1. La necessità di una depenalizzazione, in astratto e in concreto pag. 7 2. La scelta del legislatore di non punire i fatti bagatellari pag. 7 I. GLI ASPETTI SOSTANZIALI pag. 9 3. Premessa pag. 9 4. I limiti edittali pag. 9 4.1. La determinazione della pena pag. 10 4.2. Alcune perplessità pag. 13 5. La tenuità dell’offesa pag. 14 5.1.Modalità della condotta pag. 14 5.2. Esiguità del danno o del pericolo pag. 15 6. La non abitualità del comportamento pag. 19 6.1. Il delinquente abituale, professionale o per tendenza pag. 19 6.2. L’aver commesso più reati della stessa indole pag. 19 6.3. L’aver commesso reati che hanno ad oggetto condotte plurime, abituali e reiterate pag. 21 7. Le ipotesi escluse pag. 26 8. L’esiguità dell’offesa come circostanza attenuante e come causa di esclusione della pena pag. 27 9. La natura dogmatica e le conseguenze applicative pag. 29 10. L’assenza di una disciplina transitoria e l’applicabilità ai processi in corso pag. 32 10.1. L’immediata applicazione nei giudizi di impugnazione pag. 33 10.2. L’applicazione in fase esecutiva dell’art. 131-bis c.p. pag. 36 11. Particolare tenuità del fatto e responsabilità amministrativa degli enti pag. 37 II. GLI ASPETTI PROCESSUALI pag. 41 12. Premessa pag. 41 13. L’archiviazione per particolare tenuità del fatto pag. 41 14. La sentenza di non luogo a procedere per particolare tenuità del fatto pag. 49 15. Il proscioglimento immediato per particolare tenuità del fatto pag. 51 16. Il proscioglimento predibattimentale per particolare tenuità del fatto pag. 54 17. Il proscioglimento dibattimentale per particolare tenuità del fatto pag. 59 18. La non punibilità ex art. 131-bis c.p. nei giudizi di legittimità pag. 61 19. L’efficacia della sentenza di proscioglimento per particolare tenuità del fatto nel giudizio civile o amministrativo di danno pag. 62 20. L’iscrizione nel casellario giudiziale pag. 63 21. I rapporti con il sistema penaleminorile e del giudice di pace pag. 66 III. ESEMPLIFICAZIONI CASISTICHE pag. 71 22. Premessa pag. 71 23. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati contro la pubblica amministrazione pag. 71 24. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati contro la fede pubblica pag. 74 25. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati contro la persona pag. 74 26. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati contro il patrimonio pag. 75 27. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nelle contravvenzioni pag. 76 28. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nel diritto penale del lavoro e dell’ambiente pag. 77 29. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nel diritto penale tributario pag. 78 30. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati fallimentari pag. 80 31. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati societari pag. 80 32. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati edilizi pag. 83 33. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati paesaggistici pag. 83 34. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati in materia di sostanze stupefacenti pag. 84 35. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati inmateria di circolazione stradale pag. 85 36. Non punibilità per particolare tenuità del fatto nei reati inmateria di armi pag. 85 L’AUTORE Alessandro Trinci Giudice del Tribunale di Massa, è docente di procedura penale nella Scuola Superiore della Magistratura e nella Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza dell’Aquila. È autore, per Giuffrè, dei volumi “Notificazioni e processo senza imputato” (2015) e “Il giudizio direttissimo” (2013).