Il volume esamina la liquidazione giudiziale introdotta dal Codice della crisi d’impresa in sostituzione della procedura di fallimento analizzando dettagliatamente l’istituto in ogni singolo aspetto, attraverso un attento e analitico confronto tra le nuove disposizioni e la precedente normativa, il tutto con l’obiettivo di fornire una completa panoramica delle modifiche introdotte e un aiuto concreto nella risoluzione dei problemi di applicazione e di interpretazione della disciplina, anche grazie all’esperienza dei curatori e degli autori, tutti professionisti che si occupano di procedure concorsuali e di crisi d’impresa.
Viene esaminata ogni fase della procedura, a partire dai presupposti e dagli organi preposti, per poi soffermarsi sugli effetti dell’apertura della liquidazione giudiziale per il debitore e per i creditori, analizzando inoltre gli effetti sugli atti pregiudizievoli ai creditori e sui rapporti giuridici pendenti relativi ai singoli contratti. Vengono successivamente approfondite la custodia e l’amministrazione dei beni, l’accertamento del passivo e dei diritti di terzi sui beni compresi nella liquidazione, l’esercizio dell’impresa e la liquidazione e ripartizione dell’attivo, sino a giungere alla cessazione e alla chiusura della procedura. Da ultimo, viene affrontata la tematica del concordato nella liquidazione giudiziale anche delle società , nonché la liquidazione giudiziale delle società . Completano il volume l’esame dell’istituto dell’esdebitazione, della liquidazione giudiziale del gruppo di imprese e brevi cenni sul procedimento unitario per l’accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolenza con particolare riguardo all’accesso alla liquidazione giudiziale.
INDICE SOMMARIO
Presentazione di S. Sanzo e M. Vitiello ............................ . VII Prefazione di D. Portinaro e E. Castagnoli .......................... . XV Autori ............................................... . XVII CAPITOLO PRIMO
I PRESUPPOSTI DELLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE E GLI ORGANI PREPOSTI
1. Premessa .......................................... . 1
2. I presupposti della liquidazione giudiziale: i requisiti soggettivi ........... . 1
3. I presupposti per la liquidazione giudiziale: il requisito oggettivo .......... . 9
4. L’onere della prova .................................... . 14
5. Gli organi preposti alla liquidazione giudiziale: il tribunale concorsuale ...... . 15
6. Il Giudice delegato .................................... . 17
7. Il comitato dei creditori .................................. . 18
8. Il curatore ......................................... . 21
CAPITOLO SECONDO
GLI EFFETTI DELL’APERTURA DELLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
PER IL DEBITORE E PER I CREDITORI
1. Premessa .......................................... . 27
2. Gli effetti della liquidazione giudiziale ......................... . 28
2.1. Gli effetti della liquidazione giudiziale per il debitore ............. . 28
2.2. Gli effetti della liquidazione giudiziale per i creditori ............. . 36
CAPITOLO TERZO
GLI EFFETTI DELLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
SUGLI ATTI PREGIUDIZIEVOLI AI CREDITORI
1. Gli effetti della liquidazione giudiziale sugli atti pregiudizievoli ai creditori .... . 49
2. Gli atti inefficaci ...................................... . 51
2.1. Gli atti a titolo gratuito .............................. . 51
2.2. I pagamenti di crediti non scaduti e postergati ................. . 53
3. Gli atti revocabili ..................................... . 54
3.1. La revocatoria ordinaria nella liquidazione giudiziale ............. . 54
3.2. La revocatoria degli atti a titolo oneroso, pagamenti, garanzie: l’art. 166 CCI . 54
3.3. Le esenzioni da revocatoria ............................ . 56
IX
3.4. La revocatoria di patrimoni destinati ad uno specifico affare e di atti compiuti
tra coniugi, parti di un’unione civile tra persone dello stesso sesso o conviventi
di fatto ........................................ . 59
4. I limiti temporali delle azioni revocatorie e d’inefficacia ............... . 60
5. Le azioni di inefficacia tra imprese del gruppo .................... . 61
CAPITOLO QUARTO
GLI EFFETTI DELLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE SUI RAPPORTI GIURIDICI PENDENTI
1. Premessa .......................................... . 63
2. La disciplina generale dei rapporti contrattuali pendenti ............... . 63
3. I singoli contratti pendenti ................................ . 66
