il modello regolativo ........................... 530
CAPITOLO XIII LA TUTELA SOCIALE DEI LAVORATORI A TERMINE
TRA UNIVERSALIZZAZIONE ED EFFETTIVITÀ
di MADIA D’ONGHIA
1 La sicurezza sociale e i lavoratori a termine: le ragioni di un’analisi .... 537
XII INDICE
2 Le specificità della struttura dell’obbligazione contributiva .................... 542
3 Il principio del riproporzionamento e l’obbligo contributivo .................. 545
4 La diversa “modulazione” delle aliquote contributive per ragioni
egualitarie e promozionali ..................................................................................... 549
4.1 La contribuzione agevolata per promuovere l’inserimento dei
giovani nel mercato del lavoro... ............................................................. 553
4.2 (segue)... e per favorire il reinserimento di lavoratori espulsi dal
mercato e a rischio occupazionale ....................................................... 557
5 Gli istituti a tutela della posizione contributiva e a garanzia della continuità
assicurativa .................................................................................................... 563
6 Le prestazioni pensionistiche: il calcolo contributivo e i riflessi sull’adeguatezza
della prestazione ............................................................................... 569
6.1 Il contributo della previdenza complementare all’effettività
della tutela pensionistica ........................................................................... 573
7 Le prestazioni non pensionistiche: indennità di malattia e di maternità
e assegno per il nucleo familiare ............................................................... 578
7.1 La tutela contro gli infortuni e le malattie professionali .............. 581
8 Le misure a sostegno del reddito prima della riforma Fornero ............. 584
9 Le nuove scelte regolative in costanza di rapporto di lavoro... .............. 591
9.1 (segue)... e in caso di cessazione: Aspi e mini-Aspi ........................ 593
10 I regimi speciali: l’indennità una tantum per i collaboratori a progetto
e l’indennità di disoccupazione per i lavoratori agricoli ............................ 600
11 L’inasprimento del sistema della «condizionalità» ...................................... 602
12 Quale protezione sociale dopo le ultime riforme (l. 214/2011 e l.
92/2012)? Qualche breve considerazione conclusiva .............................. 607
Riferimenti bibliografici ...................................................................................................... 613