INDICE
Presentazione della terza edizione ................................ . V Presentazione della seconda edizione .............................. . VII Presentazione ........................................... . IX Autori ............................................... . XIX Capitolo Primo
L’educazione dei minori fra disagio sociale
e responsabilità istituzionale
di ANTONIA CRISCENTI
Premessa .............................................. . 1
1. Gli “Stati Generali dell’esecuzione penale†(2016): i soggetti minorenni e le attenzioni
del legislatore ........................................ . 3
2. Il d.lgs. 2 ottobre 2018, n. 121 « Disciplina dell’esecuzione delle pene nei confronti
dei condannati minorenni » ................................ . 7
3. Il problema della pertinenza pedagogico-educativa e i vuoti culturali e normoregolativi .......................................... . 8
4. La pedagogia come scienza (sociale) della formazione umana ............ . 14
4.1. Il metodo scientifico in pedagogia ........................ . 17
5. Complessità sociale e pedagogia critica: cultura, economia, educazione .......... . 19
6. Educare per prevenire: processi di socializzazione e interventi educativi ...... . 22
6.1. La famiglia, prima agenzia di socializzazione .................. . 27
6.2. Scuola e gruppo dei pari: la socializzazione secondaria ............ . 29
7. Disordine, marginalità , devianza: la formazione come trasformazione......... . 30
7.1. Bisogni e valori ................................... . 34
7.2. Socializzazione conformativa, educazione critica ................ . 34
8. Minori “a rischioâ€, intervento educativo e responsabilità sociale ........... . 37
9. Legalità e diritti: per una formazione critica all’eticità della convivenza....... . 52
Capitolo Secondo
Le cause e i processi della devianza minorile
di MICHELE LEONARDI
Un pensiero echeggia nel vedere: il vedere come (premessa) ................ . 59
1. La devianza ......................................... . 66
2. La devianza minorile: un fatto sociale complesso .................... . 69
(Segue) a) La devianza minorile come processo: alcune precisazioni terminologiche. 70
(Segue) b) Il vissuto di deprivazione: all’origine della devianza minorile ...... . 71
3. L’esperienza primaria di deprivazione: Winnicott ................... . 73
4. L’interazione individuo-società : Erikson ......................... . 74
5. Durkheim: l’anomia .................................... . 78
6. La devianza minorile nel contesto di una interpretazione sociologica classica: disorganizzazione sociale e deficit di controllo......................... . 79
7. La teoria della trasmissione culturale........................... . 81
8. L’associazione differenziale: la devianza appresa .................... . 82
9. Discrepanza/strain, ovvero: obiettivi perseguiti/mezzi disponibili........... . 85
10. La devianza come sub-cultura e l’importanza del gruppo ............... . 86
11. La devianza nella prospettiva interazionista: etichettamento.............. . 89
12. La devianza minorile come modalità comunicativa................... . 92
13. La devianza minorile e il condizionamento familiare.................. . 95
14. Identità e socializzazione: un approfondimento..................... . 97
15. Il contributo delle nuove teorie: le neuroscienze .................... . 101
16. Bullismo e cyberbullismo espressione dell’aggressività ................. . 103
17. I minori stranieri ...................................... . 109
18. L’esigenza di integrare le teorie.............................. . 114
19. Tertium non datur ..................................... . 116
20. Lo sviluppo metropolitano: scenario della devianza minorile ............. . 118
21. Progettare per prevenire .................................. . 122
Conclusioni ............................................ . 124
Capitolo Terzo
Per un sistema di giustizia penale a misura di minore
di SILVIA LARIZZA
Sezione I - LE COORDINATE FONDAMENTALI DI UN SISTEMA DI GIUSTIZIA MINORILE
1. Per un sistema penale a misura di minore: l’inclusione sociale ............ . 127
2. I principi costituzionali della giustizia penale minorile ................ . 129
3. Il compito di protezione del minore: l’art. 31, co. 2, Cost. .............. . 130
4. Il ruolo della Corte costituzionale nel delineare le coordinate di un sistema di giustizia
minorile ........................................... . 131
a) La necessaria specializzazione dell’organo giudicante ................ . 132
b) L’esigenza di una costante opera di individualizzazione della risposta istituzionale
