INDICE SOMMARIO
Presentazione di Tomaso Epidendio e Elisabetta Rosi .............. . V Gli autori ....................................... . XXI CAPITOLO 1
LEGALITÀ (RISERVA DI CODICE)
Leading case: Cass., Sez. Unite, 24 ottobre 2019 (dep. 3 marzo 2020), n. 5844
di Francesco Mazzacuva
SEZIONE I. – Legalità e giurisprudenza: il caso Contrada e la risposta delle Sezioni Unite
1. Rilievi introduttivi ............................... . 1
2. All’origine della questione: la giurisprudenza della Corte europea sul
principio di legalità ............................... . 2
3. La sentenza Contrada c. Italia ........................ . 5
4. La replica dei giudici nazionali ........................ . 8
SEZIONE II. – Gli argomenti delle Sezioni Unite nel panorama giurisprudenziale nazionale e sovranazionale
1. L’esecuzione delle sentenze della Corte europea nei confronti dei “fratelli
minoriâ€...................................... . 9
2. La portata generale della sentenza Contrada: parametri oggettivi e soggettivi nel giudizio di “prevedibilità †della condanna ............. . 12
3. Il requisito della natura “consolidata†della giurisprudenza della Corte
europea ..................................... . 18
4. Il fondamento legale del concorso esterno in associazione a delinquere di
tipo mafioso ................................... . 20
5. Principio di legalità e ruolo della giurisprudenza.............. . 25
SEZIONE III. – Riflessioni conclusive e prospettive future
1. Quale sorte per i “fratelli minori†di Contrada? .............. . 28
2. Verso una convergenza tra legalità nazionale e legalità europea?..... . 32
Bibliografia ....................................... . 36
IX
CAPITOLO 2
PRINCIPIO DI SPECIALITÀ, CONCORSO APPARENTE DI NORME,
CONCORSO DI REATI ED IPERTROFIA SANZIONATORIA
Leading case: Cass., Sez. Unite, 23 febbraio 2017 (dep. 28 aprile 2017), n. 20664
di Giulio Vanacore
1. Introduzione. Le Sezioni Unite “Stalla†ed il rapporto tra l’art. 640-bis c.p.
e l’art. 316-bis c.p................................ . 41
2. Il concorso apparente di norme ....................... . 45
3. Tesi monistica versus tesi pluralistiche nel concorso apparente di norme . 48
3.1. Nessun dubbio ormai sulla interpretazione di “più leggi penali o più
disposizioni†e di “stessa materia†.................. . 48
3.2. Il vero cuore del tema: la “specialità †................ . 50
3.2.1. La specialità in astratto .................... . 50
3.2.2. La specialità unilaterale versus la specialità bilaterale o
reciproca ............................. . 51
3.3. Le tesi pluralistiche: l’esaltazione dell’elemento ‘valoriale’. La sussidiarietà implicita, la consunzione e l’assorbimento. Il ne bis in idem
sostanziale ................................ . 54
4. L’inamovibilità della Cassazione: non esiste altra tesi all’infuori della
specialità unilaterale in astratto. Tre sentenze a Sezioni Unite ...... . 56
4.1. Le Sezioni Unite n. 47164/2005.................... . 56
4.2. Le Sezioni Unite n. 1235/2011 .................... . 61
4.3. Le Sezioni Unite n. 1963/2011 .................... . 64
5. Conclusioni ................................... . 67
Bibliografia ....................................... . 68
CAPITOLO 3
IMPUTABILITÀ
Leading case: Cass., Sez. Unite, 25 gennaio 2005 (dep. 8 marzo 2005), n. 9163;
