La comunione e' spesso vissuta come fonte di dissapori, quando non proprio di conflitti. In essa, non raramente, si annidano i semi della discordia, tanto che la massima antica recita: communio est mater rixarum. Tale quadro sembra cosi' trovare una sintesi nel bisogno di attendere al suo scioglimento quando a suggerirlo sono le situazioni oggettive dettate dalle difficolta' dei rapporti legati allo stato di comunione del bene, in primo luogo.
Il volume offre una disamina puntuale dell'intero istituto dello scioglimento davanti al giudice della comunione come regolato dal codice di rito. Si preoccupa la narrazione di non perdere di vista nessuno degli attori della vicenda normativa. Ne riesce cosi' una "istantanea" in cui convergono linee interpretative di fonte diversa come emerse nel corso del tempo.
Tutto cio' raccolto in ventuno Capitoli che sono la rappresentazione di un giusto equilibrio tra esame della norma e linee interpretative che muovono dalla giurisprudenza e dagli studi dottrinali.
Per un breve richiamo, si ricordano i temi di impegno attivo: i soggetti della divisione con il relativo giudizio nel codice di rito e le pronunce emesse dal giudicante sulla connessa domanda; la materia del litisconsorzio necessario e della contumacia, nonche' della competenza; la vendita dei mobili e degli immobili e la formazione della massa attiva e del progetto divisionale, il relativo deposito e la sua discussione; ordinanza e sentenza; il notaio delegato; istanza di attribuzione del bene; estrazione a sorte ed assegnazione dei lotti; il rilascio del bene e il verbale di rilascio; il titolo esecutivo. L'opera non manca, infine, di esaminare anche la divisione a domanda congiunta.
CAPITOLO 1 IL GIUDIZIO DI DIVISIONE: LE REGOLE DETTATE
DAL CODICE DI RITO
1. I fondamenti dispositivi ............................................................................................ 1
1.1. La formazione della comunione ereditaria. Le condotte e le
strategie del difensore in giudizio........................................................... 4
2. Quale natura giuridica attribuire al giudizio di divisione? L’impugnabilità
in appello dell’ordinanza ex art. 789, comma 3, c.p.c. ......................... 7
3. Aspetti rilevanti del giudizio di divisione........................................................... 13
4. La disciplina della divisione. Il giudice unico con funzione istruente ed
in funzione decidente............................................................................................... 18
5. Il principio dell’universalità della divisione della comunione ed i limiti
di derogabilità............................................................................................................... 20
CAPITOLO 2 PRONUNCE SULLA DOMANDA DI DIVISIONE
1. Il diritto alla divisione................................................................................................. 23
2. La contestazione del diritto.................................................................................... 26
3. Lo svolgimento delle attività collegate alla prima fase del giudizio di
divisione e le varie articolazioni ............................................................................ 28
4. Contestazioni/non contestazioni: prospettive e soluzioni. La sentenza
parziale ...................................................................................................................... 33
