Il presente volume si pone l'obiettivo di ricostruire, in primo luogo, le principali tappe dell'evoluzione della tutela differenziata semplificata in Italia e in Europa dall'età bassomedievale sino ai giorni nostri. La previsione di canali di tutela più celeri rispetto al rito ordinario costituisce, infatti, una tecnica di erogazione della tutela giurisdizionale che ha radici quasi millenarie. L'ultima tappa di questo lungo percorso evolutivo è segnato, in particolare, dall'introduzione - con la l. 18 giugno 2009, n. 69 - degli artt. 702 bis ss. c.p.c., i quali delineano un modello semplificato di trattazione delle controversie di competenza del tribunale in composizione monocratica, ma convertibile discrezionalmente in rito ordinario dal giudice ogniqualvolta risulti opportuna, in corso di causa, una "istruzione non sommaria". Sebbene il procedimento de quo non abbia trovato in questi anni la diffusione auspicata, il legislatore, a distanza di pochi anni, ne ha ulteriormente ampliato l'operatività , dapprima introducendo un procedimento sommario di tipo "esclusivo" (v. il d.lgs 1° settembre 2011, n. 150) e, successivamente, prevendendo un meccanismo di passaggio dal rito ordinario al rito sommario (c.d. sommario "convertito"), attraverso l'innesto dell'art. 183 bis nel codice di rito (v. il d.l. n. 132 del 2014, convertito con modificazioni in l. n. 162 del 2014). Le suddette innovazioni impongono la necessità di definire con particolare attenzione la trama dei rapporti che intercorrono tra il rito ordinario e i tre modelli processuali sopracitati. Di qui l'idea, sviluppata nel presente volume, di concentrare l'indagine sull'istituto della conversione del procedimento. È evidente che lo sviluppo e la diffusione del procedimento sommario di cognizione nei prossimi anni dipendono anche dal corretto e proficuo funzionamento di siffatto meccanismo. Per tali motivi, l'attenzione degli studiosi e degli operatori giuridici verso queste tematiche non può che essere massima."
Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XI
CAPITOLO I
LE PROCEDURE SOMMARIE
NELLA STORIA DEL DIRITTO PROCESSUALE
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2. Alle origini della tutela sommaria: la nascita delle prime forme di tutela
semplificata nell’età bassomedievale. La Clementina Saepe . . . . . . . . . 6
3. La progressiva diffusione del processo sommario dal medioevo alle prime
codificazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
4. Il procedimento sommario nella età delle codificazioni: le Ordonnances
colbertiane di procedura civile e commerciale del 1667 e del 1673 . . . . 22
5. (Segue:) la codificazione napoleonica e i codici preunitari. . . . . . . . . . 25
6. L’unificazione del Regno d’Italia e il codice di procedura civile del 1865. 32
7. Il superamento della contrapposizione tra rito ordinario e rito sommario
nel codice del 1940 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
8. Procedimento ordinario e riti speciali: il fenomeno della tutela giurisdizionale
differenziata. L’eccessiva frammentazione dei riti come causa di
inefficienza ed incertezze applicative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
9. La necessità di prevedere, in un’ottica de iure condendo, un unico modello
procedimentale flessibile e adattabile alla complessità concreta della controversia.
Spunti per un confronto comparatistico: il case management
giudiziale in alcune esperienze giuridiche straniere. . . . . . . . . . . . . . 54
CAPITOLO II
I RITI SOMMARI DI COGNIZIONE
DALLA L. N. 69/2009 ALLA RECENTE RIFORMA DEL 2014
1. Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
2. Le novità introdotte dalla l. 18 giugno 2009, n. 69: la soppressione di alcuni
riti speciali, l’introduzione del rito sommario di cognizione, la delega per la
riduzione e la semplificazione dei riti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
3. La controversa natura del procedimento sommario di cognizione ex artt.
702 bis e ss. c.p.c. Critiche alla tesi che ravvisa in tale procedimento un
esempio di tutela giurisdizionale a cognizione sommaria . . . . . . . . . . 81
4. Breve analisi della struttura procedimentale del rito sommario. . . . . . . 95
5. Ambito applicativo e criteri direttivi contenuti nella delega di cui all’art. 54
della l. 59/2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
6. L’attuazione della delega in materia di semplificazione e riduzione dei riti:
il d.lgs. 1° settembre 2011, n. 150. Struttura del decreto delegato e analisi
della tecnica da impiegare per ricostruire la disciplina del singolo sotto-rito
ricondotto al modello sommario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111
7. Il procedimento di cognizione di cui agli artt. 702 bis e ss. c.p.c. e il
“modello sommario†nella versione “corretta†dall’art. 3 del d.lgs. n.
150/2011. Due modelli a confronto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119
8. La mini-riforma del 2014 e l’introduzione di un nuovo modello di rito sommario
di cognizione. Brevi cenni sul futuro del rito sommario di cognizione
nell’ottica delle nuove riforme attualmente in discussione in Parlamento . 126
CAPITOLO III
L’ISTITUTO DELLA CONVERSIONE
DEL PROCEDIMENTO TRA PASSATO E PRESENTE
1. L’importanza di indagare i complessi rapporti tra rito ordinario e rito
sommario di cognizione alla luce del quadro normativo. Impostazione del
problema e delimitazione dell’ambito di ricerca . . . . . . . . . . . . . . . 139
2. Il mutamento del rito nel codice di procedura civile del 1865 . . . . . . . 143
3. L’evoluzione della disciplina in tema di mutamento del rito: la riforma del 1901. 148
4. La disciplina del mutamento del rito nei rapporti tra rito ordinario e rito
speciale del lavoro. A) La conversione del rito ordinario in rito laburistico
ex art. 426 c.p.c . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155
5. (Segue:) B) la conversione del rito del lavoro in rito ordinario ex art. 427 c.p.c. 164
6. (Segue:) C) la conversione del rito in appello ai sensi dell’art. 439 c.p.c. . 169
7. Le ipotesi di mutamento del rito nell’abrogato processo societario di cui al
d.lgs. n. 5 del 2003. A) La disciplina della conversione dettata in relazione
al rito societario ordinario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172
8. (Segue:) B) la conversione del rito sommario societario ex art. 19 . . . . . 180
