1. Le operazioni in sospensione
d’imposta e gli esportatori
abituali pag. 7
1.1. Le operazioni in
sospensione d’imposta pag. 7
1.2. Lo status di “esportatore
abituale†pag. 8
1.3. Il plafond ed i limiti pag. 10
1.3.1. Operazioni che
concorrono a formare il
plafond pag. 11
1.3.2. Triangolazioni e
plafond “vincolato†pag. 12
1.3.3. Operazioni che non
concorrono a formare il
plafond pag. 12
1.3.4. Plafond ed affitto
d’azienda, trasformazioni
soggettive e operazioni
straordinarie pag. 12
1.3.5. Plafond e Gruppi Iva pag. 13
1.3.6. Operazioni soggette
a inversione contabile pag. 14
1.3.7. Contribuenti soggetti
a pro-rata pag. 14
1.3.8. Estrazione di beni dai
«depositi Iva» pag. 14
1.3.9. L’esportazione
definitiva senza
trasferimento della
proprietà pag. 14
1.3.10. Il plafond ed i
contratti di leasing pag. 15
1.3.11. L’acquisto di
gasolio commerciale pag. 15
1.4. Lo splafonamento pag. 16
1.5. L’autofattura da
splafonamento pag. 17
1.6. Lo “splafonamento del
fornitore†pag. 18
2. Gli esportatori abituali. Le
regole procedurali. La
dichiarazione d’intento pag. 20
2.1. La dichiarazione d’intento pag. 20
2.1.1. Il ricevimento di più
dichiarazioni d’intento pag. 22
2.2. Gli obblighi dichiarativi
dell’esportatore abituale pag. 22
2.3. Gli adempimenti del
fornitore pag. 22
2.4. Sanzioni pag. 23
2.4.1. L’indebito utilizzo del
plafond pag. 24
2.4.2. Le sanzioni nello
specifico pag. 24
2.5. Tardiva comunicazione
dichiarazioni d’intento
ricevute. Regime
sanzionatorio e favor rei pag. 27
2.6. Omissione della
dichiarazione IVA. Prevalenza
del principio di neutralità pag. 29
2.7. L’attuale attività di
contrasto alle frodi mediante
utilizzo del falso plafond. Le
Sommario3
nuove misure previste dalla
Legge di Bilancio 2021. pag. 30
3. Dichiarazioni d’intento e
responsabilità pag. 34
3.1. Responsabilità in tema di
dichiarazioni d’intento. Cenni
generali pag. 34
3.2. La responsabilità di
cedente e cessionario in caso
di emissione di false
dichiarazioni d’intento pag. 34
3.3. Rivalsa da accertamento
per il fornitore del falso
esportatore abituale pag. 38
4. False dichiarazioni d’intento.
I profili di difesa pag. 41
4.1. I profili difensivi. Cenni
generali pag. 41
4.2. Le “warning letter†del
Fisco ai fornitori pag. 42
4.3. Cessione ad esportatore
abituale legittima anche in
caso di tardiva presentazione
della dichiarazione d’intento
(1° Profilo difensivo) pag. 43
4.4. “Posizione di garanziaâ€
del cedente in ordine alla
legittimità o meno delle
dichiarazioni rilasciate dai
clienti (2° Profilo difensivo) pag. 45
4.5. Il caso delle cartiere nel
settore del commercio di
automobili (3° Profilo
difensivo) pag. 45
4.5.1. Criticità . L’effettiva
destinazione della merce pag. 474.5.2. (Segue) Il rischio di
duplicazione del prelievo pag. 484.6. Esimente dal
coinvolgimento nel
meccanismo fraudolento con
acquisti ridotti rispetto al
fatturato complessivo (4°
Profilo difensivo) pag. 494.7. Importazione. Esclusa la
responsabilità solidale dello
spedizioniere in caso di
lettere d’intento viziate (5°
Profilo difensivo) pag. 494.8. Il comportamento
diligente del fornitore. La
richiesta alla controparte di
documenti atti a garantire il
contratto da firmare (6°
Profilo difensivo) pag. 504.9. La partecipazione del
fornitore al disegno
fraudolento provata dalla
attiva gestione dei documenti
di trasporto da parte del
medesimo (7° Profilo
difensivo) pag. 504.10. L’esimente connessa alla
decisione provata di non
effettuare forniture dietro
presentazione di
dichiarazione d’intento (8°
Profilo difensivo) pag. 524.11. La rivalsa da
accertamento per il fornitore
del falso esportatore abituale
(9° Profilo difensivo) pag. 54Sommario
4
4.12. Il concetto di
immediatezza nei rapporti. Il
caso delle attività di
E-Commerce (10° Profilo
difensivo) pag. 55
4.13. L’esame dello
svolgimento di un caso
affrontato dalle CTP e CTR di
Milano (11° Profilo difensivo) pag. 57
4.14. Non operatività del
coinvolgimento automatico in
caso di frode del fornitore
(12° profilo difensivo) pag. 63
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