CAPITOLO I
PREMESSE DI INQUADRAMENTO SISTEMATICO
1. Interesse, scopo e articolazione del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2. Necessità di partire dalla ricognizione di talune premesse di carattere
sistematico, che fungano da sfondo e da riferimento ermeneutico per la
soluzione delle questioni ricostruttive e interpretative poste dalla disciplina
del concordato preventivo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
2.1. Il “principio di tipicità †e le argomentazioni spese a suo suffragio. 4
2.2. Il c.d. “principio di completezza†o di “organicità †e le argomentazioni
spese o spendibili in suo favore . . . . . . . . . . . . . . . 6
2.3. Gli approdi più attendibili in punto di contemperamento tra i due
principi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
CAPITOLO II
LE FATTISPECIE PUBBLICITARIE
1. Le fattispecie dotate di piena e pacifica “rilevanza pubblicitaria†in
quanto oggetto di previsioni normative esplicite: la domanda di concordato
(art. 161, comma 5, l. fall.); la situazione finanziaria mensile
dell’impresa (art. 161, comma 8, l. fall.); il decreto di ammissione al
concordato (art. 166, comma 1, l. fall.); il provvedimento di fissazione
dell’udienza per l’avvio del giudizio di omologazione (art. 180, comma
1, l. fall.); il decreto di omologazione (art. 180, comma 5, l. fall.) . . . 14
2. I casi in cui manca una previsione normativa esplicita, ma la mancata
previsione risulta colmabile per via interpretativa . . . . . . . . . . . . . 21
2.1. Fattispecie la cui “tipicità †può essere ricavata attraverso uno
sviluppo interpretativo del sistema normativo positivo . . . . . . 22
2.1.1. La decisione di presentare domanda/proposta di concordato
preventivo (comb. disp. artt. 161, comma 4, e
152 l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
2.1.2. La pubblicità del decreto di ammissione al concordato,
ove il debitore possieda quote di società a responsabilitÃ
limitata (art. 166, comma 2, l. fall.) . . . . . . . . . . . . 29
2.2. Casi in cui il principio di tipicità deve essere conciliato con la
previsione della pubblicazione di un “estrattoâ€. . . . . . . . . . . 32
2.2.1. La pubblicazione del decreto di ammissione al concordato
(artt. 163 e 166 l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . 34
2.2.2. Il decreto di omologazione di concordato con cessione
di beni recante la nomina di uno o più liquidatori
giudiziali e del comitato dei creditori (art. 182, comma
1, 1° periodo, l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 37
2.3. Una possibile (anche se improbabile) ipotesi di tipicità “indirettaâ€:
il decreto con cui viene stabilita l’apertura di un procedimento
competitivo a fronte di un piano che contempli determinate
ipotesi di trasferimento o affitto d’azienda, di rami d’azienda
o specifici beni o di atti di straordinaria amministrazione da
autorizzare (art. 163-bis l. fall.). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
2.4. Il principio di completezza e la conseguente pubblicità dei decreti
che modificano i contenuti dei decreti di ammissione al concordato
o delle modifiche apportate alla proposta o al piano di
concordato nei casi previsti dalla legge . . . . . . . . . . . . . . . 39
2.5. Il principio di completezza riferito ai profili effettuali, più che a
quelli strutturali, della fattispecie normativa esplicita . . . . . . . 42
2.5.1. I decreti che dichiarano l’inammissibilità della proposta
di concordato (artt. 162, comma 2, e 179 l. fall.) o
l’improcedibilità della domanda (art. 161, comma 6, ult.
periodo, l. fall.) o che dispongono la revoca dell’ammissione
(artt. 173, 185, comma 6, e 186-bis, comma 7, l.
