Il Manuale – giunto ormai alla sua quintaedizione – rappresenta un’opera peculiare nel panorama europeo, essendo specificamente dedicato ad una generale e organica ricostruzione ragionata dell’imponente messe di fonti europee in materia processuale penale.
ROBERTO E. KOSTORIS è professore ordinario di Diritto processuale penale nell’Università di Padova e professore onorario della Leopold Franzens Universität di Innsbruck. È stato insignito della laurea honoris causadall’Università del Vest di Timișoara. È uno dei maggiori esperti di giustizia penale europea.
INDICE-SOMMARIO
Autori ............................................... . XIII Prefazione alla prima edizione .................................. . XV Prefazione alla seconda edizione riveduta e ampliata ..................... . XIX Prefazione alla terza edizione .................................. . XXI Prefazione alla quarta edizione.................................. . XXIII Prefazione alla quinta edizione ................................. . XXV Parte Prima
LE FONTI
Capitolo I
DIRITTO EUROPEO E GIUSTIZIA PENALE
(Roberto E. Kostoris)
Premessa: integrazione e regionalizzazione nella storia del processo penale in Europa . . 1
Sezione I - IL SISTEMA DELL’UNIONE
1. L’Unione europea dopo Lisbona tra cooperazione giudiziaria penale e armonizzazione legislativa ....................................... . 6
2. Le competenze dell’Unione ................................ . 10
3. Gli organi di produzione normativa e le procedure legislative ............ . 14
4. Gli atti normativi ..................................... . 21
5. Il ruolo della Corte di giustizia e la competenza in via pregiudiziale ........ . 28
6. Diritto dell’Unione e ordinamento interno: disapplicazione e interpretazione conforme ............................................ . 38
Sezione II - IL CONSIGLIO D’EUROPA E IL SISTEMA CEDU
1. Profili generali ....................................... . 50
2. L’interpretazione delle norme CEDU da parte della Corte europea ........ . 52
3. Diritto CEDU e ordinamento interno .......................... . 61
4. L’obbligo degli Stati di dare esecuzione alle decisioni di condanna della Corte
europea ........................................... . 66
Sezione III - LA DIMENSIONE RETICOLARE DELLE FONTI
1. Il sistema a rete delle fonti e la centralità del formante giurisprudenziale ..... . 73
2. Logica floue, razionalità materiale e “nuova†legalità europea ............ . 74
Parte Seconda
I DIRITTI FONDAMENTALI
Capitolo I
LA TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
(Roberto E. Kostoris)
Sezione I - LA COSTRUZIONE DEI DIRITTI FONDAMENTALI, LA CARTA DI NIZZA E LE PROSPETTIVE DI ADESIONE DELL’UNIONE
ALLA CEDU
1. Il concetto di tutela multilivello dei diritti fondamentali ............... . 85
2. Lo sviluppo pretorio dei diritti fondamentali e i rapporti tra Corte di giustizia e Corte
europea dei diritti dell’uomo ............................... . 87
3. La Carta di Nizza ..................................... . 90
4. Segue: i principi di attribuzione e di equivalenza ................... . 91
5. Segue: limitazioni dei diritti e principio di proporzionalità .............. . 93
6. Segue: il principio della maggior tutela e il suo difficile rapporto con il primato del
diritto dell’Unione. Il problema dei c.d. “controlimiti†nazionali .......... . 94
7. L’art. 6 TUE ........................................ . 97
8. Le prospettive di adesione dell’Unione alla CEDU .................. . 98
Sezione II - LE ISTANZE DI ARMONIZZAZIONE LEGISLATIVA
1. La base legale dell’art. 82 TFUE ............................ . 103
2. Le prime direttive sui diritti fondamentali varate dall’Unione ............ . 105
Sezione III - LA TUTELA GIURISDIZIONALE
1. Tra Carte, giudici e Corti ................................. . 113
2. I possibili conflitti tra Corti nella tutela dei diritti fondamentali. .......... . 115
3. Il controllo diffuso del giudice comune e il doppio vincolo al rispetto del diritto
dell’Unione e della CEDU ................................ . 117
Capitolo II
IL CONTENUTO DEI DIRITTI FONDAMENTALI
(Antonio Balsamo)
1. Premessa .......................................... . 125
2. Le garanzie generali del “processo equo†....................... . 126
3. I diritti specificamente attribuiti all’accusato ...................... . 140
