INDICE
Gli autori ........................................... . XVII Introduzione .......................................... . XXI Parte I
LA PARTE GENERALE DEL DIRITTO PENALE
ED IL DIRITTO PENALE TRIBUTARIO
Capitolo 1
L’INTERPRETAZIONE LETTERALE
di Lorenzo Imperato, Ciro Santoriello, Enrico Mastrogiacomo, Cristina Caraccioli
1. L’interpretazione letterale in materia penale come limite nel pensiero di Ivo
Caraccioli ........................................ . 3
2. Interpretazione letterale e diritto processuale penale................ . 13
3. L’imposta evasa: problematiche interpretative nei delitti relativi alla dichiarazione
dei redditi ........................................ . 30
3.1. Le soglie di punibilità : natura giuridica ................... . 30
3.2. Il (presunto) principio di “unicità †della dichiarazione penalmente rilevante
e la (presunta) differenza tra imposta evasa in sede penale e amministrativa.. 31
3.3. Le società “trasparentiâ€............................. . 34
3.4. Il consolidato fiscale .............................. . 35
3.5. Imposta evasa e perdite fiscali ......................... . 38
4. Interpretazione letterale delle norme penali fra divieti di analogia e principio di
tassatività e spunti di applicazione al diritto penale tributario .......... . 40
4.1. Legalità c.d. “sostanziale†........................... . 40
4.2. Divieto di analogia ............................... . 41
4.3. Interpretazione estensiva ............................ . 42
4.4. Il principio di tassatività : le norme tributarie fra definizioni ed applicazioni.. 43
4.4.1. Le definizioni del legislatore contenute nelle lettere c), d) ed e)
dell’art. 1 d.lg. 74/2000. ........................ . 43
4.4.2. Spunti di riflessione in merito ad alcune tematiche interpretative del
sistema del diritto penale tributario. ................. . 45
Capitolo 2
I REATI OMISSIVI E LE CONDOTTE PENALMENTE RILEVANTI
NEL SISTEMA PENALE TRIBUTARIO
di Gianluca Ruggiero, Massimiliano Mocci, Guido Fracchia, Fabio Tullio Coaloa
1. La natura del reato omissivo e l’offesa contenuto del reato ............ . 49
2. Le fattispecie omissive nel d.lg. 74/2000....................... . 55
2.1. L’articolo 5: omessa presentazione della dichiarazione ........... . 58
3. L’elemento soggettivo delle fattispecie omissive .................. . 70
3.1. L’omessa presentazione della dichiarazione: l’elemento soggettivo .... . 70
3.2. L’omesso versamento di ritenute dovute o certificate: l’elemento soggettivo. 73
3.3. L’omesso versamento di iva: l’elemento soggettivo ............. . 77
4. L’omesso versamento iva: focus su profili tributari e concorsuali......... . 81
Parte II
IL SISTEMA PENALE TRIBUTARIO ITALIANO: PROFILI SOSTANZIALI
Capitolo 1
L’EVASIONE PUNIBILE TRA INFEDELTÀ E FRAUDOLENZA
NELLA DICHIARAZIONE
di Marcello Poggioli e Tommaso Rotella
1. Il momento dichiarativo nel catalogo delle condotte punibili. Alla ricerca di un
nuovo equilibrio, tra sedimentazioni e spinte evolutive. .............. . 93
2. L’evoluzione della species dichiarativa, all’interno del d.lg. 74/2000, nell’attuale
prospettiva di determinarne l’effettivo perimetro. ................. . 97
3. La selezione delle condotte dichiarative punibili attraverso il recupero del principio di frammentarietà e legalità ........................... . 99
4. La punibilità dei reati dichiarativi e la convergenza nel processo di selezione dei
fatti punibili di molteplici filtri valutativi. In particolare: l’innalzamento di baluardi ed argini di contenimento della fattispecie criminosa. ........... . 102
4.1. L’incidenza sottrattiva della sterilizzata rilevanza penalistica delle condotte
abusive, nel quadro della c.d. “clausola generale†di cui all’art. 10 bis dello
Statuto dei diritti del contribuente ...................... . 105
4.2. Gli ulteriori filtri che incidono su configurabilità e punibilità dell’infedeltÃ
dichiarativa. In particolare: a) l’art. 4, co. 1 bis d.lg. 74/2000 e la violazione
di criteri di valutazione e classificazione ................... . 110
