L'Inquisizione in generale e quella romana in particolare sono state elevate, secondo una certa "moda" storiografica, ad autentici emblemi dei modi e delle forme di fare giustizia in criminalibus tra basso medioevo e prima età moderna. Alla luce dell'impostazione tradizionale, la Chiesa di Roma, forte del sostegno dei sovrani cattolici, avrebbe allestito una macchina giudiziaria etichettata come disumana e sanguinaria, intesa a reprimere la devianza dall'ortodossia della fede e a superare la frattura dell¿unità religiosa europea, a tutela dei principi basilari su cui si fondava la religione cattolica romana, in nome della conservazione dell'ordine sociale, oltre che della purezza della fede. Dall'analisi dei manuali rivolti agli inquisitori e dalla disamina di numerosi processi per eresia emerge invece come la procedura seguita dal Sant'Uffizio fosse caratterizzata da una felice combinazione di scrittura e oralità , dall'intervento dei vescovi essenzialmente a garanzia degli imputati e dalla collaborazione dei consultori, professionisti indipendenti che non appartenevano al personale del tribunale e come tali effettiva garanzia di imparzialità . Il ricorso alla tortura veniva effettuato con tutta una serie di limitazioni e moderazioni al fine di ricorrervi come extrema ratio e, a dispetto dei luoghi comuni, veniva riconosciuto ampio spazio al diritto di difesa, con possibilità , ammessa nella pratica, di libera scelta del patrocinatore. Non possono passare inosservate neppure la meticolosa motivazione in fatto e in diritto delle sentenze, in un'epoca in cui questa conquista di civiltà era ancora di là da venire; la facoltà dei giudici di mitigare, commutare e condonare la pena a fronte del ravvedimento del reo, coerente col carattere di tribunale di penitenza, oltre che di foro penale, che rivestiva il Sant'Uffizio; la severa responsabilità in cui incorrevano gli inquisitori colpevoli di negligenza o sospinti da spirito di favoritismo o di persecuzione. Solo per i recidivi e gli impenitenti era prevista la famigerata consegna al braccio secolare, dopo plurimi tentativi di correggere, emendare e convincere l¿eretico della falsità della sua dottrina. In tutte le altre ipotesi il prezzo che gli inquisitori imponevano di pagare - accanto a pene afflittive che venivano regolarmente ridotte nella durata, - era una pubblica e solenne promessa giurata di pentimento e di rinuncia all'errore, persuasi, come erano i giudici della fede, di lavorare per una causa giusta e santa, in nome della pura verità .
INDICE GENERALE
Introduzione.............................................................................................................. 1
CAPITOLO PRIMO
IL PROCESSO INFORMATIVO
1. L’autorità dell’inquisitore e la competenza ratione materiae ....................... 17
2. L’introduzione del processo ........................................................................... 33
3. Il ricorso alla procedura sommaria ................................................................ 54
4. Il sopralluogo e la perizia ............................................................................... 62
5. La prova testimoniale...................................................................................... 64
6. La chiamata in causa dell’imputato ............................................................... 82
7. L’interrogatorio del reo................................................................................... 92
8. Il confronto...................................................................................................... 106
9. La valutazione delle prove.............................................................................. 109
CAPITOLO SECONDO
DAL PROCESSO RIPETITIVO ALLA SENTENZA
1. La ripetizione dei testimoni del Fisco ........................................................... 119
2. Le difese e i testimoni a discolpa................................................................... 131
3. La rigorosa quaestio ......................................................................................... 140
4. Assoluzione, purgatio canonica e ritrattazione............................................... 172
5. L’abiura............................................................................................................ 181
6. L’abbandono al braccio secolare.................................................................... 193
7. La condanna del contumace........................................................................... 203
CAPITOLO TERZO
I PROCESSI DI STREGONERIA
1. Premessa........................................................................................................... 219
2. La ‘caccia alle streghe’ tra antiche suggestioni e aneliti di rinnovamento .. 225
Conclusioni................................................................................................................ 243
Fonti.......................................................................................................................... 249
Bibliografia ................................................................................................................ 255
Indice dei nomi......................................................................................................... 279