ai fatti di criminalità minorile ............................. . 133
c) La tutela del minore nel processo e dal processo .................. . 137
5. Le indicazioni della Corte costituzionale sul trattamento del minore autore di reato. 138
6. I presupposti irrinunciabili di un sistema di giustizia minorile costituzionalmente
orientato ........................................... . 140
7. Le indicazioni che si traggono dai più recenti documenti internazionali sul trattamento del minore autore di reato ............................ . 142
Sezione II - TRA PUNIZIONE E RIEDUCAZIONE: IL PERENNE DILEMMA DELLA GIUSTIZIA PENALE MINORILE
1. L’attuale situazione della giustizia penale minorile tra punizione e rieducazione. . . 143
2. La marcata procedimentalizzazione della giustizia minorile ad opera del d.P.R. 22
settembre 1988, n. 448................................... . 145
3. Gli esigui spazi normativi dati alla mediazione in ambito minorile ......... . 146
4. Il deludente varo di un regime di esecuzione penale minorile ............ . 147
Sezione III - PROPOSIZIONI DE LEGE FERENDA
1. Per una rifondazione del sistema di giustizia penale minorile............. . 150
2. I più recenti d.d.l. in tema di giustizia penale minorile ................ . 151
3. Le coordinate fondamentali che dovrebbero guidare la messa a punto di un sistema
di giustizia minorile costituzionalmente orientato ................... . 155
a) La necessità di un sistema — sanzionatorio e non — diversificato ........ . 155
b) Il ricorso al processo penale come ultima ratio ................... . 157
XII INDICE
Capitolo Quarto
Il minore reo
di GIUSEPPINA PANEBIANCO
Premessa .............................................. . 161
1. L’imputabilità nel sistema penale minorile ....................... . 163
2. Il minore infraquattordicenne ............................... . 164
3. Il minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni ............. . 169
3.1. La maturità quale requisito implicito nell’imputabilità ............. . 171
3.2. L’uso strumentale del proscioglimento ai sensi dell’art. 98 c.p......... . 174
3.3. L’imputabilità dell’infradiciottenne ........................ . 178
3.3.1. La rilevanza degli stati emotivi e passionali .............. . 181
3.4. La responsabilità per colpa ............................ . 182
4. Minore età e deficit psichici non fisiologici ....................... . 183
5. Minore età e pericolosità ................................. . 186
5.1. La definizione di pericolosità sociale introdotta dal d.P.R. 22 settembre 1988,
n. 448 per il reo in età minore .......................... . 190
6. Il sistema sanzionatorio minorile ............................. . 194
7. Il trattamento sanzionatorio del minore imputabile .................. . 196
7.1. La diminuente della minore età e l’originaria eccezionalità dell’ergastolo quale
pena (ora non più) applicabile ai minori .................... . 197
7.2. Le pene sostitutive: generalità ........................... . 201
7.2.1. La disciplina delle pene sostitutive minorili .............. . 202
7.2.2. La determinazione della sanzione sostitutiva da irrogare ....... . 206
7.2.3. Le sanzioni sostitutive previste nel sistema del giudice di pace, nel
testo unico in materia di stupefacenti e nel codice della strada ... . 209
7.3. Le altre sanzioni penali previste nel sistema del giudice di pace ....... . 211
7.4. Le pene accessorie ................................. . 214
8. La sospensione condizionale della pena ......................... . 215
8.1. Sospensione condizionale e sanzioni sostitutive................. . 219
9. Il perdono giudiziale .................................... . 221
10. La liberazione condizionale: rinvio ............................ . 226
11. La riabilitazione....................................... . 226
12. Il trattamento sanzionatorio del minore socialmente pericoloso ........... . 230
12.1. Le misure di sicurezza personali: il riformatorio giudiziario ......... . 233
12.1.1. La libertà vigilata............................. . 239
12.1.2. La trasgressione delle misure di sicurezza del riformatorio giudiziario
e della libertà vigilata .......................... . 242
12.1.3. Le misure di sicurezza a carattere terapeutico: l’ospedale psichiatrico
giudiziario ................................. . 245
12.1.3.1. La casa di cura e di custodia ................ . 249
12.1.4. Le altre misure di sicurezza personali ................. . 251
12.1.4.1. L’espulsione e l’allontanamento dello straniero dallo Stato. 252
12.2. Le misure di sicurezza patrimoniali ....................... . 255
INDICE XIII
Capitolo Quinto
