Negli ultimi anni si è assistito in Ungheria all'adozione di una nuova costituzione, all'indebolimento dei checks and balances propri delle democrazie moderne, ad un controllo governativo dei media pubblici e di quelli commerciali, alla restrizione dell'iniziativa popolare, della libertà di stampa, dei diritti sociali e delle libertà civili. Le norme sui media sono state uno dei principali strumenti per realizzare quello che è stato definito, tramite un¿espressione anglosassone, un U-turn, cioè un'inversione a U, per quanto riguarda in particolare le istituzioni democratiche e lo Stato di diritto. Esse sono state uno degli strumenti principali utilizzati per modificare la duplice relazione biunivoca stato-cittadino/diritto-società . Sebbene l¿uso del diritto per ridurre la democrazia non sia un elemento di novità , dato che nella storia esso è stato utilizzato in maniera ricorrente con questo fine, il caso ungherese costituisce una realtà particolare, in cui si assiste, in un brevissimo lasso di tempo, all¿adozione di un numero elevatissimo di norme, adottate con un¿accelerazione forsennata, ad una parossistica ¿iper-produzione giuridica¿. Da un lato esse si collocano nel contesto di quella che in molti hanno definito una democrazia illiberale, dall¿altro contribuiscono fortemente alla sua realizzazione. Lo strumento giuridico è stato accompagnato in Ungheria da narrative politiche, che ne hanno costituito l'humus preparatorio. La tesi sostenuta nel presente testo è che l'Italia e l¿Ungheria presentano contesti storici, sociopolitici e culturali molto diversi, che non consentono quindi paragoni diretti. L¿assetto formale delle istituzioni italiane non giustifica un¿analisi svolta alla luce di contributi sulla cosiddetta - democrazia illiberale -. Tuttavia, le norme italiane sui media, considerate tanto come la regulation degli stessi quanto come la loro mancata regulation, unite alla presenza di alcuni elementi di contesto che l'Italia mostra di avere in comune con l¿Ungheria, permettono di affermare che la prima corre il rischio di veder velocemente aumentare gli aspetti illiberali che caratterizzano la duplice relazione biunivoca stato-società /diritto-società .
INDICE
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
PARTE I
LA “DEMOCRAZIA ILLIBERALE†IN UNGHERIA
E IL SUO CONTESTO
CAPITOLO I
LA COSTRUZIONE DI UNA
“DEMOCRAZIA ILLIBERALE†IN UNGHERIA
E IL MUTAMENTO DELLA DUPLICE RELAZIONE
BIUNIVOCA STATO-SOCIETÀ/DIRITTO-SOCIETÀ
1. La “democrazia illiberale†in Ungheria . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
2. Definire la “democrazia illiberale� . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
3. La duplice relazione biunivoca stato-società /diritto-società e la
doppia anima del mutamento introdotto in Ungheria. . . . . . . . . 22
4. Il “Programma di Cooperazione Nazionaleâ€, il “Sistema di Cooperazione Nazionale†e la costruzione politica socio-emotiva . . . . . 25
5. Il diritto come strumento di modifica della relazione stato-società . 31
CAPITOLO II
IL CONTESTO DELLA
“DEMOCRAZIA ILLIBERALE†UNGHERESE
1. Le recenti riforme ungheresi: il contesto giuridico. . . . . . . . . . . 37
2. I motivi dell’inversione illiberale in Ungheria: il contesto sociopolitico e quello socioeconomico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
3. La democrazia illiberale ungherese nella riflessione accademica . . 51
PARTE II
LA REGULATION DEI MEDIA IN UNGHERIA,
L’UNIONE EUROPEA E IL CONSIGLIO D’EUROPA
CAPITOLO III
LE NORME UNGHERESI SUI MEDIA
1. La perduta indipendenza degli organi di regolazione dei media
ungheresi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61
2. La centralizzazione del sistema di controllo e i poteri degli organismi di autoregolazione dei media . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
3. Il caso Klubrádió . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
4. Il servizio pubblico radiotelevisivo e i poteri degli organismi regolatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
5. Registrazione e poteri sanzionatori. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
CAPITOLO IV
LE REAZIONI DELL’UNIONE EUROPEA E DEL CONSIGLIO
D’EUROPA: L’UE UN GIGANTE DALLE MANI LEGATE?
1. I primi interventi dell’UE relativi alle leggi ungheresi sui media: il
ruolo della Commissione europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83
2. Le norme ungheresi sui media e i diritti fondamentali: gli ulteriori
interventi della Commissione europea e la Commissione di Venezia. 87
3. La relazione Tavares e la risoluzione del Parlamento europeo del 2013. 91
4. Il mancato intervento del Consiglio d’Europa . . . . . . . . . . . . . 95
5. L’articolo 7 TUE e la risoluzione del Parlamento europeo del 2017. 98
6. Considerazioni sull’intervento dell’UE: sfide e prospettive . . . . . 102
PARTE III
I MEDIA ITALIANI E IL RISCHIO DELLA SINDROME UNGHERESE
CAPITOLO V
TELEVISIONE, CONCENTRAZIONI E POTERE POLITICO
IN ITALIA: L’OMISSIONE DELL’UNIONE EUROPEA
1. Media, concentrazioni e politica: la democrazia a rischio in Italia . 111
2. La condanna dell’Italia da parte della Corte europea dei diritti
dell’uomo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 117
X INDICE
3. La mancata opposizione dell’UE all’oligopolio italiano . . . . . . . . 119
4. La proposta di direttiva presentata da Mario Monti . . . . . . . . . 121
5. La proposta di risoluzione comune sulla libertà d’informazione in
Italia e nell’Unione europea del 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124
CAPITOLO VI
GIORNALISMO E RETAGGIO AUTORITARIO IN ITALIA
1. La professione giornalistica in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133
2. L’Ordine dei giornalisti: un retaggio del periodo autoritario tuttora
non in discussione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136
3. La riforma della professione giornalistica: il decreto 13 agosto 2011,
n. 138 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140
4. I successivi interventi normativi: i cosiddetti decreti “Salva Italia†e
“Cresci Italia†. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143
5. Le linee guida di riforma indicate dall’Ordine dei giornalisti . . . . 146
6. L’“ultimo atto†della riforma: il decreto del Presidente della
Repubblica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149
7. Criticità e anomalie della riforma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151
Considerazioni conclusive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157
Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169