Il Codice della responsabilità civile, arricchendo autorevolmente la collana de Le Fonti del Diritto italiano, offre una visione ampia, approfondita e ragionata degli orientamenti giurisprudenziali unitamente alle ricostruzioni dottrinali che, nel corso degli anni, hanno definito i lineamenti delle norme e hanno edificato un complesso di teorie intorno all'istituto della responsabilità . L'Opera si caratterizza per la completezza della trama concettuale: il campo di indagine è stato ampliato a tutta la responsabilità in ambito civile e, dunque, anche a quella contrattuale e alle figure di discusso inquadramento, a partire dalla responsabilità precontrattuale sino alla meno nota responsabilità postcontrattuale. L'Opera affronta, quindi, gli snodi cardinali delle varie tipologie di responsabilità , analizzando in maniera ampia e diffusa le norme codicistiche di carattere generale e le discipline di settore, componendo in modo razionale e sistematico le molteplici fonti sia nazionali che sovranazionali (Costituzione, Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, Cedu, Trattati). Il volume strutturato per argomenti mira a fornire non soltanto un aggiornamento, il più possibile ampio e diffuso sulle tante tematiche (anche in relazione ai più attuali profili connessi all'emergenza da Covid-19), ma anche una potenzialità di governo di una materia sempre più complessa. Pertanto ad un commento introduttivo di respiro generale dedicato a "La responsabilità e le sue fonti: trama concettuale, metodologie e funzioni", seguono cinque parti tematiche. Una prima parte viene dedicata alla responsabilità c.d. contrattuale o da inadempimento, con la trattazione delle norme generali in materia, l'esame della responsabilità da violazione del contratto o da violazione del rapporto obbligatorio diverse dall'inadempimento, e della responsabilità c.d. post-contrattuale. Nella seconda parte viene proposto il commento alle norme sulla responsabilità precontrattuale. La terza parte viene dedicata alla trattazione della responsabilità extracontrattuale, con specifici approfondimenti sui danni non patrimoniali su temi di rilevante impatto: danno biologico, danni non patrimoniali da uccisione e da gravi lesioni del congiunto, da gravidanza indesiderata, da nascita indesiderata, da vita non voluta, consenso informato e danni non patrimoniali da lesione del diritto all'autodeterminazione, da lesione delle libertà fondamentali, da lesione del diritto all'abitazione. La quarta parte identifica e raggruppa le discipline di settore (tra cui responsabilità endofamiliare, responsabilità professionale, responsabilità nel rapporto di lavoro, con la sua peculiare connessione con i sistemi di sicurezza sociale, responsabilità da informazioni inesatte, la responsabilità dell'intermediario finanziario, la responsabilità del provider) e le discipline di derivazione comunitaria (come la responsabilità da illecito trattamento dei dati personali, la responsabilità da violazione del divieto di discriminazione, ambientale, responsabilità da vacanza rovinata, per violazione della normativa antitrust e il danno per violazione della proprietà intellettuale), nonché la disciplina sulla responsabilità dei pubblici poteri (responsabilità civile dello Stato, la responsabilità del giudice, la responsabilità delle autorità indipendenti). L'ultima parte contiene il commento alle norme che nel sesto libro del codice civile disciplinano la prescrizione nelle varie tipologie di illeciti. Chiudono l'opera l'Indice analitico e l'Indice sistematico, che offrono degli ulteriori strumenti pratici per orientarsi e rintracciare in modo agevole l'argomento di interesse.
INDICE SOMMARIO
PROFILI GENERALI
LA RESPONSABILITÀ E LE SUE FONTI: TRAMA CONCETTUALE, METODOLOGIE,
FUNZIONI (di EMANUELA NAVARRETTA)
1. La complessità delle fonti della responsabilità ..................... . 6
1.1. L’influenza della fonte costituzionale, la prospettiva correttiva e la funzione
riparatoria della responsabilità .......................... . 9
1.1.1. Principi costituzionali e illecito aquiliano ............... . 9
1.1.2. Principi costituzionali e illecito contrattuale ............. . 11
1.2. La prospettiva redistributiva, il metodo della Law and Economics, la funzione preventiva e general-deterrente della responsabilità ......... . 12
1.3. Le fonti del diritto dell’Unione europea .................... . 15
2. Rimedi conseguenti agli illeciti e funzioni risarcitorie ................ . 17
2.1. Il risarcimento in forma specifica e la funzione ripristinatoria e preventiva . 18
2.2. Illeciti “speciali†e funzioni risarcitorie di tipo individual-deterrente ... . 21
3. La natura degli illeciti ................................... . 23
3.1. La dicotomia fra responsabilità contrattuale e responsabilità extracontrattuale .......................................... . 23
3.2. Figure peculiari nell’ambito dell’illecito contrattuale e dell’illecito aquiliano .......................................... . 26
3.3. Il dilemma della responsabilità precontrattuale ................ . 29
3.4. L’enigma della responsabilità postcontrattuale ................ . 32
4. Responsabilità e nuove tecnologie ............................ . 33
5. Struttura del codice ..................................... . 35
Parte I
RESPONSABILITÀ CONTRATTUALE
RESPONSABILITÀ DA INADEMPIMENTO DELL’OBBLIGAZIONE (di CRISTINA AMATO)
Art. 1175 c.c. Comportamento secondo correttezza
Art. 1176 c.c. Diligenza nell’adempimento
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
3091
Art. 1256 c.c. Impossibilità definitiva e impossibilità temporanea
Art. 1375 c.c. Esecuzione di buona fede
1. Premessa: contenuti e metodo di analisi ........................ . 44
2. l problema della responsabilità per inadempimento: responsabilità per colpa o
responsabilità oggettiva? .................................. . 46
2.1. Dell’inadempimento colposo del debitore ................... . 47
2.2. Dell’impossibilità « oggettiva ed assoluta », quale limite alla responsabilitÃ
del debitore ...................................... . 52
3. I limiti all’imputabilità dell’inadempimento ...................... . 54
3.1. Incertezze interpretative e frammentazione del sistema. Le obbligazioni « di
mezzi » e di « risultato » .............................. . 55
4. In favore di una responsabilità oggettiva (ben) temperata ............. . 59
4.1. La diligenza come dovere generale del debitore nell’attuazione del rapporto
obbligatorio. Obbligazioni di genere e pecuniarie .............. . 63
4.2. Contenuto della prestazione: rapporto tra diligenza e buona fede .... . 67
4.3. Impossibilità sopravvenuta « oggettiva e relativa » come limite alla responsabilità del debitore: materiale, giuridica, imprevedibile ed inevitabile, temporanea, definitiva ................................. . 70
4.4. Impossibilità della prestazione e causa non imputabile ........... . 72
4.5. Emergenza sanitaria Covid-19: misure di contenimento e impossibilità sopravvenuta non imputabile ............................ . 75
4.6. La distribuzione degli oneri di prova ...................... . 78
4.6.1. Sulla prova dell’impossibilità sopravvenuta della prestazione ... . 78
4.6.2. Sulla prova della non imputabilità della causa estranea e il rischio
della causa ignota. Responsabilità delle banche per il servizio di
cassette di sicurezza. Responsabilità medica e sanitaria ....... . 81
5. Inadempimento, adempimento inesatto e rimedi nelle vendite europee di beni
mobili, o di contenuti e servizi digitali ......................... . 89
6. La responsabilità per inadempimento tra temperamenti e automatismi ..... . 96
RESPONSABILITÀ DA VIOLAZIONI DEL CONTRATTO DIVERSE DALL’INADEMPIMENTO E RESPONSABILITÀ DA MANCATA COOPERAZIONE DEL CREDITORE
(di FEDERICO AZZARRI)
