Il Trattato delle procedure concorsuali, composto da cinque volumi - frutto del lavoro di giuristi, magistrati ed esperti della materia -, si propone di offrire un quadro completo della disciplina delle crisi d'impresa: gli istituti sono ricostruiti nella loro evoluzione normativa e giurisprudenziale, analizzando in modo chiaro ed esaustivo le interpretazioni offerte dalla dottrina e prospettando autorevoli soluzioni sulle questioni piu' attuali e controverse, alla luce degli effetti delle riforme operate sul sistema del diritto concorsuale, delle leggi speciali e quindi delle ultime novita' intervenute in materia.
Dopo un'introduzione generale che, attraverso i riferimenti storici alla genesi del diritto fallimentare moderno, la descrizione delle esigenze di riforma della legge del '42 e l'illustrazione dei tratti salienti dei modelli di riferimento, si sofferma sugli aspetti essenziali della riforma e su suoi possibili miglioramenti, l'Opera approfondisce nei primi tre volumi l'analisi delle regole, vecchie e nuove, del fallimento.
Nello specifico, il Volume I, muovendo in termini generali dall'evoluzione storica delle crisi d'impresa, nel quadro di una comparazione con i modelli stranieri, e prospettando le nuove 'frontiere' del sistema delle procedure concorsuali, disamina: i presupposti soggettivi e oggettivi del fallimento; il fallimento delle societa', nonche' delle societa' pubbliche e in mano pubblica; il processo di fallimento, ripercorrendone tutte le fasi e le questioni relative alla giurisdizione e alla competenza; gli organi preposti alla procedura fallimentare, approfondendo le complesse azioni ed interazioni tra gli stessi.
Il Volume II approfondisce, in primis, i profili inerenti gli effetti del fallimento: per il fallito e i creditori, sugli atti pregiudizievoli ai creditori e specificatamente le azioni revocatorie, sui rapporti giuridici pendenti.
Si affronta altresi' il tema dello stato passivo: i principi della formazione, l'esclusivita' dell'accertamento del passivo, la previsione di insufficiente realizzo, la fase iniziale del procedimento di accertamento, la domanda di insinuazione, la formazione del progetto di stato passivo, l'udienza di verifica e la decisione, le domande tardive, le domande di rivendica e di restituzione, le impugnazioni, il procedimento.
Il Volume III, esamina sia gli aspetti relativi ai sigilli, all'inventario, e alla custodia nel fallimento, sia alla gestione dell'impresa nel fallimento, alla liquidazione e alla distribuzione dell'attivo e alla chiusura del fallimento. Una parte del volume si sofferma sull'esdebitazione, con un approfondimento alla disciplina della procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento introdotta nel 2012, destinata ai debitori non assoggettabili ad altre procedure concorsuali.
Il Volume IV e' interamente dedicato alle soluzioni concordate della crisi, e quindi al concordato fallimentare, al concordato preventivo, agli accordi di ristrutturazione dei debiti e ai piani di risanamento, istituti che rappresentano la parte piu' innovativa ma anche piu' problematica della riforma.
Nel Volume V sono contenute le complesse problematiche concernenti l'amministrazione straordinaria, la liquidazione coatta amministrativa, le procedure concorsuali transfrontaliere e l'esposizione del diverso atteggiarsi della tutela dei diritti nelle procedure concorsuali. Vengono poi affrontati i profili fiscali e penali delle procedure concorsuali e la disciplina delle crisi bancarie.
L'Opera, caratterizzata da un impianto sistematico ragionato per argomenti, collegati tra loro anche con puntuali rinvii interni, e dallo spessore dell'approfondimento teorico-pratico - assicurato anche dal corposo apparato di note con puntuali riferimenti e citazioni, come ulteriore esplicazione delle questioni trattate - costituisce uno strumento indispensabile per una conoscenza esauriente della vasta e complessa materia delle procedure concorsuali.
Presentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . V
Elenco degli autori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . VII
Elenco delle abbreviazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . IX
I.
