Premessa alla seconda edizione...................................................................... v
Premessa alla prima edizione ........................................................................ VII
Tavola delle abbreviazioni............................................................................ xxv
Obiettivo di questo volume........................................................................... XXIX
CAPITOLO I
INTRODUZIONE. IL DIRITTO DELLA SOCIETÀ INTERNAZIONALE
Sezione I. IL DIRITTO INTERNAZIONALE PRIMA DELLA NASCITA DELLO STATO MODERNO
§ 1. L'apporto della Bibbia ........................................................................ 13
§ 2. La prassi delle città greche ................................................................... 14
§ 3. L'eredità dell'impero romano ............................................................... 15
§ 4. Il diritto internazionale nel Medioevo...................................................... 17
Sezione II. IL DIRITTO INTERNAZIONALE DALLA NASCITA DELLO STATO MODERNO NEL XVI SECOLO FINO
ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE
§ 1. La nascita dello Stato moderno e lo sviluppo del diritto internazionale ............. 18
1. Il fondamento teorico: la sovranità dello Stato ..................................... 18
2. Il fondamento morale: la laicizzazione dello Stato................................. 19
3. Gli elementi costitutivi dello Stato moderno........................................ 20
4. Un breve bilancio del diritto internazionale alla fine del XVIII secolo ........ 21
§ 2. Il diritto internazionale tradizionale: il diritto della società inter-statuale ........... 23
1. La struttura della società internazionale classica ................................... 23
2. Lo sviluppo del diritto internazionale “pubblicoâ€.................................. 24
Sezione III. LO SVILUPPO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE TRA LE DUE GUERRE
§ 1. Lo sviluppo delle organizzazioni internazionali: l'istituzionalizzazione della pace e
delle relazioni internazionali ................................................................. 26
§ 2. La limitazione, poi il divieto dell'uso della forza nelle relazioni internazionali..... 27
§ 3. L'istituzionalizzazione di una giurisdizione internazionale ............................. 28
§ 4. L'estensione materiale (ratione materiae) del diritto internazionale .................. 28
Sezione IV. LA SOCIETÀ TRANSNAZIONALE CONTEMPORANEA E I NUOVI SVILUPPI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
§ 1. La società transnazionale: la diversificazione degli attori della societÃ
internazionale ................................................................................... 29
1. Gli Stati .................................................................................... 29
2. Le organizzazioni internazionali intergovernative (OIG) ......................... 33
3. Gli enti a statuto internazionale ibrido............................................... 33
4. Gli enti pubblici interni ai singoli Stati...........................................
5. Le organizzazioni non governative (ONG) .......................................... 35
6. I soggetti privati e le “multinazionali†............................................... 36
§ 2. Struttura e portata del diritto internazionale contemporaneo ......................... 38
1. La diversificazione del diritto internazionale in ragione dei suoi soggetti
(ratione personae) ........................................................................ 38
2. La diversificazione del diritto internazionale in ragione del suo ambito d'applicazione
(ratione materiae) ........................................................... 39
Sezione V. IL DIRITTO INTERNAZIONALE CONTEMPORANEO: DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE
§ 1. Il diritto internazionale contemporaneo: un diritto transnazionale ................... 40
§ 2. Ordinamento interno e ordinamento internazionale: la specificità del diritto
internazionale ................................................................................... 42
1. L'ordinamento interno: un sistema giuridico perfetto e completo .............. 42
2. L'ordinamento internazionale: un sistema giuridico imperfetto e incompleto. 43
3. Il diritto internazionale in questione: diritto, politica o morale? ................ 46
§ 3. L'interpenetrazione crescente tra l'ordinamento internazionale/transnazionale e
l'ordinamento interno ......................................................................... 48
PRIMA PARTE
LA SUPERIORITÀ DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
CAPITOLO II
IL PRIMATO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE SUL DIRITTO INTERNO
Sezione I. UN PRINCIPIO INTEGRALMENTE RICONOSCIUTO A LIVELLO INTERNAZIONALE
§ 1. La “superiorità †del diritto internazionale sulle norme costituzionali ................ 52
1. La prassi arbitrale........................................................................ 52
2. La prassi giudiziaria...................................................................... 54
§ 2. La superiorità del diritto internazionale sulle leggi interne ............................ 56
§ 3. La superiorità del diritto internazionale sugli atti amministrativi di uno Stato ..... 56
§ 4. La superiorità del diritto internazionale sulle sentenze dei giudici interni .......... 57
1. Il ruolo del giudice o dell'arbitro nella valutazione della compatibilità di una
norma statale con una norma internazionale........................................ 58
2. La discordanza sistematica tra l'efficacia internazionale e l'efficacia interna
delle norme giuridiche................................................................... 60
Sezione II. UN PRINCIPIO NON UNIFORMEMENTE RICONOSCIUTO A LIVELLO NAZIONALE
§ 1. Un pieno riconoscimento da parte dei soggetti “derivati†del diritto internazionale. 63
1. Gli enti giuridici a carattere interstatuale............................................ 64
2. I soggetti giuridici privati ............................................................... 64
§ 2. Un pieno riconoscimento da parte dei soggetti primari ed “originari†del diritto
internazionale: gli Stati........................................................................ 65
1. Il preambolo della Carta dell'ONU .................................................. 65
2. La superiorità del diritto pattizio: la norma pacta sunt servanda ................ 65
3. La prassi degli Stati ...................................................................... 65
CAPITOLO III
LA GERARCHIA DELLE NORME NEL DIRITTO INTERNAZIONALE
Sezione I. LE NORME SOVRANAZIONALI
§ 1. Il mantenimento della pace: il primato della Carta delle Nazioni Unite............. 69
1. Il precedente: il primato del Patto della SdN ....................................... 69
2. La sua formulazione attenuata: l'articolo 103 della Carta delle Nazioni Unite. 69