Art. 1206 c.c. Condizioni
Art. 1207 c.c. Effetti
Artt. 1476 -1497 c.c. Delle obbligazioni del venditore
Art. 1512 c.c. Garanzia di buon funzionamento
Art. 2087 c.c. Tutela delle condizioni di lavoro
1. Le garanzie nella vendita fra tradizione e innovazione ............... . 106
2. Ipotesi ricostruttive ..................................... . 108
INDICE SOMMARIO
3092
3. La garanzia come responsabilità contrattuale a geometria variabile ........ . 111
4. La garanzia per evizione: il fenomeno evizionale ................... . 113
5. I fatti evizionali ....................................... . 116
6. Evizione evitata ed evizione invertita .......................... . 119
7. Il pericolo di evizione ................................... . 120
8. L’evizione totale ....................................... . 121
9. Conseguenze della risoluzione del contratto ...................... . 124
10. Garanzie reali e vincoli di espropriabilità ........................ . 127
11. L’evizione parziale ..................................... . 129
12. I patti di esclusione o di modifica della garanzia ................... . 130
13. La garanzia per la presenza sulla cosa di oneri o diritti di godimento di terzi . . 132
14. Le condizioni di operatività della garanzia di cui all’art. 1489 c.c. ......... . 137
15. (Segue) Il contenuto della garanzia ............................ . 139
16. Mancanza di vantaggi e qualità giuridiche e beni giuridicamente irregolari
(cenni) ............................................. . 142
17. La garanzia per vizi e mancanze di qualità del bene venduto e l’aliud pro alio:
inquadramento generale .................................. . 143
18. La rilevanza giuridica dei vizi ............................... . 145
19. La mancanza delle qualità essenziali o promesse ................... . 147
20. I patti di esclusione o di modifica della garanzia per vizi o per mancanze di qualità . 150
21. Le azioni edilizie: inquadramento e regole generali ................. . 151
22. La risoluzione del contratto ................................ . 154
23. La riduzione del prezzo .................................. . 157
24. L’azione risarcitoria: la colpa del venditore e la natura della responsabilità ex art.
1494 c.c. (nonché per altre fattispecie simili) ...................... . 158
25. (Segue) Il concorso con gli altri rimedi e il danno risarcibile ............ . 162
26. I danni derivati dai vizi della cosa ............................ . 164
27. Il termine di decadenza e la denuncia del difetto ................... . 165
28. Il termine di prescrizione ................................. . 169
29. La garanzia di buon funzionamento ........................... . 172
30. L’aliud pro alio ........................................ . 176
31. (Segue) La casistica ...................................... . 179
32. L’azione di “esatto adempimento†............................ . 182
33. L’eccezione di inadempimento .............................. . 185
34. Violazioni diverse dall’inadempimento e dalle ipotesi precedenti: la lesione dell’interesse legittimo del debitore nella disciplina della mora accipiendi ....... . 186
35. (Segue) Violazioni degli obblighi di protezione .................... . 189
IL POSTCONTRATTO E LA RESPONSABILITÀ POSTCONTRATTUALE (di ANDREA BER- TOLINI)
Art. 1483 c.c. Evizione totale della cosa
Art. 1487 c.c. Modificazione o esclusione convenzionale della garanzia
Art. 1512 c.c. Garanzia di buon funzionamento
Art. 2125 c.c. Patto di non concorrenza
3093
INDICE SOMMARIO
Art. 2557 c.c. Divieto di concorrenza
Art. 2644 c.c. Effetti della trascrizione
Legge 6 maggio 2004 n. 129. — Norme per la disciplina dell’affiliazione commerciale
1. Nozione e definizione ................................... . 197
2. Tipologie di interessi postcontrattuali .......................... . 199
3. Fattispecie regolate nel codice civile e nelle leggi speciali .............. . 200
3.1. Le garanzie nella vendita: l’evizione per il fatto proprio .......... . 200
3.2. (Segue) La garanzia di buon funzionamento .................. . 202
3.3. (Segue) L’obbligo di mantenere pronti parti di ricambio ........... . 202
3.4. Le limitazioni alla concorrenza: nel rapporto di lavoro subordinato ... . 204
3.5. (Segue) Nella cessione di azienda ......................... . 205
3.6. Gli obblighi di segretezza nell’affiliazione commerciale ........... . 206
4. Figure giurisprudenziali .................................. . 208
4.1. Contratti di conto corrente bancario ...................... . 208
4.2. Contratto di lavoro subordinato ......................... . 209
4.3. Contratti di investimento finanziario ...................... . 210
5. Il rapporto con il contratto ................................ . 211
5.1. (Segue) Indipendenza ................................ . 212
5.2. (Segue) Autonomia ................................. . 213
5.3. (Segue) Collegamento ................................ . 214
6. Il postcontratto come rapporto e la sua fonte (in assenza di un patto o di una
disposizione normativa) .................................. . 215
6.1. Il contatto sociale (critica) ............................. . 216
6.2. Il contatto negoziale (insufficienza) ....................... . 217
6.3. La costruzione di una fonte atipica di obbligazioni ex art. 1173 c.c. .... . 218
7. Qualificazione della responsabilità ............................ . 220
8. Disciplina applicabile e rimedio ............................. . 221
8.1. Il diritto a pretendere l’adempimento e il danno risarcibile ........ . 221
8.2. La ripartizione dell’onere della prova ...................... . 221
8.3. Il termine di prescrizione ............................. . 222
9. Il giudizio circa l’esistenza di un obbligo postcontrattuale non negoziato o disciplinato dalla legge ....................................... . 223
9.1. L’esistenza di un interesse postcontrattuale .................. . 223
9.2. La meritevolezza dell’interesse e la sua prevalenza rispetto a quello della
controparte ...................................... . 223
9.3. L’esigibilità in concreto della prestazione alla luce dei criteri di specificità ,
del minimo mezzo e temporale .......................... . 224
RISARCIMENTO DEL DANNO (di MARTINA GRANDI)
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
1. Il risarcimento del danno ................................. . 229
2. L’evento e il danno. Le funzioni del risarcimento .................. . 230
3. Il danno patrimoniale ................................... . 234
3.1. Il danno emergente ................................. . 237
INDICE SOMMARIO
3094
3.1.1. Il mancato conseguimento della prestazione e la perdita di un bene . 237
3.1.2. L’adempimento inesatto o parziale ................... . 237
3.1.3. Il ritardo nell’adempimento ....................... . 239
3.1.4. Le spese ................................... . 240
3.2. Il lucro cessante ................................... . 241
3.2.1. Il mancato godimento del bene ..................... . 241
3.2.2. L’impossibilità di realizzare specifici rapporti contrattuali o di conseguire determinate utilità ........................ . 242
3.2.3. La riduzione o la perdita della capacità di lavoro .......... . 243
3.3. La perdita di chance ................................. . 244
3.4. Il danno futuro ................................... . 245
4. Il danno contrattuale. Interesse positivo e interesse negativo. La retroversione
degli utili ........................................... . 246
4.1. Il danno da risoluzione .............................. . 248
4.2. Il rapporto tra il risarcimento del danno e le restituzioni .......... . 250
5. La c.d. causalità giuridica ................................. . 252
5.1. Il criterio per valutare il carattere immediato e diretto delle conseguenze
dannose ........................................ . 253
5.1.1. La condicio sine qua non e la regolarità causale ............ . 254
5.1.2. Lo scopo della norma, la causalità specifica e il rischio specifico . . 256
6. L’accertamento e la stima del danno .......................... . 258
7. La prova che l’oggetto della prestazione sarebbe ugualmente perito presso il
creditore ........................................... . 263
8. La compensatio lucri cum damno ............................... . 265
9. Profili processuali ...................................... . 272
9.1. La prova del danno ................................. . 272
10. Tecniche diverse di quantificazione del danno .................... . 274
10.1. La determinazione legale del danno ...................... . 274
10.2. La determinazione convenzionale del danno ................. . 275
COMPENSATIO LUCRI CUM DAMNO (di UMBERTO IZZO)
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
1. Risarcimento del danno e scomputo dei benefici: il problema della compensatio lucri
cum damno (clcd) ....................................... . 280
2. La clcd nell’inquadramento dottrinale ......................... . 282
3. Profili storici ......................................... . 284
