Officina del diritto: e' uno strumento di lavoro e di studio pensato per arricchire le proprie conoscenze giuridiche attraverso un sistema di lettura strutturato su piu' livelli: uno piu' immediato che consente di focalizzare i concetti "guida" di una precisa fattispecie giuridica con l'utilizzo di esempi, tavole sinottiche, schemi, formule, quesiti, mappe giurisprudenziali, e un altro piu' approfondito che illustra organicamente la materia e nel quale si rinvengono informazioni puntuali e chiarimenti mirati di pronta fruibilita'. L'opera "Il decreto svuotacarceri" offre una prima lettura sul recentissimo D.L. 146/2013 conv. in l. 10/2014, affrontando le seguenti tematiche: il nuovo delitto di condotte illecite in tema di sostanze stupefacenti di lieve entita'; l'aumento del limite di pena per l'affidamento in prova e le nuove regole per la liberazione anticipata speciale; l'espulsione dello straniero come sanzione alternativa alla detenzione; il reclamo giurisdizionale sui diritti dei detenuti; i braccialetti elettronici: da opzionali ad obbligatori per gli arresti domiciliari.
I. UN DECRETO URGENTE PER RISPONDERE ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO pag. 7
1. Le novità introdotte dal legislatore mirano alla riduzione strutturale del sovraffollamento penitenziario e ad una migliorata tutela dei diritti negati in carcere pag. 7
2. La situazione di strutturale sovraffollamento delle carceri e la crisi del sistema penitenziario in Italia pag. 9
3. Le linee generali dell’intervento di urgenza pag. 13
3.1. L’obiettivo della riduzione controllata della popolazione carceraria pag. 13
3.2. Effettiva la tutela dei diritti delle persone private della libertà personale pag. 14
II. LE MODIFICHE AL CODICE DI PROCEDURA PENALE pag. 14
1. Il “braccialetto elettronico” diventa modalità ordinaria di controllo in caso di arresti domiciliari pag. 14
2. L’utilizzo del “braccialetto elettronico” negli arresti domiciliari pag. 16
2.1. Le possibili criticità sul piano applicativo pag. 17
3. Un’occasione perduta per una integrale rivisitazione dell’attuale disciplina sull’uso del “braccialetto” pag. 19
4. Le modifiche al procedimento di sorveglianza (art. 678, c.p.p.) pag. 21
5. Il procedimento de plano pag. 24
5.1. La compatibilità con il “giusto processo” pag. 25
5.2. L’opposizione al provvedimento pag. 26
5.3. Le possibili criticità pag. 27
III. LE MODIFICHE ALLA NORMATIVA SUGLI STUPEFACENTI pag. 29
1. Le linee generali dell’intervento pag. 29
2. Il nuovo delitto di condotte illecite in tema di sostanze stupefacenti di lieve entità pag. 30
2.1. La configurazione del fatto “di lieve entità” quale reato autonomo pag. 31
2.2. La condotta materiale pag. 32
2.3. Il trattamento sanzionatorio pag. 32
2.4. Gli effetti deflativi pag. 33
2.5. Gli effetti con riguardo alle indagini preliminari e alle misure cautelari pag. 34
2.6. Le conseguenze in tema di prescrizione pag. 35
2.7. La disciplina delle misure cautelari a carico di soggetti minorenni pag. 35
2.8. Il diritto intertemporale pag. 36
2.9. La declaratoria di incostituzionalità dell’art. 73, d.p.r. 309/90 e gli effetti sulle modifiche apportate dal d.l. 146/13 pag. 36
3. Le modifiche alla disciplina dell’affidamento in casi particolari per condannati tossicodipendenti pag. 37
IV. LE MODIFICHE ALLA LEGGE DI ORDINAMENTO PENITENZIARIO pag. 40
1. Il diritto di reclamo (art. 35, l. 354/1975) pag. 40
2. Il reclamo giurisdizionale (art. 35-bis, l. n. 354/1975). Profili generali pag. 41
2.1. L’oggetto della tutela: quali “diritti” della persona detenuta sono tutelati? pag. 42
2.2. Il problema della tutela giurisdizionale dei diritti dei detenuti pag. 45