IL CONCORDATO PREVENTIVO
di
Paolo Felice Censoni
CAPITOLO I
FINALITÀ E PRESUPPOSTI DEL CONCORDATO PREVENTIVO
1. La riforma del concordato preventivo e le finalità dell’istituto fra ristrutturazione
del passivo e salvataggio dell’impresa in crisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
2. La natura del concordato preventivo fra autonomia negoziale e controllo
giudiziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
3. I presupposti del concordato preventivo: il presupposto soggettivo . . . . . . . 18
4. Segue. Il concordato preventivo dell’imprenditore che ha cessato l’attività d’impresa
e dell’imprenditore defunto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
5. Segue. Il concordato preventivo delle società con soci illimitatamente
responsabili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
6. Segue. Concordato preventivo e gruppi di società. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
7. Il presupposto oggettivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41
CAPITOLO II
LA DOMANDA E L’AMMISSIONE AL CONCORDATO
1. La domanda di concordato preventivo; in particolare, la domanda « con
riserva » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
2. Segue. Il provvedimento del tribunale sulla domanda « con riserva » . . . . . . . 71
3. Segue. Gli effetti sostanziali conseguenti alla presentazione della domanda di
concordato preventivo, anche « con riserva » . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76
4. Concordato preventivo, nuova finanza e prededucibilità dei crediti di
restituzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
4.1. I finanziamenti « in funzione » della presentazione della domanda e quelli
« in esecuzione » di un concordato preventivo . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
4.2. I finanziamenti erogati dai soci . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
4.3. I finanziamenti successivi alla presentazione della domanda di
concordato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
5. Il passaggio dalla domanda di concordato « con riserva » all’accordo di ristrutturazione
e dal preaccordo al concordato preventivo . . . . . . . . . . . . . . . . 107
6. La proposta e il piano di concordato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113
7. Segue. Concordato preventivo e operazioni societarie . . . . . . . . . . . . . . . . 123
8. Segue. La suddivisione dei creditori in classi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
9. Segue. Il soddisfacimento non integrale dei creditori privilegiati, pignoratizi e
ipotecari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143
10. Segue. In particolare: il soddisfacimento non integrale dei creditori garantiti da
privilegio generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152
11. La presentazione della proposta, del piano e della documentazione e il giudizio
di ammissione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
12. La transazione fiscale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 164
13. Il concordato con continuità aziendale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169
14. Le proposte concorrenti e le offerte concorrenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175
CAPITOLO III
ORGANI ED EFFETTI DEL CONCORDATO
1. Gli organi del concordato preventivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183
2. Le attività preliminari degli organi della procedura . . . . . . . . . . . . . . . . . 193
3. Gli effetti sostanziali del concordato preventivo sui poteri del debitore . . . . . 199
4. Gli atti di amministrazione straordinaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202
5. Gli effetti del concordato preventivo nei confronti dei creditori . . . . . . . . . . 213
6. Gli effetti del concordato preventivo sui rapporti giuridici pendenti: la nozione.
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 224
7. Effetti sostanziali del concordato preventivo e sorte dei contratti pendenti . . . 227
8. Le conseguenze dello scioglimento e della sospensione . . . . . . . . . . . . . . . 244
9. I contratti di durata. I contratti bancari e il contratto di locazione finanziaria . 244
10. I contratti esclusi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254
11. I contratti pubblici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 257
CAPITOLO IV
LA REVOCA DEL CONCORDATO PREVENTIVO
1. Considerazioni introduttive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
2. Gli atti di frode . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265
3. Gli atti illegittimi compiuti durante la procedura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 284
4. La mancanza delle condizioni prescritte per l’ammissibilità del concordato e il
giudizio di « fattibilità » del piano concordatario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 291
5. In particolare, la « fattibilità » del concordato con cessione dei beni. . . . . . . . 307
6. Profili processuali della revoca del concordato preventivo . . . . . . . . . . . . . 309
XVI INDICE SOMMARIO
CAPITOLO V
APPROVAZIONE, OMOLOGAZIONE, RISOLUZIONE E
ANNULLAMENTO DEL CONCORDATO PREVENTIVO
1. La deliberazione dei creditori: la legittimazione al voto . . . . . . . . . . . . . . . 321
2. La partecipazione al voto dei creditori con diritti di prelazione . . . . . . . . . . 327
3. L’adunanza dei creditori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 334
4. L’approvazione del concordato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 337
5. Il giudizio di omologazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 342
6. La chiusura e l’esecuzione del concordato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 353
7. La risoluzione e l’annullamento del concordato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 359
II.
LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA
di
Mariacarla Giorgetti
CAPITOLO I
LA LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA
1. La natura della liquidazione coatta amministrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . 366
2. Cenni storici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 368
3. Ambito di applicazione della liquidazione coatta amministrativa . . . . . . . . . 369
3.1. Normativa applicabile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 369
3.2. Presupposti soggettivi e concorso tra liquidazione coatta amministrativa e
fallimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 370
3.3. Liquidazione coatta amministrativa e concordato preventivo . . . . . . . . 380
4. I presupposti oggettivi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 380
5. Avvio del procedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382
5.1. Autorità competente. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 382
5.2. Il decreto di messa in liquidazione coatta amministrativa . . . . . . . . . . 383
5.3. Impugnazione del decreto di liquidazione coatta amministrativa . . . . . 383
6. L’accertamento dello stato di insolvenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385
6.1. L’accertamento preventivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 385
6.1.1. La legittimazione attiva all’accertamento preventivo . . . . . . . . 385
6.1.2. La competenza per l’emanazione della sentenza . . . . . . . . . . . 387
6.1.3. La legittimazione passiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 387
6.1.4. Il procedimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 388
6.1.5. La comunicazione e la pubblicazione della sentenza. . . . . . . . . 389
6.2. L’accertamento successivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 392
6.2.1. La legittimazione attiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393
6.2.2. La legittimazione passiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 393
6.2.3. Il procedimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 394
6.3. La richiesta di revoca dello stato di insolvenza . . . . . . . . . . . . . . . . . 395
7. Gli organi della liquidazione coatta amministrativa. . . . . . . . . . . . . . . . . . 396
7.1. Il commissario liquidatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 396
7.1.1. La nomina ed i requisiti del commissario liquidatore . . . . . . . . 396
7.1.2. La responsabilità e la revoca del commissario liquidatore . . . . . 398
INDICE SOMMARIO XVII
7.1.3. I poteri e le competenze. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 399
7.1.3.1. La rappresentanza della società e l’amministrazione . . . 399
7.1.3.2. Le relazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 401
7.1.3.3. L’azione di responsabilità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 402
7.1.3.4. Il compimento degli atti previsti dall’art. 35 l. fall. e la
continuazione dell’esercizio dell’impresa . . . . . . . . . . 403
7.1.3.5. Le azioni revocatorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 405
7.1.4. Il compenso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 407
7.1.5. La cessazione dell’incarico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 407
7.2. Il comitato di sorveglianza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 408
7.3. L’autorità di vigilanza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 409
8. Effetti della procedura di liquidazione coatta amministrativa . . . . . . . . . . . 410
8.1. Effetti per l’impresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 410
8.1.1. Gli organi sociali (art. 200, co. 1, l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . 411
8.1.2. I soci (art. 203 l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 412
8.1.3. La capacità processuale (art. 200 l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . 412
8.2. Effetti per i creditori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 413
8.2.1. I lavoratori subordinati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415
8.2.2. Gli istituti di credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 415
8.2.3. Le imprese di assicurazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 417
8.2.4. Gli intermediari finanziari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 418
8.3. Gli effetti sui contratti in corso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 419
9. Il procedimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 422
9.1. La prima fase: accertamento e formazione dello stato passivo . . . . . . . 423
9.1.1. Il procedimento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 423
9.1.1.1. La comunicazione ai creditori (art. 207, co. 1, l. fall.) . . . 423
9.1.1.2. Le osservazioni o istanze dei creditori (artt. 207, co. 3, l.
fall. e art. 208 l. fall.). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 424
