Il volume si pone al servizio del commercialista, ma anche del consulente legale o dello stesso dirigente aziendale, che vogliano attuare il Decreto 231, fornendo le linee guida di riferimento e gli strumenti operativi necessari alla stesura del Modello, alla sua implementazione, all'interazione con i vari sistemi di gestione interni, alla nomina e all'attivita' dell'Organismo di Vigilanza, alla previsione delle sue funzioni e delle sue responsabilita', anche attraverso la rappresentazione di un preciso compendio giurisprudenziale che dovra' essere adattato dal lettore alle singole realta' concrete.
Un libro pratico e non solo di puro diritto, in cui e' stata rappresentata in maniera esaustiva, completa, meditata e riflessiva una normativa complessa, forte, comunitaria e sistematica come quella della cd. "231".
Presentazione............................................................................................... VII
Capitolo 1 La responsabilità amministrativa degli enti ai sensi del d.lgs. 231/2001
1. Natura della responsabilità amministrativa dipendente da reato .......................... 1
2. I soggetti destinatari e i soggetti esonerati ..................................................... 3
3. I soggetti esteri........................................................................................ 6
4. La responsabilità degli enti per reati commessi all’estero .................................. 8
5. Criteri di imputazione oggettiva della responsabilità ........................................ 9
5.1 Interesse esclusivo proprio o di terzi ..................................................... 9
5.2 L’interesse o il vantaggio dell’ente....................................................... 11
5.3 L’interesse o il vantaggio dell’ente nei reati colposi ................................. 14
5.4 L’interesse o il vantaggio dell’ente nei gruppi di imprese........................... 16
6. Criteri di imputazione soggettiva della responsabilità ....................................... 18
6.1 Soggetti in posizione apicale............................................................... 19
6.2 Soggetti sottoposti all’altrui vigilanza.................................................... 21
7. Il carattere esimente dei modelli organizzativi ................................................ 22
7.1 In particolare: i soggetti in posizione apicale .......................................... 25
7.2 In particolare: i soggetti sottoposti all’altrui vigilanza ............................... 27
8. I principi ................................................................................................ 29
8.1 Principio di legalità ........................................................................... 29
8.2 Principio di irretroattività.................................................................... 29
8.3 Successione di leggi nel tempo ........................................................... 31
9. Procedimento di accertamento dell’illecito e autonomia della responsabilità
dell’ente................................................................................................ 33
Capitolo 2 Il trattamento sanzionatorio e le misure cautelari
1. L’apparato sanzionatorio ........................................................................... 37
2. Le sanzioni amministrative pecuniarie e il sistema delle quote ............................ 39
2.1 I casi di riduzione della sanzione pecuniaria ............................................ 41
3. Le sanzioni interdittive: ambito di applicazione e delimitazione temporale............ 43
3.1 I criteri di scelta delle misure .............................................................. 46
4. Il commissario giudiziale ............................................................................ 47
5. La confisca e la confisca per equivalente ....................................................... 49
6. La pubblicazione della sentenza di condanna ................................................. 51
7. Il sistema cautelare................................................................................... 51
8. Le misure cautelari interdittive .................................................................... 52
8.1 I criteri di selezione della misura cautelare ............................................. 54
8.2 La sospensione delle misure cautelari ................................................... 55
8.3 La sostituzione, la revoca e l’estinzione delle misure cautelari.................... 56
9. Il sequestro preventivo e conservativo........................................................... 57
10. La nomina del commissario giudiziale nella fase cautelare ................................. 59
Capitolo 3 La predisposizione del modello organizzativo
1. Premessa ............................................................................................... 62
2. Le prassi operative e il rischio accettabile ...................................................... 64
3. Caratteristiche e requisiti del modello organizzativo ........................................ 65
4. In generale: il sistema di controllo interno ..................................................... 67
5. Valutazione dei rischi d’impresa .................................................................. 70
5.1 L’individuazione dei fattori di rischio aziendale........................................ 72
5.2 Acquisizione di documenti e informazioni .............................................. 73