La tutela penale del minore da violenze,
abusi e sfruttamento a sfondo sessuale
di ANGELO MANGIONE
Sezione I - LA TUTELA PENALE DEL MINORE FRA POLITICA CRIMINALE E PRINCIPI LIBERALI
1. Premessa ........................................... . 260
2. Il quadro normativo .................................... . 263
2.1. Dal codice Rocco alle più recenti riforme .................... . 266
3. Tecniche normative e interessi giuridici tutelati: verso un diritto penale ‘vittimocentrico’? ............................................ . 271
4. Una lunga stagione di riforme: ‘luci’ e ‘ombre’ ..................... . 276
5. Paternalismo giuridico e minori: la sessualità consenziente .............. . 281
5.1. ‘The best interests of the child’ e il bilanciamento dei principi costituzionali . 285
Sezione II - LE FATTISPECIE PENALI CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE
1. Il delitto di violenza sessuale in danno di minori (artt. 609-bis, 609-ter c.p.): premessa . . . 287
1.2. La condotta ..................................... . 290
1.2.1. Il concetto di “atti sessuali†....................... . 291
1.2.2. Le notazioni modali della condotta: violenza, minaccia, abuso di
autorità ................................... . 301
1.2.3. Abuso delle condizioni di inferiorità fisica o psichica......... . 305
1.2.4. Sostituzione di persona .......................... . 307
1.3. La circostanza attenuante dei “casi di minore gravità †............ . 308
1.4. L’elemento psicologico del reato ......................... . 311
2. Il delitto di “atti sessuali con minorenne†(art. 609-quater c.p.): la condotta e le
circostanze in relazione all’età ............................... . 312
2.1. Atti sessuali, “abuso di poteri†e “abuso di autorità â€: i rapporti con la violenza
sessuale........................................ . 316
2.2. La non punibilità della sessualità consenziente fra minori........... . 318
3. Il delitto di “corruzione di minorenne†(art. 609-quinquies c.p.)........... . 319
4. La violenza sessuale di gruppo a danno di minorenne (art. 609-octies c.p.; art. 609-ter
c.p.): premessa ....................................... . 322
4.1. Il fatto tipico: gli “atti di violenza†sessuale e il concetto di “gruppo†... . 323
4.2. Concorso di persone e pluralità degli atti di violenza sessuale ........ . 328
4.3. L’attenuante dell’opera di minima importanza ................. . 330
5. Il delitto di “adescamento di minorenni†(art. 609-undecies c.p.): il child-grooming fra
prassi e criminologia .................................... . 331
5.1. L’anticipazione della tutela penale e la definizione di “adescamento†di
minorenni ...................................... . 335
6. L’aggravante dell’utilizzo di mezzi atti ad impedire l’identificazione nell’accesso a reti
informatiche (art. 609-duodecies c.p.) .......................... . 341
7. L’ignoranza dell’età della persona offesa (art. 609-sexies c.p.) ............ . 342
8. Pene accessorie ed altri effetti penali (art. 609-nonies c.p.) .............. . 345
Sezione III - LE FATTISPECIE PENALI IN MATERIA DI PROSTITUZIONE, PEDOPORNOGRAFIA, DETENZIONE DI MATERIALE
PEDOPORNOGRAFICO ANCHE VIRTUALE, ISTIGAZIONE E APOLOGIA DELLA PEDOPORNOGRAFIA, TURISMO
SESSUALE IN DANNO DI MINORI
1. Il delitto di “prostituzione minorile†(art. 600-bis c.p.): premessa .......... . 347
XIV INDICE
1.2. Le condotte: reclutamento, induzione, favoreggiamento, sfruttamento, organizzazione, gestione e controllo della prostituzione minorile ......... . 349
1.3. La definizione di prostituzione minorile ..................... . 352
1.4. Il compimento di atti sessuali con minore e la criminalizzazione del cliente . 355
1.5. L’elemento psicologico del reato ......................... . 358
2. Il delitto di “pornografia minorile†(art. 600-ter c.p.): premessa ........... . 359
2.1. La definizione di pornografia minorile ...................... . 363
2.2. Le condotte: dallo “sfruttamento†alla “utilizzazione†di minore per la realizzazione
e la produzione di materiale pornografico (art. 600-ter, co. 1 n. 1, c.p.) ...... . 366
2.2.1. L’utilizzazione del minore per la realizzazione di esibizioni e spettacoli
pornografici (art. 600-ter, co. 1 n. 1, c.p.); il reclutamento e la
induzione di minore per partecipare a esibizioni o spettacoli sessuali,
nonché il “trarre profitto†dagli stessi (art. 600-ter, co. 1 n. 2, c.p.);
l’assistere a spettacoli ed esibizioni pornografiche minorili (art. 600-
ter, co. 5, c.p.) ............................... . 370
2.2.2. Il commercio di materiale pedopornografico (art. 600-ter, co. 2, c.p.);