4. Segue: la presunzione di innocenza ........................... . 142
VI Indice-sommario
5. Segue: il diritto di non autoincriminarsi ......................... . 147
6. Segue: il diritto all’informazione sull’accusa ...................... . 149
7. Segue: il diritto a tempi e facilitazioni per la difesa e al patrocinio del difensore . . 153
8. Segue: il diritto all’esame dei testimoni ......................... . 159
9. Segue: il diritto all’interpretazione e alla traduzione .................. . 166
10. Segue: il diritto di partecipare al processo ....................... . 169
11. Il diritto alla libertà personale .............................. . 173
12. La tutela della dignità umana e il divieto di trattamenti inumani o degradanti . . . 179
13. Il diritto alla privacy .................................... . 183
14. La tutela dell’imputato minorenne ............................ . 191
15. La tutela della vittima ................................... . 193
16. Le garanzie reali ...................................... . 204
Parte Terza
LA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA E DI POLIZIA
Capitolo I
STORIA DELLA COOPERAZIONE
(Anne Weyembergh)
1. Introduzione ........................................ . 215
2. Le origini della cooperazione ............................... . 216
3. L’accordo di Schengen del 1985 e la CAAS del 1990 ................ . 218
4. Il Trattato di Maastricht ................................. . 219
5. Il Trattato di Amsterdam e il Trattato di Nizza, le conclusioni di Tampere e il
programma de L’Aia ................................... . 222
6. Il Trattato di Lisbona, il Programma di Stoccolma e le strategic guidelines per il
quinquennio 2015-2020 .................................. . 229
7. Conclusioni ......................................... . 238
Capitolo II
LA COOPERAZIONE VERTICALE
Premessa. ............................................. . 243
Sezione I - GLI ORGANISMI CENTRALIZZATI DELLA COOPERAZIONE AMMINISTRATIVA E DI POLIZIA
(Gaetano De Amicis)
1. Olaf e la tutela degli interessi finanziari dell’Unione ................. . 246
2. Segue: i poteri investigativi di natura amministrativa ................. . 249
3. Segue: i rapporti tra Olaf e autorità giudiziarie nazionali ............... . 253
4. Europol: competenze, poteri e struttura ........................ . 256
5. Segue: la banca dati .................................... . 264
6. Interpol ........................................... . 268
Indice-sommario VII
Sezione II - GLI ORGANISMI CENTRALIZZATI DELLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA: EUROJUST
(Gaetano De Amicis)
1. Eurojust come Agenzia dell’Unione europea ...................... . 271
2. La struttura ......................................... . 275
3. Funzioni e meccanismi operativi dell’Agenzia ..................... . 278
4. I rapporti di Eurojust con altri organismi ....................... . 281
5. Il trattamento e la protezione dei dati personali .................... . 283
6. La natura giudiziaria di Eurojust e la sua attuazione nell’ordinamento italiano . . . 286
Sezione III - GLI ORGANISMI CENTRALIZZATI DELLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA: LA PROCURA EUROPEA
(Roberto E. Kostoris)
1. L’istituzione del Pubblico ministero europeo (EPPO) ................ . 287
2. Struttura dell’Ufficio .................................... . 289
3. Competenza ........................................ . 291
4. Indagini, prove, azioni penali .............................. . 293
5. I rapporti tra EPPO e gli altri organismi europei ................... . 300
6. Il regolamento interno dell’EPPO ............................ . 301
7. L’adeguamento della normativa italiana ......................... . 302
8. Prospettive future ..................................... . 304
Capitolo III
LA COOPERAZIONE ORIZZONTALE
Sezione I - LE FORME E GLI STRUMENTI DELLA COOPERAZIONE DI POLIZIA
(Mitja Gialuz)
1. Le tappe evolutive della cooperazione di polizia: dai “gruppi Trevi†al Trattato di
Amsterdam ......................................... . 307
2. La cooperazione di polizia dopo Lisbona ....................... . 309
3. Le forme di cooperazione di polizia nell’alveo della CAAS ............. . 310
4. Il principio di disponibilità delle informazioni e la cooperazione informativa ... . 313
5. La decisione quadro 2006/960/GAI ........................... . 314
