Officina del diritto: e' uno strumento di lavoro e di studio pensato per arricchire le proprie conoscenze giuridiche attraverso un sistema di lettura strutturato su piu' livelli: uno piu' immediato che consente di focalizzare i concetti "guida" di una precisa fattispecie giuridica con l'utilizzo di esempi, tavole sinottiche, schemi, formule, quesiti, mappe giurisprudenziali, e un altro piu' approfondito che illustra organicamente la materia e nel quale si rinvengono informazioni puntuali e chiarimenti mirati di pronta fruibilita'. L'opera "Le azioni relative allo stato di figlio" affronta le seguenti tematiche: Presunzione di paternita' - Azioni di reclamo e di contestazione dello stato di figlio - Dichiarazione giudiziale della paternita' e della maternita' - Azione di disconoscimento della paternita' - Impugnazione del riconoscimento - Il giudizio: competenza, legittimazione, termini, prova, decisione.
1. Stato di figlio e azioni relative pag. 7
2. Il nuovo Titolo VII del Libro I del codice civile pag. 8
3. Figlio concepito o nato nel matrimonio e attribuzione della paternità pag. 9
3.1. Presunzione di paternità pag. 9
3.2. Presupposti di operatività della presunzione pag. 10
4. Paternità del figlio nato in regime di separazione o di divorzio pag. 14
5. Azione di disconoscimento pag. 16
5.1. I presupposti dell’azione nella disciplina previgente pag. 17
5.2. Disciplina attuale: l’art. 243-bis c.c. pag. 19
5.3. Disconoscimento del figlio nato in costanza di matrimonio pag. 20
5.4. Disconoscimento del figlio nato dopo lo scioglimento o l’annullamento del matrimonio pag. 21
5.5. Disconoscimento del figlio nato dopo la separazione coniugale pag. 21
5.6. Legittimazione attiva pag. 22
5.7. Termini dell’azione pag. 24
5.7.1. Termine ampio quinquennale pag. 24
5.7.2. Termini per l’azione della madre pag. 25
5.7.3. Termini per l’azione del marito della madre pag. 26
5.7.4. Termine nel caso di adulterio della moglie pag. 27
5.7.5. Imprescrittibilità dell’azione del figlio pag. 28
5.7.6. Termini per l’istanza in caso di figlio minore di età pag. 28
5.8. Sospensione dei termini per il disabile psichico pag. 30
5.9. Sostituzione processuale pag. 31
5.10. Trasmissibilità dell’azione pag. 33
5.11. Legittimazione passiva pag. 35
5.12. Prova pag. 37
5.12.1. La prova nel sistema previgente pag. 38
5.12.2. La pronuncia della Corte Costituzionale n. 266/2006 pag. 40
5.12.3. La prova nel sistema attuale pag. 40
5.13. La competenza pag. 41
5.14. La sentenza pag. 42
5.15. Effetti sul cognome pag. 43
5.16. Ripetizione del mantenimento paterno già corrisposto pag. 44
5.17. Disconoscimento e fecondazione eterologa pag. 44
5.17.1. Il percorso della giurisprudenza pag. 44
5.17.2. Profili processuali pag. 45
6. Azione di contestazione dello stato di figlio pag. 53
6.1. Azione di contestazione e azione di disconoscimento della paternità pag. 53
6.2. I presupposti dell’azione pag. 53
6.2.1. Azione di contestazione riguardo al figlio nato dopo trecento giorni dalla separazione personale dei coniugi pag. 54
6.3. Legittimazione attiva pag. 55
6.4. Legittimazione passiva pag. 56
6.5. Il giudizio: giudice competente, onere probatorio e provvedimento finale pag. 57
7. Azione di reclamo dello stato di figlio pag. 61
7.1. Presupposti di esercizio dell’azione pag. 61
7.2. Legittimazione attiva pag. 62
7.3. Legittimazione passiva pag. 63
7.4. Il giudizio: giudice competente, onere probatorio e provvedimento finale pag. 64
8. Riconoscimento del figlio nato fuori delmatrimonio pag. 66
8.1. Il giudizio sostitutivo del consenso genitoriale mancante pag. 67
8.1.1. Competenza pag. 67
8.1.2. Profili processuali pag. 67
8.2. Posizione processuale del minore pag. 68
8.3. Audizione delminore pag. 69
8.4. L’istruttoria pag. 70
8.5. Assunzione di provvedimenti provvisori pag. 71
8.6. La sentenza pag. 71
8.7. Autorizzazione al riconoscimento da parte del genitore infrasedicenne pag. 72
8.7.1. Il procedimento autorizzativo pag. 73
8.8. Autorizzazione al riconoscimento dei figli nati da genitori legati da parentela o affinità pag. 73
9. Impugnazione del riconoscimento pag. 79
9.1. Impugnazione del riconoscimento per difetto di veridicità. Presupposti pag. 79
9.1.1. Termini di esercizio pag. 81
9.1.2. Legittimazione attiva pag. 82
9.1.3. Legittimazione passiva pag. 82
9.1.4. Giudizio e prova pag. 83
9.1.5. Effetti del giudicato pag. 84
9.2. Impugnazione del riconoscimento per violenza pag. 84
9.3. Impugnazione del riconoscimento per incapacità legale di agire derivante da interdizione pag. 84
9.4. Disposizioni comuni pag. 85
10. Dichiarazione giudiziale di paternità ematernità pag. 89
10.1. I presupposti per l’esercizio dell’azione e il superamento dei divieti pag. 89
10.2. Legittimazione attiva pag. 90
10.3. Trasmissibilità dell’azione pag. 92
10.4. Sospensione del termine per il disabile psichico pag. 92
10.5. Legittimazione passiva pag. 92
10.6. Autorizzazione all’azione nel caso di figli nati da persone legate da parentela o affinità pag. 94
10.7. Termini di esercizio pag. 94
10.8. Il giudizio: competenza pag. 95
10.9. La prova pag. 97
10.10. La sentenza pag. 97
10.11. Effetti della sentenza: diritto almantenimento pag. 99
10.12. Cognome pag. 99
11. Disposizioni transitorie pag.104
11.1. Disconoscimento, reclamo e contestazione dello stato di figlio pag.104
11.2. Riconoscimento del figlio pag.105
11.3. Atti dello stato civile pag.105
L’AUTORE
Rita Rossi
Avvocato cassazionista in Bologna, si occupa di diritto di famiglia e dei minori, di responsabilità civile “endo” ed “eso” familiare e protezione dei soggetti deboli. Presiede A.N.F.I. Emilia-Romagna, Associazione Nazionale Familiaristi Italiani. Ha organizzato e preso parte in qualità di relatrice a convegni; autrice di pubblicazioni in materia di diritto di responsabilità matrimoniali e genitoriali, risarcimento dei danni tra congiunti, amministrazione di sostegno; autrice di “Filiazione: cosa cambia” commento sulla legge n. 219/2012.
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