3.1. I contratti preliminari di vendita immobiliare .................. . 66
3.2. I contratti relativi a immobili da costruire .................... . 69
3.3. I contratti di carattere personale ......................... . 69
3.4. Gli effetti dell’apertura della liquidazione sui finanziamenti destinati a uno
specifico affare .................................... . 70
3.5. La locazione finanziaria ............................... . 71
3.6. La vendita con riserva di proprietà ........................ . 72
3.7. I contratti ad esecuzione continuata o periodica ................ . 73
3.8. La restituzione di cose non pagate nella vendita di cosa mobile ....... . 74
3.9. I contratti di borsa a termine ........................... . 74
3.10. I contratti di associazione in partecipazione ................... . 74
3.11. I contratti di conto corrente, mandato e commissione ............. . 75
3.12. Il contratto di affitto di azienda .......................... . 75
3.13. Il contratto di locazione di immobili ....................... . 76
3.14. Il contratto di appalto ............................... . 77
3.15. Il contratto di assicurazione ............................ . 78
3.16. Il contratto di edizione ............................... . 78
3.17. I rapporti di lavoro subordinato ......................... . 79
3.18. Il trattamento NASpI ................................ . 85
3.19. Gli effetti del trasferimento di azienda sui rapporti di lavoro ......... . 85
3.20. La clausola arbitrale ................................ . 88
CAPITOLO QUINTO
LA CUSTODIA E L’AMMINISTRAZIONE DEI BENI
1. L’apposizione dei sigilli .................................. . 89
2. La consegna del denaro, di titoli, di scritture contabili e di altra documentazione . 91
3. La redazione dell’inventario ............................... . 94
4. Gli elenchi dei creditori e dei titolari di diritti immobiliari o mobiliari ...... . 97
5. Il fascicolo della procedura ................................ . 98
Indice sommario
X
CAPITOLO SESTO
L’ACCERTAMENTO DEL PASSIVO E DEI DIRITTI DEI TERZI SUI BENI COMPRESI
NELLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
1. L’accertamento dello stato passivo ........................... . 103
1.1. La previsione di insufficiente realizzo ...................... . 104
2. L’avviso ai creditori e agli altri interessati ....................... . 105
3. La domanda di ammissione al passivo ......................... . 106
4. Il progetto di stato passivo e l’udienza di discussione ................ . 108
5. La formazione ed esecutività dello stato passivo .................... . 110
6. Le impugnazioni ...................................... . 112
6.1. Il procedimento di impugnazione ......................... . 114
7. Le domande tardive .................................... . 115
8. Le domande di rivendica e di restituzione ....................... . 117
CAPITOLO SETTIMO
L’ESERCIZIO DELL’IMPRESA E LA LIQUIDAZIONE DELL’ATTIVO
1. L’esercizio dell’impresa del debitore .......................... . 119
2. L’affitto dell’azienda o di suoi rami ........................... . 121
3. Il programma di liquidazione .............................. . 123
3.1. L’attribuzione al curatore dei poteri dell’assemblea .............. . 125
4. La vendita dell’azienda o di suoi rami o di beni o rapporti in blocco e cessioni di
crediti, azioni revocatorie e partecipazioni e mandato a riscuotere crediti ..... . 127
4.1. I patrimoni destinati ad uno specifico affare .................. . 128
5. Le modalità della liquidazione .............................. . 129
CAPITOLO OTTAVO
LA RIPARTIZIONE DELL’ATTIVO
1. Il procedimento di ripartizione ............................. . 135
2. L’ordine di pagamento dei creditori ........................... . 141
3. Il rendiconto del curatore ................................ . 144
4. La ripartizione finale ................................... . 146
CAPITOLO NONO
LA CESSAZIONE DELLA PROCEDURA DI LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
1. La chiusura della liquidazione giudiziale. Le ipotesi legislativamente previste ... . 149
2. La chiusura della liquidazione giudiziale ed i giudizi pendenti ........... . 151
3. Il procedimento di chiusura ed i relativi effetti .................... . 152
4. La riapertura della liquidazione giudiziale ....................... . 154
Indice sommario
XI
CAPITOLO DECIMO
IL CONCORDATO NELLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE ANCHE DELLE SOCIETÀ
1. Premessa .......................................... . 157
2. La proposta di concordato nella liquidazione giudiziale ............... . 157