6. Lo scambio automatizzato di dati nel “sistema Prüm†................ . 317
7. Il S.I.S.: tra recenti riforme e prospettive di interoperabilità dei sistemi di informazione UE .......................................... . 322
8. La cooperazione tra le amministrazioni doganali nell’ambito della Convenzione di
Napoli II e le Unità di informazione finanziaria (UIF) ................ . 325
9. Prospettive future: verso un EU Police Cooperation Code ............... . 328
Sezione II - LE FORME E GLI STRUMENTI DELLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA
(Gaetano De Amicis)
1. L’evoluzione del principio del coordinamento investigativo nel quadro normativo
europeo ........................................... . 330
2. Forme e moduli operativi del coordinamento ..................... . 332
VIII Indice-sommario
3. Il magistrato di collegamento ............................... . 333
4. La Rete giudiziaria europea ................................ . 335
5. La trasmissione spontanea delle informazioni ..................... . 340
6. Le squadre investigative comuni ............................. . 342
7. Le consegne sorvegliate e le operazioni di infiltrazione o “sotto copertura†.... . 350
Parte Quarta
MUTUO RICONOSCIMENTO, ARMONIZZAZIONE
E TRADIZIONALI MODELLI INTERGOVERNATIVI
Capitolo I
IL PRINCIPIO DEL MUTUO RICONOSCIMENTO
(Lorena Bachmaier Winter)
1. Il principio del mutuo riconoscimento nell’ambito della cooperazione giudiziaria
penale ............................................ . 363
2. Dalla mutua assistenza al mutuo riconoscimento ................... . 365
3. Mutuo riconoscimento e fiducia reciproca ....................... . 367
4. I principali strumenti di mutuo riconoscimento .................... . 371
Capitolo II
LIBERTÀ PERSONALE E CONSEGNA
(Marta Bargis)
1. Cooperazione giudiziaria e libertà personale: premessa ................ . 375
2. Le forme di cooperazione intergovernativa ....................... . 376
3. Ratio e obiettivi del passaggio dall’estradizione alle procedure di consegna .... . 382
4. Le linee portanti della decisione quadro sul mandato di arresto europeo (m.a.e.) . 385
5. Segue: la procedura di consegna ............................. . 391
6. Segue: la consegna e i suoi effetti. La consegna di beni. Il transito ......... . 395
7. L’interpretazione della decisione quadro sul m.a.e. ad opera della Corte di giustizia . 398
8. Aspetti problematici e risultati positivi dell’attuazione della decisione quadro sul
m.a.e. negli Stati membri ................................. . 430
9. L’attuazione della decisione quadro sul m.a.e. nel sistema italiano: la l. 22 aprile 2005
n. 69 dalla versione originaria a quella introdotta dal d.lgs. 2 febbraio 2021 n. 10.
Rilievi generali ....................................... . 437
10. Segue: la procedura passiva di consegna ........................ . 441
11. Segue: la procedura attiva di consegna ......................... . 452
12. Segue: le disposizioni transitorie ............................. . 454
13. Le modifiche della decisione quadro sul m.a.e. ad opera di decisioni quadro successive e l’attuazione nel sistema italiano .......................... . 454
14. Le prassi sul piano operativo, la tutela dei diritti fondamentali e le prospettive future
del m.a.e .......................................... . 463
Indice-sommario IX
Capitolo III
RICERCA E FORMAZIONE DELLA PROVA
Sezione I - PROFILI GENERALI
(Marcello Daniele)
1. Premessa terminologica .................................. . 501
2. I modelli teorici ...................................... . 502
3. La raccolta transnazionale delle prove secondo il principio della mutua assistenza e
secondo il principio del mutuo riconoscimento .................... . 504
4. Il quadro della normativa vigente ............................ . 507
5. La rogatoria ........................................ . 508
6. Il mandato europeo di ricerca della prova (m.e.r.) e il suo fallimento ....... . 513
7. L’ordine europeo di indagine penale (o.e.i.) ...................... . 514
8. Segue: l’emissione ..................................... . 515
9. Segue: il rifiuto e l’esecuzione .............................. . 516
10. Segue: l’impugnazione ................................... . 519
11. Segue: l’utilizzabilità delle prove raccolte ........................ . 521
