Lo Speciale penalista affronta i seguenti temi:
- Le misure di prevenzione personali: le nuove categorie di pericolosita', le prescrizioni, il procedimento, le sanzioni per le violazioni.
- Le misure di prevenzione patrimoniali: i presupposti di applicabilita' e l'applicazione disgiunta di sequestro e confisca, i nuovi articoli 34 e 34-bis (il controllo giudiziario delle aziende), il procedimento.
- L'amministrazione giudiziaria dei beni sequestrati e la destinazione dei beni confiscati.
- La tutela dei terzi e i rapporti con le procedure concorsuali.
- L'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata.
- Il regime transitorio, fra retroattivita' e tempus regit actum.
I. I LINEAMENTI DELLA RIFORMA pag. 11
1. Dal d.lgs. 159/2011 (c.d. “Codice antimafiaâ€) alla l.
161/2017 pag. 11
1.1. Il dibattito sulla modifica del d.lgs. 159/2011 pag. 11
1.2. L’iter della l. 161/2017, entrata in vigore il 19 novembre 2017 pag. 11
2. Sintesi della l. 161/2017 pag. 12
3. Il regime transitorio (principi generali). La retroattività pag. 14
4. Confische di prevenzione e penali, prevenzione e contrasto all’accumulo dei patrimoni illeciti pag. 15
5. Il commento alla l. 161/2017 pag. 16
II. LE MISURE DI PREVENZIONE PERSONALI pag. 18
1. La compatibilità costituzionale e convenzionale pag. 18
2. Destinatari e presupposti di applicabilità pag. 18
2.1. I presupposti soggettivi: categorie di pericolosità , pericolosità sociale e attualità della pericolosità pag. 18
2.2. Le categorie di pericolosità semplice (la sentenza della Corte Edu De Tommaso) pag. 20
2.3. Le categorie di pericolosità qualificata pag. 22
2.4. Le categorie dirette a prevenire fenomeni sovversivi e il terrorismo pag. 23
2.5. La categoria diretta a prevenire la violenza sportiva pag. 23
2.6. Le nuove categorie di pericolosità pag. 24
2.7. Gli altri presupposti (pericolosità e attualità ). L’accertamento del giudice pag. 26
2.8. Il regime transitorio pag. 27
3. Le misure di prevenzione personali previste dal d.lgs. 159/2011 pag. 28
4. Le prescrizioni imposte pag. 29
5. Il procedimento pag. 30
5.1. La competenza (o titolarità ) dell’organo proponente pag. 30
5.2. La “nuova†competenza territoriale delle sezioni (o collegi) del tribunale distrettuale pag. 31
5.3. L’individuazione della competenza territoriale. L’eccezione d’incompetenza pag. 32
5.4. Il procedimento di primo grado pag. 33
5.5. L’impugnazione e il procedimento di secondo grado pag. 35
5.6. Il procedimento in Cassazione pag. 36
6. Il giudicato e l’esecuzione pag. 36
6.1. Il giudicato (rebus sic stantibus) pag. 36
6.2. L’esecuzione della sorveglianza speciale pag. 37
7. Sanzioni per le violazioni pag. 38
III. LE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI pag. 40
1. La compatibilità costituzionale e convenzionale. La prevenzione patrimoniale tra efficacia e garanzie pag. 40
2. Le misure di prevenzione patrimoniali previste dal d.lgs. 159/2011 pag. 42
3. Sequestro e confisca, i presupposti di applicabilità pag. 42
3.1. I presupposti, in generale pag. 42
3.2. I presupposti soggettivi: i destinatari pag. 42
3.3. I presupposti oggettivi: a) la disponibilità pag. 43
3.4. I presupposti oggettivi: b) la provenienza illecita pag. 44
3.5. L’applicazione disgiunta pag. 45
4. Sequestro e confisca, il contenuto della misura: quote sociali, rapporti con i nuovi
artt. 34 e 34-bis, d.lgs. 159/2011 pag. 47
5. Sequestro (e confisca) per equivalente pag. 48
6. Sequestro e confisca, il procedimento pag. 49