4.3. Segue. b) La violazione dei criteri di determinazione dell’esercizio di
competenza, della non inerenza, della non deducibilità di elementi passivi
reali (art. 4, co. 1 bis, d.lg. 74/2000) ..................... . 114
4.4. Segue. c) I fatti che non comportino il superamento congiunto delle soglie
di punibilità ................................... . 116
4.5. Segue. d) La rilevanza del tentativo: i fatti che non culminino in una
effettiva presentazione della dichiarazione, ma si arrestino ad uno stadio di
atti idonei e diretti in modo non equivoco verso l’infedeltà in dichiarazione
(art. 6 d.lg. 74/2000). .............................. . 117
5. Dall’infedeltà alla fraudolenza: le caratteristiche distintive della frode in
dichiarazione. ...................................... . 119
6. Conclusioni. ....................................... . 128
VI INDICE
Capitolo 2
CONSULENTI E INTERMEDIARI: CONCORSO NEL DELITTO TRIBUTARIO
di Elisabetta Sarti, Gianluca Gambogi, Marco Amatucci,
Filippo Cima, Alessandro Traversi
1. Il rischio di coinvolgimento del professionista in responsabilità concorsuale per
reati tributari ...................................... . 131
2. Il concorso del professionista nei reati dichiarativi ed in particolare nella frode
fiscale commessa dal cliente nel caso di mancato beneficio fiscale o economico.. 139
3. La responsabilità penale del consulente nella fattispecie di omesso versamento e
di indebita compensazione. La rilevanza della crisi di liquidità del contribuente. 142
3.1. La portata normativa degli artt. 10 bis e 10 ter d.lg. 74/2000 ....... . 142
3.2. Il reato di omesso versamento di ritenute dovute o certificate (art. 10 bis
d.lg. 74/2000) .................................. . 143
3.3. Il reato di mancato versamento di iva (art. 10 ter d.lg. 74/2000) ..... . 152
3.4. Il reato di “indebita compensazione†art. 10 quater d.lg. 74/2000 .... . 154
4. Il concorso del professionista nella fattispecie di sottrazione fraudolenta al
pagamento delle imposte di cui all’art. 11 d.lg. 74/2000 ............. . 157
5. La speciale circostanza aggravante di cui all’art. 13 bis, co. 3 d.lg. 74/2000 ..... . 165
Capitolo 3
IL CONCORSO TRA EMITTENTE ED UTILIZZATORE DI FATTURE
PER OPERAZIONI INESISTENTI EX ART. 9, D.LG. 74/2000:
LIMITI E DISTORSIONI GIURISPRUDENZIALI
di Alessandro Palasciano, Danilo Iannello, Vincenzo Cardone,
Andrea Silipo, Giuseppe Palasciano
1. Inquadramento storico: il concorso tra emittente e utilizzatore dalla l. 516/1982 al
d.lg. 74/2000 ...................................... . 171
2. Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2 d.lg. 74/2000), emissione di fatture o altri documenti per
operazioni inesistenti (art. 8 d.lg. 74/2000) e concorso di persone in tali ipotesi di
reato: analisi normativa e profili generali delle fattispecie ............. . 173
3. Art. 9 d.lg. 74/2000: i limiti della norma e oscillazioni giurisprudenziali .... . 177
3.1. Non punibilità a titolo di concorso di colui che abbia istigato l’emissione di
fatture per operazioni inesistenti senza, poi, avvalersene .......... . 177
4. Il ruolo dell’intermediario tra il proprio cliente utilizzatore e l’emittente: costui
risponde a titolo di concorso di entrambi i reati di cui agli artt. 2 e 8 d.lg. 74/2000
o di uno solo di essi?.................................. . 181
5. La compatibilità tra l’art. 9 d.lg. 74/2000 e il reato di associazione a delinquere. 185
6. Applicabilità dell’art. 9 d.lg. 74/2000 al caso di identità soggettiva tra emittente ed
utilizzatore ........................................ . 188
Capitolo 4
INDEBITE COMPENSAZIONI ED INCERTEZZE TERMINOLOGICHE
di Salvatore Golino, Benedetto Santacroce, Alfredo Foti,
Michele Procida, Bernardo Cartoni
1. La compensazione ................................... . 193
1.1. Cenni introduttivi ................................ . 193
INDICE VII
1.2. Ratio legis e tipologie della compensazione nel diritto tributario: verticale,
orizzontale, il quadro RX della dichiarazione ed il modello F24 ..... . 194
1.3. Limiti alla compensazione ........................... . 198