3. Il riconoscimento del primato della Carta delle Nazioni Unite nella prassi
degli Stati .................................................................................. 69
4. L'incidenza diretta e concreta del primato della Carta delle Nazioni Unite: le
“sanzioni†di cui al Capo VII .......................................................... 70
§ 2. Il rispetto delle norme imperative del diritto internazionale: lo jus cogens.......... 74
1. Una nozione imprecisa .................................................................. 75
2. Un contenuto impreciso ed evolutivo................................................. 79
3. Degli effetti drastici: l'invalidità delle norme contrarie ........................... 81
Sezione II. LA LEGALITÀ INTERNAZIONALE: NASCITA E SVILUPPO PROGRESSIVO DI UNA GERARCHIA DELLE
FONTI
§ 1. La superiorità del diritto universale sul diritto regionale ............................... 89
1. La subordinazione del diritto regionale al diritto universale ..................... 89
2. Il diritto universale, quadro di riferimento minimo del diritto regionale ...... 91
§ 2. La superiorità del diritto internazionale regionale sul diritto di origine bilaterale. 92
1. La superiorità affermata dall'accordo regionale: l'esempio della CEE/UE ... 93
2. La superiorità dell'accordo bilaterale: l'esempio dei trattati a portata
economica ................................................................................. 96
§ 3. Il principio di legalità applicato alle organizzazioni internazionali: la gerarchia delle
fonti in seno alle organizzazioni internazionali ........................................... 96
1. La superiorità della carta costitutiva delle organizzazioni internazionali (o il
“diritto costituzionale†delle organizzazioni internazionali) ...................... 97
2. Le fonti previste da trattati e la subordinazione del diritto “derivatoâ€......... 99
SECONDA PARTE
L’ELABORAZIONE DELLE NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
Titolo I
LE NORME SCRITTE DI ORIGINE CONVENZIONALE
CAPITOLO IV
I TRATTATI CONCLUSI TRA GLI STATI
Introduzione. ........................................................................................... 107
Sezione I. LA CONCLUSIONE DEI TRATTATI
§ 1. Le procedure costituzionali interne ......................................................... 117
1. Il sistema di uno Stato unitario: il caso dell'Italia.................................. 118
2. Il sistema di uno Stato federale: l'esempio degli Stati Uniti d'America ....... 124
§ 2. Il procedimento internazionale .............................................................. 129
1. Il negoziato................................................................................ 130
2. La firma.................................................................................... 131
3. La ratifica, l'approvazione o l'accettazione.......................................... 133
4. La partecipazione successiva: l'adesione ............................................. 136
5. L'entrata in vigore dei trattati ......................................................... 137
6. L'applicazione dei trattati .............................................................. 139
7. Gestione dei trattati: il “depositarioâ€................................................. 141
§ 3. La partecipazione parziale: le riserve....................................................... 142
1. L'ammissibilità condizionata delle riserve ........................................... 142
2. Gli effetti delle riserve .................................................................. 145
3. Riserve e Costituzione italiana ........................................................ 147
§ 4. L'invalidità dei trattati ........................................................................ 148
1. La realtà della manifestazione del consenso ........................................ 149
2. La liceità dell'oggetto del trattato..................................................... 157
3. La pubblicità dei trattati ................................................................ 157
Sezione II. GLI EFFETTI DEI TRATTATI
§ 1. Gli effetti dei trattati nei confronti delle Parti contraenti .............................. 159
1. La forza obbligatoria dei trattati per le Parti contraenti: la norma pacta sunt
servanda.................................................................................... 160
2. La possibile diretta efficacia dei trattati a favore dei soggetti privati............ 161
3. L'esatta determinazione del significato e degli effetti di un trattato:
l'interpretazione .......................................................................... 162
§ 2. Gli effetti dei trattati rispetto agli Stati terzi.............................................. 167
1. L'inopponibilità dei trattati nei confronti degli Stati terzi........................ 168
2. Opponibilità dei trattati agli Stati terzi: i trattati che creano dei regimi
“oggettivi†................................................................................. 171
§ 3. La modifica dei trattati........................................................................ 175
1. Le procedure di modifica dei trattati ................................................. 175
2. Gli effetti della revisione................................................................ 178
§ 4. L'estinzione dei trattati ....................................................................... 180
1. Il termine finale e la condizione risolutiva........................................... 181
2. Lo scioglimento........................................................................... 181
3. L'estinzione delle parti o dell'oggetto del trattato ................................. 183
4. L'invalidità del trattato.................................................................. 183
5. Altre cause di estinzione (rinvio al Cap. XVI) ..................................... 183
6. Gli effetti della guerra sui trattati ..................................................... 184
§ 5. L'applicazione dei trattati .................................................................... 186
CAPITOLO V
GLI ACCORDI CONCLUSI TRA E DA ENTI NON-STATALI
Sezione I. GLI ACCORDI CONCLUSI TRA STATI E PRIVATI STRANIERI
§ 1. Tipologie di accordi............................................................................ 189
1. Diversità d'oggetto....................................................................... 189
2. Diversità rispetto alla loro natura giuridica ......................................... 190
3. Diversità nel loro ambito di applicazione............................................ 190
§ 2. La problematica giuridica: il diritto applicabile ai contratti “transnazionali†....... 190
1. Il punto di partenza: la sottoposizione del contratto al diritto interno di uno
Stato dato.................................................................................. 190
2. L'evoluzione contemporanea........................................................... 192