Cass., Sez. I, 16 aprile 2019 (dep. 8 agosto 2019), n. 35842
di Grazia Maria Vagliasindi
SEZIONE I. – Imputabilità e vizio di mente: i leading cases
1. Imputabilità e vizio di mente: inquadramento generale .......... . 69
2. I leading cases in tema di imputabilità e vizio di mente .......... . 73
2.1. I disturbi della personalità : Cass., Sez. Unite, 25 gennaio 2005, n.
9163, Raso ................................ . 73
2.1.1. Gli orientamenti scientifici .................. . 75
2.1.2. Le oscillazioni giurisprudenziali ............... . 77
2.1.3. Principi di diritto e rationes decidendi ............ . 81
2.2. Il giudice e gli accertamenti degli esperti: Cass., Sez. I, 16 aprile
2019, n. 35842 .............................. . 86
SEZIONE II. – I successivi itinerari giurisprudenziali
1. Gli itinerari giurisprudenziali successivi ai leading cases .......... . 93
INDICE SOMMARIO
X
1.1. Gli itinerari giurisprudenziali successivi alla sentenza Cass., Sez.
Unite, 25 gennaio 2005, n. 9163, Raso ................ . 94
1.2. Gli itinerari giurisprudenziali successivi alla sentenza Cass., Sez. I,
16 aprile 2019, n. 35842 ........................ . 102
1.3. Ulteriori itinerari giurisprudenziali .................. . 104
SEZIONE III. – Considerazioni conclusive
1. Stato dell’arte e prospettive .......................... . 109
Bibliografia ....................................... . 113
CAPITOLO 4
CAUSALITÀ
Leading case: Cass. pen., Sez. Unite, 10 luglio 2002 (dep. 11 settembre 2002), n. 30328
di Tomaso Epidendio
1. Alcune premesse su “diritto giurisprudenzialeâ€, leading case e costruzione
del “caso giuridico†.............................. . 115
1.1. La categoria della “probabilità logica†e il caso giuridico nella Franzese. 116
1.2. I problemi applicativi delle Sezioni Unite “Franzese†....... . 120
2. Gli sviluppi della “Franzese†e la sentenza “Thyssenkrupp†....... . 122
3. Per una critica “concettuale†del diritto giurisprudenziale sulla causalità . 126
3.1. La “scientificità †della “base causale†e il terzo leading case ... . 129
4. Conclusioni ................................... . 130
Bibliografia ....................................... . 132
CAPITOLO 5
OFFENSIVITÀ
RAPPORTI CON LA “PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTOâ€
NEI REATI CON SOGLIE DI PUNIBILITÀ
Leading case: Cass., Sez. Unite, 25 febbraio 2016 (dep. 6 aprile 2016), n. 13681
di Donato Vozza
SEZIONE I. – Il leading case delle Sezioni Unite su particolare tenuità del fatto e reati con
soglie di punibilitÃ
1. La particolare tenuità del fatto quale banco di prova della distinzione tra
esiguità ed inoffensività ............................ . 135
2. Le contrapposte vedute sulla compatibilità tra particolare tenuità del fatto
e reati con soglie di punibilità ........................ . 141
2.1. Le argomentazioni a favore dell’applicabilità della particolare tenuità del fatto ai reati con soglie di punibilità ............ . 142
2.2. Le argomentazioni contrarie all’applicabilità della particolare tenuità del fatto ai reati con soglie di punibilità ............ . 145
3. Sui confini tra principio di offensività e particolare tenuità del fatto
nell’“intervento chiarificatore†delle Sezioni Unite ............. . 147
INDICE SOMMARIO
XI
SEZIONE II. – Gli orientamenti giurisprudenziali successivi in tema di soglie di punibilitÃ
1. Una lettura sistematica della giurisprudenza di legittimità successiva all’intervento delle Sezioni Unite .......................... . 151
1.1. La guida in stato di ebbrezza ..................... . 151
1.2. Gli illeciti penal-tributari ........................ . 154
1.3. Ulteriori fattispecie con soglie di punibilità ............. . 158
SEZIONE III. – Spunti finali sul diritto penale giurisprudenziale in tema di soglie di
punibilità e particolare tenuità del fatto
1. Brevi considerazioni sulla pronuncia delle Sezioni Unite all’indomani
dell’entrata in vigore dell’art. 131-bis c.p. .................. . 162
2. Verso la riforma della disciplina della particolare tenuità del fatto ed il
ruolo interpretativo della giurisprudenza di legittimità .......... . 165
Bibliografia ....................................... . 166
CAPITOLO 6
SCRIMINANTI
LEGITTIMA DIFESA E LEGITTIMA DIFESA NEL DOMICILIO
Leading case: Cass., Sez. III, 10 ottobre 2019 (dep. 10 dicembre 2021), n. 49883
di Antonio Corbo
SEZIONE I. – Profili generali in tema di legittima difesa e leading case
1. Premessa ..................................... . 170
2. La legittima difesa ............................... . 170
