Il ruolo svolto dal c.t.u. nel processo civile appare vieppiù importante per la soluzione dei casi concreti, imponendosi al professionista incaricato l'esercizio di compiti che assommano alle competenze specialistiche proprie (tecniche, mediche, piuttosto che contabili), conoscenze giuridiche e propensione alla mediazione.
Il volume analizza tutti gli aspetti collegati alla funzione del consulente tecnico d¿ufficio grazie ad un meticoloso lavoro ricostruttivo e di aggiornamento del relativo ambito di attinenza (normativa, giurisprudenziale, dottrinale) ed una "lettura" completa dei singoli segmenti di responsabilità che ne occupano la figura (civile, disciplinare, penale).
Tale approfondimento si colloca in un quadro articolato che muove dall'esame di ruolo, gli obblighi e le responsabilità, per cogliere ambiti quali l'imparzialità, la ricusazione e definire poi altri importanti rilevanti aspetti, legati alla liquidazione delle competenze ed all'opposizione ad essa.
Infine si esamina la nullità della consulenza, quella della delegabilità dei compiti e la responsabilità morale e scientifica del c.t.u. medesimo.
CAPITOLO 1 IL RUOLO DEL C.T.U. IN SINTESI. LA RESPONSABILITÀ.
LA FIGURA DI PUBBLICO UFFICIALE
1. Le varie figure di consulente.................................................................................. 2
1.1. Perizia e consulenza tecnica..................................................................... 5
2. Il ruolo del C.T.U. in particolare ............................................................................. 7
2.1. La C.T.U. percipiente..................................................................................... 9
3. Funzione integrativa della consulenza tecnica.............................................. 10
4. Funzione istruttoria.................................................................................................... 12
5. Il rapporto tra consulente, giudice e parti........................................................ 14
6. Profili di responsabilità.............................................................................................. 16
7. La colpa grave del C.T.U. nello svolgimento delle sue funzioni .............. 19
8. Profili di responsabilità penale del consulente............................................... 22
9. Profili di responsabilità disciplinare e risvolti penali..................................... 23
10. Profili di responsabilità civile del consulente .................................................. 26
11. Le categorie di danno ascrivibili a colpa grave del consulente............... 28
12. La domanda risarcitoria e la prova del danno sofferto ............................... 30
13. Il consulente tecnico quale pubblico ufficiale................................................ 32
CAPITOLO 2 PROFESSIONISTA PRIVATO E GIUSTIZIA
1. La nomina del consulente tecnico d’ufficio .................................................... 36
2. Il potere di nomina del giudice ............................................................................. 39
3. Il contraddittorio ......................................................................................................... 40
4. Meccanismi di rinvio normativo disegnati dal legislatore e attività del
C.T.U.................................................................................................................................. 41
5. Inosservanza del termine ordinatorio. Proroga. Effetti............................... 43
6. Impregiudicato il potere di dissentire del difensore per l’inadempimento
del C.T.P............................................................................................................ 44
7. Nomina del consulente in materia di sinistri marittimi. Obbligatorietà. 45
8. L’intervento del consulente in Camera di consiglio..................................... 48
V
9. L’elenco speciale dei consulenti tecnici per i sinistri marittimi .............. 50
10. Intervento in Camera di consiglio: obbligatorietà e casi di discrezionalità...............................................................................................................
............ 51
11. Forme del contributo del consulente. Obbligatorietà e acquisizione
formale ............................................................................................................................ 53
12. Il consulente tecnico nel giudizio arbitrale...................................................... 54
13. Lo svolgimento della consulenza ........................................................................ 57
14. Il consulente tecnico nel processo del lavoro................................................ 59
15. Nomina di una pluralità di consulenti ................................................................ 61
16. Ipotesi di insorgenza di contrasti tra consulenti partecipi di un unico
collegio ............................................................................................................................ 64
17. Utilizzabilità nel giudizio ordinario della consulenza tecnica resa nel
procedimento di mediazione ................................................................................ 66
18. Da motivare la scelta del giudice tra le soluzioni tecniche proposte dal
C.T.U.................................................................................................................................. 69
19. Il potere di autenticazione del consulente tecnico degli atti del fascicolo
informatico del Pct........................................................................................... 70
19.1. Consentita l’estrazione di copie dai fascicoli digitali ...................... 73
19.2. La scansione temporale per l’obbligo del deposito telematico
degli atti processuali e dei documenti.................................................. 74
19.3. Processo telematico e attività del C.T.U............................................... 76
19.4. Il deposito telematico del C.T.U. Dimensioni della busta
telematica ......................................................................................................... 80
CAPITOLO 3 OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEL C.T.U.