5. Ordinanza che pronuncia su questioni relative al diritto........................... 36
6. L’ordinanza ex art. 785 c.p.c................................................................................... 37
6.1. L’ipotesi di studio di maggiore interesse sull’ordinanza ex art.
785 c.p.c............................................................................................................. 38
6.2. La questione della rimediabilità dell’ordinanza................................. 39
7. La questione delle sentenze non definitive .................................................... 40
V
CAPITOLO 3 I SOGGETTI
1. Individuazione degli attori (per statuizione normativa e per interpretatio
iuris) titolati a proporre domanda di scioglimento della
comunione .................................................................................................................... 47
2. Il litisconsorzio necessario principio contemplato dalla norma ............. 52
3. L’intervento in causa dei creditori e degli aventi causa ............................. 54
4. Accensione di ipoteca e divisione ....................................................................... 57
5. Creditori e divisione ................................................................................................... 59
6. Divisione e usufruttuario.......................................................................................... 61
7. Coniugi in regime di comunione legale e giudizio di divisione............... 63
8. Creditori opponenti e aventi causa. L’atto di opposizione........................ 64
8.1. Quale fondamento si attribuisce al litisconsorzio dei creditori
opponenti e categorie assimilate?.......................................................... 65
9. Sentenza pronunciata nel giudizio di divisione a contraddittorio non
integro ............................................................................................................................. 66
10. Mancanza di taluni condomini nel giudizio di divisione............................. 68
CAPITOLO 4 MANCATA O RITARDATA PARTECIPAZIONE AL
GIUDIZIO: GLI EFFETTI
1. Difetto di integrità del contraddittorio: le varie ipotesi. Le conseguenze
...................................................................................................................................... 71
2. Il difetto di integrità del contraddittorio e i rimedi previsti. Obbligo di
indicazione e di prova della parte ........................................................................ 75
3. Contraddittorio non integro: i vari casi e le conseguenze ........................ 77
CAPITOLO 5 IL LITISCONSORZIO NECESSARIO
1. La partecipazione dei comunisti al giudizio. La posizione dei cessionari
della quota comune.......................................................................................... 83
2. Il litisconsorzio necessario come esigenza imposta dalla legge ............ 86
3. Il principio dell’universalità soggettiva in materia di comunione ereditaria
e di comunione ordinaria .......................................................................... 88
4. Litisconsorzio necessario, contumacia, pretermissione: effetti ............. 90
5. La posizione dell’usufruttuario in particolare. Sentenze definitive e
non definitive: criteri per l’individuazione ........................................................ 95
6. Integrazione del contraddittorio e acquirente del bene parte della
comunione .................................................................................................................... 97
CAPITOLO 6 LA COMPETENZA
1. La competenza territoriale del giudice della divisione ereditaria .......... 103
INDICE
VI
2. Apertura della successione..................................................................................... 108
3. Competenza per valore nelle cause di divisione ........................................... 110
3.1. L’applicazione della norma ........................................................................ 111
4. La massa attiva............................................................................................................. 112
5. Sottoponibili a calcolo anche i frutti?................................................................. 113
6. Competenza territoriale in tema di cause ereditarie nella lettura combinata
di dottrina e giurisprudenza ..................................................................... 114
6.1. Nozione di luogo dell’aperta successione, di ultimo domicilio,
di successore ................................................................................................... 117
CAPITOLO 7 LE SPESE DI GIUDIZIO
1. Quadro complessivo dei costi processuali....................................................... 123
2. Principio di soccombenza e giudizio di divisione.......................................... 127
3. Come regola le spese del processo il giudice della divisione? ................ 131
4. Le spese di c.t.u. .......................................................................................................... 133
5. La compensazione delle spese di lite: in particolare quelle relative alla
c.t.u.................................................................................................................................... 136
6. Quando si applica il principio della soccombenza e quando quello
all’interesse comune delle spese della divisione?......................................... 141
7. La registrazione del provvedimento del giudice .......................................... 144
CAPITOLO 8 LA VENDITA DI MOBILI E DI IMMOBILI
1. Vendita di cespite mobiliare prima della predisposizione del progetto
di divisione ..................................................................................................................... 147
2. Vendita di beni immobili.......................................................................................... 152
3. Ordinanza ex art. 788 c.p.c. e mezzi rimediali ................................................ 155
4. La procedura di vendita, i vizi, la sospensione, i gravi motivi................... 158
5. Il giudizio di divisione endoesecutivo ................................................................ 160
CAPITOLO 9 NOMINADELLACTU.FORMAZIONEDELLAMASSA
ATTIVA. PROGETTO DIVISIONALE
1. L’istituto della collazione nell’ambito della massa attiva da dividere ... 165
2. La formazione dell’attivo da dividere in particolare ..................................... 169
3. Formazione del progetto di divisione. non contestazione. Esame delle
questioni giuridiche connesse ......................................................................... 172
4. È sempre necessario osservare i formalismi processuali di cui all’art.
