La nozione di imprenditore dell’art. 2082 riveste un ruolo centrale nel sistema dell’impresa disegnato dal codice civile del 1942, dato che da essa si dipana l’articolazione di quel sistema, con la conseguenza che l’accertamento di un comportamento concreto conforme al modello di attività imprenditoriale definito dall’ art. 2082 è la prima operazione che il giudice deve effettuare quando viene chiamato a decidere dell’applicazione di una regola, sia essa generale sia essa propria delle imprese commerciali o di quelle agricole. Sulla base di questa premessa (sez. I), l’Autore si prefigge di verificare quale sia l’attuale rilevanza normativa di tale nozione e quale evoluzione abbia subito la sistematica della disciplina dell’impresa nel corso degli ottant’anni successivi, sottolineando, particolarmente: quanto alla prima questione, come, nel dibattito giurisprudenziale e dottrinale, l’uso della nozione codicistica sia pieno e condiviso qualora l’attività d’impresa sia imputata alla singola persona fisica (c.d. impresa individuale), parziale e controversa, qualora sia svolta tramite l’uso di forme organizzative; quanto alla seconda questione, come sia la normativa di matrice comunitaria sia talune modifiche della stessa disciplina del codice civile ( specie, l’istituzione del registro delle imprese e la riformulazione della nozione codicistica di impresa agricola) abbiano sensibilmente variato il quadro originario (sez. V). Quest’ultimo tema è poi ripreso nel commento all’art. 2083 per constatare come la rilevanza normativa della definizione codicistica dei piccoli imprenditori risulti oggi ridimensionata, soprattutto ma non esclusivamente, per effetto dei nuovi criteri di esenzione dalla procedura fallimentare, dettati dall’ attuale art. 1, comma 2, l.f. e ripresi dal codice della crisi. Per motivare la risposta alla prima questione una consistente parte del lavoro (sez. IV) è dedicata all’analisi dell’incidenza sull’applicazione della disciplina dell’impresa, derivante dalla adozione delle forme organizzative societarie, cooperativistiche, consortili, nonché di quelle dei soggetti pubblici, delle associazioni e fondazioni del Libro I del codice civile, dei soggetti qualificabili come enti del terzo settore (ex d.lgs. 112/2017 e 117/2017) e degli enti ecclesiastici.
INDICE
Art. 2082 (Imprenditore)
SEZIONE I: FUNZIONE IDEOLOGICA E SISTEMATICA DELL’ART. 2082
1. Impresa, atti di commercio e commercianti nel codice di commercio del
1882. Rilevanza dell’intento speculativo.................. . 3
2. (segue) Ruolo ideologico e sistematico della nozione di imprenditore
dell’art. 2082 del codice unificato. Discontinuità e continuità con il
codice di commercio ............................. . 9
3. (segue) Ancora sul ruolo ideologico dell’imprenditore nello Stato
corporativo ................................... . 14
4. (segue) L’art. 41, Cost.: l’impresa come manifestazione di libertà di
iniziativa economica e i suoi limiti ..................... . 16
SEZIONE II: SCOPI DELL’IMPRENDITORE E DISCIPLINA CODICISTICA DELL’IMPRESA
5. Neutralità della fattispecie impresa ex art. 2082 e finalità dell’imprenditore ...................................... . 20
5.1. Imprese e fine di lucro........................ . 20
5.2. Imprese e fini mutualistici ..................... . 22
5.2.1. (segue) L’impresa mutualistica come impresa per conto
proprio. Mutualità pura e mutualità spuria...... . 23
5.2.2. (segue) Impresa mutualistica e benefici economici dei
partecipanti......................... . 24
5.2.3. (segue) Le diverse modalità di realizzazione dei benefici mutualistici ...................... . 26
5.2.4. (segue) La possibile commistione tra finalità mutualistiche-egoistiche, finalità lucrative e finalitÃ
mutualistiche-altruistiche ................ . 30
5.3. Imprese e finalità sociali. “Socialità †dell’impresa e sue diverse
accezioni ................................ . 33
5.3.1 (segue) Attività e finalità delle Onlus e delle imprese
sociali prima della riforma................ . 39
5.3.2. (segue) Attività e finalità degli enti del terzo settore e
delle imprese sociali dopo la riforma ......... . 41
5.3.3. (segue) Relazione tra attività di interesse generale e