4. L’assetto generale della clcd nella più recente giurisprudenza di legittimità . . . 288
5. Le tre classi di casi nelle quali il « problema clcd » può prospettarsi ........ . 291
5.1. Commisurazione del danno quando il lucro insorge nell’ambito di un unico
rapporto obbligatorio ................................ . 293
5.2. Commisurazione del danno quando debitore dell’obbligazione risarcitoria e
debitore del beneficio coincidono: l’inconsistenza della teoria dell’adunanza
plenaria del Consiglio di Stato .......................... . 300
5.2.1. Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo
irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati ...................... . 302
3095
INDICE SOMMARIO
5.2.2. La pensione privilegiata e l’equo indennizzo del pubblico dipendente .................................... . 312
5.2.3. L’elargizione ai militari vittime dell’uranio impoverito e ai loro
superstiti ................................... . 322
5.2.4. Lo Stato sovventore: speciali indennizzi ed elargizioni dell’erario
pubblico, fra disastri e tragedie. .................... . 323
5.2.5. Benefici alle vittime del dovere e alle vittime di atti terroristici. . . 323
5.2.6. Benefici alle vittime di reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive
e dell’usura ................................. . 330
5.2.7. Recenti benefici: agli orfani per crimini domestici e alle vittime di
reati violenti ................................. . 335
5.2.8. Benefici alle vittime del disastro di Ustica ............... . 339
5.2.9. Benefici nel caso di Vajont, Stava e di altri disastri ......... . 341
5.3. Commisurazione del danno quando il beneficio si dà nell’ambito di rapporti
obbligatori triadici .................................. . 348
5.3.1. Assicurazione infortuni sul lavoro: danno differenziale ed infortuni
in itinere ................................... . 349
5.3.2. Pensione e assegno di invalidità del lavoratore ............ . 352
5.3.3. Altri benefici connessi al rapporto di lavoro ............. . 354
5.3.4. Pensione di reversibilità ......................... . 356
5.3.5. Invalidità civile: assegni, pensioni, accompagnamenti e altre prestazioni assistenziali. ............................. . 359
5.3.6. Assicurazione contro i danni a cose e clcd: un falso problema? . . . 367
5.3.7. L’assicurazione contro le disgrazie accidentali. ........... . 374
6. Finalità risarcitoria del beneficio e ratio del defalco: la « giustizia » del beneficio . 392
RISARCIMENTO DEI DANNI NON PATRIMONIALI CONTRATTUALI (di FEDERICO AZ- ZARRI)
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
1. Il danno non patrimoniale da inadempimento e la tradizionale argomentazione
codicistica ........................................... . 398
2. La tendenza espansiva dei danni non patrimoniali nella responsabilitÃ
contrattuale .......................................... . 401
3. Il contesto europeo: i principi internazionali uniformi del diritto dei contratti, il
diritto inglese e il diritto tedesco ............................. . 404
4. Il danno non patrimoniale contrattuale secondo la « regola di chiusura » delle
Sezioni Unite: ossia, il significato della Drittwirkung dei diritti inviolabili nella
responsabilità per inadempimento ............................ . 408
5. (Segue) Il principio della tolleranza e il criterio della prevedibilità del danno . . . 412
6. La costruzione della responsabilità contrattuale per danno non patrimoniale:
rilievi generali ........................................ . 414
7. La teoria degli obblighi di protezione e il danno non patrimoniale da inadempimento: notazioni critiche ................................. . 418
8. (Segue) Obblighi di protezione e fattispecie rilevanti ................. . 421
9. Contratto e danno non patrimoniale: alcune proposte di revisione di un tema
controverso .......................................... . 424
INDICE SOMMARIO
3096
10. La conferma della lettura costituzionalmente orientata delle norme sulla responsabilità contrattuale e il ruolo concorrente della fonte convenzionale ....... . 426
11. (Segue) L’apporto dell’interpretazione ex fide bona del contratto .......... . 428
12. Risarcimento del danno non patrimoniale contrattuale e bilanciamenti di sistema . 430
DANNI NELLE OBBLIGAZIONI PECUNIARIE (di MARTINA GRANDI)
Art. 1224 c.c. Danni nelle obbligazioni pecuniarie
1. Il danno da inadempimento di un’obbligazione pecuniaria ............ . 434
2. Il ritardo e la mora ..................................... . 435
2.1. Le ipotesi speciali di mora ex re nelle obbligazioni pecuniarie ....... . 436
2.2. I debiti illiquidi ................................... . 437
3. Gli interessi moratori. Natura e funzioni ........................ . 438
3.1. Il saggio degli interessi moratori ......................... . 441
3.2. L’anatocismo degli interessi moratori ...................... . 442
3.2.1. L’anatocismo degli interessi moratori nei contratti bancari .... . 443
3.3. La domanda e la prescrizione degli interessi moratori ............ . 446
4. L’applicabilità della disciplina anti-usura agli interessi moratori .......... . 447
4.1. Le modalità di accertamento dell’usurarietà del saggio di interessi moratori .......................................... . 450
4.2. La validità della clausola usuraria ........................ . 454
5. Debiti di valuta e debiti di valore ............................. . 455
5.1. La rivalutazione dei crediti di valore ...................... . 458
5.2. Gli interessi sui crediti di valore ......................... . 459
5.3. Il rapporto tra rivalutazione e interessi compensativi ............ . 460
5.4. La rivalutazione del credito risarcitorio per un danno futuro ....... . 462
5.5. L’adempimento parziale del debito illiquido .................. . 462
6. I crediti da lavoro subordinato .............................. . 463
7. Il risarcimento del maggior danno ........................... . 464
7.1. Il maggior danno da svalutazione monetaria ................. . 465
7.2. Profili processuali .................................. . 468
PREVEDIBILITÀ DEL DANNO (di ALESSANDRO D’ADDA)
Art. 1225 c.c. Prevedibilità del danno
1. Origine e fondamento della regola. Giudizio di causalità giuridica e giudizio di
prevedibilità ......................................... . 470
2. Applicazioni giurisprudenziali della prevedibilità ................... . 476
3. Inapplicabilità all’area dell’illecito ............................ . 480
4. Prevedibilità in astratto od in concreto? Del danno o del suo quantum? Il “gradoâ€
della prevedibilità ...................................... . 482
5. Il momento della prevedibilità .............................. . 485
6. L’Inadempimento doloso e la nozione di dolo ex art. 1225 ............. . 488
7. Violazione di regole indisponibili e prevedibilità ................... . 492
8. La prova del dolo e la prova della prevedibilità .................... . 492
3097
INDICE SOMMARIO
VALUTAZIONE EQUITATIVA DEL DANNO (di PIERLUIGI CUCCURU (§§ 1-5) e VALENTINA DI GREGORIO (§§ 6-16))
Art. 1226 c.c. Valutazione equitativa del danno
1. Funzione e inquadramento sistematico della disposizione ............. . 496
2. Valutazione equitativa ed equità ............................. . 497
3. Requisiti applicativi della valutazione equitativa del danno ............. . 501
3.1. La prova dell’an del danno quale presupposto della valutazione equitativa ex art. 1226 c.c. ..................................... . 501
3.2. L’incertezza del quantum del danno. Impossibilità o estrema difficoltà nella
valutazione dell’entità del pregiudizio ..................... . 503
4. Profili processuali e obbligo di motivazione nella valutazione equitativa ex art. 1226
c.c. ............................................... . 504
5. I molteplici ambiti applicativi dell’art. 1226 c.c.: la valutazione equitativa del danno
nella responsabilità contrattuale ............................. . 508
6. La valutazione equitativa nei confini del rapporto di lavoro. Demansionamento,
mobbing e figure affini .................................... . 509
7. Il danno da discriminazione. ............................... . 517
8. Valutazione equitativa del danno da perdita di chance ................ . 519
9. Liquidazione equitativa nella responsabilità per danni da intermediazione finanziaria e nei rapporti bancari ................................ . 525
10. Valutazione equitativa del danno causato dagli amministratori e dai sindaci di una
società ............................................. . 528
11. Valutazione equitativa e danno da vacanza rovinata ................. . 529
12. Valutazione equitativa e responsabilità professionale ................ . 531
13. La valutazione equitativa del danno da inadempimento. Casistica ........ . 534
14. La quantificazione del danno da lesione della proprietà industriale e del diritto
d’autore ............................................ . 537
15. I richiami extracodicistici alla valutazione equitativa del danno .......... . 539
CONCORSO DEL FATTO COLPOSO DEL CREDITORE (di ELISA STRACQUALURSI)