6.1. L’applicabilità delle disposizioni relative alle misure personali pag. 49
6.2. L’azione di prevenzione patrimoniale, autonomia e rapporti con sequestri e confische penali pag. 49
6.3. La competenza (o titolarità ) dell’organo proponente pag. 49
6.4. Il “raccordo informativo†tra procuratore della Repubblica distrettuale e Autorità amministrative
proponenti pag. 50
6.5. Le indagini patrimoniali pag. 51
6.6. La “nuova†competenza territoriale delle sezioni (o dei collegi) del tribunale distrettuale pag. 51
6.7. L’eccezione d’incompetenza territoriale pag. 51
6.8. La trattazione prioritaria del procedimento patrimoniale pag. 53
6.9. Il procedimento di primo grado: la fase del sequestro pag. 54
6.10. Il procedimento di primo grado: la fase della confisca pag. 58
6.11. L’impugnazione, il procedimento di secondo grado pag. 61
6.12. Il procedimento in Cassazione pag. 62
7. Il giudicato, la revocazione pag. 62
8. Le misure patrimoniali diverse dalla confisca pag. 63
8.1. La cauzione pag. 63
8.2. L’amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche e delle aziende pag. 63
8.3. Il controllo giudiziario delle aziende pag. 66
IV. L’AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA DEI BENI SEQUESTRATI E LA DESTINAZIONE
DEI BENI CONFISCATI pag. 68
1. L’amministrazione giudiziaria. Rapporti col procedimento funzionale alla confisca e con la destinazione
dei beni confiscati pag. 68
2. L’amministratore giudiziario. Il “nuovo†art. 35, d.lgs. 159/2011 pag. 69
2.1. La nomina dell’amministratore giudiziario pag. 69
2.2. La scelta dell’amministratore, anche in relazione all’incarico da conferire pag. 69
2.3. L’Albo degli amministratori giudiziari pag. 70
2.4. La nomina nel caso di sequestro di aziende pag. 71
2.5. Cause di incompatibilità pag. 72
2.6. Coadiutori, collaboratori, ufficio di coadiuzione pag. 72
2.7. Qualità di pubblico ufficiale, oneri in generale, revoca pag. 73
3. La responsabilità dell’amministratore giudiziario pag. 73
4. L’esecuzione del sequestro (rinvio) pag. 75
5. La relazione dell’amministratore giudiziario pag. 75
6. Compiti dell’amministratore giudiziario. Assistenza legale alla procedura pag. 76
6.1. Il registro della contabilità della procedura pag. 76
6.2. La tenuta del registro e i prelievi pag. 76
6.3. Somme apprese e Fug pag. 76
6.4. Assistenza legale alla procedura pag. 77
7. Compiti dell’Agenzia nazionale pag. 77
8. L’amministrazione dei beni sequestrati: a) la gestione dei beni diversi dalle aziende pag. 78
8.1. La duplice ratio della gestione pag. 78
8.2. Il sussidio in favore del proposto e dei suoi familiari pag. 79
8.3. I beni immobili: sgombero, assegnazione al proposto e ai familiari, locazione e comodato pag. 79
8.4. Beni mobili pag. 81
8.5. Atti di ordinaria e straordinaria amministrazione pag. 81
8.6. Reclamo degli atti dell’amministratore giudiziario pag. 81
8.7. Regime fiscale e degli oneri economici pag. 81
9. L’amministrazione dei beni sequestrati: b) la gestione delle aziende, in generale pag. 81
9.1. La problematicità del sequestro dell’azienda pag. 81
9.2. L’amministratore giudiziario pag. 82
9.3. La prima relazione pag. 82
9.4. La centralità del provvedimento sulla prosecuzione o ripresa dell’attività pag. 83
9.5. Il sequestro di azienda di impresa individuale e di quote sociali (impresa collettiva) pag. 85
9.6. La concreta gestione pag. 85
9.7. La tutela†anticipata†dei crediti sorti prima del sequestro (cenni e rinvio) pag. 86
10. Il sostegno delle aziende sequestrate (e confiscate) pag. 87
10.1. Gli strumenti finanziari pag. 87
