Sezione 1
I LINEAMENTI GENERALI DELLA RIFORMA E
ALCUNE IMPORTANTI NOVITÀ
(di R. Corona)
1.1. I precedenti storici della riforma della legislazione sul condominio
negli edifici: il dibattito in dottrina . . . . . . . . . . . . . . . . 1
1.2. Cenni intorno all’iter parlamentare: i lavori presso le Commissioni
del Senato e della Camera; l’elaborazione ad opera dei
parlamentari e l’apporto limitato dei tecnici . . . . . . . . . . . . . 4
1.3. Proprietà e maggioranza nel condominio negli edifici. Duorum
vel plurium in solidum dominium vel possessionem esse non
potest . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5
1.4. I tentativi di introdurre la soggettività. La prospettazione del
condominio come associazione non riconosciuta.. . . . . . . . . . 6
1.5. La concezione individualistica e pluralistica dell’istituto: i settori
rispettivamente riservati all’autonomia privata e affidati al principio
di maggioranza: la disposizione e la gestione . . . . . . . . 8
1.6. Il concetto di “destinazione d’uso”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
1.7. La destinazione in generale conosciuta dal codice civile e la
nuova categoria della destinazione d’uso. . . . . . . . . . . . . . . . 11
1.8. Le innovazioni tradizionali previste dagli artt. 1108 e 1120
comma ult. c.c.: le nuove opere che incidono sulla struttura delle
parti comuni.. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
1.9. Le differenze di forma e di contenuto tra le innovazioni e le
modifiche alla “destinazione d’uso” . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15
1.10. Il nuovo assetto dei mutamenti arrecati alle parti comuni dalle
delibere dell’assemblea dei condomini. . . . . . . . . . . . . . . . . 16
1.11. Il significato e il valore delle modifiche alla destinazione d’uso
nel nuovo sistema del condominio negli edifici.. . . . . . . . . . . 19
1.12. Le obbligazioni dei condomini. La tesi del ripristino della solidarietà.
Il nuovo testo dell’art. 63 comma 2.. . . . . . . . . . . . . 20
1.13. Le differenze tra le obbligazioni solidali e le obbligazioni dei
condomini solventi. Mancano, nel nuovo regime delle obbligazioni
dei condomini, gli elementi essenziali della solidarietà: non
la medesima prestazione, non la stessa causa. Per contro, sussiste
l’ escussione subordinata dei condomini solventi . . . . . . . . . . 22
1.14. (Segue) Le differenze tra la categoria delle obbligazioni solidali e
quella delle obbligazioni dei condomini solventi. L’identità e la
diversità dell’oggetto; il differente fondamento del debito proprio
(il fatto costitutivo del vincolo) e altrui (l’inadempimento di
alcuni partecipanti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
1.15. Le obbligazioni dei condomini e le obbligazioni personali di
garanzia: rassomiglianze. Gli elementi comuni dell’accessorietà e
della sussidiarietà le distinguono ulteriormente dalle obbligazioni
solidali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27
1.16. L’irrilevanza, nel nuovo assetto dell’obbligazione dei condomini,
del subingresso del creditore che ha pagato. Il fondamento
politico della norma: le ragioni in favore del creditore
insoddisfatto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
Sezione 2
IL SUPERCONDOMINIO
(di A. Gambaro)
2.1. Le novità in tema di supercondominio . . . . . . . . . . . . . . . . 35
2.2. I nuovi punti fermi in tema di supercondominio . . . . . . . . . . 41
Sezione 3
I REGOLAMENTI DI CONDOMINIO E LE TABELLE MILLESIMALI
(di F. Ruscello)
3.1. I regolamenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
3.2. Le tabelle millesimali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48
3.3. Il problema delle maggioranze richieste per l’approvazione delle
tabelle millesimali e il nuovo art. 69 disp. att. c.c. . . . . . . . . . 49
3.4. Le ulteriori modifiche alla disciplina delle tabelle millesimali . . 52
Sezione 4
I DIRITTI E I DOVERI DEI CONDOMINI
(di M. Basile)
4.1. I diritti reali dei condomini . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57
4.2. L’obbligo di contribuire agli oneri condominiali . . . . . . . . . . 60
4.3. Il rapporto fra i condomini e i terzi creditori . . . . . . . . . . . . 63
VI INDICE
4.4. La legittimazione dei singoli a far valere in giudizio diritti
comuni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
Sezione 5
L’ASSEMBLEA
(di M. Cavallaro)
5.1. Le attribuzioni dell’assemblea alla luce della riforma . . . . . . . 69
5.2. Novità in tema di costituzione e di modalità deliberative . . . . 72
5.3. I vizi delle delibere e le impugnazioni: occasioni mancate e
implicite conferme . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81
Sezione 6
L’AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO
(di R. Amagliani)
6.1. La riforma dell’istituto del condominio negli edifici e la figura
dell’amministratore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83
6.2. Una considerazione complessiva delle disposizioni novellate . . 85
6.3. L’amministratore professionista e le ipotesi (forse) residuali . . . 87
6.4. Il ruolo dell’amministratore nella gestione condominiale dopo la
riforma tra nuovi poteri ed accresciuti doveri: la natura giuridica
dell’istituto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88
6.5. Criticità della disciplina nuova e .... . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90
6.6. ... questioni irrisolte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92
Sezione 7
LE VICENDE MODIFICATIVE
(di A. Celeste)
7.1. Gli interventi agevolati sulle parti comuni dell’edificio . . . . . . 95
7.2. Le modificazioni rilevanti delle destinazioni d’uso . . . . . . . . . 101
7.3. L’installazione di videocamere sui luoghi comuni . . . . . . . . . 109
7.4. La tutela giudiziaria delle destinazioni d’uso. . . . . . . . . . . . . 115
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