1.4. La circolazione dei crediti di imposta tra imprese ............. . 205
2. Il reato di compensazione indebita .......................... . 209
2.1. Premessa: l’articolo 10 quater d.lg. 74/2000 ................. . 209
2.2. Il bene giuridico protetto: la riscossione tempestiva e puntuale o l’assenza
di frode nella riscossione? ........................... . 210
2.3. I soggetti attivi: chiunque o il contribuente?................. . 212
2.4. L’elemento oggettivo del reato: condotta vincolata o libera? ....... . 214
2.5. L’elemento soggettivo del reato ........................ . 217
2.6. Il dolo nelle due fattispecie di “crediti non spettanti†e di “crediti
inesistenti†.................................... . 217
2.7. Il caso dei crediti esistenti e spettanti, ma non compensabili ....... . 219
2.8. Implicazioni processuali e sostanziali, ai fini della causa di non punibilità ,
della distinzione tra “crediti non spettanti†e “crediti inesistenti†.... . 221
2.9. Soglia di punibilità e nozione di “somme non versateâ€: iva ed imposte sui
redditi o qualunque debito pagabile con modello F24? .......... . 222
2.10. Causa di non punibilità e circostanza attenuante .............. . 225
2.11. Il momento consumativo del reato ...................... . 226
2.12. Rapporti tra illecito penale ed illecito amministrativo ........... . 227
2.13. Il favor rei .................................... . 228
3. Conclusioni ....................................... . 228
3.1. Differenze e confini con altre fattispecie di reato: la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e la dichiarazione infedele ........... . 228
3.2. Crediti “non spettanti†e incertezze interpretative ............. . 229
Capitolo 5
SOTTRAZIONE FRAUDOLENTA AL PAGAMENTO DI IMPOSTE:
CONSIDERAZIONI CON RIFERIMENTO AL TRUST
ED AI NEGOZI FIDUCIARI
di Massimo Boidi, Stefano Maria Ronco
1. Introduzione....................................... . 233
2. Ratio e bene giuridico tutelato ............................ . 234
3. Soggetto attivo e presupposto della condotta .................... . 235
4. Momento consumativo e protrazione degli effetti di pericolo........... . 236
5. Idoneità lesiva, soglia di offensività e offensività della condotta ......... . 236
6. Il dolo del fatto ..................................... . 238
7. I problemi interpretativi in merito alla condotta: in particolare, l’alienazione
simulata ......................................... . 239
8. Segue: la soluzione in giurisprudenza......................... . 240
9. L’oggetto del sequestro in vista della confisca ................... . 243
10. Trust e negozi fiduciari: inquadramento della fattispecie in chiave civilistica . . . 244
10.1. Trust ....................................... . 244
10.2. Negozi fiduciari ................................. . 248
10.3. Aspetti comuni e differenze tra gli istituti .................. . 250
VIII INDICE
11. Orientamenti della giurisprudenza penale in tema di trust ............ . 251
11.1. La fraudolenza sul piano oggettivo: principi generali (Cass. pen., sez. III, n.
14217 del 15 novembre 2019) ......................... . 251
11.2. Un caso di dubbia fraudolenza: trust istituito per parificare i diritti ereditari
dei figli del disponente ovvero per sottrarsi alla riscossione coattiva? (Cass.
pen., sez. III, 21 aprile 2017 n. 36801) .................... . 252
11.3. Un caso di trust che non ha ancora ricevuto conferimenti, ma che potrebbe
riceverli: sussistenza ugualmente del reato (Cass. pen., sez. III, 16 dicembre
2015, n. 6798) .................................. . 253
11.4. Un caso di “sham trust†o “trust autodichiarato†istituito per sottrarre il
patrimonio alla riscossione erariale: il trust è simulato ovvero, più radicalmente, è nullo, onde non può essere idoneo a frustrare le ragioni della
riscossione? (Cass. pen., sez. III, 7 novembre 2017, n. 20862) ...... . 254
11.5. Un caso di morte del trustee e nomina di un nuovo trustee. Il reato si è
consumato definitivamente al momento dell’istituzione o è nuovamente
consumato al momento della nomina del nuovo trustee? (Cass. pen., sez.