Sezione II - PERQUISIZIONI E SEQUESTRI
(Ersilia Calvanese)
1. L’applicazione del mutuo riconoscimento nella cooperazione giudiziaria in materia di
perquisizioni e sequestri .................................. . 525
2. I provvedimenti di sequestro e blocco dei beni nella decisione quadro 2003/577/GAI . 526
3. Dalla decisione quadro sul m.e.r. alla direttiva sull’o.e.i ............... . 526
Sezione III - INTERCETTAZIONI ED INDAGINI INFORMATICHE
(Marcello Daniele)
1. Profili generali ....................................... . 528
2. Le garanzie ineliminabili ................................. . 529
3. Le intercettazioni effettuate con l’assistenza di uno Stato straniero ......... . 531
4. Le intercettazioni effettuate senza l’assistenza di uno Stato straniero ........ . 532
5. Le indagini informatiche ................................. . 534
Sezione IV - PRELIEVI E TRASMISSIONE DI DATI GENETICI
(Marcello Daniele)
1. Profili generali ....................................... . 540
2. La trasmissione dei dati genetici fra gli Stati ...................... . 541
3. Il prelievo transnazionale dei dati genetici ....................... . 543
Sezione V - FORMAZIONE DELLA PROVA DICHIARATIVA
(Marcello Daniele)
1. Profili generali ....................................... . 544
X Indice-sommario
2. La gerarchia delle modalità di audizione dei dichiaranti ............... . 545
3. L’audizione delle vittime dei reati ............................ . 549
4. Le peculiarità della disciplina italiana della formazione della prova dichiarativa
tramite la rogatoria .................................... . 551
Capitolo IV
NE BIS IN IDEM E CONFLITTI DI GIURISDIZIONE
(Pier Paolo Paulesu)
Premessa. Il problema del doppio giudizio nello Spazio giudiziario europeo: fenomeni di
litispendenza e ne bis in idem. ................................. . 561
Sezione I - NE BIS IN IDEM
1. Ne bis in idem e CEDU .................................. . 567
2. Ne bis in idem e cooperazione giudiziaria: la struttura della garanzia nella Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen .................... . 578
3. Segue: il contributo interpretativo della Corte di giustizia .............. . 581
4. Rilievi conclusivi ...................................... . 591
5. Ne bis in idem “comunitario†e ordinamento italiano ................. . 591
Sezione II - CONFLITTI DI GIURISDIZIONE
1. Profili generali ....................................... . 593
2. Tipologia dei conflitti e soluzioni: il documento del cd. “Gruppo di Friburgo†e il
Libro Verde del 2005 ................................... . 594
3. La decisione quadro 2009/948/GAI sulla prevenzione e la risoluzione dei conflitti di
giurisdizione in ambito penale .............................. . 595
4. Trasferimento dei procedimenti penali ......................... . 598
5. Scambio di informazioni tra gli Stati in ordine alle sentenze definitive. European
Criminal Records Information System........................... . 599
Capitolo V
PROFILI ESECUTIVI
(Pier Paolo Paulesu)
1. Premessa .......................................... . 609
2. L’esecuzione delle sentenze di condanna ........................ . 610
3. Segue: trasferimento di persone condannate ...................... . 611
4. Esecuzione delle sanzioni pecuniarie .......................... . 612
5. Riconoscimento degli effetti delle sentenze di condanna, precedenti penali e recidiva
“europea†.......................................... . 614
6. Segue: condanne in absentia e garanzie individuali .................. . 616
Indice-sommario XI
Capitolo VI
L’ESECUZIONE DELLE DECISIONI DI CONFISCA
(Ersilia Calvanese)
1. Il mutuo riconoscimento e l’armonizzazione degli ordini di confisca ........ . 619
2. L’armonizzazione delle normative nazionali in tema di confisca. Dalla decisione
quadro 2005/212/GAI alla direttiva 2014/42/UE ................... . 619
3. Il mutuo riconoscimento degli ordini di confisca nel quadro della cooperazione
giudiziaria .......................................... . 627
4. Il regolamento 2018/1805/UE sul mutuo riconoscimento dei provvedimenti di
congelamento e di confisca ................................ . 627
5. La cooperazione in tema di congelamento e confisca con il Regno Unito dopo la
Brexit ............................................ . 630
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