interessi economici dei partecipanti nelle società start
up innovative a vocazione sociale e negli enti del terzo
settore (ETS). Ammissibilità , limiti e condizioni degli
scambi mutualistici negli ETS.............. . 45
5.3.4. (segue) Discrasie tra le caratteristiche dell’impresa sociale secondo la definizione dell’art. 1, d.lgs. 112 e la
disciplina concreta. Conclusioni sui requisiti di qualificazione dell’impresa sociale .............. . 51
5.3.5. Categorie e forme giuridiche degli ETS ........ . 56
5.3.6. Modalità di conseguimento della qualifica di ente del
terzo settore e carattere premiale della relativa
disciplina .......................... . 63
6. Impresa “individualeâ€, impresa collettiva e forme organizzative dell’attività imprenditoriale ............................. . 71
7. (segue) La scelta della forma organizzativa dell’attività imprenditoriale:
regole costituzionali e regole d’interpretazione .............. . 80
7.1. (segue) I limiti alla libertà di scelta della forma organizzativa:
scopi dei partecipanti e oggetto dell’impresa .......... . 84
7.2. (segue) Incidenza della forma organizzativa sull’applicazione
della disciplina codicistica dell’impresa. Conclusione ..... . 96
SEZIONE III: I PROBLEMI DELLA FATTISPECIE DELL’IMPRESA EX ART. 2082
8. L’esistenza della fattispecie impresa .................... . 100
8.1. (segue) Il problema della rilevanza della pubblicità ....... . 101
8.2. (segue) “Esistenza†e “inizio†dell’impresa. Il problema del rapporto tra organizzazione dell’azienda ed esercizio dell’impresa. 104
8.3. (segue) Relatività dell’esistenza della fattispecie impresa in funzione della disciplina: adattamento della fattispecie alla disciplina, disaggregazione della disciplina ................ . 107
8.4. (segue) “Fine†dell’impresa e principio di effettività : cancellazione dal registro delle imprese ed effettività della cessazione
dell’impresa .............................. . 111
9. I problemi di confine sollevati dai singoli requisiti di esistenza della
fattispecie dell’impresa ............................ . 118
9.1. L’impresa come attività produttiva. Attività d’impresa e attivitÃ
di mero godimento. Società lucrativa e comunione di mero
godimento ............................... . 119
9.1.1. (segue) Titolarità dell’azienda e qualifica di
imprenditore ........................ . 122
9.1.2. (segue) Titolarità di partecipazioni societarie di controllo e qualifica di imprenditore. La fattispecie dell’impresa fiancheggiatrice ................ . 124
9.2. L’impresa come attività produttiva economica ......... . 132
9.2.1. (segue) L’economicità dell’impresa come autosufficienza: l’economicità nell’impresa mutualistica ...... . 133
XVIII INDICE
9.2.2. (segue) Attività produttive autosufficienti ed attivitÃ
produttive erogative ................... . 140
9.2.3. (segue) Gli introiti valutabili nella verifica dell’autosufficienza ........................... . 143
9.3. L’impresa come attività produttiva organizzata. Attività d’impresa e attività di lavoro autonomo ................ . 148
9.3.1. (segue) Piccola impresa e lavoro autonomo ...... . 150
9.3.2. (segue) Impresa e professione intellettuale ...... . 157
9.3.3. (segue) Impresa ed esercizio della professione intellettuale in forma societaria ................. . 167
9.4. L’impresa come attività produttiva professionale: attività d’impresa e attività occasionale ..................... . 180
10. Le articolazioni della fattispecie generale dell’impresa ......... . 186
10.1. Le sottospecie dell’impresa piccola, agricola e commerciale . . 187
10.2. Disciplina della fattispecie generale e discipline delle diverse
sottospecie di impresa ........................ . 189
10.3. (segue) Lo statuto dell’impresa commerciale medio-grande . . . 191
10.4. (segue) Il problema dei confini della sottospecie dell’impresa
commerciale: l’alternativa tra riconoscimento delle imprese “civili†e residualità delle imprese commerciali........... . 196
10.5. (segue) Modifiche dei confini conseguenti all’evoluzione legislativa e all’allargamento dell’area agricola ............. . 203
11. Illiceità , imputazione, sostituzione nell’esercizio dell’impresa e conseguenze sulla disciplina applicabile ..................... . 206