9.1.1.3. La formazione dello stato passivo (art. 209 l. fall.) . . . . . 427
9.1.1.4. Le impugnazioni dello stato passivo . . . . . . . . . . . . . 432
9.1.1.5. Lo stato passivo degli istituti bancari . . . . . . . . . . . . . 436
9.2. La seconda fase: la liquidazione dell’attivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 437
9.2.1. Le modalità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 437
9.2.2. La vendita di immobili e di beni mobili in blocco (art. 210, co. 2, l.
fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 438
9.2.3. La richiesta di versamenti dei soci. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 439
9.3. La ripartizione dell’attivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 440
10. La chiusura della procedura di liquidazione coatta amministrativa . . . . . . . . 444
10.1. La chiusura per riparto finale (art. 213 l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . . 444
10.2. La chiusura per concordato (art. 214 l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 446
10.2.1. La proposta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 447
10.2.2. Il deposito e la pubblicazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 447
10.2.3. Le opposizioni dei soggetti interessati . . . . . . . . . . . . . . . . . 448
10.2.4. La decisione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 449
10.2.5. Gli effetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 449
10.2.6. L’esagerazione del passivo e la dissimulazione dell’attivo. . . . . . 450
11. Prospettive di riforma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 450
XVIII INDICE SOMMARIO
III.
LA TUTELA DEI DIRITTI NELLE PROCEDURE CONCORSUALI
di
Massimo Fabiani
CAPITOLO I
LA TUTELA DEI DIRITTI NELLE PROCEDURE CONCORSUALI
1. Premessa. La tutela giurisdizionale dei diritti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 456
1.1. L’impianto generale delle procedure concorsuali . . . . . . . . . . . . . . . 463
1.2. Il valore della tutela del credito e il confronto con altri interessi . . . . . . 465
1.3. La tutela dei diritti del debitore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 471
1.4. La tutela dei diritti di terzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 476
2. Il perimetro dell’indagine (procedure concorsuali e altri istituti rilevanti per la
regolazione della crisi d’impresa) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 482
3. Il diritto di credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 489
4. La tutela del diritto di credito nella fase che precede l’apertura del concorso . 490
4.1. Iniziativa individuale e collettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 491
4.2. Legittimazione all’iniziativa collettiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 492
4.3. La non necessità del titolo esecutivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 493
4.4. La non necessità della pluralità dei creditori . . . . . . . . . . . . . . . . . . 494
4.5. L’oggetto del processo per dichiarazione di fallimento. . . . . . . . . . . . 495
4.5.1. Il potere del creditore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 496
4.5.2. La tutela delle parti contro la sentenza dichiarativa di fallimento. 499
5. La trasformazione del diritto di credito e la sua concorsualizzazione . . . . . . . 508
5.1. Concorso formale ed esclusività . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 510
5.2. Tutela del credito ed azioni esecutive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 516
6. La tutela del diritto di credito durante il procedimento . . . . . . . . . . . . . . . 523
6.1. La pluralità dei procedimenti in materia fallimentare . . . . . . . . . . . . 525
6.2. I modelli del reclamo e dell’opposizione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 528
7. Gli strumenti endoconcorsuali di tutela dei diritti . . . . . . . . . . . . . . . . . . 531
7.1. Il reclamo contro gli atti del giudice . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 531
7.1.1. L’ambito oggettivo di applicazione del reclamo . . . . . . . . . . . 532
7.1.2. La legittimazione alla proposizione del reclamo . . . . . . . . . . . 537
7.1.3. Effetti del reclamo e tutela immediata . . . . . . . . . . . . . . . . . 541
7.1.4. La decisione e gli effetti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 542
7.2. Il reclamo contro gli atti del curatore e del comitato dei creditori . . . . . 548
7.2.1. Il reclamo dell’art. 36. Gli atti impugnabili . . . . . . . . . . . . . . 549
7.2.2. La legittimazione: le impugnative incrociate fra curatore e comitato
dei creditori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 552
7.2.3. Il reclamo da strumento per l’esercizio della vigilanza del giudice
a mezzo di impugnativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 553
7.2.4. Il procedimento: la garanzia del contraddittorio e del controllo da
parte di un giudice superiore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 555
8. Il diritto di credito nell’accertamento del passivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 557
8.1. L’esclusività del procedimento di accertamento del passivo . . . . . . . . . 557
8.2. Natura, struttura e funzione del procedimento di accertamento del
passivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 561