§ 3. La nascita di un “diritto internazionale dei contratti internazionali†................. 194
Sezione II. GLI ACCORDI (CONTRATTI) TRA ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI E SOGGETTI PRIVATI
§ 1. Tipologie di contratti conclusi dalle organizzazioni internazionali con soggetti
privati............................................................................................. 200
§ 2. Il diritto applicabile............................................................................ 201
1. L'applicazione di un diritto statale.................................................... 201
2. L'applicazione del diritto internazionale............................................. 201
§ 3. Un esempio specifico: i contratti di prestito della Banca Mondiale con enti non
statali ............................................................................................. 203
1. La natura di tali “accordi di prestito†................................................ 203
2. Il diritto applicabile a tali “accordi di prestito†.................................... 203
Sezione III. GLI ACCORDI CONCLUSI TRA PRIVATI ED IL LORO CONTROLLO INTERNAZIONALE
§ 1. Il controllo da parte del diritto internazionale di certi atti delle “potenze economiche
privateâ€: le pratiche commerciali restrittive ....................................... 204
1. La nozione di pratiche commerciali restrittive “internazionali†................. 205
2. Il controllo internazionale delle pratiche commerciali restrittive................ 205
§ 2. I soggetti privati, autori diretti di norme del diritto internazionale ................... 206
1. I soggetti privati, autori di norme finanziarie e monetarie internazionali...... 207
2. L'uniformazione delle condizioni di indennizzo in caso di inquinamento da
idrocarburi ad opera dei soggetti privati ............................................. 207
CAPITOLO VI
GLI IMPEGNI PRIVI DI FORZA VINCOLANTE TRA GLI STATI - IL SOFT LAW
Sezione I. TIPOLOGIA E FUNZIONI DEGLI IMPEGNI PRIVI DI FORZA VINCOLANTE TRA GLI STATI
§ 1. Tipologia ......................................................................................... 210
1. Gli accordi informali (o “gentlemen's agreementsâ€) .............................. 210
2. Gli atti giuridici concertati.............................................................. 212
§ 2. Funzioni.......................................................................................... 213
1. I vantaggi dell'informalismo nell'ordinamento internazionale ................... 213
2. I vantaggi dell'informalismo nell'ordinamento interno............................ 214
Sezione II. LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE GIURIDICHE DEGLI IMPEGNI PRIVI DI FORZA VINCOLANTE TRA
GLI STATI
1. La volontà di impegnarsi da parte delle Parti contraenti ............................... 215
2. Un contenuto variabile........................................................................ 216
3. Una pubblicità non sistematica .............................................................. 217
4. Degli oggetti diversificati ..................................................................... 218
5. Degli impegni privi di sanzioni .............................................................. 219
Titolo II
LE NORME SCRITTE DIVERSE DAI TRATTATI
CAPITOLO VII
GLI ATTI UNILATERALI DEGLI STATI
Sezione I. TIPOLOGIA DEGLI ATTI UNILATERALI DEGLI STATI
§ 1. Gli atti unilaterali discrezionali espressione della sovranità dello Stato.............. 223
1. Le dichiarazioni .......................................................................... 223
2. Il riconoscimento ......................................................................... 225
3. La protesta ................................................................................ 228
4. La rinuncia ................................................................................ 229
§ 2. Gli atti unilaterali obbligatori in base al diritto internazionale ........................ 229
1. Gli atti unilaterali “obbligatori†....................................................... 229
2. Gli atti unilaterali “facoltativi†........................................................ 230
Sezione II. IL REGIME GIURIDICO DEGLI ATTI UNILATERALI DEGLI STATI
§ 1. Gli atti condizionali............................................................................ 233
§ 2. Gli atti come manifestazione della prassi degli Stati..................................... 233
§ 3. Gli atti unilaterali, una fonte possibile di obblighi internazionali ..................... 237
1. L'atto unilaterale, un modo di espressione possibile della volontà dello Stato
a obbligarsi ................................................................................ 237
2. L'atto unilaterale quale modo di espressione del consenso dello Stato ad
obbligarsi .................................................................................. 238
CAPITOLO VIII
GLI ATTI UNILATERALI DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Introduzione. ........................................................................................... 241
Sezione I. GLI ATTI UNILATERALI DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, FONTE DIRETTA DEL DIRITTO
INTERNAZIONALE
§ 1. Il potere normativo interno o il diritto interno delle organizzazioni internazionali. 244
1. Raggio d'azione .......................................................................... 244
2. Regime giuridico degli atti ............................................................. 245
§ 2. Il potere normativo esterno: ovvero il potere “quasi legislativo†delle organizzazioni
internazionali............................................................................. 247
1. Il potere normativo esterno delle organizzazioni internazionali nei confronti
degli Stati membri........................................................................ 247
2. Il potere normativo esterno delle organizzazioni internazionali nei confronti
degli Stati non membri .................................................................. 253
Sezione II. GLI ATTI UNILATERALI DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI QUALE FONTE INDIRETTA DEL
DIRITTO INTERNAZIONALE
§ 1. Le risoluzioni delle organizzazioni internazionali come fattori della formazione
accelerata della consuetudine ................................................................ 256
1. L'accelerazione del processo consuetudinario in ragione della presenza delle
organizzazioni internazionali ........................................................... 256
2. Qualche esempio di “consuetudine†favorita dalle risoluzioni delle organizzazioni
internazionali....................................................................... 257
§ 2. Le risoluzioni delle organizzazioni internazionali come diritto “programmaticoâ€.. 258
1. Le risoluzioni che propongono un diritto programmatico ........................ 258