9. Rilievi conclusivi: sintetica comparazione dei sistemi di conversione analizzati
alla ricerca dei tratti comuni a tutte le discipline . . . . . . . . . . . 194
CAPITOLO IV
L’ERRORE NELLA SCELTA DEL RITO
E IL CUMULO DI CAUSE SOGGETTE A RITI DIVERSI
Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205
Sezione I
La pronunzia di inammissibilità ex art. 702 ter, comma 2, c.p.c
1. Definizione dell’ambito applicativo del rito sommario di fonte codicistica.
Pretese limitazioni quoad petita . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 207
2. (Segue:) l’esclusione delle cause attribuite al Tribunale in composizione
collegiale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 212
3. (Segue:) l’inapplicabilità del rito sommario alle controversie attribuite al
giudice di pace e alla Corte d’appello. Le controversie non appellabili . . 216
4. (Segue:) la controversa applicabilità del rito sommario alle controversie
assoggettate a procedimenti speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 220
5. (Segue:) l’opposizione a decreto ingiuntivo e gli incidenti cognitivi in
materia esecutiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229
6. La proposizione del rito sommario al di fuori del suo ambito applicativo:
la pronuncia di inammissibilità della domanda giudiziale ex art. 702 ter,
comma 2, c.p.c.; considerazioni critiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 236
7. Gli orientamenti restrittivi della dottrina e della giurisprudenza in ordine
alla previsione dell’art. 702 ter, comma 2, c.p.c. . . . . . . . . . . . . . . . 245
8. Il rilievo della questione di inammissibilità nel processo in primo grado e
in appello. La espressa non impugnabilità dell’ordinanza di inammissibilitÃ
e la ricorribilità in Cassazione ex art. 111, comma 7, Cost. . . . . . . . . 250
9. La pronuncia di inammissibilità della domanda riconvenzionale e delle
altre domande cumulate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 258
Sezione II
Il mutamento del rito ex art. 4 d.lgs. 150/2011
1. La disciplina unitaria in tema di mutamento del rito per le controversie
regolate dal decreto sulla semplificazione dei riti (art. 4 d.lgs. n. 150/2011). 264
2. (Segue:) l’ambito applicativo della disciplina speciale . . . . . . . . . . . . 265
3. (Segue:) il regime di rilevabilità del vizio e l’ordinanza di conversione . . 267
4. (Segue:) gli effetti processuali e sostanziali connessi al mutamento del rito. 273
CAPITOLO V
LA CONVERSIONE DEL RITO IN RAGIONE
DELLA COMPLESSITÀ O SEMPLICITÀ
DELLA CONTROVERSIA
Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285
Sezione I
La conversione del rito sommario in ordinario.
Il presupposto della “istruzione non sommaria†e la separazione delle domande riconvenzionali
1. Delimitazione dell’ambito applicativo della conversione ex art. 702 ter,
comma 3, c.p.c. La non convertibilità nel decreto sulla semplificazione dei
riti, dubbi di legittimità costituzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 287
2. Definizione del concetto di “istruzione non sommaria†impiegato dall’art.
702 ter, comma 3, c.p.c. quale presupposto della conversione giudiziale. Il
concetto di complessità -semplicità della controversia nell’abrogato rito
sommario societario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 294
3. I vari orientamenti interpretativi sviluppatisi in dottrina e giurisprudenza
circa il concetto di complessità della controversia di cui all’art. 702 ter,
comma 3, c.p.c . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 299
4. La valutazione di compatibilità della causa con le forme sommarie . . . . 308
5. La discussa incompatibilità dell’istituto della sospensione del processo con
l’istruzione sommaria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 314
6. Il potere giudiziale di conversione del rito e il ruolo delle parti . . . . . . 318
7. Configurabilità di un regime di preclusioni funzionale alla pronuncia della
conversione del rito nella prima udienza. Critiche e limiti . . . . . . . . . 323
8. L’ordinanza di conversione del rito: contenuto ed effetti . . . . . . . . . . 331
Sezione II
La conversione del rito ordinario in sommario ai sensi del nuovo art. 183 bis c.p.c.
1. Il passaggio dal rito ordinario al rito sommario ex art. 183 bis. Premesse di
carattere generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 339
2. I presupposti per la conversione del rito ordinario ex art. 183 bis c.p.c.: a)
l’appartenenza della causa alla competenza del tribunale in composizione
monocratica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 348
3. (Segue:) b) la semplicità della lite e dell’istruzione probatoria . . . . . . . 353
4. La previa instaurazione del contraddittorio (in forma orale o scritta) e il
momento entro il quale può essere disposta la conversione. . . . . . . . . 356
5. L’istanza di passaggio dal rito ordinario al rito sommario quale rimedio
preventivo per ottenere l’equa riparazione in caso violazione del termine di
ragionevole durata del processo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 363
6. Le preclusioni istruttorie nel rito sommario convertito. Le criticità espresse
dalla dottrina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 372
7. (Segue:) le diverse modulazioni del regime delle preclusioni in caso di
conversione del rito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 377
8. La trattazione della causa dopo la conversione del rito in sommario. L’impugnazione
dell’ordinanza ex art. 702 quater c.p.c. . . . . . . . . . . . . . . 383
Indice degli autori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 387
Indice analitico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 391