1. Obblighi: svolgimento dell’attività di Consulente.......................................... 84
1.1. L’obbligo di prestare il proprio ufficio e quello di astensione ..... 85
1.2. Non accettazione dell’incarico................................................................. 86
1.3. Obbligo di astensione: interesse nella causa ..................................... 87
1.4. Obbligo di astensione per parentela, affiliazione, convivenza,
commensalità abituale ................................................................................ 88
1.5. Obbligo di astensione per causa pendente, grave inimicizia,
rapporti credito-debitori.............................................................................. 89
1.6. Le cause di astensione di cui ai nn. 4 e 5 dell’art. 51 ..................... 90
1.7. Il giuramento.................................................................................................... 93
1.7.1. Il consulente tecnico nell’odierno processo amministrativo
................................................................................................ 94
1.8. Compimento delle attività autorizzate ................................................. 96
1.9. Gli obblighi nascenti dalla formazione del processo verbale
della Relazione ................................................................................................ 98
INDICE
VI
1.10. Comunicazione alle parti ............................................................................ 99
1.11. Il C.T.U. non può esaminare documenti non ritualmente dedotti
nel giudizio............................................................................................. 101
1.12. Dovere del giudice di motivare la rinnovazione della consulenza
ed obblighi residui del consulente ............................................. 104
1.13. Obbligo di motivazione del giudice d’appello che condivida le
conclusioni del C.T.U. di primo grado.................................................... 105
1.13.1. Conclusioni del C.T.U. Esito del giudizio. Riparto delle
spese di lite ....................................................................................... 106
2. La responsabilità civile del consulente tecnico d’ufficio............................ 109
2.1. Le critiche e la diversa soluzione ............................................................ 112
2.1.1. La responsabilità civile dei magistrati secondo la nuova
disciplina ............................................................................................ 116
2.2. Le ipotesi di danno risarcibili dal consulente tecnico .................... 120
2.3. In particolare l’ipotesi della nullità della consulenza ed il rimedio
della rinnovazione.................................................................................. 122
3. Legittimazione alla pretesa risarcitoria. L’esercizio dell’azione .............. 124
4. Il soddisfacimento dell’onere della prova......................................................... 126
4.1. Prova civile e C.T.U. ....................................................................................... 128
4.2. Consulente tecnico d’ufficio e ufficio di testimone ........................ 131
4.3. La consulenza tecnica d’ufficio come fonte oggettiva di prova. 132
5. La responsabilità penale del consulente tecnico.......................................... 133
6. Le ipotesi delittuose (in particolare se a pluralità offensiva) .................... 135
7. La responsabilità disciplinare................................................................................. 138
CAPITOLO 4 L’IMPARZIALITÀ IN PARTICOLARE
1. La figura dell’imparzialità ......................................................................................... 143
2. L’imparzialità e la figura dell’astensione............................................................ 145
2.1. L’astensione e i suoi presupposti............................................................ 147
2.2. La mancanza di imparzialità del C.T.U.: ricorso al mezzo della
ricusazione quale rimedio esperibile..................................................... 151
3. Indipendenza del consulente tecnico nel giudizio amministrativo ...... 152
4. La presunzione di imparzialità delle argomentazioni del C.T.U. ............. 154
4.1. Condotta del C.T.U. e nullità della consulenza .................................. 157
5. La scelta discrezionale del giudice...................................................................... 158
6. La questione della delegabilità della scelta del consulente ..................... 160
7. Imparzialità e incompatibilità del C.T.U. ............................................................ 162
8. Nomina in grado di appello del C.T.U. del primo grado.............................. 165
9. La specialità delle competenze richieste al C.T.U. e l’ordinaria situazione
effettiva............................................................................................................... 167
INDICE
VII
CAPITOLO 5 LA RICUSAZIONE
1. L’istituto della ricusazione esteso alla figura del consulente tecnico.. 172
2. Principi in materia di ricusazione ......................................................................... 176
3. Principio di legalità e divieto di analogia........................................................... 177
4. Inapplicabili al consulente i limiti normativi previsti per la ricusazione
del giudice. Il computo del termine prescritto per il deposito dell’istanza.