la distribuzione, la divulgazione, la diffusione e la pubblicizzazione del
materiale pedopornografico o di informazioni finalizzate all’adescamento e allo sfruttamento del minore (art. 600-ter, co. 3, c.p.); l’offerta
e la cessione di materiale pedopornografico (art. 600-ter, co. 4, c.p.). 372
2.3. L’aggravante del “materiale d’ingente quantità †................ . 377
2.4. La realizzazione del fatto a mezzo internet ................... . 377
3. Il delitto di detenzione di materiale pedopornografico (art. 600-quater c.p.): premessa . . . 379
3.1. La condotta: procurarsi e detenere materiale pedopornografico ....... . 381
3.2. L’elemento psicologico del reato: dalla rilevanza del dubbio sull’età alla
esclusione del dolo eventuale ........................... . 383
4. La pornografia virtuale (art. 600-quater.1 c.p.): premessa ............... . 384
4.1. La condotta e il problema della pedopornografia ‘totalmente virtuale’ ... . 386
5. Il delitto di “iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorileâ€
(art. 600-quinquies c.p.): premessa ............................ . 388
5.1. La condotta ..................................... . 389
6. Istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia (art. 414-bis c.p.): premessa. 390
6.1. La condotta ..................................... . 393
7. La circostanza attenuante del ‘premio’ per la collaborazione (art. 600-septies.1, c.p.). 394
8. Le circostanze aggravanti (art. 602-ter c.p.) ....................... . 396
9. L’ignoranza dell’età della persona offesa (art. 602-quater c.p.) ............ . 398
10. La confisca (art. 600-septies c.p.) ............................. . 399
11. Le pene accessorie (art. 600-septies.2 c.p.) ....................... . 401
Sezione IV - LE FATTISPECIE PENALI CONTRO LA TRATTA DI MINORI A SCOPO SESSUALE
1. Sfruttamento sessuale e nuove forme di traffico di esseri umani: una breve introduzione alla l. n. 228/2003 .................................. . 403
2. Il delitto di “riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù†(art. 600 c.p.) . . 407
3. Il delitto di “tratta di persone†(art. 601 c.p.) ..................... . 411
4. Il delitto di “acquisto e alienazione di schiavi†(art. 602 c.p.) ............ . 414
5. Le modifiche al delitto di associazione per delinquere (art. 416, co. 6 e 7, c.p.) . . . 416
INDICE XV
Capitolo Sesto
Il minore vittima di reato: i profili processuali
di ROBERTA RIZZUTO
1. Premessa ........................................... . 419
2. L’incidente probatorio “incondizionatoâ€: un istituto ritagliato sull’audizione del
minore ............................................ . 424
2.1. Gli aspetti procedurali ............................... . 428
2.2. Limiti all’ascolto dibattimentale del minore già escusso in sede incidentale . 436
3. Le garanzie speciali fissate dall’art. 609-decies c.p ................... . 438
4. L’assunzione “assistita†di informazioni dal minore durante le indagini preliminari. 440
4.1. Le sommarie informazioni testimoniali del minore vittima .......... . 442
5. Le investigazioni difensive e l’ascolto della vittima di minore età .......... . 448
6. L’accertamento della capacità testimoniale della persona offesa di minore età ... . 451
7. L’esame dibattimentale del teste-offeso di minore età ................. . 455
8. La valutazione della testimonianza del minore vittima ................. . 460
Capitolo Settimo
Il processo penale minorile
Parte I
LE INDAGINI PRELIMINARI E LE MISURE CAUTELARI
di ENRICO LANZA
1. Premessa ........................................... . 463
2. Le indagini preliminari: funzione e caratteristiche essenziali ............. . 464
3. Le peculiarità dell’attività d’indagine nel rito minorile................. . 465
3.1. L’accertamento dell’età del minorenne...................... . 465
3.2. Informativa al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni ......................................... . 467
3.3. L’informazione di garanzia ............................ . 467
3.4. Gli accertamenti sulla personalità del minorenne................ . 468
3.5. L’assistenza affettiva e psicologica al minorenne coinvolto nel procedimento. 472
3.6. Il divieto di pubblicazione e di divulgazione .................. . 474
3.7. I servizi sociali ................................... . 475
4. Le misure c.d. pre-cautelari ................................ . 479
4.1. L’arresto in flagranza di reato........................... . 479
4.2. Il fermo di minorenne indiziato di delitto .................... . 485
4.3. L’accompagnamento a seguito della flagranza ................. . 486
5. Le misure cautelari ..................................... . 488