Art. 1227 c.c. Concorso del fatto colposo del creditore
1. Inquadramento sistematico dell’articolo e considerazioni etiche e sociali .... . 544
2. Due commi, due fattispecie? Indici per una distinzione e le teorie unitarie ... . 545
3. Comma 1: il concorso di colpa .............................. . 548
3.1. A fondamento del concorso di colpa: l’auto-responsabilità ed il metodo
causale ......................................... . 548
3.2. Se il fatto colposo del creditore. Colpa e colpa del danneggiato: genere e
specie di uno stesso istituto ............................ . 549
3.3. Concorso del danneggiato a cagionare il danno. Danno non causalmente
imputabile al danneggiante. ........................... . 550
3.3.1. La causalità omissiva: riflessi dei principi solidaristico e di
correttezza .................................. . 552
3.4. Il danno. Danno come evento lesivo e danno quale effetto economico
negativo ........................................ . 555
INDICE SOMMARIO
3098
3.5. Danno diminuito secondo la gravità della colpa e l’entità delle conseguenze.
Requisiti a pari merito? .............................. . 556
3.5.1. L’onere della prova ex art. 1227 c.c. e la presunzione di colpa ex art.
2054 c.c. ................................... . 559
3.5.2. Il concorso di più danneggiati. Estensione dei criteri al caso in cui
siano lese contemporaneamente più persone ............ . 561
3.5.3. Rilevabilità d’ufficio e prova del concorso. Distinzioni tra primo e
secondo comma .............................. . 562
3.6. Sull’elemento soggettivo: influenze dell’incapacità di intendere e volere
sull’art. 1227 c.c. ................................... . 563
3.7. Sui limiti di applicazione: l’apparenza, la responsabilità del falsus procurator . 568
3.8. Sui limiti di applicazione: il dolo e la provocazione del danneggiante . . . 569
3.9. Un eccesso di zelo: la responsabilità oggettiva a carico del danneggiato . . 571
3.10. Il ritrovato ruolo dell’art. 1227, comma 1, nella responsabilità della P.A. per
la manutenzione delle strade pubbliche. .................... . 572
3.11. Il concorso di colpa per l’invio a mezzo posta di un assegno ........ . 574
4. Comma 2: il danno evitabile ............................... . 576
4.1. I requisiti: il danno come conseguenza del precedente illecito ....... . 576
4.2. A fondamento del c. 2. Le teorie giurisprudenziali e dottrinarie ..... . 576
4.2.1. Il comportamento del creditore come dovere giuridico e come fatto
impeditivo della responsabilità del danneggiante .......... . 576
4.2.2. Il principio di autoresponsabilità e l’onere a salvaguardia del proprio interesse ................................ . 577
4.2.3. Il principio causalista. Diseconomie in una prospettiva di analisi
economica del diritto ........................... . 578
4.2.4. Una ricostruzione eclettica ........................ . 578
4.3. I limiti di applicazione: le attività straordinarie e notevolmente onerose,
dispendiose o rischiose ............................... . 580
4.3.1. Le attività preventive, l’avviso del danno ............... . 581
4.3.2. Le cure mediche .............................. . 581
4.3.3. Le attività di sostituzione, di rimpiazzo e di riparazione ...... . 583
4.3.4. L’azione giudiziaria civile e la richiesta di annullamento nel processo
amministrativo ............................... . 586
4.3.5. Il risarcimento del danno causato dalla pubblica amministrazione e
la pregiudiziale di ottemperanza .................... . 587
FATTO DELL’AUSILIARIO E RESPONSABILITÀ DEL DEBITORE PER L’INADEMPIMENTO (di DAVIDE ACHILLE)
Art. 1228 c.c. Responsabilità per fatto degli ausiliari
1. Origine e fondamento della norma ........................... . 592
2. La natura giuridica della responsabilità per fatto dell’ausiliario .......... . 594
3. Il fatto dell’ausiliario come inadempimento e i presupposti della responsabilità per
fatto dell’ausiliario ..................................... . 596
3.1. (Segue) a) La posizione di ausiliario dell’autore del fatto ........... . 596
3.2. (Segue) b) Il carattere doloso o colposo del fatto dell’ausiliario ....... . 599
3.3. (Segue) c) La connessione tra il fatto e le incombenze dell’ausiliario .... . 599
4. L’esonero di responsabilità per il fatto dell’ausiliario ................. . 600
3099
INDICE SOMMARIO
5. Il regresso del debitore nei confronti dell’ausiliario ................. . 600
6. Il patto contrario alla responsabilità per fatto dell’ausiliario e le clausole di esonero
della responsabilità ..................................... . 601
7. Fatto dell’ausiliario e risoluzione del rapporto contrattuale ............ . 602
8. Responsabilità precontrattuale, obblighi accessori e fatto dell’ausiliario ..... . 602
9. I rapporti con la responsabilità dei padroni e dei committenti (art. 2049 c.c.) . . 603
10. Responsabilità medica e fatto dell’ausiliario ...................... . 604
11. Danno da emotrasfusioni ................................. . 605
12. La responsabilità del tour operator ............................ . 605
13. La responsabilità dell’esercente l’attività di handling ................. . 606
14. La responsabilità per fatto dell’ausiliario nei rapporti bancari e finanziari .... . 607
15. Responsabilità dell’ufficiale giudiziario nell’attività di notificazione a mezzo posta . 608
16. La responsabilità della P.A. per il fatto dei dipendenti ................ . 609
CLAUSOLE DI ESONERO DA RESPONSABILITÀ (di GRAZIA CECCHERINI)
Art. 1229 c.c. Clausole di esonero da responsabilitÃ
1. Fonti. Origine storica del divieto dei patti di irresponsabilità ........... . 611
2. Il fondamento della nullità delle clausole di esonero e di limitazione del debitore
per dolo e colpa grave ................................... . 613
2.1. Le ragioni del divieto tra equilibrio contrattuale e principio di buona fede . 615
3. Il codice civile del 1942 e gli altri codici europei a confronto ............ . 617
3.1. La regolazione della nullità dei patti di irresponsabilità e la prospettiva dei
rimedi nel diritto privato europeo ........................ . 618
4. La ratio del c. 2 dell’art. 1229 c.c. e la clausola dell’ordine pubblico ........ . 618
5. Le clausole di esonero e di limitazione della responsabilità per il fatto
dell’ausiliario ......................................... . 622
6. Il contenuto dell’art. 1229 c.c.: la distinzione tra le clausole di esonero e le clausole
di limitazione della responsabilità ............................ . 622
6.1. Le varie tipologie di clausole. I patti di esonero ................ . 624
6.2. (Segue) Le clausole sul rischio e sul fortuito nel trasporto terrestre di cose . 625
7. I patti di limitazione della responsabilità ........................ . 627
7.1. Patti di limitazione e patti che delimitano l’oggetto del contratto ..... . 630
7.2. Patti di limitazione e oggetto del contratto. Il contratto di assicurazione . . 633
8. L’art. 1229 c.c. tra limitazioni convenzionali e limitazioni legali della responsabilità ............................................ . 636
9. L’estensione dell’art. 1229 c.c. al settore dell’illecito aquiliano ........... . 639
10. Il problema dell’onere della prova nelle clausole di esonero e di limitazione . . . 642
11. Il controllo sulle clausole di esonero e di limitazione contenute nelle condizioni
generali di contratto. Il rapporto tra l’art. 1229 c.c. e l’art. 1341, c. 2 ...... . 644
12. Le clausole di esonero e di limitazione della responsabilità nei contratti con i
consumatori ......................................... . 647
INDICE SOMMARIO
3100
Parte II
RESPONSABILITÀ PRECONTRATTUALE
TRATTATIVE E RESPONSABILITÀ PRECONTRATTUALE IN GENERALE (di STEFANO ALBERTI)
Art. 1337 c.c. Trattative e responsabilità precontrattuale
Art. 1338 c.c. Conoscenza delle cause d’invaliditÃ
Art. 1370 c.c. Interpretazione contro l’autore della clausola
Art. 1494 c.c. Risarcimento del danno
Art. 1578 c.c. Vizi della cosa locata
Art. 1812 c.c. Danni al comodatario per vizi della cosa
Art. 1821 c.c. Danni al mutuatario per vizi delle cose
D.lgs. 6 settembre 2005 n. 206. — Codice del consumo
D.lgs. 2 luglio 2010 n. 104. — Codice del processo amministrativo
1. Rilievi preliminari ...................................... . 656
2. La natura della responsabilità precontrattuale: il problema e le tesi minoritarie . 658
2.1. La natura della responsabilità precontrattuale: l’inadempimento di obbligazione preesistente e l’esperienza di diritto tedesco .............. . 661
2.2. La natura della responsabilità precontrattuale: le ragioni a sostegno della
tesi aquiliana e l’esperienza francese ...................... . 665
3. La buona fede e i contenuti delle condotte richieste ................. . 671
4. L’interruzione illegittima delle trattative ........................ . 674
5. La responsabilità precontrattuale degli intermediari finanziari e il rapporto fra
regole di validità e regole di correttezza ........................ . 676
6. Responsabilità precontrattuale e contratto valido. Violazione dell’obbligo di informazione e di riservatezza ................................. . 678
7. Responsabilità precontrattuale e terzi .......................... . 684
8. Profili quantitativi. ..................................... . 685
9. L’articolo 1338 c.c. ..................................... . 689
