Il d.l. n. 83/2015, conv. nella l. 6 agosto 2015, n. 132, ha apportato significative modifiche alla legge fallimentare.
Il fascicolo offre un primo commento alle novità della riforma ed analizza analiticamente la nuova disciplina del concordato preventivo; la reintroduzione di una percentuale minima da destinare ai creditori chirografari; le proposte di concordato in competizione e offerte concorrenti di acquisto di azienda; la ristrutturazione dei crediti bancari; i nuovi accordi di ristrutturazione dei debiti e le modifiche alla disciplina fallimentare.
1. Introduzione pag. 5
1.1. I caratteri generali della mini-riforma pag. 5
1.2. Sintesi delle modifiche normative pag. 7
1.3. Il ritorno alla ragione pag. 8
1.4. Entrata in vigore e disciplina transitoria pag. 13
2. Le modifiche alla disciplina del concordato preventivo pag. 15
2.1. La reintroduzione di una percentuale minima da destinare ai creditori chirografari pag. 15
2.2. L’integrazione necessaria del contenuto della proposta: finalmente si precisa che vi è l’obbligo di indicare la percentuale di pagamento promessa. L’insegnamento del concordato San Raffaele pag. 23
2.3. Piani e proposte concorrenti: la nuova competitività virtuosa pag. 25
2.4. La provvidenziale eliminazione dell’assurdo sistema di voto per silenzio-assenso pag. 40
2.5. Le “offerte” concorrenti e competitive di acquisto di azienda e beni: ancora l’insegnamento del concordato San Raffaele pag. 41
2.5.1. Atti di straordinaria amministrazione ed affitto d’azienda pag. 47
2.6. Cessioni pag. 49
2.7. Le ulteriori indicazioni che il commissario giudiziale deve inserire nella relazione ex art. 172 riguardo alla convenienza della proposta pag. 50
2.8. I finanziamenti nel preconcordato pag. 51
2.8.1. I finanziamenti interinali: puntualizzazioni ad abundantiam pag. 51
2.8.2. I nuovi finanziamenti urgenti pag. 55
2.9. I contratti “pendenti” pag. 59
2.10. Il nuovo posizionamento del PM a seguito dell’incremento delle comunicazioni obbligatorie pag. 65
3. Le modifiche alla disciplina degli accordi di ristrutturazione dei debiti. Le nuove figure dell’“accordo di ristrutturazione con intermediari finanziari” e della “convenzione di moratoria” pag. 67
3.1. L’accordo di ristrutturazione con intermediari finanziari pag. 68
3.2. La convenzione di moratoria pag. 74
3.3. Disposizioni penali in materia di accordo di ristrutturazione con intermediari finanziari e convenzione di moratoria pag. 75
4. Le modifiche alla disciplina fallimentare pag. 77
4.1. Criteri di nomina del
curatore. La terzietà ed indipendenza pag. 77
4.1.1. L’incompatibilità perpetua per aver concorso al dissesto pag. 77
4.1.2. L’incompatibilità per la precorsa nomina quale commissario giudiziale di un concordato preventivo: il mistero sulla dubbia soppressione della nuova disposizione in sede di conversione in legge pag. 78
4.2. L’accelerazione delle procedure pag. 79
4.2.1. Il superamento della regola che imponeva una scelta basata sulla struttura organizzativa pag. 79
4.2.2. L’utilizzo, ai fini della nomina del curatore, dei rapporti riepilogativi pag. 80
4.2.3. Il registro nazionale dei curatori, commissari e liquidatori pag. 81
4.2.4. Limiti alla possibilità di attribuire acconti al curatore pag. 82
4.2.5. I nuovi termini massimi del programma di liquidazione e le conseguenze per il curatore in caso di inosservanza pag. 82
4.2.6. Le società specializzate pag. 85
4.2.7. La corsia preferenziale per le cause in cui sia parte un’impresa in fallimento (o in concordato preventivo) pag. 86
4.2.8. Modalità delle vendite pag. 88
4.2.9. La revocatoria semplificata degli atti gratuiti pag. 88
4.2.10. Chiusura del fallimento e giudizi pendenti pag. 89
L’AUTORE
Filippo Lamanna
Presidente del Tribunale di Novara. Direttore scientifico de Il fallimentarista.it
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