III, 14 maggio 2019 n. 37469) ......................... . 255
11.6. Un caso di trust istituito asseritamente per sottrarsi al pagamento dei debiti
privati (Cass. pen., sez. III, 17 settembre 2018, n. 2569).......... . 255
Capitolo 6
IL CONTRIBUENTE PENTITO E LA RINUNCIA
ALLA PRETESA SANZIONATORIA
di Marco Garavoglia, Luca Diviso, Paola Rava, Maria Francesca Artusi,
Michele Peracino
1. Evoluzione normativa del pagamento del debito tributario nel d.lg. 74/2000 . . 257
1.1. L’impostazione originaria............................ . 258
1.2. La riforma del 2015 ............................... . 260
2. La riforma del 2019 e la versione vigente ...................... . 263
2.1. Il nuovo ravvedimento operoso ........................ . 264
3. Dalla pretesa sanzionatoria e punitiva alla pretesa riscossiva ........... . 267
3.1. Ragioni e criticità della rilevanza penale delle condotte “riparatorie†. . . 268
3.2. Il “pentimento†nelle fattispecie dichiarative ................ . 273
3.3. Rapporti tra procedimento tributario e procedimento penale ....... . 276
3.4. Il pagamento da parte di un terzo e la responsabilità delle persone
giuridiche..................................... . 277
4. Conclusioni ....................................... . 279
Capitolo 7
SEQUESTRI E CONFISCHE PENALI-TRIBUTARIE
di Alessandro Viglione, Giovanni Maria Soldi, Luigi Gianzi, Andrea P. Casati,
Luca Jacopo Lauri, Manfredi Bontempelli
1. Un ampio arsenale: le confische (e i relativi sequestri) penali-tributarie ..... . 283
2. La confisca diretta e per equivalente: gli interventi delle Sezioni unite e la
giurisprudenza successiva ............................... . 291
3. La confisca da reato tributario presupposto della responsabilità ex d.lg. 231/2001:
come cambia il sistema? ................................ . 298
INDICE IX
4. La confisca di prevenzione e l’evasore socialmente pericoloso .......... . 306
5. Metamorfosi della confisca “allargata†da reato tributario ............ . 312
Capitolo 8
FRODE FISCALE, FALSE FATTURAZIONI E ALTRI REATI
di Bruno Ceccon, Luigi Ravagnan
1. Considerazioni introduttive .............................. . 323
2. Frode fiscale e falso in bilancio ............................ . 328
3. Frode fiscale e falsa fatturazione ........................... . 329
4. Frode fiscale e truffa .................................. . 332
5. Associazione per delinquere e frode fiscale ..................... . 333
Capitolo 9
RICICLAGGIO ED AUTORICICLAGGIO DA REATO TRIBUTARIO
di Stefano Piccioli, Vito D’Ambra, Corrado Sanvito, Fabio Cagnola
1. Il reato di autoriciclaggio ............................... . 337
1.1. I caratteri della norma ............................. . 337
1.2. Gli aspetti di diritto intertemporale e gli effetti sulla prescrizione .... . 340
1.3. La clausola di non punibilità : la destinazione delle somme “alla mera
utilizzazione o al godimento personale†— art. 648 ter.1, co. 4, c.p. ... . 342
1.4. Le ipotesi di concorso tra il reato di autoriciclaggio ed alcuni altri reati. . 345
2. Autoriciclaggio e delitti tributari, questioni problematiche con particolare riferimento al concorso dell’extraneus con l’intraneus .................. . 347
3. Il profitto del reato tributario come oggetto materiale dei reati di riciclaggio ed
autoriciclaggio...................................... . 353
4. La confisca del profitto da riciclaggio e autoriciclaggio .............. . 360
4.1. La confisca diretta e l’esigenza di distinguere il profitto del riciclaggio da
quello del reato presupposto.......................... . 361
4.2. La confisca per equivalente e la necessità di un’individualizzazione del
profitto in caso di concorso di persone nel reato .............. . 366
Capitolo 10
ABUSO DEL DIRITTO: È VERA DEPENALIZZAZIONE?