8.3. L’oggetto della tutela delle posizioni nell’accertamento del passivo . . . . 568
8.4. L’effetto del suo accertamento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 574
INDICE SOMMARIO XIX
8.5. La tutela del credito nelle fasi impugnatorie . . . . . . . . . . . . . . . . . . 575
8.6. Diritti non pecuniari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 580
9. La tutela dei diritti di credito nella fase esecutiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 582
9.1. Il diritto di credito nella cessazione della procedura . . . . . . . . . . . . . 585
9.2. Le impugnazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 587
10. Diritto di credito ed esdebitazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 591
10.1. Esdebitazione e sorte del credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 593
10.2. Esdebitazione e tutela delle parti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 595
11. Tutela del credito nel concordato fallimentare e il confronto con i diritti del
fallito. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 598
11.1. L’elenco provvisorio dei creditori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 598
11.1.1. L’approvazione dell’elenco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 602
11.1.2. Impugnazione delle decisioni sull’elenco provvisorio . . . . . . . . 603
11.2. La tutela del credito nell’approvazione e nell’omologazione . . . . . . . . 604
12. Tutela del credito nel concordato preventivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 616
12.1. Il divieto di azioni esecutive. La ratio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 616
12.1.1. Il perimetro soggettivo del divieto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 617
12.1.2. Le azioni esecutive vietate. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 619
12.1.3. Il divieto di azioni cautelari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 623
12.1.4. Il periodo di applicazione del divieto. . . . . . . . . . . . . . . . . . 625
12.1.5. Le sanzioni per l’inosservanza del divieto . . . . . . . . . . . . . . . 626
12.2. Il concorso formale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 630
13. Tutela del credito negli accordi di ristrutturazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . 634
13.1. Gli accordi di ristrutturazione semplificati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 637
13.2. La protezione del patrimonio del debitore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 638
13.3. Tutela del credito negli accordi e giudizio di omologazione. . . . . . . . . 642
14. Tutela del credito nei piani di risanamento e negli accordi di moratoria . . . . 648
15. Tutela del credito nelle procedure amministrative . . . . . . . . . . . . . . . . . . 653
15.1. Tutela del credito nella l.c.a,. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 655
15.2. Tutela del credito nella apertura della a.s, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 661
15.3. Tutela del credito e formazione del passivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . 666
15.4. Tutela del credito e liquidazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 668
16. Conflitto tra diritto di credito e conservazione dell’impresa . . . . . . . . . . . . 670
IV.
I PROFILI PENALI DELLE PROCEDURE CONCORSUALI
di
Alberto Alessandri
CAPITOLO I
PROFILI PENALI DELLE PROCEDURE CONCORSUALI
UNO SGUARDO D’INSIEME
1. Premessa: i rapporti tra la disciplina civilistica e i reati di bancarotta . . . . . . . 675
2. La sentenza dichiarativa di fallimento: natura e ruolo . . . . . . . . . . . . . . . . 684
2.1. Condotte di bancarotta e principio di personalità della responsabilità
penale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 689
2.2. Il ruolo della sentenza di fallimento nelle fattispecie di bancarotta . . . . 693
XX INDICE SOMMARIO
2.2.1. L’aggravamento del dissesto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 699
3. Le condotte di bancarotta nel tempo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 701
4. Alcune brevi considerazioni sul dolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 703
5. La nozione di imprenditore che può fallire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 707
6. Pluralità di fatti di bancarotta nell’ambito dello stesso fallimento . . . . . . . . . 715
7. Le esenzioni dai reati di bancarotta preferenziale e semplice. L’art. 217-bis l.
fall. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 720
7.1. La controversa questione dei limiti al sindacato del giudice penale . . . . 726
8. Una postilla: lo stato di crisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 736
9. L’art. 236, co. 1, l. fall . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 738
10. La natura degli accordi di ristrutturazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 742
11. La responsabilità penale del professionista attestatore (art. 236-bis l. fall.) . . . . 744
12. La scomparsa dell’amministrazione controllata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 750
13. Gruppi di società e reati di bancarotta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 753
14. Il ricorso abusivo al credito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 760
Indice analitico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 765