5.3 Realizzazione delle interviste .............................................................. 78
6. L’identificazione delle attività e dei processi a rischio di reato ............................ 82
6.1 La valutazione del livello di rischio da reato dopo la sua individuazione......... 86
7. I controlli di gestione per prevenire il rischio di reato e l’adozione del Modello ..... 88
7.1 Un esempio: il rischio di revisione ........................................................ 89
7.2 Il codice etico ................................................................................. 92
7.3 Il sistema sanzionatorio...................................................................... 94
7.4 Gli standard di controllo: i protocolli e i principi di controllo specifici.......... 98
7.5 La formazione del personale............................................................... 101
7.6 Adeguamento del modello organizzativo ............................................... 101
8. L’Organismo di Vigilanza ........................................................................... 104
9. L’idoneità dei modelli organizzativi e la loro certificazione ................................ 105
10. I modelli organizzativi e il d.lgs. 81/2008 in materia di sicurezza sul lavoro ............ 106
10.1 Il sistema delle deleghe di funzioni, in particolare nell’ambito del sistema
sicurezza ........................................................................................ 109
11. I modelli organizzativi e il d.lgs. 152/2006 in materia ambientale........................ 113
12. I modelli organizzativi e il d.lgs. 231/2007 in materia di antiriciclaggio ................. 116
13. I modelli organizzativi nei gruppi d’impresa .................................................... 119
14. I modelli organizzativi successivi alla contestazione del reato ............................. 124
15. Le nuove aree di rischio ............................................................................. 124
Capitolo 4 L'organismo di vigilanza
1. L’Organismo di Vigilanza: funzioni e poteri .................................................... 132
2. I requisiti dell’Organismo di Vigilanza ........................................................... 135
3. La composizione dell’Organismo di Vigilanza................................................. 137
X SOMMARIO
3.1 La coincidenza dell’Organismo di Vigilanza con l’organo dirigente negli enti di
piccole dimensioni ........................................................................... 141
3.2 Il R.S.P.P. nell’Organismo di Vigilanza.................................................. 145
3.3 La coincidenza dell’Organismo di Vigilanza con il collegio sindacale, il consiglio
di sorveglianza e il comitato per il controllo della gestione nelle società di
capitali .......................................................................................... 148
4. Identificazione dell’Organismo di Vigilanza: nomina e durata in carica.................. 152
4.1 Cause di ineleggibilità ....................................................................... 154
4.2 Cessazione dell’incarico: revoca e decadenza, sospensione e sostituzione.... 155
5. Il compenso dei componenti dell’Organismo di Vigilanza: la differenza tra membri
interni ed esterni all’ente........................................................................... 158
6. Funzionamento dell’Organismo di Vigilanza: in particolare, il regolamento........... 161
6.1 Funzionamento dell’Organismo di Vigilanza: in particolare, riunioni, verbali e
modalità di conservazione .................................................................. 166
6.2 Funzionamento dell’Organismo di Vigilanza: in particolare, attività di vigilanza. 168
6.3 Reporting dell’Organismo di Vigilanza ai vertici aziendali .......................... 171
7. I flussi informativi verso l’Organismo di Vigilanza............................................. 175
7.1 Flussi informativi tra Collegio Sindacale e Organismo di Vigilanza ............... 179
7.2 Raccolta e conservazione delle informazioni .......................................... 180
8. Formazione del personale e diffusione del Modello......................................... 181
8.1 Formazione del personale .................................................................. 181
8.2 L’informazione ai soggetti esterni all'ente.............................................. 182
9. L’Organismo di Vigilanza nei gruppi d’impresa................................................ 182
9.1 Una particolare forma di “gruppo”: le A.T.I. e le Reti di d’impresa .............. 188
10. L’Organismo di Vigilanza e i reati colposi ...................................................... 191
11. L’Organismo di Vigilanza e la normativa antiriciclaggio ..................................... 193
11.1 I rapporti tra l’O.d.V. e il collegio sindacale nella normativa antiriciclaggio: la
necessità di una eteroregolamentazione ................................................ 195
12. La responsabilità dell’Organismo di Vigilanza ................................................. 195
Capitolo 5 I reati presupposto
1. L’originario catalogo dei reati presupposto .................................................... 203
2. L’attuale estensione della responsabilità degli enti .......................................... 204
Indice analitico ............................................................................................. 267
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