INDICE SOMMARIO CAPITOLO I IMPOSTAZIONE DEL PROBLEMA E INQUADRAMENTO TEORICO DEI CONGEGNI CONDIZIONALI POTESTATIVI 1. La condizione potestativa: strumento dell’autonomia negoziale tra equivoci ricorrenti e questioni irrisolte. Le ragioni di uno studio sui congegni condizionali potestativi............................... . 1 2. L’inquadramento teorico della condizione potestativa come premessa necessaria per affrontare i problemi sollevati dai congegni condizionali potestativi nella fase dinamica di realizzazione della condizione ............ . 10 3. Potestatività condizionale e scioglimento del contratto. Premessa di metodo: il regime giuridico del contratto condizionale quale filo conduttore dell’indagine ................................. . 14 4. Centralità della vicenda effettuale dei contratti risolutivamente condizionati nelle questioni inerenti alla condizione risolutiva meramente potestativa. Circoscrizione del campo di indagine e della valenza dei suoi risultati... . 19 5. Costruzione della condizione potestativa come clausola attributiva del diritto potestativo di provocare l’efficacia o l’inefficacia del vincolo in maniera indiretta e strumentale mediante il compimento del fatto volontario condizionante ................................. . 28 6. Condizione e interessi delle parti. L’irriducibilità della condizione a strumento di realizzazione degli interessi c.d. esterni al contratto. L’utilità di una rinnovata concezione del profilo funzionale ai fini dell’indagine sul meccanismo condizionale ............................... . 41 7. Precarietà degli effetti dei contratti risolutivamente condizionati e simmetria delle posizioni soggettive dei contraenti nella condizione sospensiva e risolutiva ................................... . 59 8. La condizione potestativa risolutiva quale strumento di conformazione degli effetti contrattuali e di attribuzione a una delle parti del diritto potestativo di compiere il fatto volontario condizionante e provocare in via mediata la rimozione dell’efficacia precaria del contratto ............... . 70 9. Sintesi dei risultati conseguiti ........................ . 74 CAPITOLO II LE VARIANTI DELLA POTESTATIVITÀ CONDIZIONALE 1. Per una rinnovata teoria della potestatività condizionale.......... . 80 2. Il contenuto dell’evento e il suo rapporto con gli effetti negoziali nelle condizioni potestative in senso tecnico. Il problema della deducibilità in condizione della dichiarazione di volontà di una delle parti e la natura della c.d. condizione si volam ........................... . 88 2.1. Esclusione della Wollensbedingung dalla categoria delle condizioni da una parte della dottrina tedesca. Conclusioni sulla natura dell’evento dedotto in condizione e conseguenze in tema di capacità, vizi della volontà e forma ............................ . 99 2.2. False condizioni potestative semplici e false condizioni meramente potestative. Coincidenza di tali figure con il recesso ......... . 107 3. Il problema della qualificazione dei congegni condizionali potestativi. Le ragioni per l’interpretazione sistematica dell’art. 1355 c.c. e la riscoperta della buona fede ............................... . 111 3.1. La ratio dell’art 1355 c.c. e i criteri elaborati dalla dottrina e dalla giurisprudenza per distinguere le condizioni potestative semplici dalle condizioni meramente potestative. Ricostruzione critica ....... . 121 3.1.1. Criterio della serietà dei motivi e/o dell’apprezzabilità degli interessi alla realizzazione del fatto volontario condizionante . 127 3.1.2. Criterio dell’assenza di sacrifici................ . 135 3.1.3. Il criterio dell’estraneità degli interessi alla causa del contratto e il criterio dell’interesse della parte a decidere di una sua azione o degli effetti contrattuali ............... . 138 3.1.4. Criterio della meritevolezza di tutela giuridica dell’interesse sotteso al condizionamento ai sensi dell’art. 1322 c.c. .... . 144 3.1.5. Criterio della verificabilità della determinazione volitiva sulla base di criteri obiettivi .................... . 148 4. La connessione esistente tra gli artt. 1355 e 1349 c.c. e l’affinità contenutistica tra le nozioni di mera potestatività condizionale e di mero arbitrio nella determinazione dell’oggetto del contratto .................. . 153 5. Termine di adempimento potestativo e termine rimesso alla mera volontà del debitore. Per un’interpretazione sistematica degli artt. 1355 e 1183, co. 2, c.c. ...................................... . 171 6. Gli esiti dell’interpretazione sistematica degli artt. 1355, 1349 e 1183, co. 2, c.c. Fondamento della distinzione tra condizione potestativa semplice e condizione meramente potestativa nella controllabilità sulla base di criteri obiettivi della determinazione di volontà dedotta quale evento o delle modalità di esercizio del potere attribuito dalla clausola condizionale sulla base della buona fede ... . 178 7. Profili dinamici della potestatività condizionale: il problema dell’assoggettabilità alla buona fede della condotta della parte a cui è rimesso l’evento nelle condizioni potestative e della compatibilità di tali congegni condizionali con l’art. 1359 c.c. ................................ . 181 7.1. La buona fede quale regola di comportamento e criterio di valutazione della condotta della parte da cui dipende l’evento nelle condizioni « apparentemente potestative » e in quelle « autenticamente o propriamente potestative » ........................... . 