PRATICA PROFESSIONALE è la linea editoriale progettata da giuristi esperti sulle diverse specializzazioni legali che, analizzando i concetti chiave e i contrasti giurisprudenziali e dottrinari, risponde alle questioni che il professionista incontra nella sua attività quotidiana.
Negli ultimi anni, il legislatore, anche allenato dalla Corte europea di Giustizia e chiamato a corrispondere dei tanti risarcimenti per ritardata resa di giustizia, si è mosso per tentare di pervenire a una durata ragionevole del processo civile, in attuazione del principio scolpito all'art. 111 della Costituzione. Ha operato, così, taluni aggiustamenti, come la provvisoria esecuzione ex lege della sentenza di primo grado, le ordinanze ingiuntive nel corso del giudizio, la trattazione orale. Sott'altro aspetto ha rivolto la propria attenzione ai «procedimenti speciali» già presenti nel nostro codice di rito e vi ha inserito un modello decisorio («processo sommario di cognizione»), con l'implicito auspicio dell'acquisizione da parte di esso dell'«ordinarietà», tenuto conto della sua funzionalità per una pronta risposta alla domanda di giustizia in molte situazioni di particolare semplicità oppure che esigono una risposta immediata.
Il presente lavoro, individua quindi il filo rosso che, oggi, delinea un sistema nel quale i procedimenti — antichi e nuovi — si pongono in alternativa al rito ordinario di cognizione e sono in sintonia con i ritmi che pretende la società, adusa ad una strumentazione tecnologica che esorcizza tempi morti.