2.1. Fondamento e profili generali ..................... . 171
2.2. Presupposti ............................... . 171
2.3. Requisiti della difesa .......................... . 173
3. Legittima difesa putativa ed eccesso colposo in legittima difesa ..... . 176
3.1. La legittima difesa putativa ...................... . 176
3.2. L’eccesso colposo in legittima difesa ................. . 177
4. Le disposizioni legislative in tema di legittima difesa nel domicilio ... . 179
5. Il leading case: Cass., Sez. III, 10 ottobre 2019, n. 49883 ......... . 180
5.1. Le indicazioni su presupposti e limiti della legittima difesa nel
domicilio ................................. . 181
5.2. Le indicazioni sulla configurabilità della legittima difesa nel domicilio putativa ............................... . 184
5.3. Le indicazioni sulla causa di non punibilità di cui all’art. 55 secondo
comma c.p. ............................... . 185
5.4. L’applicazione dei principi nella fattispecie esaminata ....... . 187
SEZIONE II. – Gli itinerari giurisprudenziali successivi
1. Osservazioni preliminari ............................ . 188
2. Le prime decisioni dopo la riforma ..................... . 188
INDICE SOMMARIO
XII
3. Le decisioni successive a Cass., Sez. III, 10 ottobre 2019, n. 49883 ... . 189
3.1. Cass., Sez. V, 19 dicembre 2019, n. 12727 del 2020 ........ . 189
3.2. Cass., Sez. I, 15 gennaio 2020, n. 13191 ............... . 190
3.3. Cass., Sez. I, 20 febbraio 2020, n. 14161............... . 192
3.4. Cass., Sez. V, 12 dicembre 2019, n. 19065 del 2020 ........ . 192
3.5. Cass., Sez. I, 20 febbraio 2020, n. 21794............... . 195
4. Le più recenti decisioni ............................ . 196
SEZIONE III. – Prognosi di future evoluzioni
1. La necessità di un confronto con le opinioni della dottrina........ . 198
2. La fattispecie di cui al secondo e terzo comma dell’art. 52 c.p. ..... . 198
2.1. I presupposti applicativi tipizzati dal legislatore .......... . 198
2.2. Attualità del pericolo, necessità di difesa e proporzione ...... . 199
3. La fattispecie di cui al quarto comma dell’art. 52 c.p. ........... . 202
3.1. I presupposti applicativi tipizzati dal legislatore........... . 202
3.2. I presupposti richiamati per relationem, il pericolo di offesa e la
necessità di difesa ............................ . 204
4. La legittima difesa nel domicilio putativa .................. . 207
5. L’eccesso colposo di cui al secondo comma dell’art. 55 c.p........ . 208
6. Conclusioni ................................... . 211
Bibliografia ....................................... . 213
CAPITOLO 7
ELEMENTO SOGGETTIVO DEL REATO
Leading case: Cass., Sez. Unite, 24 aprile 2014, dep. 18 settembre 2014, n. 38343
di Giuseppe Luigi Fanuli
SEZIONE I. – Le “mobili frontiere†tra dolo e colpa: il caso ThyssenKrupp e la svolta delle
Sezioni Unite
1. Premessa ..................................... . 215
2. L’evoluzione della giurisprudenza precedente. Il criterio classico dell’“accettazione del rischio†............................. . 217
2.1. L’orientamento che richiama la c.d. prima formula di Frank ... . 219
2.2. Il criterio del “bilanciamentoâ€..................... . 222
3. Le Sezioni Unite sul caso “Thyssenâ€: una summa di diritto giurisprudenziale sull’elemento soggettivo del reato ................... . 223
3.1. Profili teorici della distinzione ..................... . 228
3.2. Problematiche di natura probatoria. Gli “indicatori esteriori†. . . 231
SEZIONE II. – Gli indirizzi giurisprudenziali successivi
1. Dalla “dogmatica delle formule†alla “pratica degli indicatoriâ€. Una nuova
stagione giurisprudenziale ........................... . 236
2. La prova del dolo di omicidio nell’attività medica. Il “caso Santa Rita di
Milano†..................................... . 240
INDICE SOMMARIO
XIII
3. Il perdurante problema della colpa con previsione. Il “caso Costa
Concordia†................................... . 243
4. Gli indicatori del dolo eventuale nel complesso “caso Vannini†..... . 246
SEZIONE III. – Questioni aperte e prospettive future
1. Verso la “costruzione†del dolo eventuale per specifici settori
dell’ordinamento?................................ . 250
2. Aperture ad un possibile contributo delle scienze nell’accertamento dell’elemento soggettivo del reato ........................ . 252
Bibliografia ....................................... . 255
CAPITOLO 8
DOLO
Leading case: Cass., Sez. V, 23 febbraio 2015 (dep. 4 giugno 2016), n. 23992; Cass., Sez.
