L'importanza del carattere discrezionale dell'attività amministrativa è dato dalla consapevolezza che lo svolgersi quotidiano delle innumerevoli attività , nell'ambito del gruppo sociale di appartenenza, sia esso a livello nazionale che internazionale, determina, necessariamente, il possesso della capacità delle strutture burocratiche amministrative di farsi veri ed equilibrati interpreti di quei principi, quelle norme e di tutte quelle regole che sono poste al fine di permettere alla società odierna di sperare, per il futuro, nello sviluppo economico, sociale e politico favorevole agli individui che ne fanno parte.
1. Premessa pag. 7
2. La discrezionalità tecnica: inquadramento dell’istituto pag. 8
2.1. Introduzione ed evoluzione del concetto di «discrezionalità tecnica» pag. 8
2.2. Ambito e limiti dell’esercizio discrezionale del potere amministrativo pag. 8
3. Discrezionalità tecnica, discrezionalità amministrativa e merito pag. 11
3.1. Categorie a confronto pag. 11
4. Discrezionalità c.d. mista e accertamenti tecnici pag. 14
4.1. La discrezionalità mista pag. 14
4.2. Gli accertamenti tecnici pag. 15
5. Tipologie di sindacato esperibili sulle valutazioni tecniche pag. 16
5.1. Il sindacato estrinseco pag. 16
5.2. Il sindacato intrinseco debole pag. 16
5.3. Il sindacato intrinseco forte pag. 16
6. Il sindacato del giudice amministrativo sulla discrezionalità tecnica. Prime evoluzioni giurisprudenziali pag. 20
6.1. L’ambito di intervento del giudice amministrativo pag. 20
6.2. Gli orientamenti del Consiglio di Stato pag. 20
7. La consulenza tecnica d’ufficio pag. 26
7.1. La cognizione del fatto e dei criteri utilizzati dall’Amministrazione pag. 26
7.2. Consulenza deducente e consulenza percipiente pag. 27
7.2.1. L’orientamento della Corte di cassazione pag. 28
7.2.2. L’orientamento dei Tar e del Consiglio di Stato pag. 29
7.3. La differenza tra consulente tecnico e verificatore secondo la Corte Suprema di Cassazione pag. 35
8. La discrezionalità tecnica nella giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e cenni sulla
giurisprudenza comunitaria pag. 37
8.1. La Cedu sulla discrezionalità tecnica pag. 37
8.2. Compatibilità del modello nazionale del sindacato estrinseco con la giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo pag. 40
9. Discrezionalità Tecnica ed atti delle Autorità Indipendenti pag. 43
9.1. I limiti del sindacato giurisdizionale sulla discrezionalità degli atti delle Authorities. La giurisprudenza del Consiglio di Stato pag. 43
9.2. I limiti del sindacato giurisdizionale sulla discrezionalità degli atti delle Authorities. La giurisprudenza delle Sezioni
Unite della Corte di Cassazione pag. 46
10. La discrezionalità tecnica negli appalti pubblici pag. 54
10.1. La verifica delle anomalie delle offerte pag. 54
10.2. La valutazione delle offerte pag. 55
11. La discrezionalità tecnica nei concorsi pubblici pag. 60
11.1. La discrezionalità della commissione esaminatrice e il sindacato estrinseco pag. 60
11.2. Un altro orientamento: il sindacato intrinseco debole pag. 60
11.3. Commissioni e obblighi motivazionali pag. 62
12. La discrezionalità tecnica nel settore dei beni culturali e paesaggistici. Cenni alla materia ambientale ed urbanistica pag. 65
12.1. Discrezionalità tecnica e scienze umane pag. 65
12.2. Discrezionalità tecnica e materia ambientale pag. 66
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