2. Le risoluzioni che non impediscono il “mantenimento provvisorio†del diritto
positivo esistente ......................................................................... 259
CAPITOLO IX
GLI ATTI UNILATERALI TRANSNAZIONALI
Sezione I. UNA FONTE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE - TRANSNAZIONALE
§ 1. Caratteristiche generali........................................................................ 261
1. Il rispetto delle norme generali dell'ordinamento internazionale ............... 262
2. Un'applicazione indifferenziata ratione personae................................... 262
3. Un diritto professionale................................................................. 262
4. Le sanzioni ................................................................................ 263
§ 2. Principali applicazioni ......................................................................... 263
1. Il mondo non-economico ............................................................... 263
2. Il mondo economico ..................................................................... 264
Sezione II. UNA FONTE DI DIRITTO INTERNO
§ 1. La necessaria distinzione tra gli aspetti formali e materiali del diritto ............... 265
1. La situazione tradizionale: assenza di distinzione .................................. 265
2. La distinzione attuale.................................................................... 266
3. Le difficoltà per l'interprete............................................................ 266
§ 2. La “fusione per assorbimento†della norma interna con la regola transnazionale . 267
1. La “lex sportiva†......................................................................... 267
2. La nuova “lex mercatoria†.............................................................. 267
§ 3. Lo standard: veicolo giuridico di transnazionalizzazione del diritto................... 269
Titolo III
LE NORME NON SCRITTE
CAPITOLO X
LA CONSUETUDINE INTERNAZIONALE
Introduzione. ........................................................................................... 272
Sezione I. IL FONDAMENTO DELLA REGOLA CONSUETUDINARIA
§ 1. La concezione soggettiva: la consuetudine come “trattato implicito tra Statiâ€...... 275
1. La concezione tradizionale ............................................................. 275
2. Una concezione consacrata dalla Corte internazionale di giustizia ............. 276
3. Un valore esplicativo insufficiente..................................................... 277
§ 2. La concezione oggettiva: la consuetudine come prodotto delle necessità della vita
di relazione internazionale.................................................................... 277
1. Una concezione realista e moderna della consuetudine........................... 277
2. Una concezione che corrisponde al modo attuale di elaborazione del diritto
internazionale ed allo stato della società transnazionale.......................... 278
3. Una teoria confermata dalla CIG ..................................................... 279
Sezione II. GLI ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA CONSUETUDINE INTERNAZIONALE
§ 1. L'elemento oggettivo: la ripetizione dei fatti (la diuturnitas) .......................... 280
1. La ricerca dei precedenti ............................................................... 280
2. La continuità (o la reiterazione) della prassi........................................ 282
§ 2. L'elemento psicologico: l'opinio juris sive necessitatis cioè “il riconoscimento del
carattere obbligatorio della regola non scrittaâ€........................................... 283
1. Consuetudine e cortesia internazionale (comitas gentium) ....................... 283
2. Il riconoscimento esplicito del carattere obbligatorio della consuetudine
internazionale ............................................................................. 284
3. L'assenza di obiezioni ................................................................... 285
Sezione III. IL RUOLO DELLA CONSUETUDINE
§ 1. L'ambito di applicazione territoriale della consuetudine ............................... 287
1. Le consuetudini generali ................................................................ 287
2. Le consuetudini regionali ............................................................... 288
3. Le consuetudini locali ................................................................... 289
§ 2. La consuetudine, fattore di stabilizzazione della norma giuridica ..................... 290
§ 3. La consuetudine, fattore di modificazione della norma giuridica internazionale ... 292
1. La consuetudine “revisionista†........................................................ 292
2. La consuetudine rivoluzionaria o “selvaggia†....................................... 293
§ 4. La consuetudine, elemento fondamentale del diritto e dei rapporti “transnazionaliâ€. 294
CAPITOLO XI
I PRINCÃŒPI GENERALI DI DIRITTO
1. Il contesto storico .............................................................................. 295
2. Un'espressione dai molteplici significati ................................................... 296
3. Dei principi che formano oggetto di dibattito dottrinale ............................... 298
4. Dei principi invocati frequentemente ma raramente riconosciuti dalla giurisprudenza
internazionale ........................................................................... 300
Sezione I. LA DETERMINAZIONE DEI PRINCIPI GENERALI DI DIRITTO
§ 1. Dei principi di diritto interno ................................................................ 302
1. Il riconoscimento dei principi generali di diritto ................................... 302
2. Il carattere “generale†dei principi.................................................... 303
3. La presenza dei principi generali di diritto nei grandi sistemi giuridici
contemporanei ............................................................................ 304
§ 2. La trasposizione dei principi generali di diritto nell'ordinamento internazionale .. 304
1. Il ragionamento per analogia .......................................................... 305
2. L'importante ruolo del giudice o dell'arbitro ....................................... 305
Sezione II. L'AMBITO DI APPLICAZIONE DEI PRINCIPI GENERALI DI DIRITTO
§ 1. Materie tradizionali di applicazione dei principi generali di diritto ................... 307
1. I principi d'interpretazione ............................................................. 307
2. I principi relativi alla responsabilità internazionale ................................ 307
3. I principi relativi all'amministrazione della giustizia............................... 308
§ 2. Nuovi settori di applicazione................................................................. 308
1. Principi generali di diritto ed organizzazioni internazionali ...................... 309
2. Principi generali di diritto e rapporti tra gli Stati o le OIG e soggetti privati