789 c.p.c.?....................................................................................................................... 176
INDICE
VII
5. Quali conseguenze produce la mancata discussione del progetto di
divisione fra tutti i condividenti (inclusi i contumaci)?................................ 178
6. Attuazione del progetto di divisione: attribuzione o assegnazione
delle quote?................................................................................................................... 180
7. Stima e consistenza dei beni................................................................................. 182
CAPITOLO 10 DEPOSITO DEL PROGETTO E SUA APPROVAZIONE
1. Deposito del progetto e fissazione udienza di discussione...................... 187
2. Udienza di discussione. Esito................................................................................. 190
3. Udienza di discussione: approvazione. Decisione. Comunicazione alle
parti contumaci ........................................................................................................... 193
CAPITOLO 11 LA CONTUMACIA NEL GIUDIZIO DI DIVISIONE:
ASPETTI ULTERIORI
1. L’ombra contumaciale nel contesto della divisione giudiziale................ 199
2. L’orientamento che propende in favore di una “parità di dignità processuale”
tra parti condividenti: costituite e contumaci ........................... 203
3. Presunzione legale di accettazione e contumacia....................................... 206
4. L’obbligo di comunicazione in favore del contumace................................ 208
5. Ammissibile l’impugnazione dell’ordinanza ex art. 789. Esclusa tra i
requisiti la contestazione delle modalità di assegnazione dei lotti....... 211
CAPITOLO 12 L’ORDINANZA DI DIVISIONE
1. L’inquadramento della natura giuridica dell’ordinanza di approvazione
del progetto divisionale. I mezzi di impugnazione esperibili contro
di essa .............................................................................................................................. 215
2. Il carattere di stabilità dell’ordinanza emessa in difetto di contestazioni
....................................................................................................................................... 219
3. Estrazione a sorte dei lotti. Cenni ........................................................................ 223
4. La teoria negoziale e la teoria giurisdizionale in particolare .................... 225
5. Il mezzo dell’appello utile all’esercizio dell’impugnazione dell’ordinanza
ex art. 789, comma 3, c.p.c. emessa in difetto dei relativi
presupposti.................................................................................................................... 229
6. Principio giurisprudenziale: esperibile l’appello. Inammissibile il ricorso
straordinario per cassazione. L’ordinanza che dispone il sorteggio
dei lotti con contenuto di sentenza ................................................................... 234
7. Perché appellare e che cosa appellare? ............................................................ 240
INDICE
VIII
CAPITOLO 13 LA SENTENZA
1. Le sentenze non definitive in materia di giudizio divisorio ...................... 243
2. Sentenza viziata. Le varie ipotesi. I rimedi ....................................................... 246
3. La definizione della causa con sentenza e le situazioni critiche
potenziali ........................................................................................................................ 250
4. La soluzione contenziosa del procedimento.................................................. 254
5. Esito contenzioso del procedimento ed impugnazione............................ 256
CAPITOLO 14 IL NOTAIO DELEGATO
1. Le operazioni delegate al notaio dal giudice della divisione.................... 261
2. Le contestazioni .......................................................................................................... 265
3. La delega delle operazioni divisionali al notaio in sintesi .......................... 268
4. Il notaio ausiliario del giudice ................................................................................ 269
5. Contestazioni................................................................................................................ 269
6. Predisposizione del progetto divisionale.......................................................... 271
7. Il decreto di omologazione delle operazioni di estrazione a sorte ....... 274
CAPITOLO 15 LA FORMAZIONE DEL PROGETTO DIVISIONALE
DA PARTE DEL GIUDICE O DEL NOTAIO
1. Rilevanza del progetto di divisione e condotta delle parti condividenti. 280
2. La figura del notaio nell’ambito della divisione.............................................. 282
3. L’approvazione del progetto di divisione predisposto dal notaio .......... 285
4. Delega al notaio, formazione del progetto, esito dell’esame delle
parti................................................................................................................................... 289
5. Sul provvedimento del giudice che dispone l’estrazione a sorte dei
lotti .................................................................................................................................... 292
6. L’intervento del notaio nella divisione negoziale.......................................... 295
7. La divisione giudiziale notarile .............................................................................. 296
CAPITOLO 16 LA DIVISIONE A DOMANDA CONGIUNTA
1. L’istituto della divisione congiunta...................................................................... 299