10. Responsabilità precontrattuale e pubblica amministrazione ............ . 693
RESPONSABILITÀ DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DA LESIONE DELL’AFFIDAMENTO (di ELISA STRACQUALURSI)
Art. 1337 c.c. Trattative e responsabilità precontrattuale
1. Legittimo affidamento, certezza del diritto e principio di buona fede ...... . 700
3101
INDICE SOMMARIO
2. Un modello civilistico per il legittimo affidamento verso la Pubblica
Amministrazione ...................................... . 702
3. I fattori per un buon bilanciamento tra gli interessi in conflitto .......... . 703
4. I possibili esiti del bilanciamento: an e quomodo della rilevanza dell’interesse
privato ............................................. . 704
5. Un problema di distinzioni: l’interesse legittimo e l’affidamento ......... . 706
6. (Segue) Il caso emblematico della responsabilità precontrattuale .......... . 707
7. Argomenti della dottrina alternativi al contatto sociale ............... . 708
8. La sentenza dell’Adunanza Plenaria 5/2018 ...................... . 710
9. I requisiti per un affidamento legittimo e tutelabile ................. . 713
10. Affidamento e riparto di giurisdizione ......................... . 713
RESPONSABILITÀ PER DOLO INCIDENTE (di STEFANO ALBERTI)
Art. 1440 c.c. Dolo incidente
Art. 1892 c.c. Dichiarazioni inesatte e reticenze con dolo o colpa grave
Legge 6 maggio 2004 n. 129. — Norme per la disciplina dell’affiliazione commerciale
1. Il dolo incidente: nozione e collocazione ........................ . 719
1.1. Il dolo incidente come ampliamento della tutela o come restrizione della
stessa .......................................... . 721
1.2. Dolo incidente e dolo determinante: diversità di dolo, di oggetto, di effetto
o di sanzione? .................................... . 723
2. Natura della responsabilità per dolo incidente: tesi contrattuale, tesi aquiliana e
tesi precontrattuale ..................................... . 725
3. Il quantum risarcitorio: oltre l’interesse negativo ................... . 728
4. Dolo incidente, validità e responsabilità . Il dolo incidente come unicum o come paradigma .......................................... . 729
4.1. I possibili vizi non invalidatori: dolus bonus, errore incompleto e incidente,
violenza incompleta e incidente, incapacità deboli, lesione infra dimidium . 730
4.2. Dolo incidente, vizi incompleti e obbligo di informazione .......... . 732
5. Dolo incidente nel contratto di assicurazione, nel contratto di affiliazione commerciale, nell’intermediazione finanziaria e nella transazione .............. . 733
6. Il dolo incidente nel diritto francese e il suo recente assorbimento nel dolo
determinante ......................................... . 736
Parte III
RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE
IL FATTO ILLECITO (di ELENA BARGELLI (§§ 1, 2, 3, 5, 5.1) e FILIPPO MORELLO (§§ 4, 4.1, 4.2,
4.3, 4.4, 5))
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. L’evoluzione della responsabilità civile: dalla concezione sanzionatoria a quella
riparatoria e regolatoria .................................. . 743
INDICE SOMMARIO
3102
2. La responsabilità civile nel sistema delle fonti ..................... . 746
3. Le attuali funzioni della responsabilità civile ...................... . 748
4. I territori di confine: responsabilità contrattuale ed extracontrattuale. ..... . 749
4.1. Le coordinate del problema ............................ . 750
4.2. Contratto e torto nella disciplina codicistica. Differenze effettive ed asserite:
onere della prova, derogabilità , prevedibilità del danno, prescrizione . . . 751
4.3. Fra contratto e torto. Le impostazioni teoriche ................ . 754
4.4. Contratto e torto nel diritto vivente ....................... . 758
5. Responsabilità civile e fonti legali ............................ . 761
5.1. Responsabilità civile e obblighi restitutori. In particolare, l’arricchimento
ingiustificato ..................................... . 762
ELEMENTI SOGGETTIVI (di GIULIA DONADIO)
Art. 129-bis c.c. Responsabilità del coniuge in mala fede e del terzo
Art. 833 c.c. Atti d’emulazione
Art. 935 c.c. Opere fatte dal proprietario del suolo con materiali altrui
Art. 937 c.c. Opere fatte da un terzo con materiali altrui
Art. 1225 c.c. Prevedibilità del danno
Art. 1227 c.c. Concorso del fatto colposo del creditore
Art. 1440 c.c. Dolo incidente
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2055 c.c. Responsabilità solidale
Art. 2056 c.c. Valutazione dei danni
Art. 2864 c.c. Danni causati dal terzo e miglioramenti
Art. 2920 c.c. Diritti di terzi sulla cosa mobile venduta
Art. 60 c.p.c. Responsabilità del cancelliere e dell’ufficiale giudiziario
Art. 96 c.p.c. Responsabilità aggravata
3103
INDICE SOMMARIO
Legge 13 aprile 1988 n. 117. — Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni
giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati
1. L’elemento soggettivo dell’illecito civile e il principio di equivalenza tra dolo e
colpa .............................................. . 769
2. Il dolo ............................................. . 770
3. Il dolo quale filtro di selezione dell’illiceità della condotta: gli illeciti dolosi e la
funzione riparatoria della responsabilità civile .................... . 771
4. Ulteriori piani di rilevanza del dolo nell’illecito aquiliano: la funzione deterrente
della responsabilità civile .................................. . 774
5. La colpa. ........................................... . 775
6. La colpa grave ........................................ . 776
7. La colpa omissiva ...................................... . 777
8. I criteri di imputazione alternativi della responsabilità civile e i tentativi di superamento dell’elemento soggettivo ............................ . 778
CAUSALITÀ MATERIALE (di NICOLA RIZZO)
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Le cause dei fenomeni e le ragioni del diritto ..................... . 782
2. Il significato attuale delle differenti teorie causali ................... . 784
3. Il fondamento scientifico dell’accertamento del nesso causale ........... . 786
4. La causalità civile ...................................... . 790
5. Il problema del concorso tra concause umane e naturali .............. . 792
6. La giurisprudenza sul concorso tra concause umane e naturali .......... . 796
7. Le diverse sfaccettature della c.d. responsabilità proporzionale .......... . 798
L’INGIUSTIZIA DEL DANNO (di ELENA BARGELLI)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. L’ingiustizia del danno: la funzione ........................... . 807
2. L’evoluzione del danno ingiusto. Il criterio fondato sulla tipizzazione dei comportamenti vietati ........................................ . 809
3. Non iure e atipicità dei comportamenti illeciti ..................... . 810
4. L’ingiustizia nel danno non patrimoniale. Cenno e rinvio ............. . 811
5. La selezione delle situazioni di interesse tutelate: il quadro teorico ........ . 812
6. La tesi che richiede la violazione di un diritto soggettivo assoluto ......... . 814
7. L’espansione dei diritti soggettivi assoluti tutelabili ................. . 815
8. L’apertura verso la risarcibilità di altre situazioni soggettive. Gli interessi collettivi
e diffusi (cenno) ....................................... . 816
9. Ingiustizia e diritti della personalità . Cenno e rinvio ................. . 818
10. Ingiustizia e lesione aquiliana del credito. Cenno e rinvio. ............. . 818
11. Ingiustizia e danno meramente patrimoniale. Cenno e rinvio ........... . 819
12. Ingiustizia e interesse legittimo: cenni storici ..................... . 819
INDICE SOMMARIO
3104
12.1. (Segue) Il dibattito sul danno ingiusto e sulla natura della responsabilità della
P.A. ........................................... . 821
13. Ingiustizia e lesione del diritto all’emanazione di atti normativi .......... . 824
14. Ingiustizia del danno e condotta anticompetitiva ................... . 825
14.1. (Segue) Ingiustizia del danno e pratiche commerciali scorrette (cenno) . . . 827
15. Ingiustizia del danno e lesione di situazioni “di fattoâ€: il danno patrimoniale per
uccisione del convivente more uxorio; la lesione del possesso ............ . 827
16. Il ruolo del danno ingiusto: considerazioni di sintesi ................ . 829
LA RISARCIBILITÀ DEI DIRITTI SOGGETTIVI ASSOLUTI (di ELENA BARGELLI (§§ 1-4) e
MARIA ELENA LIPPI (§§ 5-6))
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Risarcibilità dei diritti assoluti ed evoluzione della responsabilità civile: brevi cenni
storici ............................................. . 832
2. Diritti soggettivi assoluti: tassonomia .......................... . 834
3. La lesione della proprietà nel prisma delle azioni reali e personali. Tutela risarcitoria e restitutoria ...................................... . 835
4. Il danno da mancato godimento del bene oggetto della proprietà (danno da fermo
tecnico) ............................................ . 837
5. La violazione della proprietà nel diritto applicato .................. . 838
5.1. L’occupazione del suolo .............................. . 838
5.2. Il danno da immissioni ............................... . 839
5.3. La violazione dei diritti reali minori ....................... . 840