stranieri .................................................................................... 311
Sezione III. LE FUNZIONI DEI PRINCIPI GENERALI DI DIRITTO
§ 1. I principi generali di diritto come elemento centrale del diritto della societÃ
transnazionale contemporanea............................................................... 313
§ 2. I principi generali di diritto, come fonte sussidiaria del diritto della societÃ
interstatale....................................................................................... 314
1. I principi generali di diritto, quali strumenti per colmare le lacune del diritto
internazionale generale.................................................................. 314
2. I principi generali di diritto: il loro ruolo sussidiario tra le fonti di diritto .... 316
3. Il carattere spesso “transitorio†dei principi generali di diritto .................. 316
Titolo IV
I MEZZI SUSSIDIARI PER L’ACCERTAMENTO DELLE NORME GIURIDICHE INTERNAZIONALI
CAPITOLO XII
LA DOTTRINA
1. La dottrina ha maggiore importanza nel diritto internazionale che nel diritto
interno............................................................................................ 317
2. Il ruolo della dottrina nella formulazione di alcune norme di diritto internazionale. 318
CAPITOLO XIII
LA GIURISPRUDENZA INTERNAZIONALE
1. Il ruolo delle sentenze e dei pareri delle Corti internazionali dell'Aja (CPGI e
CIG) .............................................................................................. 320
2. Il ruolo degli arbitri internazionali .......................................................... 322
CAPITOLO XIV
L'EQUITÀ
1. L'equità come fonte del diritto internazionale: il giudizio ex aequo et bono........ 325
2. L'equità come modo di interpretazione delle regole di diritto internazionale ...... 327
TERZA PARTE
L’APPLICAZIONE DELLE NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
Titolo I
L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
NELL’ORDINAMENTO INTERNAZIONALE
CAPITOLO XV
I DESTINATARI DELLE NORME DEL DIRITTO INTERNAZIONALE:
LA SOGGETTIVITÀ INTERNAZIONALE
Sezione I. I SOGGETTI A COMPETENZA PIENA ED ORIGINARIA: GLI STATI
§ 1. Nozione di “competenza†dello Stato (Jurisdiction) ..................................... 334
1. L'aspetto sostanziale: le competenze dello Stato come espressione di
sovranità ................................................................................... 335
2. L'aspetto formale: la “giurisdizione†dello Stato................................... 341
§ 2. La sovranità (o competenza) territoriale................................................... 346
1. I limiti geografici della sovranità territoriale ........................................ 346
2. La natura della sovranità territoriale ................................................. 352
3. Le prerogative di sovranità vanno esercitate conformemente al diritto
internazionale ............................................................................. 359
§ 3. I poteri internazionali dello Stato sui soggetti privati. La “giurisdizione†personale.. 364
1. L'attribuzione della cittadinanza da parte dello Stato............................. 365
2. Le conseguenze dell'attribuzione della cittadinanza (o della nazionalità ) ..... 376
§ 4. La giurisdizione dello Stato e la tutela degli interessi vitali ............................ 381
§ 5. La competenza dello Stato nella tutela di determinati interessi vitali della ComunitÃ
internazionale ............................................................................. 383
§ 6. Sovranità territoriale e potestà extraterritoriale di governo sui propri cittadini .... 383
1. La competenza personale (o di protezione) può prevalere sulla sovranitÃ
territoriale .................................................................................. 384
2. La competenza personale quale limite della sovranità territoriale ............... 395
3. La sovranità territoriale quale limite della competenza personale ............... 396
4. Le competenze concorrenti (l'applicazione extraterritoriale del diritto
nazionale).................................................................................. 396
§ 7. La protezione delle competenze dello Stato .............................................. 402
1. Il dominio riservato (domestic jurisdiction).......................................... 402
2. Le immunità degli Stati stranieri ...................................................... 408
§ 8. Le alienazioni di competenza ................................................................ 444
1. Le cessioni di sovranità territoriale ................................................... 444
2. Le alienazioni della giurisdizione personale......................................... 447
§ 9. L'effetto ratione temporis delle competenze dello Stato. Successioni e principio di
continuità dello Stato. ......................................................................... 448
Sezione II. GLI ENTI DOTATI DI SOGGETTIVITÀ FUNZIONALE: LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
§ 1. La capacità nell'ordinamento interno: la personalità giuridica interna delle organizzazioni
internazionali....................................................................... 455
1. Un fondamento di diritto pattizio..................................................... 455
2. Il suo contenuto .......................................................................... 456
§ 2. Caratteri della personalità giuridica nell'ordinamento giuridico internazionale: la
personalità di diritto internazionale delle OIG ........................................... 457
1. Un riconoscimento in via giurisprudenziale ......................................... 458
2. Delle competenze specializzate ........................................................ 458
3. L'interpretazione dei trattati istitutivi di OIG ed i loro “poteri implicitiâ€..... 459
4. Le competenze comuni delle OIG .................................................... 461
§ 3. La protezione delle competenze delle OIG ............................................... 463
1. L'autonomia delle OIG nell'esercizio delle loro funzioni ........................ 464
2. Privilegi ed immunità delle OIG ...................................................... 465
Sezione III. GLI ENTI DOTATI DI SOGGETTIVITÀ LIMITATA (INDIVIDUI, SOCIETÀ MULTINAZIONALI ED
ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE)
§ 1. L'individuo nell'ordinamento giuridico internazionale contemporaneo.............. 472
1. La protezione dell'individuo ........................................................... 473
2. La responsabilità di determinati individui nell'ordinamento internazionale... 495
§ 2. Le imprese transnazionali nell'ordinamento internazionale ............................ 501
1. Le società come oggetto di diritto internazionale .................................. 502
2. Le società come soggetto di diritto internazionale ................................. 505