Gli effetti....................................................................................................... 180
5. Tardività della ricusazione. L’ordinanza illegittima o errata del giudice.
Il provvedimento di sostituzione.......................................................................... 181
6. Ricusazione e consulenza tecnica preventiva................................................ 184
7. La ricusazione del consulente tecnico nel processo amministrativo e
nel processo del lavoro e previdenziale. Funzione dell’istituto............... 185
8. Inosservanza del termine per la ricusazione ed effetti............................... 190
9. Obbligo di astensione e mancata ricusazione................................................ 191
10. Ricusazione. Ragioni di incompatibilità. Mancato rispetto di modalità
e termini. Effetti........................................................................................................... 193
CAPITOLO 6 OPPOSIZIONE AL DECRETO DI PAGAMENTO
1. Il quadro normativo di riferimento ...................................................................... 200
2. Onorari dell’ausiliario del giudice ......................................................................... 203
3. Opposizione, competenza del giudice e rito sommario di cognizione. 206
4. Le spese per l’adempimento dell’incarico in particolare ........................... 208
5. La liquidazione del compenso a tempo o a percentuale........................... 211
5.1. Compenso per più quesiti articolati al C.T.U. ..................................... 212
5.2. Liquidazione del compenso ed accertamenti plurimi.................... 213
5.3. Esclusa la remunerabilità dell’attività integrativa della consulenza
svolta dal C.T.U.................................................................................... 214
5.4. Interpretazione del decreto di liquidazione del compenso al
C.T.U..................................................................................................................... 216
6. Il decreto di pagamento nel procedimento penale ..................................... 217
6.1. Liquidazione del compenso al perito. Opposizione. Contraddittori
necessari e legittimazione................................................................. 219
7. Il decreto di pagamento nel procedimento civile......................................... 221
8. L’impugnazione del decreto che dispone il pagamento ........................... 223
9. Opposizione a decreto di pagamento e rito sommario di cognizione. 225
10. Competenza funzionale del capo dell’ufficio giudiziario ........................... 227
11. Il giudice dell’opposizione....................................................................................... 230
12. Assenza della previsione del termine di proposizione dell’opposizione
e questioni interpretative correlate .................................................................... 231
INDICE
VIII
13. La persistenza del termine perentorio di venti giorni ................................. 234
14. Introduzione del procedimento ........................................................................... 237
15. L’ordinanza .................................................................................................................... 240
16. Il giudice dell’opposizione a decreto di pagamento.................................... 241
17. Il decreto di pagamento come titolo provvisoriamente esecutivo. La
responsabilità del magistrato................................................................................. 243
18. La qualità di parte del processo............................................................................ 245
19. Opposizione e integrazione del contraddittorio. Censure non
proponibili ...................................................................................................................... 246
20. Definitività del provvedimento di chiusura del procedimento di
opposizione................................................................................................................... 248
21. Forma del decreto. Notificazione. Vizio di costituzione del giudice:
esclusione ...................................................................................................................... 249