5.4. La violazione della proprietà privata e dei diritti reali minori da parte della
P.A.: espropriazione per p. u. e occupazione appropriativa ........ . 841
5.5. La violazione della proprietà pubblica (cenni) ................. . 844
5.6. La violazione dei diritti della personalità : il danno patrimoniale (cenni e
rinvio) ......................................... . 844
5.6.1. I confini con l’azione di ingiustificato arricchimento (cenni) ... . 846
6. La violazione dei diritti personali di godimento .................... . 848
LESIONE DEL CREDITO DA PARTE DEL TERZO (di ELENA BARGELLI)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. La lesione del credito. Cenni storici ........................... . 851
2. Classificazioni interne ................................... . 852
3. L’impossibilità definitiva o temporanea di eseguire la prestazione a causa del fatto
illecito del terzo ....................................... . 852
4. La morte del debitore di una prestazione pecuniaria di natura personale .... . 855
5. L’induzione all’inadempimento e il concorso nell’inadempimento. ....... . 857
6. La responsabilità del terzo nella doppia alienazione immobiliare ......... . 859
7. Lesione dell’interesse del creditore a soddisfarsi sul patrimonio del debitore . . . 860
3105
INDICE SOMMARIO
RESPONSABILITÀ EXTRACONTRATTUALE DA CONTRATTO (di VIOLA CAPPELLI)
Art. 1372 c.c. Efficacia del contratto
Art. 1380 c.c. Conflitto tra più diritti personali di godimento
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2058 c.c. Risarcimento in forma specifica
Art. 2644 c.c. Effetti della trascrizione
1. La responsabilità extracontrattuale da contratto quale categoria autonoma nel
panorama della responsabilità civile ........................... . 864
2. La casistica di riferimento: dalla doppia alienazione immobiliare all’erogazione del
credito all’insolvente .................................... . 866
2.1. (Segue) La doppia alienazione immobiliare. I casi analoghi: la doppia cessione del credito e la doppia cessione di diritti reali di godimento .... . 868
2.2. (Segue) Oltre la doppia alienazione immobiliare. Il caso del recesso ad
nutum ......................................... . 869
2.3. (Segue) L’erogazione del credito all’insolvente ................. . 870
2.4. (Segue) Gli illeciti concorrenziali realizzati tramite il contratto: lo storno di
dipendenti, la violazione di clausole d’esclusiva e la violazione di patti di non
concorrenza ..................................... . 872
3. Inquadramento sistematico della fattispecie della responsabilità extracontrattuale
da contratto per il tramite del caso emblematico della doppia alienazione immobiliare ........................................... . 874
3.1. (Segue) L’esclusiva rilevanza dell’intento fraudolento per sancire la responsabilità di chi stipula un contratto in danno ai terzi: la giurisprudenza
anteriore al 1982 .................................. . 874
3.2. (Segue) Il revirement del 1982 della Corte di cassazione e la prima teorizzazione giurisprudenziale della responsabilità extracontrattuale da contratto:
il caso Magli c. Vetrugno ............................... . 876
3.3. (Segue) La posizione della dottrina: sull’estraneità all’ordinamento giuridico
della figura della responsabilità extracontrattuale da contratto ...... . 879
3.4. (Segue) La tesi della responsabilità contrattuale del terzo che stipula un
contratto incompatibile con un precedente accordo ............. . 883
3.5. (Segue) Il contratto in danno ai terzi quale species del genus della tutela
aquiliana del credito: l’ipotesi della responsabilità extracontrattuale per
cooperazione all’inadempimento ......................... . 887
3.6. (Segue) L’inquadramento della responsabilità del secondo acquirente come
ipotesi di lesione di diritti reali: l’irrilevanza della natura assoluta o relativa
del diritto soggettivo leso e l’affermazione della categoria della responsabilità extracontrattuale da contratto ........................ . 890
4. Responsabilità extracontrattuale da contratto e rilevanza della regola della correttezza alla luce della categoria dell’abuso del diritto .................. . 892
INDICE SOMMARIO
3106
5. I criteri di imputazione della responsabilità per l’illecito commesso tramite contratto: precisazioni e idoneità del dolo ad integrare il requisito dell’ingiustizia del
danno ............................................. . 894
6. Sull’ammissibilità del risarcimento in forma specifica al primo acquirente nel caso
di doppia alienazione immobiliare. Sulla possibilità di configurare un’ipotesi di
concorso di colpa del primo acquirente non trascrivente, ovvero sulla misura del
risarcimento ......................................... . 899
RISARCIMENTO DA LESIONE DEL POSSESSO (di ROBERTO SICLARI)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Danno da lesione del possesso e prassi giudiziale: una prima mappatura delle
questioni ........................................... . 908
2. Il fondamento normativo della responsabilità . La natura « meramente possessoria » dell’azione di risarcimento ............................. . 910
2.1. Il risarcimento come restituere ........................... . 914
3. La lesione del possesso come forma d’illecito aquiliano. Ingiustizia del danno e
natura della situazione possessoria ............................ . 916
4. Spoglio e turbativa nella struttura della fattispecie ex art. 2043: il « fatto doloso o
colposo » ........................................... . 920
5. Esperibilità dei rimedi possessori e azione di risarcimento. L’esercizio congiunto
della pretesa risarcitoria .................................. . 927
5.1. I limiti temporali dell’azione risarcitoria .................... . 931
5.2. Azione risarcitoria e impossibilità del ripristino ................ . 934
6. Il profilo del danno ..................................... . 935
6.1. Risarcimento « integrativo » e « sostitutivo » .................. . 937
7. La risarcibilità del danno subìto dal possessore di mala fede. Compossesso.
Detenzione .......................................... . 945
LESIONE DEGLI INTERESSI LEGITTIMI E RESPONSABILITÀ DELLA P.A. (di ALESSAN- DRA AIELLO)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Considerazioni introduttive sulla natura della responsabilità della P.A. per lesione
di interessi legittimi ..................................... . 951
2. L’utilizzo giurisprudenziale della responsabilità della P.A. come responsabilità da
« contatto sociale » ai fini dell’alleggerimento degli oneri processuali del privato . 955
3. Il contatto sociale come risposta anche al problema della colpa della P.A. .... . 956
4. La parabola della colpa nella giurisprudenza nazionale ............... . 957
4.1. Il ramo discendente della parabola e la giurisprudenza sulla presunzione
relativa di colpa ................................... . 959
5. Potenziale riemersione del problema del termine di prescrizione dell’azione
risarcitoria .......................................... . 960
6. La quantificazione del danno: persistenti richiami all’interesse negativo ..... . 961
7. Categorie civilistiche e diritto amministrativo fra la dottrina dell’obbligazione
senza prestazione e la giurisprudenza sul contatto sociale ............. . 962
3107
INDICE SOMMARIO
8. Vitalità dell’interesse legittimo e problemi di giurisdizione: il G.A. come « giudice
della responsabilità (provvedimentale) della P.A. » .................. . 963
9. La natura aquiliana della responsabilità : autonomia del giudizio sull’ingiustizia e
criteri sostanziali di selezione ............................... . 965
10. L’affidamento e il modello della responsabilità precontrattuale .......... . 968
11. Violazione dei termini per la conclusione del procedimento e risarcimento del
danno ............................................. . 970
12. Osservazioni conclusive: il giudice naturale della responsabilità della P.A. e il
conflitto tra le Corti ..................................... . 972
LESIONE DI INTERESSI ATIPICI (di ELENA BARGELLI)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Interessi atipici e atipicità della responsabilità civile ................. . 974
2. Le limitazioni della responsabilità civile e il problema della “diga†........ . 975
3. Il problema della discrezionalità giudiziale ....................... . 976
4. Tipologie di nuovi interessi ................................ . 977
IL PROBLEMA DEL DANNO MERAMENTE PATRIMONIALE (di ELENA BARGELLI)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Il danno meramente patrimoniale: nozione e sfera di applicazione ........ . 980
2. Il dibattito sulla risarcibilità del danno meramente patrimoniale ......... . 982
3. Il danno da omessa o inesatta informazione derivante da inadempimento ... . 985
3.1. Danno meramente patrimoniale da omessa o inesatta informazione: le ipotesi applicative .................................... . 986
3.1.1. Informazione destinata a un soggetto determinato ......... . 986
3.1.2. Informazione destinata al pubblico ................... . 988
3.2. Il problema della responsabilità delle agenzie di rating ........... . 989
IL PROBLEMA DELLA PERDITA DI CHANCE (di GIUSEPPE FRANCESCO AIELLO)
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
Art. 1226 c.c. Valutazione equitativa del danno