2. Gli aspetti ulteriori della disciplina in vigore sulla divisione a domanda
congiunta ....................................................................................................................... 302
3. Il procedimento ordinario di divisione e la divisione a domanda
congiunta ....................................................................................................................... 304
4. Le soluzioni non contenziose. In particolare la mediazione obbligatoria
...................................................................................................................................... 307
INDICE
IX
5. Osservazioni intorno all’istituto della divisione a domanda congiunta. 309
6. Il disegno complessivo dell’istituto come inteso dalla norma vigente. 313
CAPITOLO 17 ISTANZA DI ATTRIBUZIONE DEL BENE INDIVISIBILE
1. Dove interviene la norma di riferimento?......................................................... 321
2. Sulla nozione di non comoda divisibilità in particolare .............................. 326
3. Il criterio dell’attribuzione dell’intero veicola lo scioglimento della
comunione .................................................................................................................... 330
CAPITOLO 18 OPERAZIONI DIVISIONALI CON ESTRAZIONE A
SORTE ED ASSEGNAZIONE DEI LOTTI
1. La previsione dispositiva della norma di riferimento................................... 336
2. Derogabilità della regola dell’estrazione a sorte............................................ 337
3. Assegnazione diretta e obbligo di motivazione............................................. 339
4. L’ingresso del criterio del sorteggio dei lotti................................................... 340
5. Il giudice e l’estrazione a sorte dei lotti............................................................. 342
6. La commassazione delle quote tra taluni coeredi giustifica la deroga
al criterio dell’estrazione a sorte delle porzioni ............................................. 345
7. La derogabilità del criterio dell’estrazione a sorte limitato dal solo
vizio motivo................................................................................................................... 348
8. Analisi combinata delle disposizioni di cui agli artt. 720 e 729 c.c. ...... 351
9. La violazione della regola dell’estrazione a sorte dei lotti......................... 356
CAPITOLO 19 RILASCIO DEL BENE IN FAVORE DELL’ASSEGNATARIO
1. Il rilascio del bene assegnato in generale ........................................................ 359
2. Esecuzione forzata per consegna o rilascio.................................................... 361
3. Il precetto, la funzione dell’esecuzione, la legittimazione attiva
all’opposizione.............................................................................................................. 364
4. La consegna e le cose pignorate ......................................................................... 367
5. Locazione di immobile urbano e restituzione alla comunione............... 370
6. Modo del rilascio ed estinzione della procedura........................................... 372
7. Cose mobili estranee all’immobile oggetto di rilascio: la disciplina
odierna............................................................................................................................. 376
8. Provvedimenti temporanei per la soluzione di questioni contingenti. 379
9. Liquidazione delle spese anticipate dalla parte istante.............................. 380
INDICE
X
CAPITOLO 20 VERBALE DI RILASCIO
1. Inquadramento della figura del verbale ............................................................ 385
2. Processo verbale e connesse attività ................................................................. 387
3. Il verbale di rilascio e la parte che riceve .......................................................... 388
4. Il trasferimento del possesso del bene.............................................................. 389
CAPITOLO 21 IL TITOLO ESECUTIVO
1. Il titolo esecutivo e la soluzione delle insorte controversie su di esso. 393
2. La sentenza di divisione titolo esecutivo per il rilascio............................... 395
3. La sentenza in senso sostanziale......................................................................... 396
4. Impugnabile mediante ricorso straordinario per cassazione l’ordinanza
ex art. 348-ter c.p.c............................................................................................... 398
5. Il decreto di attribuzione dei beni ai condividenti ........................................ 400
6. Operazioni di sorteggio delegate e decreto del giudice istruttore ....... 401
7. Il decreto ex art. 195 disp. att. c.p.c. e la sua efficacia esecutiva............ 402
8. Le sentenze non definitive non possiedono efficacia di titoli esecutivi. 403
9. In tema di atti esecutivi ex art. 788 c.p.c. e di possibili rimedi................. 405
10. La provvisoria esecutività della sentenza di prime cure. Il principio di
legittimità. Il tema del giudicato........................................................................... 407
11. Sentenze strumentali e definitive in materia di processo divisorio ...... 410
12. Il giudizio di divisione, i mezzi decisori, le contestazioni, in particolare
la sentenza..................................................................................................................... 412
Indice analitico ....................................................................................................................... 417
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