22. Titolo provvisoriamente esecutivo. Le verifiche del giudice dell’opposizione.
Il mandato ad litem ................................................................................... 251
CAPITOLO 7 LA NULLITÀ DELLA CONSULENZA TECNICA
D’UFFICIO
1. I vizi che causano la nullità della consulenza ................................................. 254
2. Il rispetto del principio del contraddittorio nei suoi aspetti concreti ... 255
2.1. Significato e portata del principio del contraddittorio. Le ipotesi
negative e i possibili effetti ........................................................................ 259
2.2. Violazione del principio del contraddittorio: cause di nullità
della Relazione ................................................................................................ 263
3. Nullità e rimedio della rinnovazione della consulenza ............................... 265
4. Vizi procedurali ed eccezione di nullità della consulenza......................... 268
5. Profili di nullità e carattere relativo ..................................................................... 272
5.1. Sulla nullità relativa della consulenza.................................................... 275
6. Nullità a rilevanza variabile: la mancata comunicazione alle parti......... 276
7. La consulenza prestata valicante i limiti imposti al C.T.U.......................... 277
8. Irritualità procedurali e rilevanza della nullità ................................................. 278
9. Limitazione oggettiva della nullità. Omessa prestazione del giuramento
.............................................................................................................................. 280
10. Assenza di iscrizione nell’albo dei consulenti. Le irregolarità. Nullità e
rinnovazione: effetti................................................................................................... 281
11. Effetti della nullità della consulenza tecnica................................................... 283
INDICE
IX
CAPITOLO 8 LADELEGABILITÀ DEI COMPITI ELARESPONSABILITÀ
MORALE E SCIENTIFICA DEL C.T.U.
1. Il consulente tecnico e il ricorso ad esperti..................................................... 285
2. La delegabilità dei compiti del C.T.U. in particolare ..................................... 290
3. Delegabilità: condizioni e responsabilità del C.T.U. ...................................... 294
CAPITOLO 9 LA COLPA GRAVE
1. La colpa grave e il provvedimento di sostituzione del C.T.U.................... 297
2. La colpa grave nella disciplina sostanziale e processuale ......................... 300
3. La responsabilità aquiliana di cui all’art. 64, comma 2................................. 304
4. Natura aquiliana e tipologie di danno. La legittimazione alla domanda. 306
CAPITOLO 10 LA RESPONSABILITÀ CIVILE IN PARTICOLARE
1. Responsabilità del C.T.U. e grado della colpa.................................................. 311
2. Il C.T.U. pubblico ufficiale......................................................................................... 315
3. La copertura assicurativa per il risarcimento del danno ............................ 318
4. Natura pubblicistica dell’incarico e determinazione del compenso.
Responsabilità del prestatore d’opera................................................................ 320
5. Delimitazione del campo di attività del C.T.U. ................................................ 322
CAPITOLO 11 IL POTERE DI VIGILANZA SUL C.T.U.
1. Istituto dell’ufficio. Violazione dei doveri. Controllo ed effetti previsti
in sede normativa ....................................................................................................... 325
2. La vigilanza del presidente del tribunale .......................................................... 329
3. Gli sviluppi del controllo sul C.T.U. ....................................................................... 333
CAPITOLO 12 LA RESPONSABILITÀ DISCIPLINARE: LE VARIE
IPOTESI SANZIONATORIE
1. Sanzione disciplinare................................................................................................. 339
2. Natura amministrativa del provvedimento sanzionatorio. In particolare
la responsabilità del C.T.U. Distinzione tra le misure disciplinari
irrogabili .......................................................................................................................... 344
3. La comminatoria della sospensione o della cancellazione e le conseguenze
sulla relazione tecnica.............................................................................. 347
INDICE
X
CAPITOLO 13 L’ATTIVAZIONE DEL PROCEDIMENTO DISCIPLINARE
1. Il procedimento disciplinare................................................................................... 351
2. La contestazione scritta. Giustificazioni del C.T.U. Forma......................... 354
3. Le soluzioni prospettabili......................................................................................... 356
4. Natura dei provvedimenti del comitato ............................................................ 360
CAPITOLO 14 LA RESPONSABILITÀ PENALE PER PECULATO,
CONCUSSIONE, CORRUZIONE, ABUSO D’UFFICIO
1. Reati riconducibili alla figura del C.T.U. quale pubblico ufficiale............. 364
2. Il reato di peculato e il C.T.U................................................................................... 365
3. Differenza tra peculato e truffa nella condotta delittuosa del pubblico
