Il volume in un primo momento ripercorre l'evoluzione e l'inquadramento della nozione di "contatto sociale" nel nostro ordinamento, soffermandosi sulle diverse teorie dogmatiche entro le quali essa è stata inserito dalla dottrina italiana e il suo utilizzo nella giurisprudenza per la delineazione della responsabilità del medico.
Questo permette all'autore di occuparsi della tutela dell'affidamento che deriva dal contatto sociale, per poi dare una definizione di esso come una l'esecuzione di una prestazione non dovuta e dei relativi doveri di produzioni, corredandola di esempi normativi e giurisprudenziali.
INDICE GENERALE
CAPITOLO PRIMO
IL CONTATTO SOCIALE NELLA DOTTRINA ITALIANA
1. Premessegeneraliedescrizionedelproblema. . . . . . . . . . . . . . . . . 1
2. Cenni in generale sui doveri di protezione e sul loro ruolo nella costruzione
dell’obbligazione.................................. 6
3. La dottrina dell’obbligazione senza prestazione: doveri di protezione fuori
delrapportoobbligatorio............................. 26
4. Nuovi orientamenti sulla natura della responsabilità precontrattuale. . . . 32
5. Critiche al contatto sociale: una formula inappropriata e pericolosa? . . . 37
6. Segue: il contatto sociale nella teoria delle fonti dell’obbligazione. . . . . . 42
7 Segue: i possibili pericoli insiti nell’uso (e nell’abuso) del contatto sociale.. 47 8. Segue: due critiche particolarmente estese e incisive.. . . . . . . . . . . . . 51
CAPITOLO SECONDO
IL CONTATTO SOCIALE NELLA GIURISPRUDENZA
1. Il contatto sociale nella costruzione della responsabilità medica; premesse generali....................................... 61
2. Il medico dipendente, come ausiliario del debitore, risponde ex art. 2043 c.c.;negazionedellac.d.responsabilitàdastatus. . . . . . . . . . . . . . . 63
3. Nuove soluzioni legislative: il c.d. decreto Balduzzi. . . . . . . . . . . . . . 73
4. Segue:lac.d.leggeGelli-Bianco......................... 77
5. Perdurante attualità del tema della responsabilità da contatto sociale.. . . 78
6. La responsabilità del medico dipendente, modello della responsabilità da contattosociale................................... 80
7. Altre significative ipotesi di applicazione della responsabilità da contatto sociale: il precettore, la banca, il promotore finanziario, l’obbligato alla promozione dell’OPA, il notaio, il mediatore, il fornitore di informazioni edaltricasiinteressanti.............................. 87
VIII INDICE GENERALE
CAPITOLO TERZO
IL RUOLO DELL’AFFIDAMENTO
NELLA RESPONSABILITAÌ€ DA CONTATTO SOCIALE
1. Incertezze giurisprudenziali nella individuazione dell’affidamento rilevan-
te; ciò che vale per il dovere di lealtà e coerenza nelle trattative vale anche peridoveridiconservazione? ......................... 113
2. L’incertezzacoinvolgeancheladottrina. ................... 124
3. Conclusioni: l’affidamento non appartiene alla fattispecie dei doveri di
protezionefuoridelrapportoobbligatorio.. . . . . . . . . . . . . . . . . . 132
CAPITOLO QUARTO
IL “CONTATTO SOCIALE†QUALIFICATO CONSISTE NELLA ESECUZIONE DI UNA PRESTAZIONE NON DOVUTA
1. Premessegenerali.Ilpagamentodelterzo................... 139
2. L’indebitopagamento............................... 151
3. Lagestionediaffarialtrui. ........................... 154
4. L’adempimentodell’obbligazionenaturale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160
5. Leprestazionidicortesia............................. 166
6. L’esecuzione di una prestazione non dovuta come fonte di doveri di
protezione...................................... 175
7. Il fondamento normativo della ricostruzione proposta. . . . . . . . . . . . 187
8. Doveridiprotezionepostcontractumfinitum. . . . . . . . . . . . . . . . . 192
9. La natura del collegamento fra la prestazione e il danno. . . . . . . . . . . 195
10. Prestazioninondovuteeprotezionedei“terziâ€.. . . . . . . . . . . . . . . 196
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