Unite, 23 giugno 2016 (dep. 29 settembre 2016), n. 40516
di Giandomenico Salcuni
SEZIONE I. – Dolo eventuale e malattie sessualmente trasmissibili
1. Il principio di diritto della Cassazione e la vicenda processuale ..... . 259
2. Le motivazioni della Corte di Cassazione .................. . 261
3. Il tentativo di rileggere il dolo eventuale alla luce del principio di determinatezza iniziato dalle Sezioni Unite .................... . 262
4. Gli elementi di forza delle Sezioni Unite Thyssenkrup ripresi dalla giurisprudenza successiva .............................. . 266
5. La prova del dolo eventuale declinato in chiave volontaristica ...... . 269
6. Il dolo come volontà : il ruolo attribuito e da attribuire alla formula di
Frank ....................................... . 273
7. La validità della definizione dell’art. 43 c.p. e la necessità di ricostruire il
concetto di volontà in chiave giuridica.................... . 275
8. L’inciso « secondo l’intenzione » di cui all’art. 43 come caratterizzante il
concetto di volontà (orientata ad un fine) .................. . 278
9. Dolo eventuale e malattie sessualmente trasmissibili ............ . 280
10. Dolo eventuale, selezione degli indicatori e in dubio pro reo ....... . 284
SEZIONE II. – La compatibilità del dolo d’impeto con l’aggravante della crudeltÃ
1. La vicenda processuale............................. . 286
2. L’ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite ................ . 287
3. La decisione delle Sezioni Unite sul dolo d’impeto ............ . 288
4. L’aggravante della crudeltà .......................... . 289
5. Il dolo d’impeto e la compatibilità con l’aggravante della crudeltà ... . 293
5.1. Le tesi che apparentemente affermano l’incompatibilità strutturale
fra aggravante della crudeltà e dolo d’impeto ............ . 295
INDICE SOMMARIO
XIV
5.2. L’aggravante della crudeltà fra “diritto penale del fatto†e “diritto
penale d’autoreâ€............................. . 296
6. Conclusioni ................................... . 297
Bibliografia ....................................... . 298
CAPITOLO 9
DELITTO TENTATO
Leading case: Cass., Sez. Unite, 17 luglio 2014 (dep. 16 dicembre 2014), n. 52117
di Riccardo Orlandi
SEZIONE I. – Introduzione e caso-guida
1. I due modelli di tentativo tra dottrina e giurisprudenza .......... . 305
2. Il tentativo come titolo autonomo di reato ................. . 310
3. Il confine tra tentativo e consumazione. Il limite positivo ......... . 312
4. Atti preparatori e atti esecutivi. Il limite negativo ............. . 315
5. Il reato impossibile ............................... . 319
SEZIONE II. – I criteri di accertamento del tentativo nella giurisprudenza
1. L’idoneità degli atti. Possibilità e probabilità nel paradigma causale... . 322
1.1. La base di accertamento dell’idoneità ................ . 330
2. L’univocità degli atti tra oggettivismo e soggettivismo ........... . 331
3. Il dolo del tentativo .............................. . 335
SEZIONE III. – Considerazioni conclusive
1. Conclusioni ................................... . 337
Bibliografia ....................................... . 337
CAPITOLO 10
CONCORSO DI PERSONE NEL REATO
Leading case: Cass., Sez. Unite, 24 maggio 2012 (dep. 20 settembre 2012), n. 36258
di Manuel Bianchi
SEZIONE I. – Il dogma causalistico nel concorso di persone e la conseguente inammissibilità di una partecipazione criminosa secondo differenti titoli di reato