11.1. (segue) L’illiceità ........................... . 206
11.2. (segue) L’imputazione ........................ . 211
11.3. (segue) La sostituzione ........................ . 220
SEZIONE IV: IMPRESA SVOLTA TRAMITE FORME ORGANIZZATIVE E APPLICAZIONE DELLO
STATUTO CODICISTICO
12. “Incoerenze†tra fattispecie e disciplina dell’impresa nel sistema del
codice civile. Il problema dell’iscrizione nel registro delle imprese degli
enti pubblici titolari di imprese-organo. Rinvio ............. . 226
13. Altre alterazioni della sequenza fattispecie-disciplina dovute alle interpretazioni di dottrina e giurisprudenza .................. . 228
13.1. (segue) Forme organizzative societarie e disciplina dell’impresa. 229
13.1.1. (segue) Regola dell’effettività e “inizio†dell’attivitÃ
impresa da parte delle società .............. . 230
13.1.2. (segue) Rilevanza delle dimensioni della società ai fini
dell’esonero dal fallimento................ . 239
13.1.3. (segue) Regola dell’effettività e “cessazione†dell’impresa da parte della società e degli altri imprenditori
collettivi........................... . 245
13.1.4. Forma cooperativa e applicazione della disciplina
dell’impresa ........................ . 268
INDICE XIX
13.1.5. (segue) Forma consortile e applicazione della disciplina
dell’impresa ........................ . 271
13.2. Forme organizzative dei soggetti pubblici e disciplina dell’impresa .................................. . 274
13.2.1. Il riordino delle partecipazioni pubbliche nel T.U.S.P. . . 287
13.2.2. Riflessi dei modelli organizzativi adottati su fattispecie
e disciplina dell’impresa ................. . 296
13.3. Enti del Libro I, c.c. e disciplina dell’impresa .......... . 305
13.3.1. (segue) Il problema dell’assenza di una previsione codicistica in punto di esercizio dell’impresa da parte di
associazioni e fondazioni................. . 305
13.3.2. (segue) Il problema dei presupposti per l’attribuzione
della qualifica di impresa. Enti del Libro I e procedure
concorsuali delle imprese commerciali ........ . 314
13.3.3. (segue) I problemi dell’iscrizione nel registro delle imprese e della pubblicità dei bilanci ........... . 323
13.4. (segue) Enti del terzo settore e disciplina dell’impresa ..... . 329
13.5. (segue) Enti ecclesiastici e altri enti religiosi civilmente riconosciuti e disciplina dell’impresa ................... . 339
SEZIONE V: EVOLUZIONE DEL SISTEMA CODICISTICO DELL’IMPRESA E ATTUALE QUADRO
NORMATIVO
14. Interventi legislativi in materia d’impresa ................. . 343
14.1 (segue) Rilevanza della nozione comunitaria d’impresa e delle
altre articolazioni dimensionali comunitarie ........... . 344
14.2. Le modifiche nelle articolazioni codicistiche della fattispecie
generale dell’impresa......................... . 350
14.2.1. Istituzione del registro delle imprese, estensione dell’obbligo di iscrizione e successivi sviluppi normativi. 351
14.2.2. (segue) Riflessi sistematici dell’estensione dell’obbligo
di iscrizione nel registro delle imprese: se all’obbligo
siano soggette tutte le imprese ex art. 2082, c.c. . . . 358
14.2.3. (segue) Conseguenze dell’estensione dell’obbligo di
iscrizione sull’ambito di applicazione dello statuto delle imprese soggette a registrazione ........... . 363
14.2.4. Espansione dell’area delle imprese agricole e della
relativa disciplina ..................... . 368
14.2.5. (segue) La riformulazione dell’art. 2135, c.c ..... . 368
14.2.6. (segue) L’attuale statuto delle imprese agricole.... . 374
14.2.7. L’odierna rilevanza della nozione codicistica di piccola
impresa ........................... . 382
XX INDICE
Art. 2083 (Piccoli imprenditori)
1. Premessa .................................... . 385
2. I piccoli imprenditori tra definizione codicistica e definizioni di leggi
speciali...................................... . 385
2.1. (segue) Piccoli imprenditori commerciali e legge fallimentare . 387
2.2. (segue) Artigiani, piccoli commercianti, coltivatori diretti . . . 392
3. La fattispecie codicistica di piccola impresa e la sua ridotta rilevanza
nell’odierno quadro normativo ....................... . 395
INDICI
Indice degli Autori.................................. . 409
Indice analitico.................................... . 415