2.3. Il nuovo modello di ricorso giurisdizionale pag. 48
2.4. Il procedimento pag. 49
2.4.1. La fase istruttoria pag. 50
2.4.2. La fase decisoria e il contenuto del provvedimento che definisce il procedimento pag. 52
2.5. Il regime delle impugnazioni pag. 53
2.6. L’effettività del provvedimento e il giudizio di ottemperanza pag. 53
3. Le modifiche alla disciplina dell’affidamento in prova al servizio sociale (art. 47, l. 354/1975): il limite di pena esteso a quattro anni di detenzione pag. 55
4. La nuova procedura per la formulazione dell’istanza di affidamento in prova dalla detenzione pag. 56
5. Le deroghe temporanee alle prescrizioni nei casi di urgenza pag. 57
6. Le modifiche alla disciplina della detenzione domiciliare (art. 47-ter, e art. 58-quinquies, l. 354/1975) pag. 58
7. Le semplificazioni procedurali in materia di benefici penitenziari (art. 51-bis, l. 354/1975) pag. 60
8. Le modifiche in tema di tutela dei diritti e di reclamo disciplinare (art. 69, l. 354/1975) pag. 62
V. LA LIBERAZIONE ANTICIPATA SPECIALE pag. 64
1. Natura e finalità del beneficio pag. 64
2. Applicabilità del beneficio sotto il profilo soggettivo pag. 66
2.1. Il regime delle istanze pendenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione pag. 67
3. La disciplina speciale in dettaglio: a) le nuove domande di liberazione anticipata pag. 68
3.1. b): l’integrazione del beneficio già concesso (art. 4, comma 2) pag. 69
3.2. c) la parziale retroattività della riduzione speciale di pena (art. 4, comma 3) pag. 69
3.3. I parametri di valutazione pag. 70
4. I condannati per i delitti indicati nell’art. 4-bis, l. 354/1975 pag. 73
4.1. Lo scioglimento del cumulo di pene pag. 74
5. Il procedimento pag. 75
VI. L’ESECUZIONE PRESSO IL DOMICILIO DELLE PENE DETENTIVE NON SUPERIORI A DICIOTTO MESI pag. 76
1. La “stabilizzazione” dell’esecuzione della pena a domicilio (art. 1, l. 199/2010) pag. 76
2. Le ricadute sul piano applicativo pag. 76
VII. LE MODIFICHE AL TESTO UNICO IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE pag. 78
1. Le novità in materia di espulsione del cittadino straniero a titolo di sanzione alternativa alla detenzione (art. 16, d.lgs. 286/1998) pag. 78
2. Le modifiche in tema di condizioni applicative dell’espulsione (art. 16, comma 5, d.lgs. 286/1998) pag. 79
3. Le modifiche alla procedura di identificazione e di espulsione del condannato straniero (art. 16, commi 5-bis, 5-ter e 6, d.lgs. 286/1998) pag. 80
VIII. IL GARANTE NAZIONALE DEI DIRITTI DELLE PERSONE DETENUTE O PRIVATE DELLA LIBERTÀ PERSONALE pag. 81
1. Un’Authority di garanzia per i diritti delle persone in stato di detenzione pag. 81
2. Le attribuzioni del Garante nazionale pag. 82
3. I rapporti tra magistratura di sorveglianza e Garante per i detenuti pag. 84
IX. DISPOSIZIONI PER AGEVOLARE IL LAVORO DEI DETENUTI E DEGLI INTERNATI pag. 85
X. DISPOSIZIONI FINALI pag. 85
1. La copertura finanziaria pag. 85
2. L’entrata in vigore della nuova disciplina pag. 86
L’AUTORE
FABIO FIORENTIN
Magistrato del Tribunale di sorveglianza distrettuale di Torino. È componente della Commissione per lo studio dei problemi del carcere istituita presso il Consiglio Superiore della Magistratura. Collabora con le più autorevoli riviste giuridiche, occupandosi di tematiche afferenti all’esecuzione penale, alle misure di prevenzione e cautelari. Per questa Casa Editrice ha già pubblicato Il giudice di sorveglianza (2008), Giusto processo e riti speciali (2009), Misure alternative alla detenzione e tossicodipendenza (2010), Le misure di prevenzione personali (2012), Esecuzione penale e misure alternative alla detenzione (2013).