Il tema della titolarità dei diritti di proprietà industriale sui risultati della ricerca pubblica è centrale per un’ottimale valorizzazione e gestione della conoscenza prodotta in ambito universitario. Con particolare riferimento allo strumento del brevetto per invenzione industriale, il regime attualmente in vigore è imperniato sulla regola della titolarità dei diritti in capo al ricercatore-inventore, in controtendenza rispetto al contesto internazionale, e soprattutto in netto contrasto con una consolidata prassi che vede quest’ultimo cedere le prerogative sull’invenzione all’Ateneo (/Ente pubblico di ricerca) spesso ancor prima del deposito della domanda di brevetto. Il libro offre un'analisi approfondita della disciplina brevettuale delle invenzioni accademiche, per poi interrogarsi sulle numerose questioni giuridiche spesso rimaste insolute nelle pieghe di una disciplina più che ventennale, che si mostra sempre più anacronistica, contraddittoria e di scarsa efficienza pratica. Si passa poi ad analizzare la prospettiva di (imminente) riforma, che propone una riscrittura dell’attuale art. 65 c.p.i. più vicina alla disciplina dei dipendenti del settore privato che non alla disciplina vigente, con l’acquisizione, illico et immediate, delle istituzioni di appartenenza dell'inventore dei diritti patrimoniali di brevetto non appena l’invenzione venga realizzata dal ricercatore.
INDICE SOMMARIO
Introduzione ..................................... . 1
CAPITOLO I
L’APPARTENENZA DELL’INVENZIONE DEL RICERCATORE SOLITARIO
1. Delimitazione del campo e del metodo di indagine. Ricorso preliminare
ad un criterio « storico-valutativo »..................... . 7
2. I modelli di titolarità dell’invenzione universitaria: rationes in termini di
efficiente gestione e valorizzazione economica del sistema di ricerca
pubblica. Cenni comparatistici ....................... . 11
3. Segue. Il modello di titolarità istituzionale: Stati Uniti, Germania e
Francia...................................... . 14
4. Segue. Il modello di titolarità misto istituzionale-individuale: il caso
ucraino...................................... . 25
5. Segue. Il modello di titolarità individuale: Svezia e Italia........ . 28
6. La singolarità italiana. Il primo periodo: l’invenzione al datore di lavoro. 31
7. Il secondo periodo: la restituzione dell’invenzione all’inventore .... . 47
8. Tentativi di ripristino del modello di titolarità istituzionale nel terzo
periodo...................................... . 60
CAPITOLO II
LA DISCIPLINA DELL’INVENZIONE NELL’UNIVERSITÀ
E NEGLI ENTI PUBBLICI DI RICERCA
Sezione I
REGOLE DI TITOLARITÀ, PROFILI SOGGETTIVI E INVENTION DISCLOSURE 1. Modelli di titolarità (individuale e istituzionale) nel quarto periodo . . 69
2. Incertezze e problemi applicativi. Un ultimo tentativo di riforma dell’art. 65 c.p.i. .................................. . 78
3. Delimitazione soggettiva e complessità definitorie. Le strutture istituzionali di ricerca che generano innovazione: a) università statali e non
statali. Le università telematiche ...................... . 82
4. b) enti pubblici di ricerca e “scopo istituzionale di ricerca†...... . 87
5. I soggetti che generano innovazione: le figure ricomprese nella categoria
di ricercatore .................................. . 99
6. Il processo conoscitivo dell’invenzione. La gestione della disclosure . . 108
Sezione II
VALORIZZAZIONE E (MANCATO) SFRUTTAMENTO DELL’INVENZIONE 1. Contemperamento di interessi e ripartizione degli utili da valorizzazione. 125
2. Autonomia finanziaria e massimizzazione del profitto: università vs.
patent troll ................................... . 136
3. Cessioni intrauniversitarie e pre-invention assignment agreements. . . 138
4. Il mancato sfruttamento industriale dell’invenzione ........... . 147
5. L’invenzione occasionale del ricercatore.................. . 150
6. Il (nuovo) ruolo del Network per la valorizzazione della Ricerca
(Netval) ..................................... . 153
7. Rilevazione statistica sull’innovazione nel sistema della ricerca pubblica. 156
CAPITOLO III
IL REGIME DI TITOLARITÀ DELLE ALTRE CREAZIONI
INTELLETTUALI DISTINTE DALL’INVENZIONE
1. Diversificazione e multisettorialità dei risultati della ricerca pubblica . 159
2. Conoscenza e innovazione tecnica: know-how, modelli di utilità e
topografie .................................... . 169
3. Segue. Innovazioni nel settore della ricerca vegetale aventi ad oggetto
materiale biologico: privative industrialistiche e diritto di proprietà . . 179
4. L’innovazione estetico-intellettuale: creazioni utili e opere dell’ingegno
più tradizionali ................................. . 195
5. L’innovazione “ibridaâ€: i disegni e modelli ................ . 208
6. Innovazione e segni distintivi ........................ . 215
CAPITOLO IV
DAL RICERCATORE SOLITARIO ALL’ÉQUIPE DI RICERCA:
L’INVENZIONE PLURISOGGETTIVA
1. L’invenzione accademica di gruppo .................... . 229
2. La contitolarità nell’attività di ricerca istituzionale ........... . 231
3. Segue. Gestione dell’invenzione comune in assenza di accordo .... . 233
4. Segue. Gestione dell’invenzione comune in presenza di accordo ... . 242
5. La contitolarità nell’attività di ricerca vincolata ............. . 247
6. Il ricercatore e l’intelligenza artificiale: un’ipotesi di contitolarità sui
generis? ..................................... . 260
CAPITOLO V
PROSPETTIVE DI RIFORMA
1. Le invenzioni realizzate nell’ambito di università e enti di ricerca nel
d.d.l. di revisione del Codice della proprietà industriale ........ . 275
VIII INDICE SOMMARIO
2. Profilo applicativo soggettivo (e oggettivo) ................ . 277
3. Gli obblighi di disclosure........................... . 281
4. Valorizzazione e sfruttamento dell’invenzione .............. . 283
Bibliografia ...................................... . 285
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