di Michele Ippolito, Antonio Cappai, Diego Loy
1. Genesi del termine ed evoluzione storica dell’abuso del diritto ......... . 371
2. Condotte ......................................... . 382
3. Profili procedimentali ................................. . 383
4. L’abuso del diritto nella giurisprudenza ante riforma ............... . 384
5. L’irrilevanza penale dell’abuso del diritto: vera depenalizzazione o un’attesa “explicatio terminorum�................................ . 389
X INDICE
Capitolo 11
RITORNO AL FUTURO: IL DIRITTO SANZIONATORIO PENALE
E TRIBUTARIO TRA NE BIS IN IDEM
E PREGIUDIZIALE TRIBUTARIA
di Francesco Colaianni, Luca Troyer, Alex Ingrassia, Marco Scoletta
1. Il divieto di bis in idem: una panoramica ...................... . 395
2. Le criticità del principio: la stretta connessione e la proporzionalità ....... . 404
3. La stretta connessione in chiave penalistica: un ritorno della pregiudiziale tributaria? .......................................... . 414
4. Il doppio binario punitivo degli illeciti tributari: non si spezza, ma si piega . . . 422
5. Conclusioni ....................................... . 439
Capitolo 12
I REATI TRIBUTARI DEBUTTANO IN SOCIETÀ: DALLA RESPONSABILITÀ
PENALE NELL’ENTE ALLA RESPONSABILITÀ PENALE DELL’ENTE
di Giuseppe Galla, Stefania Gianoncelli, Enrico Marello, Gaetano Ragucci,
Giulio Bonadio
1. La responsabilità giuridica degli enti: profili generali con particolare riguardo alla
recente introduzione dei reati tributari nel d.lg. 231/2001 ............ . 445
2. L’introduzione dei delitti tributari fra i reati presupposto: possibili criticità e
rapporti con la compliance fiscale ........................... . 448
3. Note sul ruolo dei modelli di organizzazione e controllo nell’ambito della teoria
della colpa nell’illecito amministrativo tributario .................. . 461
3.1. Tema ....................................... . 461
3.2. Ambientamento ................................. . 462
3.3. L’ascrizione dell’illecito amministrativo tributario.............. . 467
3.4. La regola della colpa .............................. . 469
3.5. Corollario in tema di adempimento collaborativo.............. . 470
3.6. Assetto complessivo e conclusione. ...................... . 471
4. La confisca nei modelli 231: falsi problemi applicativi............... . 475
4.1. Breve premessa ................................. . 475
4.2. La premessa maggiore: tratti di un quadro normativo di “quantità †delle
confische ..................................... . 477
4.3. La premessa minore: il colore della giurisprudenza nella gradazione della
“qualità †delle confische ............................ . 481
4.4. La sintesi: il quadro di insieme ed il falso problema applicativo ..... . 485
Capitolo 13
INTERPOSIZIONE DI SOGGETTI E FRODI INTRACOMUNITARIE ALL’IVA
di Matteo Costigliolo, Alessandra Mereu
1. Le frodi iva tra disciplina comunitaria e ordinamento nazionale ......... . 487
1.1. Premessa ..................................... . 487
1.2. Il concetto di “frode iva†e la sua manifestazione.............. . 488
1.3. L’evoluzione degli strumenti di contrasto a livello comunitario ...... . 492
1.4. La responsabilizzazione del soggetto cessionario e il diritto alla difesa del
INDICE XI
contribuente a fronte della giurisprudenza comunitaria e nazionale in
ambito iva .................................... . 495
2. Le frodi iva: riflessioni di diritto penale ....................... . 499
2.1. Premessa ..................................... . 499
2.2. Le frodi iva nella direttiva PIF attuata dal d.lg. 75/2020.......... . 501
2.3. I reati di cui agli artt. 2 e 8 d.lg. 74/2000 .................. . 503
2.3.1. Le operazioni oggettivamente inesistenti e le frodi carosello.... . 504
2.3.2. Le operazioni soggettivamente inesistenti: l’interposizione reale e
fittizia nella catena distributiva .................... . 506
2.3.3. La fittizietà dei costi e l’indetraibilità dell’iva ............ . 509
2.3.4. L’elemento soggettivo in capo al rivenditore nazionale....... . 513