§ 3. Le associazioni private nell'ordinamento internazionale: le organizzazioni non
governative (ONG) ............................................................................ 507
1. Una personalità giuridica di diritto interno ......................................... 507
2. Una soggettività giuridica “funzionale†di diritto internazionale ................ 508
3. Lo statuto consultivo di alcune ONG ................................................ 509
4. La funzione normativa delle ONG (rinvio).......................................... 510
CAPITOLO XVI
LA RESPONSABILITÀ INTERNAZIONALE
Sezione I. LE CIRCOSTANZE DI ESCLUSIONE DELL'ILLICEITÀ INTERNAZIONALE
§ 1. Le cause di esclusione dell'illecito comuni all'ordinamento giuridico interno ed
all'ordinamento internazionale .............................................................. 512
1. La forza maggiore........................................................................ 513
2. L'inadempimento di un obbligo a causa dell'inadempimento altrui (inadimplenti
non est adimplendum) ........................................................... 516
3. Il mutamento fondamentale delle circostanze (la clausola rebus sic stantibus). 519
4. Lo stato di necessità ..................................................................... 523
§ 2. Le cause di esclusione del fatto illecito tipiche dell'ordinamento internazionale... 526
1. La “pseudo-eccezione†di sovranità (il ritorno del dominio riservato?)........ 527
2. Le “lacune†del diritto internazionale................................................ 527
Sezione II. LE CONSEGUENZE DERIVANTI DALLA VIOLAZIONE DI UN OBBLIGO GIURIDICO INTERNAZIONALE:
LA RESPONSABILITÀ INTERNAZIONALE
§ 1. La violazione di una norma internazionale: il fatto generatore........................ 534
1. Il fatto internazionalmente illecito .................................................... 535
2. Le circostanze attenuanti e di esclusione della responsabilità internazionale . 537
3. La dilatazione della responsabilità : la responsabilità da “fatto lecitoâ€.......... 538
§ 2. L'imputabilità ad un soggetto di diritto internazionale (Rules of attribution)....... 540
1. La responsabilità internazionale degli Stati.......................................... 540
2. La responsabilità internazionale delle OIG ......................................... 548
3. La responsabilità internazionale dei soggetti non statali privati ................. 551
§ 3. Il pregiudizio .................................................................................... 553
1. La violazione di un diritto altrui ...................................................... 554
2. Un pregiudizio subìto da un soggetto del diritto internazionale................. 554
3. Un pregiudizio diretto (non indiretto) ............................................... 556
4. Un pregiudizio morale e materiale.................................................... 557
§ 4. La nozione di soggetto leso ed il diritto di far valere la responsabilità internazionale. 558
1. La protezione diplomatica .............................................................. 559
2. La “protezione funzionale†degli agenti di una OIG .............................. 577
3. Il diritto di “azione diretta†dei soggetti privati sul piano internazionale...... 578
§ 5. Le conseguenze dell'illecito .................................................................. 580
1. L'obbligo di cessazione e non ripetizione ........................................... 580
2. L'obbligo di riparazione ................................................................ 581
3. Le modalità di riparazione ............................................................. 582
4. La ripartizione dell'indennizzo ........................................................ 588
Titolo II
L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE NELL’ORDINAMENTO GIURIDICO INTERNO
CAPITOLO XVII
RAPPORTI TRA DIRITTO INTERNAZIONALE E DIRITTO INTERNO
Sezione I. UN PUNTO DI “DEBOLEZZA†DEL DIRITTO INTERNAZIONALE: IL SUO EFFETTO DIRETTO LIMITATO
NEGLI ORDINAMENTI INTERNI
§ 1. L'applicabilità diretta del diritto internazionale in base al contenuto materiale
delle sue norme ed alle caratteristiche intrinseche delle stesse ........................ 593
1. L'imprecisione del diritto internazionale ............................................ 593
2. Una costruzione giurisprudenziale .................................................... 594
3. Esempi di norme di diritto internazionale d'applicazione diretta ............... 598
§ 2. L'efficacia diretta del diritto internazionale dal punto di vista formale .............. 599
1. Il silenzio del diritto internazionale circa le modalità della sua diretta attuazione
nell'ordinamento interno ........................................................ 599
2. L'adattamento del diritto interno al diritto internazionale: le soluzioni
nazionali ................................................................................... 599
Sezione II. LA SCARSA ADEGUATEZZA DEGLI ORDINAMENTI INTERNI ALLA DIRETTA EFFICACIA DEL DIRITTO
INTERNAZIONALE
§ 1. L'ordinamento giuridico interno come freno all'applicazione del diritto
internazionale.............................................................. 609
1. Gli ostacoli costituzionali ............................................................... 610
2. Gli ostacoli giurisdizionali: la posizione del giudice nell'ordinamento costituzionale
interno ............................................................................ 616
3. Gli ostacoli governativi. ................................................................. 616
CAPITOLO XVIII
IL DIRITTO INTERNAZIONALE NEI GIUDIZI INTERNI
Sezione I. LA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA E IL DIRITTO INTERNAZIONALE
§ 1. La Corte Costituzionale e le consuetudini internazionali ............................... 620
§ 2. La Corte Costituzionale e i trattati internazionali ....................................... 621
§ 3. La Corte Costituzionale e il diritto dell'Unione europea............................... 625
Sezione II. DIRITTO INTERNAZIONALE E GIUSTIZIA CIVILE E PENALE ................................ 633
Sezione III. DIRITTO INTERNAZIONALE E GIUDICE AMMINISTRATIVO ................................. 635
Sezione IV. L
EFFICACIA DELLE SENTENZE INTERNAZIONALI NELL'ORDINAMENTO ITALIANO
§ 1. L'efficacia delle sentenze della Corte internazionale di giustizia (CIG) ............. 637
§ 2. L'efficacia delle sentenze della Corte EDU............................................... 638
§ 3. L'efficacia delle sentenze della Corte di giustizia UE ................................... 640
§ 4. L'efficacia delle sentenze della Corte penale internazionale ........................... 644
§ 5. L'efficacia dei lodi arbitrali internazionali................................................. 645
1. L'efficacia dei lodi ICSID .............................................................. 645
