CAPITOLO PRIMO
I RAPPORTI PARACONIUGALI NELL’ALVEO DELLA TIPICITÀ LEGALE:
DAL MODELLO PLURALISTICO AL MODELLO ATOMISTICO
DELLE RELAZIONI FAMILIARI?
1. La morfogenesi di plurimi tipi familiari e l’impatto sulla realtà ordinamentale. I nuovi modelli di famiglia
e l’inopinata deriva discriminatoria in danno della convivenza di fatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2. L’apparente ripudio legislativo dell’obbligo di fedeltà . La connotazione teleologica del consorzio familiare e l’indefettibilità dell’impegno di reciproca dedizione tra i conviventi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
3. L’intento delle parti di sottrarre la vicenda personale alla logica della
spontaneità dei comportamenti: il problema teorico connesso all’assunzione
in via pattizia del dovere di fedeltà . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
4. Il primato dell’istituzione matrimoniale nell’odierna luce crepuscolare. La
disciplina di cui alla L. 20 maggio 2016, n. 76 attesa al vaglio del giudice delle
leggi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
CAPITOLO SECONDO
LO STATUS CONIUGALE E GLI STATUS PARACONIUGALI TRA LEGGE ED AUTONOMIA PRIVATA
1. La disciplina dei rapporti paraconiugali e la graduazione degli status. . . . 37
2. Il contratto come nuovo stilema del diritto di famiglia . . . . . . . . . . . . 43
3. La libertà autodeterminativa tra postulati dogmatici tradizionali ed istanze di
modernità . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
4. Il distacco dall’archetipo dell’autoritarismo statale nella gestione della crisi
familiare. L’odierna rivisitazione del principio di indisponibilità dello status
familiae . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53
5. La connotazione teleologica del contratto di convivenza ed i suoi corollari
applicativi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
6. Il ruolo dell’autonomia delle parti nella dissoluzione del legame familiare e
nella disciplina dei suoi effetti. Critica del persistente paternalismo giudiziario in
materia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
7. La volontà programmatoria dei protagonisti della vicenda intersoggettiva in
ottica diacronica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
8. Le due categorie dei contratti della fisiologia e della patologia del rapporto
familiare: rappresentazione in forma rigorosamente duale o riducibilità ad
unum? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82
CAPITOLO TERZO
IL CONTRATTO TIPICO DI CONVIVENZA NELLA TEORIA GENERALE
DELL’OBBLIGAZIONE E DEL CONTRATTO
1. La voce inascoltata della dottrina nella definizione dei lineamenti funzionali
del contratto di convivenza. L’odierna riproposizione ex lege dello schema
dell’obbligazione naturale tra conviventi di fatto e le sue implicazioni sul
piano teorico. L’interferenza con l’azione di ingiustificato arricchimento . . 86
2. Segue: pretesa indennitaria, pretesa restitutoria od infondatezza di ogni pretesa
al momento della cessazione della convivenza? La questione concernente il fondamento causale
delle attribuzioni patrimoniali rese in costanza di rapporto . . 102
3. Ancóra sulla giustificazione causale del fenomeno attributivo tra i partners: la
tematica del conferimento di diritti reali immobiliari. Spunti ricostruttivi
ricavabili dai più recenti approdi giurisprudenziali. . . . . . . . . . . . . . 124
4. Contratto di convivenza e relazione di “circolarità †tra obbligazione naturale
ed obbligazione civile. I doveri di natura personale: una forma di garanzia
per il loro adempimento? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135
5. Cenni sulla causa dell’atto tipico di autonomia privata in subiecta materia . 147
6. Segue: confronto con altri schemi negoziali tipici ed atipici. Continuità del
cum vivere e permanenza del rapporto contrattuale . . . . . . . . . . . . . 155
7. Il regime comunitario di fonte pattizia ed i problemi lasciati inopinatamente
irrisolti dall’intervento normativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170
8. Eventuali scelte negoziali attinenti alla vicenda compartecipativa degli acquisti diverse dall’adesione
al regime della comunione legale dei beni. . . . . . 175
9. L’ammissibilità di contenuti pattizi ulteriori rispetto a quelli tipici. La tutelabilità in via convenzionale
di interessi soggettivi attinenti sia alla fase
fisiologica che a quella patologica del rapporto. Cenni sulla regolamentazione
degli effetti post mortem . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 183
10. Crisi del legame affettivo e protezione del soggetto meno abbiente . . . . . . 203
11. Fenomenologia successoria e alternative negoziali al testamento nel quadro
dell’odierna rivisitazione concettuale del divieto ex art. 458 c.c.. . . . . . . 208
12. Il necessario vestimento formale dell’accordo inter partes. L’inatteso cedimento al principio della
libertà della forma manifestatosi (in tema di accordi
sul mantenimento dei figli) in sede di prassi applicativa: critica . . . . . . . 223
13. Contratto di convivenza e contratto di diritto comune: tratti differenziali in
punto di disciplina . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 228
14. Segue: il regime introdotto in materia dalla L. n. 76/2016 come lex specialis. 233
15. Il combinarsi di forze diverse nell’edificazione della disciplina dei rapporti di
natura familiare. Gli indici di razionalità sistematica come argine e vincolo
rispetto a modelli di precomprensione ideologicamente connotati . . . . . . 240
CAPITOLO QUARTO
AUTONOMIA ED ETERONOMIA DI FONTE GIUDIZIALE NELLA
DETERMINAZIONE DELLA MISURA DELLA SOLIDARIETÀ POST-AFFETTIVA
1. Le esigenze solidaristiche post-affettive alla luce della rivisitazione del dogma
della indisponibilità dello status coniugale (e paraconiugale) . . . . . . . . . 247
2. Il tentativo di rimeditazione della materia nel confronto con l’approccio
ermeneutico tralatizio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 253
3. I profili problematici dell’esito interpretativo raggiunto attingendo al principio dell’autosufficienza
economica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 262
4. Segue: l’incidenza dell’impostazione invalsa in altre realtà giuridiche
nazionali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 268
5. L’intervento delle Sezioni Unite e la consacrazione del criterio del materialismo dialettico tra i
protagonisti della vicenda familiare . . . . . . . . . . . 272
6. Gli odierni sviluppi concettuali e le tappe mancanti nel processo di transizione
verso la modernità : a) gli accordi preventivi di divorzio; b) i contratti della
patologia familiare ante e post contrazione del vincolo . . . . . . . . . . . . 283
7. Osservazioni conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 286
CAPITOLO QUINTO
ACCORDI A FINI PROCREATIVI ED ISTANZE
DI TUTELA DELL’OMOGENITORIALITÀ:
LE INTERFERENZE CON IL PRINCIPIO DI LICEITÀ
1. La deriva nomopoietica dell’interpretazione giurisprudenziale in tema di
stepchild adoption.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 291
2. L’auspicabile riscoperta dei referenti ermeneutici in materia . . . . . . . . 299
3. Le recenti aberrazioni “tiranniche†connesse all’intervenuto riconoscimento
ope iudicis del principio della maternità o della paternità multipla . . . . . 305
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