5.1. Le prescrizioni ................................... . 494
5.2. La permanenza in casa ............................... . 496
5.3. Il collocamento in comunità ............................ . 498
5.4. La custodia cautelare................................ . 500
6. La conclusione delle indagini preliminari ........................ . 505
XVI INDICE
Parte II
IL GIUDIZIO E LE IMPUGNAZIONI
di ANTONINO PULVIRENTI
1. La funzione dell’udienza preliminare e dei riti speciali nel procedimento penale
ordinario (linee generali).................................. . 508
1.1. Nel procedimento penale minorile ........................ . 511
2. Lo svolgimento dell’udienza preliminare: i soggetti legittimati a parteciparvi.... . 520
2.1. Il contraddittorio .................................. . 527
2.2. Gli epiloghi ..................................... . 532
3. L’irrilevanza del fatto (e il perdono giudiziale) ..................... . 535
4. La messa alla prova: la ratio................................ . 544
4.1. I presupposti .................................... . 546
4.2. Lo svolgimento e l’esito della prova ....................... . 552
5. La sentenza di condanna emessa dal G.u.p ....................... . 558
6. Il dibattimento: lo schema generale ........................... . 563
6.1. Le peculiarità del dibattimento nel processo penale minorile......... . 575
6.2. Gli epiloghi ..................................... . 579
7. Le impugnazioni: l’appello ................................ . 582
7.1. Il ricorso per cassazione .............................. . 601
8. L’impugnazione straordinaria ............................... . 606
9. Le peculiarità delle impugnazioni nel processo penale minorile: l’opposizione ... . 610
9.1. Il diritto di impugnazione degli esercenti la responsabilità dei genitori ... . 615
9.2. Le spese processuali ................................ . 619
Capitolo Ottavo
L’esecuzione penale e le misure alternative alla detenzione per il condannato
minorenne
Parte I
INTERVENTI EDUCATIVI PER I DETENUTI MINORENNI: STORIA ED EVOLUZIONE
di STEFANO LENTINI
Sezione I - IL TRATTAMENTO PENITENZIARIO NELLA REALTÀ CARCERARIA ITALIANA DEL NOVECENTO. CENNI STORICI DI
SVILUPPO
1. Il trattamento penitenziario dei minori nel Regno d’Italia............... . 621
2. Trattamento e rieducazione nella legge 26 luglio 1975, n. 354 ............ . 625
Sezione II - UN NUOVO MODELLO PEDAGOGICO NEL SISTEMA DEI SERVIZI MINORILI DELLA GIUSTIZIA
1. Organizzazione e gestione tecnica degli interventi educativi ............. . 628
2. Le nuove linee di indirizzo per i servizi minorili .................... . 632
Sezione III - L’INTERVENTO EDUCATIVO NEGLI ISTITUTI PENALI PER I MINORENNI
1. Il Progetto di Istituto e il Piano Educativo Individualizzato ............. . 634
2. L’intervento educativo nell’Ordinamento Penitenziario minorile ........... . 639
3. Brevi note critiche conclusive ............................... . 641
INDICE XVII
Parte II
L’ORDINAMENTO PENITENZIARIO
di MAURO VIOLANTE e LORENZO BELVINI
1. Profili evolutivi ....................................... . 645
2. La riforma .......................................... . 647
3. Il giudice dell’esecuzione e la magistratura di sorveglianza minorile ......... . 650
4. Le misure penali di comunità : profili generali ..................... . 653
4.1. L’affidamento in prova al servizio sociale .................... . 660
4.2. L’affidamento in prova in casi particolari .................... . 662
4.3. L’affidamento in prova con detenzione domiciliare .............. . 665
4.4. La detenzione domiciliare ............................. . 667
4.5. La semilibertà .................................... . 671
4.6. Il procedimento applicativo, la sostituzione e la revoca ............ . 673
5. L’esecuzione delle misure penali di comunità ...................... . 676
6. La liberazione condizionale ................................ . 679
7. L’esecuzione delle pene detentive ............................ . 682
8. Il trattamento dei condannati minorenni ........................ . 685
9. Regole comportamentali e profili disciplinari ...................... . 690
Capitolo Nono
Mediazione e procedimento penale minorile
di ENRICO LANZA
1. La tendenza attuale all’adozione di modelli di risoluzione dei conflitti alternativi alla
sanzione. La mediazione penale.............................. . 693
2. Applicabilità della mediazione nel sistema penale italiano............... . 698
3. Gli strumenti mediativi (riparativi) nella legislazione penale italiana......... . 701
4. La rilevanza della mediazione nel procedimento penale minorile .......... . 708