2. L'efficacia del lodi commerciali internazionali (State contracts) ................. 646
QUARTA PARTE
IL CONTROLLO DELL’APPLICAZIONE DELLE NORME E LA SOLUZIONE
DELLE CONTROVERSIE NEL DIRITTO INTERNAZIONALE
CAPITOLO XIX
CONTROLLO PREVENTIVO E CONTROLLO SUCCESSIVO
Sezione I. IL DUPLICE SIGNIFICATO DELLA NOZIONE DI CONTROLLO ................................. 649
Sezione II. IL CONTROLLO IN ASSENZA DI QUALSIVOGLIA VIOLAZIONE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
...................................................................................................... 649
Sezione III. MEZZI DI CONTROLLO E TIPI DI CONTROVERSIE ......................................... 653
Sezione IV. IL DIVERSO ACCESSO AI MECCANISMI DI CONTROLLO INTERNAZIONALE DA PARTE DEI
SOGGETTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE.................................................................. 654
Titolo I
I PROCEDIMENTI NON GIURISDIZIONALI
CAPITOLO XX
L'USO DELLA FORZA
Sezione I. L'USO DELLA FORZA ARMATA
§ 1. La liceità dell'uso della forza armata....................................................... 656
1. Le misure che implicano l'uso della forza militare decise dal Consiglio di
Sicurezza ONU ........................................................................... 657
2. La legittima difesa internazionale ..................................................... 658
§ 2. Aspetti controversi dell'uso della forza .................................................... 662
1. L'intervento armato ..................................................................... 662
2. Le rappresaglie ........................................................................... 667
Sezione II. GLI STRUMENTI NON MILITARI DI PRESSIONE
§ 1. Gli strumenti di pressione a carattere “politico†......................................... 671
1. La pressione morale e psicologica .................................................... 672
2. Le pressioni diplomatiche .............................................................. 672
3. Le pressioni sugli individui ............................................................. 673
§ 2. Gli strumenti di pressione di natura economica .......................................... 674
1. Il ritiro o la sospensione di vantaggi economici .................................... 674
2. L'imposizione di sanzioni economiche ............................................... 674
CAPITOLO XXI
LA SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE PRESSO LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Sezione I. IL CONTROLLO DELL'APPLICAZIONE DEL DIRITTO DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
§ 1. Il potere di auto-interpretazione della Carta costitutiva ................................ 681
1. Un potere raramente attribuito dagli Stati .......................................... 681
2. Un potere esclusivo dell'OIG.......................................................... 682
3. Un potere “quasi giurisdizionaleâ€..................................................... 682
§ 2. L'“interiorizzazione†del procedimento di soluzione delle controversie ............. 683
1. La soluzione delle controversie tra uno Stato membro e una OIG............. 683
2. La risoluzione delle controversie tra Stati membri di una OIG ................. 684
Sezione II. IL POTERE DI SANZIONE DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
§ 1. L'ampiezza del potere di sanzione delle OIG ............................................ 685
1. Le sanzioni individuali .................................................................. 685
2. Le sanzioni collettive .................................................................... 686
§ 2. Un potere di sanzione raramente utilizzato nella prassi ................................ 687
1. L'inefficacia delle sanzioni non implicanti l'uso della forza ...................... 688
2. Un approccio pragmatico: il mantenimento dello “spirito di cooperazione†.. 689
CAPITOLO XXII
I PROCEDIMENTI PER LA RISOLUZIONE PACIFICA
DELLE CONTROVERSIE INTERNAZIONALI
Sezione I. I PROCEDIMENTI INFORMALI DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
§ 1. Le trattative diplomatiche: il negoziato .................................................... 692
1. Un procedimento flessibile e accessibile a tutti i soggetti del diritto
internazionale ............................................................................. 693
2. Un procedimento non soggetto a particolari condizioni di forma............... 693
3. Un procedimento preliminare rispetto ad altri meccanismi di risoluzione delle
controversie ............................................................................... 694
§ 2. Il ricorso ad un terzo .......................................................................... 694
1. I buoni uffici .............................................................................. 694
2. La mediazione ............................................................................ 695
Sezione II. IL RICORSO A PROCEDIMENTI ISTITUZIONALI PER LA SOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
§ 1. L'inchiesta internazionale .................................................................... 696
1. Il fondamento delle Commissioni internazionali di inchiesta .................... 697
2. La composizione delle Commissioni di inchiesta ................................... 697
3. Il ruolo delle Commissioni di inchiesta .............................................. 698
4. La prassi dell'inchiesta (alcuni esempi) .............................................. 698
§ 2. La conciliazione internazionale .............................................................. 699
1. Fondamento giuridico della conciliazione ........................................... 700
2. La composizione delle Commissioni di conciliazione.............................. 701
3. Il ruolo delle Commissioni di conciliazione ......................................... 701
4. La prassi delle Commissioni di conciliazione ....................................... 701
Titolo II
I PROCEDIMENTI GIURISDIZIONALI
CAPITOLO XXIII
IL RICORSO ALL'ARBITRATO INTERNAZIONALE
Sezione I. L'ARBITRATO INTERNAZIONALE INTERSTATALE CLASSICO
§ 1. Il consenso degli Stati (e delle organizzazioni internazionali) all'arbitrato .......... 707
1. Il consenso specifico manifestato dopo l'insorgere di una controversia: il
compromesso arbitrale .................................................................. 707
2. Il consenso preliminare all'arbitrato: l'arbitrato obbligatorio.................... 708
3. Manifestazione del consenso e riserve................................................ 709
§ 2. Costituzione e funzionamento del collegio arbitrale ..................................... 709
1. La composizione del collegio arbitrale ............................................... 710
2. Il funzionamento dell'organismo arbitrale........................................... 711