195 X Indice sommario 8. Sintesi dei risultati conseguiti sulle varianti della potestatività condizionale. La condizione meramente potestativa come clausola che esclude l’assoggettabilità della condotta della parte dalla quale dipende l’evento condizionante alla clausola generale di buona fede ..................... . 204 9. Le condizioni potestative nei principi UNIDROIT, nei Principles of European Contract Law e nel Draft Common Frame of Reference. Centralità e inderogabilità della buona fede nello svolgimento della vicenda condizionale ..... . 208 10. La potestatività condizionale dopo la riforma del Code civil francese. Dalla nullità dell’obbligazione contrattata « sous une condition potestative de la part de celui qui s’oblige » al divieto delle condizioni « dont la réalisation dépend de la seule volonté du debiteur » .................. . 220 11. Conclusioni sulla ratio dell’art. 1355 c.c. e sulle varianti della potestatività condizionale semplice e mera ........................ . 237 CAPITOLO III POTESTATIVITÀ CONDIZIONALE E SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO Sezione I LA CONDIZIONE MERAMENTE POTESTATIVA RISOLUTIVA E I RAPPORTI TRA POTESTATIVITÀ CONDIZIONALE E RECESSO 1. Potestatività condizionale e scioglimento del contratto. Ragioni e prospettive di indagine .................................. . 246 2. Per un’ipotesi di lavoro. Condizioni meramente potestative risolutive, inderogabilità convenzionale del dovere di buona fede nella realizzazione della condizione e nullità prevista dall’art. 1355 c.c. ............... . 248 3. Le condizioni risolutive meramente potestative nel Codice civile del 1865 e nel Codice civile vigente ............................. . 256 4. La condizione risolutiva meramente potestativa al vaglio della dottrina e della giurisprudenza ................................ . 263 a) L’indirizzo interpretativo favorevole alla validità della condizione risolutiva meramente potestativa ..................... . 263 b) Le tesi contrarie alla validità della condizione risolutiva meramente potestativa ............................... . 270 5. La correlazione tra condizione meramente sospensiva e risolutiva e sue implicazioni in tema di ammissibilità dei congegni condizionali meramente potestativi di tipo risolutivo ......................... . 276 6. Verifica della tenuta della tesi tradizionale in chiave sistematica. Le (presunte) fattispecie tipizzate di condizioni risolutive meramente potestative . . 282 a) Inutilità dell’art. 790 c.c. ai fini della validità delle condizioni risolutive meramente potestative e irriducibilità della donazione con riserva di disporre entro lo schema condizionale ................ . 283 b) Irriducibilità della vendita con patto di riscatto entro lo schema della condizione risolutiva meramente potestativa ............. . 295 Indice sommario XI c) La revoca della stipulazione a favore del terzo e il comodato senza determinazione di durata. Inutilità di tali figure a comprovare la validità delle condizioni risolutive meramente potestative ...... . 308 7. L’autonomia della condizione risolutiva potestativa semplice e meramente potestativa dal recesso e revisione della tesi che fonda sul recesso la legittimità di tale congegno condizionale ........................ . 319 a) Differenze strutturali e attinenti alle modalità di realizzazione dello scioglimento del contratto ....................... . 320 b) Differenze funzionali e conseguenze dell’inapplicabilità del controllo di buona fede alle condizioni meramente potestative su questo piano . . 323 c) Differenze in punto di disciplina e in particolare di efficacia e di opponibilità ai terzi dell’effetto eliminativo. Sintesi dei risultati conseguiti sull’autonomia tra recesso e condizione potestativa ....... . 331 8. Recesso ad nutum vs condizione meramente potestativa. La buona fede come limite all’esercizio del recesso discrezionale. Conseguenze in tema di ammissibilità della condizione risolutiva arbitraria ................ . 349 9. Condizione meramente potestativa e recesso “di rivalutazione” dei consumatori ................................. . 367 10. Conclusioni sui rapporti tra condizioni risolutive meramente potestative e recesso e sulla validità di tali congegni condizionali ............ . 387 Sezione II LA RINUNCIA ALLA CONDIZIONE UNILATERALE 1. Le ragioni di interesse per la rinuncia alla condizione unilaterale nello studio della potestatività condizionale e scioglimento del contratto ........ . 394 2. La condizione unilaterale nella giurisprudenza e nella dottrina. Il problema dell’inquadramento dogmatico della figura e della natura giuridica del potere di rinuncia .................................. . 403 3. La soluzione prevista dall’art. 1304-4 del Code civil francese e il regime differente della rinuncia alla condizione nella fase di pendenza condizionale e in quella successiva. La c.d. rinuncia successiva alla condizione come diritto potestativo alla costituzione di un nuovo negozio e sua estraneità al modello condizionale ................................. . 421 4. Rinuncia alla condizione e rinuncia agli effetti della risoluzione per inadempimento. Conferma della soluzione proposta sul piano sistematico ..... . 426 5. La rinuncia pendente condicione come rinuncia all’aspettativa o al diritto precario derivante dal contratto condizionale................ . 432 6. La buona fede come limite alla potestatività nella condizione unilaterale . . 437 7. Sintesi dei risultati conseguiti ........................ . 446