2.1. La proposta di concordato nella liquidazione giudiziale delle società .... . 160
3. L’esame della proposta di concordato e la comunicazione ai creditori ....... . 160
4. Il voto nel concordato ................................... . 162
5. L’approvazione del concordato nella liquidazione giudiziale ............. . 163
6. Il giudizio di omologazione ................................ . 164
7. L’efficacia del decreto di omologa ............................ . 166
8. Il reclamo .......................................... . 166
9. Gli effetti del concordato omologato nella liquidazione giudiziale ......... . 167
9.1. Gli effetti del concordato omologato nella liquidazione giudiziale delle società . 167
10. Il concordato del socio illimitatamente responsabile di società in liquidazione
giudiziale .......................................... . 168
11. L’esecuzione del concordato omologato nella liquidazione giudiziale ........ . 168
12. La risoluzione del concordato omologato nella liquidazione giudiziale ....... . 168
13. L’annullamento del concordato omologato nella liquidazione giudiziale ...... . 169
14. Gli effetti della riapertura della liquidazione giudiziale ................ . 170
15. La nuova proposta di concordato nella liquidazione giudiziale ........... . 171
CAPITOLO UNDICESIMO
LA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DELLE SOCIETÀ
1. Premessa .......................................... . 173
2. Le azioni di responsabilità esperibili dal curatore ................... . 173
3. La liquidazione giudiziale di società con soci illimitatamente responsabili ..... . 176
4. La liquidazione giudiziale della società e dei soci ................... . 180
5. La liquidazione giudiziale nei confronti di enti ed imprenditori collettivi non
societari ........................................... . 182
6. La gestione della liquidazione giudiziale e l’organizzazione delle società di capitali . 182
CAPITOLO DODICESIMO
L’ESDEBITAZIONE
1. Premessa .......................................... . 185
2. L’esdebitazione nel Codice della crisi .......................... . 187
3. L’esdebitazione nella liquidazione giudiziale ...................... . 188
Indice sommario
XII
CAPITOLO TREDICESIMO
LA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE DEL GRUPPO D’IMPRESE
1. La regolamentazione organica della crisi e dell’insolvenza dei gruppi d’impresa . . 195
CAPITOLO QUATTORDICESIMO
BREVI CENNI SUL PROCEDIMENTO UNITARIO
PER L’ACCESSO AGLI STRUMENTI DIREGOLAZIONE DELLA CRISI
E DELL’INSOLVENZA E ALLA LIQUIDAZIONE GIUDIZIALE
1. Il procedimento unitario ................................. . 199
1.1. Gli elementi caratterizzanti del ricorso e produzione documentale ...... . 200
1.2 L’obbligatorietà della difesa tecnica ....................... . 202
1.3. Il deposito della domanda ............................. . 202
1.4. L’istruttoria d’ufficio ................................ . 204
1.5. Il coordinamento tra le procedure ........................ . 205
2. Il procedimento per l’apertura della liquidazione giudiziale ............. . 206
3. Il regime delle impugnazioni ............................... . 207
APPENDICE
Tavola sinottica della normativa vigente e pregressa ..................... . 209
Indice analitico .......................................... . 301
Indice sommario
XIII
PREFAZIONE
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, entrato in vigore dopo una lunga fase
di quiescenza lo scorso 15 luglio 2022 ha riformato l’intera disciplina delle procedure
concorsuali, raccogliendo al suo interno la regolamentazione sia delle procedure
concorsuali “maggiori†che di quelle “minoriâ€.
Il Legislatore ha raggiunto, quindi, l’obiettivo di disciplinare in maniera organica e
complessiva la crisi e l’insolvenza delle persone fisiche e giuridiche, raccogliendo in un
unico corpo normativo tutte le procedure concorsuali ed introducendo, altresì, un
procedimento unitario per il relativo accesso.
Ciò che ha spinto il Legislatore a muoversi nella direzione di una riforma organica delle
procedure concorsuali è stata altresì l’intenzione di uniformare un assetto normativo
che, specie per il fallimento e il concordato preventivo, era caratterizzato da un’alternanza di disposizioni “riformate†e di disposizioni “invariate†— come definite nella
stessa Relazione Illustrativa al d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14 — e da frequenti e
significative modifiche che avevano generato difficoltà applicative ed il proliferare di un
importante contenzioso.
