Officina del diritto è uno strumento di lavoro e di studio pensato per arricchire le proprie conoscenze giuridiche attraverso un sistema di lettura strutturato su più livelli: uno più immediato che consente di focalizzare i concetti "guida" di una precisa fattispecie giuridica con l'utilizzo di esempi, tavole sinottiche, schemi, formule, quesiti, mappe giurisprudenziali, e un altro più approfondito che illustra organicamente la materia e nel quale si rinvengono informazioni puntuali e chiarimenti mirati di pronta fruibilità.
L'opera "L’art. 183 c.p.c." affronta le seguenti tematiche: interrogatorio libero delle parti; prima udienza di trattazione e nova; appendice di trattazione scritta: istanza di parte e poteri di direzione del processo; lo jus poenitendi e corrigenti e la sentenza S.U. 12310/2015; ordinanza ammissiva e gli ulteriori poteri del giudice.
1. Evoluzione normativa e funzione della norma pag. 5
1.1. Procedimento ordinario di cognizione e gli “altri” riti: brevi cenni pag. 6
1.2. Esigenze del contraddittorio e concentrazione del processo: le principali criticità del vigente art. 183 c.p.c. pag. 7
1.3. Le nuove prospettive di riforma pag. 8
2. I primi cinque commi dell’art. 183 c.p.c. e le preclusioni pag. 18
2.1. Il primo comma: le verifiche preliminari e la regolarità del contraddittorio – cenno introduttivo pag. 18
2.2. “I provvedimenti di cui al primo comma” e il differimento dell’udienza pag. 19
2.3. Il terzo comma: l’interrogatorio libero delle parti e il tentativo di conciliazione pag. 22
2.4. La proposta di conciliazione ex art. 185-bis c.p.c. pag. 24
2.5. Il quarto comma: la richiesta di chiarimenti, tra oneri di allegazione e poteri officiosi e di direzione del giudice pag. 26
2.6. L’art. 183-bis e il possibile passaggio dal rito ordinario al rito sommario di cognizione pag. 28
2.7. Il quinto comma: la prima udienza di trattazione e i “nova” proponibili dall’attore pag. 31
2.7.1. Segue: la chiamata in causa di terzi da parte dell’attore pag. 34
2.7.2. Segue: lo jus variandi del convenuto pag. 34
2.7.3. L’ultima parte del quinto comma e le ulteriori attività di trattazione ed emenda consentite alle parti pag. 36
3. Il sesto comma e il triplice termine permemorie pag. 42
3.1. L’appendice di trattazione scritta. Premessa pag. 42
3.2. L’appendice di trattazione scritta: istanza di parte e poteri di direzione del processo pag. 42
3.3. L’appendice di trattazione scritta: la richiesta delle parti e il provvedimento di concessione dei termini pag. 44
3.4. La “primamemoria”: contenuti tipici e atipici pag. 46
3.4.1. La “primamemoria”: azioni ed eccezioni pag. 48
3.4.2. La “primamemoria”: lo jus poenitendi e corrigendi e la sentenza S.U. 12310/2015 pag. 49
3.5. La “secondamemoria”. L’attività assertiva: le repliche, le ulteriori eccezioni e le contestazioni pag. 52
3.5.1. La “seconda memoria”: l’attività di deduzione istruttoria pag. 53
3.6. Poteri officiosi e preclusioni pag. 55
3.7. Consulenza tecnica e preclusioni istruttorie pag. 56
3.8. La “terza”memoria e la prova contraria pag. 58
4. L’ordinanza ammissiva e gli ulteriori poteri del giudice pag. 63
4.1. Il settimo comma e l’ordinanza di ammissione delle prove pag. 63
4.2. Il settimo comma e il richiamo all’art. 187 c.p.c. pag. 64
4.3. L’ottavo comma: ammissione di prove d’ufficio e garanzie del contraddittorio pag. 66
4.4. Il nono comma e l’interrogatorio libero delle parti pag. 67
4.5. La rimessione in termini ex art. 153, secondo comma c.p.c.: brevi cenni pag. 68
L’AUTORE
Andrea Ferrario
Avvocato civilista del Foro di Milano, Autore e coautore di note e monografie in materia di responsabilità sanitaria e diritto processuale, tra le quali: La Responsabilità medica (2012), Il danno da nascita indesiderata (2011), La C.T.U. nel processo civile (2011), A.T.P. e consulenza tecnica preventiva (2012).
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