fall.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
2.5.2. Il decreto che accerta l’avvenuta esecuzione del concordato
(art. 185 l. fall.): rinvio . . . . . . . . . . . . . . 45
2.6. Il principio di tipicità come sviluppo interpretativo del sistema,
assieme al principio di completezza e a questioni legate alla
pubblicazione di un “estrattoâ€: il decreto di omologazione recante
la nomina di uno o più liquidatori e di un comitato di
creditori (art. 182, comma 1, 1° periodo, l. fall.) . . . . . . . . . 45
2.7. Il principio di tipicità come sviluppo interpretativo del sistema e
il principio di completezza inteso nel senso sostanzialistico come
sopra delineato: il decreto che dovesse accertare l’avvenuta esecuzione
del concordato (art. 185 l. fall.) . . . . . . . . . . . . . . 48
2.8. Una questione particolare: la necessità o meno che venga adottato
e pubblicato un provvedimento che attesti la chiusura del
concordato preventivo per effetto della intervenuta omologazione
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51
2.9. Il principio di tipicità come sviluppo interpretativo del sistema e
il principio di completezza inteso in senso classico: i provvedimenti
con cui il tribunale attribuisce al commissario giudiziale
poteri sostitutivi rispetto al debitore o con cui nomina un amministratore
giudiziario (art. 185, commi 4 e 6, l. fall.) . . . . . . . 54
3. I casi in cui, a prescindere dalla eventuale invocazione di un interesse
generale alla conoscenza pubblica di determinati atti o fatti, deve
escludersi la possibilità di colmare la mancata previsione normativa
esplicita per via interpretativa: il decreto con cui viene concesso il
termine per la presentazione della proposta completa di concordato
(art. 161, comma 6, 3° periodo, l. fall.); i provvedimenti di autorizzazione
al compimento degli atti di straordinaria amministrazione (art.
161, comma 7, l. fall.); il decreto di abbreviazione del termine per la
presentazione della proposta di concordato (art. 161, comma 8, 4°
periodo, l. fall.); la presentazione di proposte concorrenti (art. 163,
comma 4, l. fall.); i decreti del giudice delegato nel corso della procedura
(art. 164 l. fall.); il decreto di autorizzazione a sciogliersi dai
contratti in corso di esecuzione (art. 169-bis l. fall.); il decreto con cui
viene disciplinata la discussione sulla proposta di concordato (art. 175,
comma 3, l. fall.); l’avviso ai creditori del mutamento delle condizioni
di fattibilità del piano (art. 179, comma 2, l. fall.); la relazione semestrale
del liquidatore giudiziale (art. 182, comma 6, l. fall.) . . . . . . . 57
CAPITOLO III
L’EFFICACIA DELLA PUBBLICAZIONE DELLA DOMANDA
DI CONCORDATO E DEL DECRETO DI AMMISSIONE
1. Sintetica ricognizione dell’efficacia e della natura giuridica della pubblicazione
della domanda di concordato e del decreto di ammissione
alla procedura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
2. Gli effetti della domanda di concordato, con separato riguardo a quelli
che discendono dal suo deposito in cancelleria e a quelli che discendono
dalla sua pubblicazione nel registro delle imprese . . . . . . . . . . . . . 63
3. Il dies a quo di efficacia del decreto di ammissione al concordato e la
natura giuridica della sua pubblicazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
CAPITOLO IV
QUESTIONI INTERPRETATIVE/APPLICATIVE
POSTE DALLE PRINCIPALI FATTISPECIE PUBBLICITARIE
1. Le principali questioni interpretative/applicative che si pongono, sul
piano pubblicitario, in relazione a talune delle fattispecie passate in
rassegna nei precedenti paragrafi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
2. La pubblicazione della decisione di presentare la domanda di
concordato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
2.1. Se la pubblicazione valga per le sole società di capitali e cooperative
o debba essere effettuata anche per le decisioni adottate in
seno a società di persone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
2.2. Se per il deposito in cancelleria della domanda si debba attendere
l’avvenuta pubblicazione della decisione/deliberazione o sia sufficiente
l’avvenuta presentazione della domanda all’ufficio del
registro delle imprese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79
2.3. La competenza dell’organo amministrativo e il possibile ruolo
dell’assemblea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82
3. Il registro (o i registri) delle imprese dove pubblicare la domanda di
concordato in caso di divergenza tra sede legale e sede effettiva e dove
effettuare (tutte o alcune tra) le pubblicazioni successive . . . . . . . . 87
4. Se con la pubblicazione della domanda di concordato debbano essere
pubblicati anche tutti i documenti che la legge dispone che siano allegati
alla domanda in sede di deposito in cancelleria . . . . . . . . . . . . . . 90
5. Ulteriori precisazioni relativamente alla pubblicità della domanda di
concordato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91
6. Alcune precisazioni di carattere tecnico sulla pubblicazione con cadenza
mensile della situazione finanziaria dell’impresa . . . . . . . . . . 92
7. Considerazioni di ulteriore messa a punto in riferimento alla pubblicitÃ
del decreto di ammissione al concordato in presenza di quote di societÃ
a responsabilità limitata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95