In tal senso, basti ricordare come nell’arco temporale di poco più di un decennio, a
partire dal d.l. 14 marzo 2005, n. 35 sino ad arrivare al d.l. 27 giugno 2016, n. 83 e
successiva legge di conversione 6 agosto 2016, n. 132, il Legislatore sia intervenuto sul
testo della legge fallimentare per oltre dieci volte, circostanza che, se da un lato aveva
portato all’introduzione ed all’ampliamento degli strumenti messi a disposizione dell’imprenditore per far fronte alla propria situazione di crisi o di insolvenza, nonché per
favorire una precoce emersione della crisi, dall’altro, aveva inevitabilmente creato una
evidente difficoltà di coordinamento delle norme.
Va tuttavia evidenziato come la Riforma sia stata altresì mossa da uno spirito di
innovazione e di adeguamento (anche, ma non solo, lessicale) della disciplina al mutato
contesto sociale e alla diversa sensibilità collettiva rispetto alla crisi e all’insolvenza
dell’imprenditore commerciale.
In questo senso, uno degli elementi più significativi, quantomeno nella percezione
comune, del diverso approccio all’insolvenza è certamente l’espunzione dal testo
normato del termine “fallimentoâ€, sostituito dall’espressione “liquidazione giudizialeâ€,
caratterizzata, con ogni evidenza, da un minor disvalore rispetto al primo.
Questo cambiamento di lessico — con cui l’Italia si adegua a quanto avvenuto già in
altri Paesi europei, come Francia e Germania — si può ritenere dia compimento alle
riforme della prima decade degli anni 2000, nelle quali erano già state soppresse alcune
disposizioni sanzionatorie che colpivano il fallito per la sola pronuncia di insolvenza.
In particolare, già con il d.lgs. 9 gennaio 2006, n. 5 era emersa la volontà del legislatore
di attenuare diversi profili sanzionatori del fallimento laddove aveva modificato le
disposizioni relative agli effetti personali del fallimento sul fallito relative alla corrispondenza, alla libera circolazione, sino all’esdebitazione. Tuttavia, la predetta riforma non
XV
aveva soppresso le parole fallimento e fallito cui ha, invece, provveduto, dapprima l’art.
2 della legge delega n. 155/2017 e, successivamente, l’art. 349 CCI.
Focalizzando l’attenzione sulla nuova liquidazione giudiziale, si anticipa sin d’ora, come
fatta eccezione per il predetto cambiamento lessicale, i mutamenti siano piuttosto
circoscritti e specifici.
Come si vedrà nei capitoli della monografia, i tratti della procedura restano infatti
invariati, a partire dal procedimento giurisdizionale, pressoché analogo a quello regolato
dalla legge fallimentare, sino agli effetti dell’apertura della procedura, alle fasi di
accertamento del passivo, di ripartizione e liquidazione dell’attivo e così per la fase di
chiusura della procedura.
Anche i presupposti per l’apertura della procedura rimangono gli stessi già conosciuti
sotto la vigenza della legge fallimentare, ovverosia lo stato di insolvenza ed il superamento dei parametri dimensionali individuati (ora) dall’art. 2, comma 1, lett. d) CCI.
Le novità e le modifiche che verranno esaminate sono quindi, come già sopra evidenziato, per lo più riconducibili alla volontà di risolvere precedenti contrasti interpretativi,
oltre che derivanti da esigenze di aggiornamento lessicale e di adeguamento ai nuovi
richiami normativi.
Emerge certamente una volontà di snellire l’iter della procedura cui si accompagna un
ruolo del curatore per certi aspetti rinnovato in termini centralità e di autonomia della
predetta figura sempre in funzione di una migliore e più efficiente gestione della
procedura, anche in termini di celerità degli adempimenti di legge.
Da ultimo, la procedura di liquidazione giudiziale, ma più in generale l’intero Codice
della crisi è stato integrato e modificato al fine di attuare le linee dettate dall’Unione
Europea andando a recepire la Direttiva Insolvency ed i principi in essa contenuti.
DANIELE PORTINARO - ELISA CASTAGNOLI
Prefazione
XVI
AUTORI
Giulia Baseggio, Avvocato - studio Elexia
Elisa Castagnoli, Avvocato - studio Elexia
Giulia Corsi, Avvocato - studio Elexia
Elena Fesi, Avvocato - studio Elexia
Maria Giugliano, Avvocato - studio Elexia
Paola Marconi, Avvocato - studio Elexia
Daniele Portinaro, Avvocato - studio Elexia
Lorenzo Rossi, Avvocato - studio Elexia
XVII