1. Premessa ..................................... . 341
1.1. Illustrazione del leading case: Cass., Sez. Unite, 24 maggio 2012, n.
36258, P.G. e Biondi .......................... . 343
1.2. Collocazione del leading case nel contesto giurisprudenziale e dottrinale coevo e delineazione dei suoi caratteri: la speciale attitudine
a costituire un “argomento†che interdice ogni possibile soluzione
alternativa ................................ . 345
INDICE SOMMARIO
XV
SEZIONE II. – L’apparente “fedeltà †della giurisprudenza successiva al caso-guida
1. Premessa ..................................... . 347
2. Le variegate ipotesi di partecipazione criminosa secondo differenti titoli di
reato ....................................... . 350
2.1. Favoreggiamento reale e corruzione/usura? ............. . 350
2.2. Favoreggiamento (personale o reale) e detenzione a fini di spaccio?. 353
2.3. Concorso secondo l’ipotesi lieve (art. 73 comma 5 d.P.R. n. 309/1990)
in altrui condotta non lieve (art. 73 commi 1 e 4 d.P.R. n. 309/1990)?. 355
2.4. Contributo di “mera†violenza sessuale in violenza sessuale di gruppo?. 358
2.5. Partecipazione a titolo di riciclaggio in autoriciclaggio? ...... . 361
SEZIONE III. – Una nuova prospettiva: realismo descrittivo e massima aderenza dell’inquadramento giuridico del fatto alla responsabilità personale del soggetto
nella cornice del principio di legalità sostanziale (c.d. prevedibilità )
1. Tre diversi modi di “partecipare†a un reato ................ . 366
2. Ricadute processuali e di sistema ....................... . 369
Bibliografia ....................................... . 372
CAPITOLO 11
COLPA
LA RESPONSABILITÀ PENALE COLPOSA IN AMBITO SANITARIO EXART. 590-SEXIES C.P.: UN BILANCIO CRITICO
A CINQUE ANNI DALLA RIFORMA
Leading case: Cass., Sez. Unite, 21 dicembre 2017 (dep. 22 febbraio 2018), n. 8770
di Donato Vozza
SEZIONE I. – La responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario
alla luce del leading case Mariotti
1. La legge Gelli-Bianco tra nobili intenti legislativi e criticità interpretative
congenite..................................... . 375
2. Le preannunciate questioni interpretative sulla portata della causa di non
punibilità della legge Gelli-Bianco ...................... . 379
3. Il contrasto giurisprudenziale all’indomani dell’entrata in vigore della
riforma ...................................... . 383
4. L’intervento delle Sezioni Unite tra profili critici e prospettive evolutive . 386
5. Questioni aperte e profili critici della giurisprudenza delle Sezioni Unite . 393
SEZIONE II. – La giurisprudenza di legittimità post-Mariotti tra spunti applicativi e
assestamenti interpretativi
1. Gli approdi ermeneutici successivi alla sentenza Mariotti ......... . 394
INDICE SOMMARIO
XVI
1.1. Gli orientamenti giurisprudenziali: una analisi sistematica ..... . 395
1.2. Il percorso ermeneutico per l’accertamento della colpa in ambito
sanitario ................................. . 402
SEZIONE III. – “I nodi al pettineâ€
1. La responsabilità dell’esercente la professione sanitaria in tempo di
Covid-19 ..................................... . 404
2. Responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario durante lo stato di emergenza epidemiologica da Covid-19.......... . 407
Bibliografia ...................................... . 409
CAPITOLO 12
CIRCOSTANZE DEL REATO
Leading case: Cass., Sez. Unite, 27 aprile 2017 (dep. 9 giugno 2017), n. 28953
di Antonella Di Stasi
1. Il leading case Sezioni Unite penali 27 aprile 2017, n. 28953, S ..... . 411
1.1. Definizione di circostanze ....................... . 415
1.2. Criteri di individuazione delle circostanze .............. . 418
1.3. Classificazione delle circostanze .................... . 422
1.4. Le circostanze ad effetto comune e le circostanze ad effetto speciale;
le circostanze indipendenti....................... . 424
2. Le circostanze indipendenti negli itinerari giurisprudenziali successivi al
leading case ................................... . 426
3. Gli interventi legislativi e gli approfondimenti giurisprudenziali in tema di
circostanze .................................... . 430
3.1. Il giudizio di bilanciamento e le circostanze ad effetto speciale . . . 431
3.2. Il criterio di imputazione delle circostanze.............. . 437
Bibliografia ....................................... . 443
CAPITOLO 13
REATO TRANSNAZIONALE
Leading case: Cass., Sez. Unite, 31 gennaio 2013 (dep. 23 aprile 2013), n. 18374
di Elisabetta Rosi
1. L’arresto Adami quale argomento di diritto giurisprudenziale ...... . 445
2. Alcune premesse sulla Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine
organizzato transnazionale e sulle modalità del suo recepimento nella
legislazione nazionale.............................. . 446
2.1. La legge di ratifica 16 marzo 2006 n. 146. Il reato transnazionale . 447
2.2. La circostanza aggravante c.d. della transnazionalità ........ . 449
3. Il caso all’esame delle Sezioni Unite ..................... . 451
4. Gli indirizzi giurisprudenziali successivi ................... . 455
INDICE SOMMARIO
XVII
5. L’evoluzione dell’interpretazione della circostanza aggravante della
transnazionalità ................................. . 457
6. Questioni aperte e prospettive future .................... . 460
Bibliografia ....................................... . 463
CAPITOLO 14
CONFISCA
Leading case: Corte EDU, Grande Chambre, 28 giugno 2018, G.I.E.M. c. Italia
di Tomaso Epidendio
1. Alcune premesse sul “diritto giurisprudenziale sovranazionale†..... . 465
2. Il caso giuridico della sentenza G.I.E.M. contro Italia nella costellazione
dei precedenti sulla confisca.......................... . 467
3. La ricezione della giurisprudenza G.I.E.M. nell’ordinamento nazionale. . 471
3.1. Presunzione di innocenza e prescrizione ............... . 471
3.2. Proporzione e confisca ......................... . 472
3.3. Persone giuridiche e confisca ..................... . 474
4. Conclusioni ................................... . 474
Bibliografia ....................................... . 476
CAPITOLO 15
PENA
IMMUTABILITÀ DEL GENERE DELLA PENA E
TUTELA DEL CANONE DEL FAVOR REI
Leading case: Cass., Sez. Unite, 21 giugno 2018 (dep. 24 settembre 2018), n. 40983
di Giovanni Capozio
SEZIONE I. – La definitiva statuizione dell’applicabilità della disciplina dell’istituto del
reato continuato anche a reati appartenenti a diverse categorie e sanzionati
con pene eterogenee
1. La questione sottoposta al vaglio delle Sezioni Unite ........... . 478
2. L’univocità contenutistica del dato testuale di cui all’art. 81 c.p. e l’esigenza
di preservare il canone del favor rei quali componenti atte a legittimare
l’applicazione della disciplina del reato continuato anche in presenza di
reati puniti con pene disomogenee ...................... . 483
3. L’adozione del criterio di calcolo della pena unica progressiva per moltiplicazione e l’esigenza di preservare il genere di pena comminata per il
reato satellite quali mezzi attuativi del principio di legalità della pena . . 492
4. Attenuazione vs. trasfigurazione della pena: il cumulo giuridico quale mero
criterio di mitigazione del trattamento sanzionatorio............ . 502
5. L’aumento di pena da infliggersi mediante il criterio del cumulo giuridico
non integra una nuova forma di pena legale ma un mero metodo di
computo della sanzione da irrogare ..................... . 506
INDICE SOMMARIO
XVIII
SEZIONE II. – La giurisprudenza successiva alla sentenza “Gigliaâ€: dall’assenza di interpretazioni difformi alla trasposizione del criterio di calcolo della pena unica
progressiva per moltiplicazione a fattispecie affini
1. L’estensione del criterio di calcolo della pena unica progressiva per
moltiplicazione, previo mantenimento del genere di pena comminato per la
violazione satellite, all’ipotesi di reato aggravato dal ricorrere di una
pluralità di circostanze ad effetto speciale .................. . 508
SEZIONE III. – Il tormentato cammino interpretativo attorno alla definizione dei limiti
applicativi della disciplina del cumulo giuridico delle pene
1. L’approccio formalistico-conservatore della giurisprudenza successiva alla
novella del 1974 e la statuizione del divieto di applicabilità del cumulo giuridico nell’ipotesi di concorso tra reati appartenenti a diverse categorie ovvero puniti con pene eterogenee ....................... . 512
2. La progressiva inversione di rotta verso il riconoscimento dell’applicabilitÃ
del cumulo giuridico anche al concorso tra reati puniti con pene disomogenee: dalla parziale presa di posizione della sentenza Zavatti al revirement
operato dalla sentenza n. 312/1988 della Corte costituzionale ...... . 517
3. L’individuazione del criterio della pena unica progressiva per moltiplicazione (previo mantenimento del genere di pena per i singoli illeciti in
concorso) quale tassello conclusivo del mosaico interpretativo relativo ai
rapporti tra cumulo giuridico e reati puniti con pene disomogenee ... . 521
4. Conclusioni ................................... . 523
Bibliografia ....................................... . 525
Indice analitico .................................... . 527
IL CURATORE
Tomaso Epidendio. Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione
Elisabetta Rosi. Consigliere della Corte di Cassazione