10.2. Il raccordo tra le istituzioni e il mondo del lavoro: i Tavoli permanenti provinciali pag. 88
10.3. Il supporto all’attività pag. 88
10.4. La delega al Governo per l’introduzione di ulteriori strumenti di sostegno alle aziende pag. 88
11. Disciplina delle spese e dei compensi (il d.P.R. 177/2015) pag. 89
12. Rendiconto di gestione pag. 90
13. La destinazione dei beni confiscati pag. 91
13.1. Gli effetti della confisca definitiva pag. 91
13.2. La restituzione per equivalente pag. 92
13.3. Procedimento di destinazione pag. 92
13.4. Destinazione dei beni pag. 92
V. LA TUTELA DEI TERZI E I RAPPORTI CON LE PROCEDURE CONCORSUALI pag. 95
1. I terzi nel procedimento di prevenzione. La difficile regolamentazione dei terzi creditori pag. 95
1.1. I terzi (diversi dai creditori) nel procedimento di prevenzione pag. 95
1.2. I terzi creditori pag. 95
1.3. La tutela dei terzi e i rapporti con l’innovativa regolamentazione del d.lgs. 159/2011 pag. 96
1.4. La conformità a Costituzione della disciplina pag. 97
1.5. Le ragioni delle modifiche contenute nella l. 161/2017.
Rapporti con la l. 228/2012 pag. 97
2. I presupposti della tutela del terzo creditore pag. 98
2.1. In generale pag. 98
2.2. L’anteriorità del diritto rispetto al sequestro pag. 98
2.3. L’indisponibilità di altri beni su cui esercitare la garanzia patrimoniale pag. 98
2.4. La non strumentalità del credito all’attività illecita, buona fede e inconsapevole affidamento. Gli istituti di
credito pag. 98
2.5. Promessa di pagamento, ricognizione del debito, titolo di credito pag. 100
2.6. Gli effetti della confisca definitiva sui diritti vantati dal terzo pag. 100
3. Accertamento, limite della garanzia patrimoniale, crediti prededucibili e aziendali pag. 101
3.1. Modalità di accertamento, interessi sui crediti pag. 101
3.2. Il limite della garanzia patrimoniale pag. 101
3.3. I crediti prededucibili pag. 102
3.4. I crediti aziendali. Il pagamento prima della verifica pag. 102
4. La sospensione delle azioni esecutive. Le azioni di cognizione (domande giudiziali trascritte).
I rapporti pendenti pag. 104
4.1. La sospensione delle azioni esecutive pag. 104
4.2. Le azioni di cognizione (domande giudiziali trascritte) pag. 104
4.3. I rapporti pendenti pag. 104
5. Il procedimento di accertamento dei crediti pag. 106
5.1. Il procedimento di verifica, lineamenti generali delle modifiche pag. 106
5.2. La formazione dell’elenco dei creditori e la fissazione dell’udienza di verifica dei crediti pag. 106
5.3. La presentazione delle domande di ammissione pag. 107
5.4. L’udienza di verifica dei crediti e dello stato passivo e la formazione dello stato passivo pag. 107
5.5. Il procedimento di liquidazione (fase eventuale) pag. 107
5.6. Il progetto e il piano di pagamento dei crediti; il pagamento dei crediti pag. 108
6. La tutela dei crediti non disciplinati dal d.lgs. 159/2011 pag. 109
7. Rapporti con le procedure concorsuali pag. 110
7.1. Dichiarazione di fallimento successiva al sequestro pag. 111
7.2. Sequestro successivo alla dichiarazione di fallimento pag. 112
7.3. I rapporti del controllo giudiziario e dell’amministrazione giudiziaria con il fallimento pag. 113
7.4. I rapporti con altri istituti concorsuali pag. 113
VI. LA CONFISCA ALLARGATA (O PER SPROPORZIONE) pag. 114
1. Lineamenti generali. Le ragioni della novella pag. 114
1.1. Il fondamento, la natura giuridica (misura di sicurezza), la retroattività pag. 114
1.2. Compatibilità con la Costituzione e con la Cedu pag. 115
2. I presupposti di applicabilità pag. 116