ufficiale ............................................................................................................................ 368
4. In particolare la fattispecie criminosa del peculato d’uso......................... 371
5. Peculato mediante profitto dell’errore altrui .................................................. 373
6. La concussione del pubblico ufficiale ................................................................ 377
7. La responsabilità del C.T.U. da quella civile al reato di concussione..... 380
8. La corruzione e i suoi meccanismi...................................................................... 382
9. Corruzione propria o impropria: l’atto discrezionale ................................... 385
10. La figura del delitto di corruzione in atti giudiziari ....................................... 387
11. Istigazione alla corruzione ...................................................................................... 387
12. Abuso d’ufficio.............................................................................................................. 390
12.1. I termini per la configurabilità del delitto di abuso d’ufficio ........ 392
CAPITOLO 15 IL RIFIUTO DI UFFICI LEGALMENTE DOVUTI
1. La disciplina dell’istituto........................................................................................... 395
2. Soggetti attivi del reato e condotta illecita...................................................... 400
3. La labile linea di demarcazione tra reato di rifiuto e di omissione ........ 401
4. Integrazione della fattispecie delittuosa........................................................... 403
5. Frode processuale ...................................................................................................... 405
6. Integrazione del delitto di frode processuale: esclusione......................... 408
7. Natura giuridica del reato di frode processuale............................................. 409
8. Subornazione................................................................................................................ 410
9. Consulenza infedele .................................................................................................. 412
10. I casi di non punibilità ............................................................................................... 415
INDICE
XI
CAPITOLO 16 LA FALSITÀ IN PERIZIA
1. Il reato previsto dall’art. 373 c.p............................................................................ 421
2. Aspetti essenziali della fattispecie delittuosa ................................................. 423
3. La configurabilità del reato di falsità in perizia. Il soggetto offeso......... 425
CAPITOLO 17 IL RIFIUTO DI ATTI D’UFFICIO
1. Il delitto di rifiuto di atti d’ufficio e la struttura della norma di
riferimento..................................................................................................................... 430
2. Omissione, ritardo e rifiuto di atti d’ufficio. Il dolo nel reato .................... 432
3. Configurabilità del reato di omissione: il C.T.U. .............................................. 433
4. Integrazione del reato di omissione di atti di ufficio e qualità di pubblico
ufficiale ................................................................................................................. 436
5. Parte offesa e bene protetto dalla norma. Il dolo ......................................... 437
6. La non configurabilità del reato di rifiuto di atti d’ufficio........................... 439
7. Integrazione dei reati di omissione e di rifiuto di atti d’ufficio ................ 439
CAPITOLO 18 LA DOLOSA INESECUZIONE
1. La condotta inottemperante al provvedimento giudiziale ....................... 443
2. In particolare l’elusione del provvedimento giudiziale ............................... 447
3. Mancata ottemperanza ed elusione................................................................... 448
CAPITOLO 19 LA CESSAZIONE DELLA FIGURA DI PUBBLICO
UFFICIALE
1. Qualità di pubblico ufficiale del C.T.U. e ammissibilità della querela di
falso civile....................................................................................................................... 451
2. La qualità di pubblico ufficiale tra esclusione ed ammissione: vari
casi .................................................................................................................................... 454
3. Le altre figure rivestenti la qualità di pubblico ufficiale.............................. 456
4. Cessazione della qualità di pubblico ufficiale ed effetti ............................. 457
5. La regola imposta dalla norma in particolare.................................................. 459
6. Le condizioni di operatività della norma. Il potere di documentazione
fidefacente del pubblico ufficiale......................................................................... 460
INDICE
XII
7. Omessa denuncia di reato ...................................................................................... 462
8. L’integrazione della fattispecie delittuosa di omissione di denuncia da
parte del p.u. ................................................................................................................. 464
Indice analitico ....................................................................................................................... 467
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