Il modello della democrazia rappresentativa è da tempo sotto attacco, su diversi fronti.
Da una parte, è la stessa forma democratica come modalità di organizzazione dei rapporti tra governanti e governati ad essere messa in discussione dagli straordinari rivolgimenti politici ed economico-sociali degli ultimi anni.
La globalizzazione dei mercati, la grave crisi economico-finanziaria, i flussi migratori, la diffusione del fondamentalismo religioso, l’esplosione del terrorismo internazionale e l’inadeguatezza degli Stati nazionali a fronteggiare le esigenze regolative di società sempre più complesse e multiculturali inducono lo studioso ad interrogarsi sulla capacità delle istituzioni democratiche di fronteggiare le sfide della contemporaneità.
Dall’altra parte, il deterioramento del sistema politico-partitico aggrava la crisi di rappresentatività degli organi elettivi che compongono l’apparato dello Stato costituzionale, alimentando in larghe porzioni dell’opinione pubblica miraggi di soluzioni alternative, come nuove forme di democrazia diretta, che troverebbero negli strumenti informatici le risorse necessarie alla loro piena e soddisfacente espressione.
Le questioni richiamate compongono un quadro altamente complesso, dinanzi al quale è lecito domandarsi se il modello della democrazia rappresentativa necessiti soltanto di aggiornamenti e di rielaborazioni o se, piuttosto, non stia attraversando una fase d’irreversibile declino.
Un dilemma che fa da sfondo ai contributi pubblicati nel presente volume, che raccoglie i testi di un ciclo di seminari svoltosi, nell’anno accademico 2013-2014, nell’ambito delle attività didattiche degli insegnamenti di Diritto costituzionale e di Diritto pubblico comparato, tenuti nel Corso di laurea in Giurisprudenza dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.
ALESSANDRO MORELLI, Introduzione. Rappresentare, partecipare, governare:
quale futuro per il modello democratico? . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
MICHELE DELLA MORTE, Quale futuro per la rappresentanza politica? . . . . 9
FRANCESCA ROSA, Il parlamentarismo britannico: maggioritario ma non
troppo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
LARA TRUCCO, Sistemi elettorali: cambiare tutto per cambiare cosa? L’Italicum”
alla prova della sentenza della corte costituzionale n. 1 del 2014:
note a prima lettura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
MARCO PLUTINO, In margine alle etichette di “prima” e “seconda” repubblica.
Ovvero, la democrazia rappresentativa in Italia e la sua crisi . . . . . . 71
ENRICO ALBANESI, Circuito della rappresentanza politica e qualità della
legislazione, tra ruolo della tecnica e torsioni della forma di governo . 127
ROSSANA CARIDÀ, Le autonomie territoriali tra rappresentanza, istanze pluralistiche
e deficit di valorizzazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139
ANDREA LOLLO, “Un personaggio in cerca d'autore”. Il principio democratico
nell’ordinamento eurounitario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 187
VALENTINA PUPO, Prime note sul segreto di Stato nella dimensione della
democrazia rappresentativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
ANDREA ROMEO, “Rappresentare Dio”. Il rapporto controverso tra religione
e democrazia rappresentativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 265
Notizie sugli Autori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 293
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