§ 3. Il lodo arbitrale................................................................................. 712
1. La forma del lodo........................................................................ 712
2. Gli effetti del lodo ....................................................................... 713
3. I mezzi di impugnazione del lodo arbitrale.......................................... 713
Sezione II. L'ARBITRATO INTERNAZIONALE TRA STATI (O ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI) E PRIVATI
§ 1. L'arbitrato internazionale misto istituito tramite trattato interstatale (accordo di
copertura)........................................................................................ 716
1. L'esistenza di un “trattato di copertura†bilaterale ................................ 717
2. L'esistenza di un trattato di copertura multilaterale: la Convenzione di Washington
del 18 marzo 1965 per la soluzione delle controversie tra Stati e
privati stranieri e l'istituzione dell'ICSID ........................................... 718
§ 2. L'arbitrato “misto†istituito tramite accordo tra Stati (Organizzazioni internazionali)
e soggetti privati ......................................................................... 720
1. Frequenza delle clausole compromissorie ........................................... 720
2. Difficoltà applicative..................................................................... 722
CAPITOLO XXIV
IL RICORSO AL GIUDICE INTERNAZIONALE
Sezione I. L
ORGANIZZAZIONE DELLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA
§ 1. La composizione della Corte................................................................. 726
1. Dei giudici eletti.......................................................................... 727
2. Dei giudici indipendenti ed imparziali................................................ 728
§ 2. Il funzionamento della Corte ................................................................ 728
1. Il funzionamento interno ............................................................... 728
2. La nomina dei giudici ad hoc .......................................................... 729
Sezione II. LA COMPETENZA DELLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA
§ 1. La giurisdizione contenziosa della Corte................................................... 730
1. Il fondamento della giurisdizione contenziosa della CIG: il consenso degli
Stati......................................................................................... 731
2. L'esercizio della giurisdizione contenziosa della CIG ............................. 735
§ 2. La funzione consultiva della Corte.......................................................... 740
1. L'ammissibilità del parere consultivo................................................. 741
2. Oggetto .................................................................................... 742
3. Procedura.................................................................................. 742
4. Efficacia.................................................................................... 743
Sezione III. IL RUOLO DELLA CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA: UNA VALUTAZIONE
§ 1. Un ruolo minore nella società internazionale contemporanea......................... 744
1. Le ragioni politiche ...................................................................... 744
2. Le ragioni tecniche....................................................................... 745
3. Le ragioni giuridiche..................................................................... 746
§ 2. Un ruolo maggiore nello sviluppo del diritto internazionale contemporaneo....... 746
CAPITOLO XXV
IL CONTROLLO DELL'APPLICAZIONE
DEL DIRITTO INTERNAZIONALE DA PARTE DEL GIUDICE INTERNO
Sezione I. LA COMPETENZA — O L'INCOMPETENZA — DEL GIUDICE NAZIONALE A DISAPPLICARE LA NORMA
STRANIERA CONTRARIA AD UNA NORMA INTERNAZIONALE: LA CONTROVERSIA DOTTRINALE
§ 1. Il difetto di giurisdizione del giudice nazionale........................................... 750
1. Il rispetto della sovranità dello Stato straniero ..................................... 750
2. I rischi di nazionalismo giuridico ...................................................... 751
3. Delle considerazioni di opportunità .................................................. 751
§ 2. La competenza del giudice nazionale....................................................... 751
1. Una competenza imposta dal primato del diritto internazionale ................ 752
2. Una competenza inerente al ruolo del giudice nazionale rispetto al diritto
internazionale in sede esecutiva ....................................................... 752
3. Delle considerazioni di opportunità .................................................. 752
4. Diritto internazionale e giurisdizione universale del giudice interno ........... 753
Sezione II. LA PRASSI DEL RICONOSCIMENTO (O DEL NON-RICONOSCIMENTO) DEGLI ATTI STRANIERI CHE
VIOLANO IL DIRITTO INTERNAZIONALE: UNA GIURISPRUDENZA INCERTA
§ 1. Un controllo contestato e obliquo .......................................................... 756
1. Le prospettive dei giudici nazionali ................................................... 757
2. Un controllo obliquo .................................................................... 757
§ 2. Il controllo da parte dei giudici statunitensi dell'applicazione del diritto internazionale:
la dottrina dell'Act of State ........................................................ 759
1. La teoria dell'Act of State fino alla sentenza Sabbatino (1964) .................. 759
2. La teoria dell'Act of State dopo il voto dell'“emendamento Sabbatino†(o
Hickenlooper) ............................................................................. 760
Sezione III. IL POSSIBILE (ED AUSPICABILE) CONTROLLO DA PARTE DEL GIUDICE INTERNO DELLA LEGITTIMITÀ
INTERNAZIONALE DEGLI ATTI STRANIERI
1. Nessuna regola di diritto internazionale positivo vieta al giudice di uno Stato di
valutare la conformità di un atto di uno Stato straniero al diritto internazionale.. 761
2. Nessuna regola di diritto internazionale positivo obbliga il giudice di uno Stato a
valutare la conformità al diritto internazionale di un atto di un governo straniero. 762
3. Di conseguenza, nulla vieta che il giudice nazionale controlli l'applicazione del
diritto internazionale attraverso un giudizio di validità di quegli atti dei governi
stranieri di cui sono richiesti il riconoscimento e l'esecuzione nel foro .............. 762
Schemi ................................................................................................... 763
Bibliografia sommaria ................................................................................ 789
Giurisprudenza......................................................................................... 801
Indice analitico ......................................................................................... 825
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