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2056 c.c. Valutazione dei danni
1. La funzione e la collocazione dogmatica del danno da perdita di chance: situazione
giuridica soggettiva ovvero voce risarcitoria delle conseguenze pregiudizievoli . 993
2. La costruzione teorica del problema nella giurisprudenza civile di legittimità : la
distinzione rispetto all’aspettativa di fatto e alle regole sulla causalità ....... . 995
3. L’onere della prova del danneggiato e le altre conseguenze processuali della
costruzione dogmatica ................................... . 998
INDICE SOMMARIO
3108
4. La quantificazione del danno da perdita di chance e le analogie con il danno non
patrimoniale ......................................... . 1001
5. I caratteri morfologici del danno da perdita di chance e la casistica ........ . 1003
6. Perdita di chance e diritto del lavoro ........................... . 1004
7. Perdita di chance e responsabilità medica ........................ . 1007
8. Responsabilità del professionista intellettuale, obbligazioni di mezzi e perdita di
chance ............................................. . 1010
9. Perdita di chance ed attività d’impresa .......................... . 1013
LEGITTIMA DIFESA (di FABRIZIO PIRAINO)
Art. 2044 c.c. Legittima difesa
1. Ingiustizia del danno e antigiuridicità .......................... . 1018
2. Il ruolo delle cause di giustificazione nella fattispecie aquiliana e il nodo del ruolo
dell’esercizio del diritto .................................. . 1029
3. La legittima difesa ...................................... . 1037
4. Il requisito della proporzionalità e la riforma del 2019 ............... . 1039
5. Il fondamento della legittima difesa ........................... . 1044
6. L’eccesso colposo di legittima difesa ........................... . 1044
STATO DI NECESSITÀ (di FABRIZIO PIRAINO)
Art. 2045 c.c. Stato di necessitÃ
1. Lo stato di necessità ..................................... . 1048
2. La nozione di pericolo e le sue caratteristiche ..................... . 1050
3. La necessità del salvataggio e proporzionalità dell’offesa .............. . 1052
4. Il danno alla persona .................................... . 1054
5. Il fondamento dello stato di necessità , l’obbligazione di indennità e la sua
quantificazione ........................................ . 1056
IMPUTABILITÀ DEL FATTO DANNOSO (di CATERINA MURGO)
Art. 2046 c.c. Imputabilità del fatto dannoso
1. L’imputabilità e la sua articolazione sulla colpa .................... . 1062
2. L’ambito di applicazione della norma .......................... . 1069
3. La capacità /incapacità d’intendere e di volere ..................... . 1073
3.1. Fattori idonei a integrare una situazione incapacitante: a) l’infermità mentale; b) la minore età ; c) la terza età ....................... . 1080
4. Il concorso del danneggiato incapace .......................... . 1091
5. L’imputabilità e la responsabilità oggettiva ....................... . 1095
6. L’incapacità nascente da una condotta colposa .................... . 1097
DANNO CAGIONATO DALL’INCAPACE (di CATERINA MURGO)
Art. 2047 c.c. Danno cagionato dall’incapace
1. L’incapacità d’intendere e di volere ........................... . 1101
2. La responsabilità del sorvegliante ............................ . 1104
3109
INDICE SOMMARIO
3. I soggetti tenuti alla sorveglianza e i destinatari dell’obbligazione ......... . 1108
4. La prova liberatoria ..................................... . 1133
5. La responsabilità sussidiaria dell’incapace ....................... . 1135
RESPONSABILITÀ DEI GENITORI, DEI TUTORI, DEI PRECETTORI E DEI MAESTRI
D’ARTE (di DANIELA MARIA FRENDA)
Art. 2048 c.c. Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d’arte
1. Premessa: ratio legis dell’art. 2048 c.c. e differenze di ambito applicativo rispetto
all’art. 2047 .......................................... . 1139
2. La natura della responsabilità dei soggetti indicati per il fatto illecito dei minori . 1142
3. Il fatto illecito dei minori ................................. . 1145
4. La responsabilità dei genitori e dei tutori ....................... . 1146
5. (Segue) I presupposti per l’estensione della responsabilità a genitori e tutori: la
coabitazione ......................................... . 1150
6. La responsabilità dei precettori e dei maestri d’arte ................. . 1155
7. (Segue) Gli insegnanti di scuole pubbliche statali ................... . 1159
8. La responsabilità degli insegnanti per il danno che il minore cagiona a sé stesso . 1161
9. La responsabilità solidale tra genitori e/o insegnanti e minore, e la eventuale
solidarietà tra genitori e insegnanti ........................... . 1163
10. La prova liberatoria di cui al 3° comma dell’art. 2048 c.c. ............. . 1167
10.1. La prova liberatoria dei genitori e dei tutori .................. . 1169
10.2. La prova liberatoria degli insegnanti ...................... . 1177
RESPONSABILITÀ DEI PADRONI E DEI COMMITTENTI (di CARLOTTA DE MENECH)
Art. 2049 c.c. Responsabilità dei padroni e dei committenti
1. Premessa ........................................... . 1181
2. La ratio della responsabilità di padroni e committenti ................ . 1183
3. L’art. 2049 c.c. come fattispecie di responsabilità indiretta e vicaria ....... . 1187
4. La natura oggettiva della responsabilità di padroni e committenti ........ . 1189
5. Il « fatto illecito » dei domestici e commessi ...................... . 1191
6. Il rapporto di preposizione ................................ . 1195
6.1. Preposizione e lavoro subordinato ........................ . 1197
6.2. Preposizione e lavoro parasubordinato ..................... . 1201
6.3. Preposizione e lavoro autonomo ......................... . 1205
6.4. Preposizione e rapporti diversi da quelli regolati mediante contratto di
lavoro ......................................... . 1210
7. Ulteriori rilievi sui soggetti dell’art. 2049 c.c. ..................... . 1212
8. Il collegamento tra fatto illecito ed esercizio delle incombenze ........... . 1215
8.1. La formula del “nesso di occasionalità necessariaâ€. Criticità ........ . 1217
8.2. Profili di fatto che condizionano il configurarsi del nesso di occasionalitÃ
necessaria ....................................... . 1220
8.3. Rilevanza del fondamento dell’istituto nella ricostruzione del nesso di occasionalità necessaria ................................. . 1224
9. La responsabilità solidale tra preponente e preposto, e l’azione di regresso ... . 1227
INDICE SOMMARIO
3110
RESPONSABILITÀ PER L’ESERCIZIO DI ATTIVITÀ PERICOLOSE (di ANDREA CIONI)
Art. 2050 c.c. Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose
1. La genesi della norma ................................... . 1232
2. La natura della responsabilità .............................. . 1235
2.1. Le ricostruzioni della dottrina: una responsabilità per colpa ........ . 1235
2.2. Le ricostruzioni della dottrina: una responsabilità oggettiva ........ . 1238
2.3. Le ricostruzioni della giurisprudenza ...................... . 1246
2.4. Brevi conclusioni sulla natura della responsabilità .............. . 1248
3. Il concetto di attività pericolosa ............................. . 1249
3.1. La distinzione fra condotta pericolosa e attività pericolosa ......... . 1249
3.2. La distinzione fra esercizio e svolgimento dell’attività pericolosa: non solo
una responsabilità dell’imprenditore ...................... . 1250
3.3. La distinzione fra esercizio e svolgimento dell’attività pericolosa: la trasfusione del pericolo e il rapporto fra gli artt. 2050 e 2051 ........... . 1251
3.4. La distinzione fra attività pericolose tipiche e atipiche ............ . 1254
3.4.1. Le attività tipiche .............................. . 1256
3.4.2. Le attività atipiche ............................. . 1257
3.5. “L’omissione pericolosa†.............................. . 1261
4. La legittimazione all’azione ................................ . 1262
4.1. La legittimazione attiva .............................. . 1262
4.2. La legittimazione passiva ............................. . 1264
4.2.1. La legittimazione passiva della Pubblica Amministrazione ..... . 1267
5. Il nesso causale ....................................... . 1270
6. La prova liberatoria ..................................... . 1274
7. Il concorso fra differenti criteri d’imputazione di responsabilità .......... . 1279
8. I profili processuali ..................................... . 1281
9. La casistica .......................................... . 1282
9.1. Una breve introduzione .............................. . 1282
9.2. Le attività ludico-sportive ............................. . 1283
9.3. L’attività edilizia ................................... . 1289
9.4. La navigazione aerea e il trasporto ferroviario ................ . 1291
9.5. La gestione delle reti di energia elettrica .................... . 1293
9.6. L’attività medico farmaceutica .......................... . 1294
9.7. I danni da fumo ................................... . 1297
9.8. L’ulteriore casistica ................................. . 1298
10. Il futuro dell’art. 2050: la responsabilità da attività pericolose e i danni cagionati
dai nuovi prodotti altamente tecnologici ........................ . 1302