2.3.5. La responsabilità del soggetto interposto per il reato di emissione di
fatture o altri documenti per operazioni inesistenti ......... . 517
2.4. L’omessa dichiarazione dei redditi, l’omesso versamento iva e l’indebita
compensazione nelle frodi iva ......................... . 518
Capitolo 14
PROFILI PENALI DI DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
di Piergiorgio Valente, Salvatore Mattia, Andrea Perini, Paolo Comuzzi
1. Fiscalità internazionale: esterovestizione delle società e stabile organizzazione
occulta .......................................... . 521
1.1. Premessa ..................................... . 521
1.2. La residenza fiscale delle società e degli enti equiparati — Generalità . . . 522
1.2.1. Il concetto di “sede di direzione effettivaâ€, in particolare ..... . 524
1.2.2. L’inversione dell’onere probatorio per le società c.d. esterovestite . 530
1.2.3. Profili internazionali della residenza fiscale ............. . 534
1.2.4. Profili comunitari della residenza fiscale ............... . 539
1.2.5. Profili penal-tributari dell’esterovestizione .............. . 542
1.3. Il concetto di “stabile organizzazione occulta†............... . 546
1.3.1. Qualificazione della stabile organizzazione e quantificazione del
reddito .................................. . 552
1.3.2. Aspetti penali della “stabile organizzazione occultaâ€: l’omessa
dichiarazione ............................... . 553
2. Il d.lg. 74/2000: profili di applicazione internazionale. Una premessa introduttiva. 557
3. Reati tributari e diritto tributario internazionale: alcune ipotesi applicative... . 560
3.1. Dichiarazione fraudolenta ex art. 2 ed effettività dei “management fees†. 560
3.2. Comportamenti fraudolenti e profili transnazionali ............. . 562
3.3. Omessa dichiarazione, esterovestizione e condotte analoghe........ . 564
3.4. Le “compensazioni improprieâ€, tra articolo 10 quater e art. 3 ...... . 566
3.5. Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e profili internazionali . 567
3.6. Conclusioni.................................... . 569
Capitolo 15
LA TASSAZIONE DEL REDDITO DI IMPRESA NELL’EPOCA
DELL’ECONOMIA DIGITALE
di Paolo de’ Capitani di Vimercate, Alessandro Torri
1. Profili tributari ..................................... . 571
1.1. Introduzione ................................... . 571
XII INDICE
1.2. L’approccio del legislatore italiano alla tassazione dell’economia digitale . 576
1.3. La web tax italiana in vigore in data 1° gennaio 2020 ........... . 579
1.4. Questioni aperte ................................. . 580
1.5. Gli sviluppi in sede OCSE e le prospettive di adozione dello Unified
Approach ..................................... . 583
2. Profili penali....................................... . 587
2.1. Introduzione ................................... . 587
2.2. Profili sostanziali................................. . 588
2.3. Profili processuali ................................ . 595
2.4. Considerazioni conclusive ........................... . 598
Parte III
PROFILI PROCESSUALI
Capitolo 1
PRINCIPI DEL GIUSTO PROCESSO:
GIUDIZIO PENALE E GIUDIZIO TRIBUTARIO
di Maria Bruccoleri, Alessandro Cottone, Chiara Gioè, Tommaso Rafaraci,
Salvatore Sammartino
1. Il diritto ad una ragionevole durata del processo penal-tributario: le garanzie
previste dall’art. 6 CEDU ............................... . 601
1.1. I principi del giusto processo tra modifiche costituzionali e impegni
internazionali................................... . 601
1.2. La giustizia europea e i ragionevoli tempi processuali ........... . 604
1.3. Giurisprudenza CEDU e processo penale .................. . 606
1.4. Le modifiche apportate alla legge Pinto con le leggi 134/2012 e 208/2015
alla luce della giurisprudenza europea .................... . 608
1.5. Conclusioni. ................................... . 610
2. L’ammissibilità della prova testimoniale resa in sede penale e dello strumento
presuntivo al vaglio del principio del giusto processo tributario ......... . 611
