Scrive il presidente Travaglino nella sua prefazione a questo volume che la storia della responsabilità civile italiana e dei criteri di risarcimento del danno dell'ultimo cinquantennio è storia di frontiere. Una storia «che è stata, e sarà sempre più spesso, tensione continua tra diritti fondamentali e principi economici e che ha diacronicamente posto all'interprete, come sempre, il problema del bilanciamento tra valori: in definitiva, il problema della Scelta». Il danno da perdita di chance è parte essenziale di questa storia. Tuttavia, ancora oggi, nonostante di questa figura di danno se ne discuta sempre più spesso, non vi è univocità di interpretazione fra il mondo giuridico, il mondo clinico, il mondo medico legale e la comune pratica civilistico-risarcitoria. In questo testo cercheremo dunque di fare il punto sulla individuazione e sulla natura di questo particolare tipo di danno, sulla distribuzione dell'onere probatorio e sui possibili criteri di liquidazione. E lo faremo ripercorrendo l'evoluzione della Cassazione Civile degli ultimi decenni, fino agli approdi della più recente giurisprudenza, commentando in particolare quelle pronunce che abbiamo ritenuto particolarmente rilevanti sia perché affrontano casi piuttosto ricorrenti nella casistica peritale medico-legale, sia per la loro chiarezza espositiva. Trattandosi di un testo rivolto anzitutto ai medici legali, ma che riteniamo possa essere utile anche per le altre figure professionali che gestiscono le vertenze imperniate su questo tipo di pregiudizio, verranno portati all'attenzione del lettore alcuni casi pratici per approfondire la criteriologia adottata nello sviluppo e nella predisposizione di un elaborato tecnico, ma anche per cercare di capire quale la loro soluzione in base a ciò che, allo stato, risulta essere la principale interpretazione giuridica del danno da perdita di chance in ambito di responsabilità civile sanitaria. Infine, ci è sembrato utile completare l'opera riportando per esteso, come allegati, le principali pronunce della Cassazione, in un ordine cronologico, dalla prima che si è occupata specificamente di questa materia nel 2004, fino alle ultime del 2018.
Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . V
Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . XV
1.
LA PERDITA DI CHANCE: ASPETTI GENERALI
1.1. Nozione e natura giuridica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
1.2. Il rapporto di causalità in medicina legale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1.3. L’occasione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
1.4. La criteriologia medico-legale nell’accertamento del nesso di causalità . . . . . . 17
1.5. Il rapporto di causalità nel diritto penale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
1.6. Il rapporto di causalità nel diritto civile.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
1.7. L’onere della prova del nesso causale in sede civile. . . . . . . . . . . . . . . . . 33
1.8. Autonomia della domanda da perdita di chance in ambito di responsabilità civile
sanitaria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
2.
IL DANNO DA PERDITA DI CHANCES IN RESPONSABILITÀ CIVILE SANITARIA:
EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE E LE SENTENZE PIÙ RILEVANTI
2.1. L’evoluzione: la nascita del danno da perdita di chance. . . . . . . . . . . . . . 45
2.2. La sentenza n. 4400 del 2004: la prima. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50
2.3. La sentenza n. 21619 del 2007: due distinte causalità civili. . . . . . . . . . . . 53
2.4. La sentenza n. 23846 del 2008... la perdita di chance in uno stato di malattia
terminale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56
2.5. La sentenza n. 7195 del 27 marzo 2014: una sentenza chiarificatrice. . . . . . 59
2.6. La sentenza n. 16993 del 20 agosto 2015... fuori dal coro? . . . . . . . . . . . . 63
2.7. Trib. Rimini del 25 ottobre 2016 la contestazione: impossibilità nella quantificazione della chance perduta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
2.8. Il nuovo indirizzo giurisprudenziale: chiarimenti ai precedenti risultati
raggiunti.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69
2.9. Il ristoro del danno morale da ritardata diagnosi di patologia tumorale. . . . . 75
2.10. Ulteriori sentenze della Cassazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78
3.
CRITERIOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL DANNO DA PERDITA DI CHANCES
3.1. Aspetti generali.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85
3.2. Il ruolo del medico legale.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87
4.
CASISTICA
4.1. Premessa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95
4.2. Primo caso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96
4.3. Secondo caso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102
4.3. Terzo caso. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
4.4. Quarto caso.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114
Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121
APPENDICE GIURISPRUDENZIALE
1. Esclusione dell’onere probatorio della struttura sanitaria se il paziente non
prova il nesso di causalità tra patologia e condotta del sanitario. . . . . . . . . 129
2. Insussistenza del nesso di causa per la “debole relazione causaleâ€. . . . . . . . 137
3. Il principio dell’autonomia della domanda di danno da perdita di chance. . . . 139
4. La perdita di “chance†configura una autonoma voce di danno emergente, che
va commisurato alla perdita della possibilità di conseguire un risultato positivo.. 163
5. Distinzione della causalità da perdita di chance, attestata tout court sulla mera
possibilità di conseguimento di un diverso risultato da intendersi come sacrificio
della possibilità di conseguirlo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171
6. Diritto del paziente al risarcimento del danno per la perdita della doppia chance
di vivere meglio durante il decorso della malattia e di vivere più a lungo. . . . 187
7. La perdita di chance si configura nei casi di colpevole omissione/ritardo
diagnostico per una riduzione di probabilità di guarigione o di conseguire un
vantaggio utile non superiore al 50% . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 202
8. In caso di processo morboso terminale tardivamente diagnosticato va risarcita la
perdita della possibilità di scegliere cosa fare della salute residua fino alla morte.. 211
9. Per la valutazione della perdita di “chance†il giudice deve analizzare il nesso tra
condotta ed evento secondo il criterio del “più probabile che nonâ€. . . . . . . 217
10. La perdita di chance di guarigione si sostanzia in un danno alla persona,
consistente non già solo nella probabilità , ma anche nella possibilità della
consecuzione di un determinato vantaggio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 231
11. La chance non è una mera aspettativa di fatto, ma una entità patrimoniale a sé
stante. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 242
12. L’omessa diagnosi di una malattia terminale, da cui derivi la perdita di possibilità di
sopravvivenza per mesi o settimane in più, determina un danno
risarcibile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 247