2.1. I presupposti soggettivi pag. 117
2.2. I presupposti oggettivi pag. 119
2.3. Il riparto probatorio. L’onere di giustificare la legittima provenienza dei beni, l’irrilevanza del
provento dell’evasione fiscale pag. 121
2.4. La confisca per equivalente pag. 121
3. Il procedimento pag. 122
3.1. La trattazione prioritaria pag. 122
3.2. Il sequestro pag. 122
3.3. La citazione dei terzi pag. 122
3.4. Sequestro e confisca in fase di esecuzione pag. 122
4. L’amministrazione dei beni sequestrati e la tutela dei terzi pag. 123
4.1. La progressiva assimilazione dell’amministrazione, destinazione dei beni e tutela dei terzi tra sequestro di
prevenzione e funzionale alla confisca allargata pag. 123
4.2. I sequestri unificati nell’amministrazione. Destinazione e tutela dei terzi pag. 124
4.3. Il giudice competente a dirigere l’amministrazione giudiziaria pag. 124
4.4. L’amministratore: nomina, incompatibilità , liquidazione compensi ecc. pag. 125
4.5. La competenza dell’Agenzia nazionale pag. 125
4.6. La gestione dei beni pag. 125
4.7. La destinazione dei beni confiscati pag. 125
5. La tutela dei terzi e i rapporti con le procedure concorsuali pag. 126
5.1. La non agevole regolamentazione. La tutela previgente al d.lgs. 159/2011 pag. 126
5.2. La tutela dopo il d.lgs. 159/2011 pag. 126
5.3. La disciplina prevista dalla l. 161/2017 pag. 126
5.4. I rapporti con le procedure concorsuali pag. 127
6. Le disposizioni sui sequestri penali pag. 128
6.1. L’ambito di operatività dell’art. 104-bis disp. att. c.p.p. pag. 128
6.2. La nomina dell’amministratore, il giudice competente alla direzione dell’amministrazione giudiziaria pag. 128
6.3. Le norme applicabili pag. 129
VII. L’AGENZIA NAZIONALE PER L’AMMINISTRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI
ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA pag. 130
1. L’Agenzia nazionale, i compiti (cenni) pag. 130
2. La ratio delle modifiche contenute dalla l. 161/2017 pag. 130
3. La collocazione istituzionale pag. 130
4. Le attribuzioni e le competenze pag. 131
4.1. Compiti conoscitivi e di programmazione pag. 131
4.2. Compiti di ausilio al tribunale e al giudice delegato o al giudice penale pag. 131
4.3. Compiti di amministrazione e custodia dei beni sequestrati pag. 131
4.4. Compiti in materia di destinazione dei beni confiscati definitivamente pag. 132
4.5. Attività dell’Agenzia nazionale pag. 132
5. Gli organi pag. 132
6. Organizzazione e funzionamento dell’Agenzia. La dotazione organica pag. 133
Tabella 1. Titolarità della proposta personale e patrimoniale (artt. 5 e 17, d.lgs. 159/2011) pag. 134
Tabella 2. Competenza del tribunale (artt. 5 e 17, d.lgs. 159/2011) pag. 134
Tabella 3. Competenza dell’Agenzia nazionale nell’amministrazione diretta dei beni sequestrati (artt. 38 e 110
d.lgs. 159/2011; art. 12-sexies, co. 4-bis, d.l. 306/1992 ) pag. 134
L’AUTORE
Frencesco Menditto In magistratura dal 1981, già componente del C.S.M., per dieci anni Presidente di Collegio
della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli, attualmente è Procuratore della Repubblica.
Autore di numerosi provvedimenti e pubblicazioni in materia di misure di prevenzione e confisca (penale e di
prevenzione). Come esperto del settore è stato ascoltato dalle Commissioni parlamentari e dalla Commissione
Antimafia, sia sulla stesura del cd. Codice antimafia, sia su materie ad esso connesse. È stato ascoltato dalla
Commissione giustizia della Camera dei deputati nel corso dell’iter della legge n. 161/2017