2.1. Note introduttive ................................ . 611
2.2. La trasmigrazione nel processo tributario della prova testimoniale e il
principio del giusto processo.......................... . 611
2.3. Considerazioni in tema di presunzioni e parità delle parti nel processo . . 615
3. Accertamento tributario e accertamento penale. Spunti minimi su una relazione
proteiforme ....................................... . 620
3.1. Un tema di costante interesse ......................... . 620
3.2. “Doppio binarioâ€: i limiti di una metafora.................. . 620
3.3. Circolazione probatoria laissez-faire ...................... . 622
3.4. Interferenze “premiali†............................. . 623
3.5. Un sistema integrato? .............................. . 624
4. Il divieto di sospensione del procedimento di accertamento e del processo
tributario per la pendenza del processo penale ................... . 625
4.1. Considerazioni preliminari ........................... . 625
4.2. L’evoluzione della disciplina dei rapporti tra il processo penale e il processo
tributario ..................................... . 627
4.3. Criticità della regola del “doppio binario†.................. . 630
4.4. Notazioni conclusive .............................. . 635
INDICE XIII
Capitolo 2
LA TUTELA DEL CONTRIBUENTE NELLA GIURISPRUDENZA
DELLE CORTI EUROPEE
di Francesco Mattarelli, Raffaele Caruso
1. Aspetti di diritto tributario .............................. . 641
1.1. Premessa ..................................... . 641
1.2. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (c.d. “Carta di
Nizza†o “CDFUEâ€) .............................. . 642
1.3. Il diritto “ad essere ascoltati†......................... . 645
1.4. Il diritto di “accedere al fascicolo†...................... . 647
1.5. L’obbligo per l’amministrazione di motivare le proprie decisioni ..... . 649
1.6. La Corte di Cassazione e i diritti fondamentali del contribuente ..... . 650
2. Aspetti di diritto penale ................................ . 655
2.1. Premessa ..................................... . 655
2.2. La saga Taricco. Il contrasto tra necessità di accertamento delle frodi per la
tutela degli interessi dell’Unione e garanzie dell’imputato/contribuente: la
prescrizione vittima innocente del bilanciamento di interessi ....... . 657
2.3. La vicenda Grande Stevens. Il sistema del doppio binario e il principio del
ne bis in idem in ambito penal-tributario................... . 664
2.4. Conclusioni.................................... . 670
Capitolo 3
LE INDAGINI TRIBUTARIE E PROCESSUALI PENALI TRIBUTARIE:
CIRCOLAZIONE DELLE PROVE ED ONERE DELLA PROVA
di Luigi Ravagnan
1. Premessa ......................................... . 671
2. Circolazione delle prove ................................ . 671
3. La giurisprudenza.................................... . 681
APPENDICE
OSSERVAZIONI DEL CENTRO DI DIRITTO PENALE TRIBUTARIO
SULL’ATTO DEL GOVERNO N. 151
di Mario Garavoglia, Lorenzo Imperato, Francesco Colaianni,
Andrea Perini, Enrico Mastrogiacomo, Giulio Bonadio,
Alessandra Mereu, Luigi Ravagnan
1. Premessa ......................................... . 689
2. Osservazioni in merito all’inserimento del n. 5 quinquies nel primo comma
dell’art. 322 bis c.p.................................... . 689
3. Osservazioni in merito al catalogo dei reati tributari presupposto della responsabilità degli enti interessati dall’attuazione della Direttiva ............. . 690
4. Osservazioni sull’estensione del tentativo ...................... . 692
5. Osservazioni sulla quantificazione del danno .................... . 695
XIV INDICE
6. Osservazioni sul cumulo sanzionatorio derivante dalla nuova disciplina nel quadro del principio del ne bis in idem. ......................... . 696
Opere e scritti più significativi di Ivo Caraccioli in materia penal-tributaria a cura di
Luca Diviso, Marco Garavoglia, Stefania Gianoncelli, Gianluca Ruggiero, Lorenzo
Magro, Francesco Savio ................................... . 703