DANNO CAGIONATO DA COSA IN CUSTODIA (di FRANCESCO PAOLO PATTI)
Art. 2051 c.c. Danno cagionato da cosa in custodia
1. Natura e fondamento della responsabilità ....................... . 1306
2. (Segue) La tesi minoritaria: responsabilità aggravata ................. . 1308
3. La nozione di « custodia » ................................. . 1308
4. (Segue) La custodia della pubblica amministrazione ................. . 1312
5. Le « cose » idonee a cagionare un danno ........................ . 1315
3111
INDICE SOMMARIO
6. La prova liberatoria del caso fortuito .......................... . 1317
7. L’onere della prova ..................................... . 1320
8. Il concorso di colpa del danneggiato .......................... . 1323
9. Il nesso di causalità tra cosa ed evento dannoso .................... . 1325
DANNO CAGIONATO DA ANIMALI (di ALBERTO MARIA BENEDETTI)
Art. 2052 c.c. Danno cagionato da animali
1. Natura e fondamento della responsabilità per i danni da animali ......... . 1328
2. La responsabilità alternativa: proprietario/utilizzatore ................ . 1331
2.1. L’irresponsabilità del custode non utilizzatore ................ . 1334
2.2. Un caso particolare: la responsabilità del gestore del maneggio ...... . 1335
3. La nozione di animale: i randagi e la fauna selvatica ................. . 1337
4. Il nesso di causalità ..................................... . 1340
5. Concorso con altre figure di responsabilità ...................... . 1341
6. La prova liberatoria: il caso fortuito ........................... . 1342
ROVINA DI EDIFICIO (di FRANCESCO MEZZANOTTE)
Art. 2053 c.c. Rovina di edificio
1. Natura e fondamento della responsabilità ....................... . 1345
2. La nozione di « edifici e costruzioni » .......................... . 1347
3. La nozione di « rovina » .................................. . 1350
4. Il nesso causale tra rovina e danno ........................... . 1351
5. I legittimati passivi: il proprietario ............................ . 1353
6. Il titolare del diritto reale di godimento e il locatario ................ . 1356
7. L’appaltatore (i rapporti dell’art. 2053 con l’art. 1669 c.c.) ............. . 1359
8. La prova liberatoria ..................................... . 1361
9. Il concorso di colpa e l’azione di regresso ....................... . 1363
CIRCOLAZIONE DI VEICOLI (di FRANCESCO MEZZANOTTE)
Art. 2054 Circolazione di veicoli
1. Le diverse fattispecie di responsabilità previste dall’art. 2054 c.c. ......... . 1366
2. La responsabilità dei conducenti di veicoli ....................... . 1368
2.1. La nozione di « conducente » ........................... . 1368
2.2. La nozione di « veicolo » .............................. . 1370
2.3. La nozione di « circolazione » ........................... . 1371
2.4. Il danno a persone o a cose (comma 1) ..................... . 1373
2.5. La natura della responsabilità e la prova liberatoria ............. . 1375
2.6. Il pedone e il concorso di colpa col danneggiato ............... . 1379
2.7. Lo scontro tra veicoli (comma 2) ......................... . 1381
3. La responsabilità del proprietario ............................ . 1385
3.1. La natura della responsabilità sancita dal comma 3 ............. . 1385
3.2. I soggetti responsabili ............................... . 1387
3.3. La prova liberatoria ................................. . 1389
INDICE SOMMARIO
3112
3.4. Il terzo trasportato ................................. . 1391
4. La responsabilità per vizi o difetto del veicolo ..................... . 1393
4.1. La natura della responsabilità sancita dal comma 4 ............. . 1393
4.2. Il regime probatorio ................................ . 1395
4.3. L’assicurazione obbligatoria r.c.a. (cenni minimi) ............... . 1396
RESPONSABILITÀ SOLIDALE (di GIULIA CAPPELLO)
Art. 2055 c.c. Responsabilità solidale
1. Brevi cenni sui profili storici ............................... . 1401
2. Le ragioni della solidarietà in ambito risarcitorio e le ipotesi di c.d. causalitÃ
alternativa .......................................... . 1402
3. L’art. 2055 c.c.: fonte (autonoma) di responsabilità o norma « neutra »? ..... . 1406
4. Le questioni interpretative sollevate dal primo comma dell’art. 2055 c.c. e le
diverse tesi sul suo inquadramento sistematico .................... . 1407
5. L’art. 2055 c.c. spiegato alla luce della sola fattispecie di responsabilità : la tesi
causalistica .......................................... . 1408
5.1. La teoria condizionalistica, il principio di equivalenza delle cause e il problema del concorso di cause negli artt. 41, comma 1, c.p. e 2055, comma 1, c.c. ........................................... . 1411
5.2. La ricostruzione dell’unico fatto dannoso nella tesi causalistica ...... . 1413
5.3. Le critiche mosse alla teoria causalistica .................... . 1415
6. L’art. 2055 c.c. quale norma generale sulla solidarietà risarcitoria: la spiegazione in
termini di obbligazione soggettivamente complessa (tesi della contitolarità ) ... . 1417
6.1. L’identità dell’interesse leso quale criterio da assumere a discrimen nella
valutazione sulla unicità del fatto dannoso ................... . 1418
6.2. Critiche alla tesi della contitolarità e dell’interesse unico .......... . 1420
7. La solidarietà risarcitoria secondo la “dottrina dell’equivalenza dei criteri di imputazioneâ€. Il “fatto dannoso imputabile†a più persone come “fatto dannoso
complesso†.......................................... . 1422
8. Il medesimo fatto dannoso secondo la giurisprudenza ............... . 1425
8.1. La rilevanza di un “vincolo di interdipendenza†ovvero di un’altra “relazione giuridica qualificata†fra le condotte ................... . 1429
8.2. Se diventa irrilevante una “relazione giuridica qualificata†tra le condotte.
La tendenza espansiva della solidarietà risarcitoria. ............. . 1432
8.3. Le ragioni contrarie in un’ottica sistematica a un’interpretazione espansiva
dell’art. 2055 c.c. L’omogeneità funzionale di solidarietà “da prestazione
primaria†e solidarietà risarcitoria ........................ . 1434
8.4. La (ir)rilevanza della possibilità di separare autonome conseguenze dannose
ovvero di individuare la lesione di interessi distinti in capo al danneggiato
nell’accertamento del fatto dannoso unico ................... . 1435
9. Il concorso tra inadempimento contrattuale e illecito extracontrattuale e tra distinti inadempimenti contrattuali ............................ . 1438
10. Il vincolo solidale al di là della corresponsabilità : rispondenza per garanzia e
rispondenza per indennità ................................ . 1440
11. Il diritto di regresso e la surrogazione legale ..................... . 1442
11.1. Il diritto di regresso e le ipotesi di concorso di responsabilità in base a diversi
criteri di imputazione ............................... . 1444
3113
INDICE SOMMARIO
11.2. La misura del regresso e il ruolo della colpa .................. . 1447
11.3. La gravità della colpa ................................ . 1448
11.4. L’entità delle conseguenze ............................. . 1448
11.5. Il coordinamento dei due criteri (gravità della colpa ed entità delle
conseguenze) ..................................... . 1448
11.6. I patti modificativi della disciplina del regresso ................ . 1449
11.7. Il regresso nell’assicurazione obbligatoria per r.c.a .............. . 1450
NESSO DI CAUSALITÀ (di NICOLA RIZZO)
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
Art. 2056 c.c. Valutazione dei danni
1. Premessa ........................................... . 1453
2. La teoria del doppio nesso causale: « causalità di fatto » e « causalità giuridica » . 1456
3. L’accoglimento della teoria del doppio nesso causale da parte della giurisprudenza .......................................... . 1462
4. Il criterio della consequenzialità immediata e diretta ................ . 1463
5. Il problema dell’onere della prova tra causalità materiale e causalità giuridica . . 1477
VALUTAZIONE DEI DANNI (di VALENTINA DI GREGORIO)
Art. 1226 c.c. Valutazione equitativa del danno
Art. 1227 c.c. Concorso del fatto colposo del creditore
Art. 2056 c.c. Valutazione dei danni
1. I danni derivanti da fatto illecito: il rinvio all’art. 1226 c.c. e la valutazione del lucro
cessante ............................................ . 1489
2. Valutazione equitativa e calcolabilità del danno .................... . 1492
3. Il danno alla persona .................................... . 1495
4. La lesione dei diritti della personalità .......................... . 1503
5. La valutazione equitativa del danno endofamiliare .................. . 1507
6. Il danno da immissioni ................................... . 1512
7. Il danno da fermo tecnico ................................. . 1514
8. I danni provocati dalla P.A.: il provvedimento illegittimo e il ritardo ....... . 1515
9. Il danno da irragionevole durata del processo .................... . 1520
10. La valutazione equitativa nell’art. 709-ter c.p.c. .................... . 1524
11. La valutazione del danno da responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. ...... . 1526
12. Il risarcimento del danno ex art. 614-bis c.p.c. ..................... . 1529
13. Le tecniche risarcitorie del codice del consumo e del codice di procedura civile . 1531
14. Altre tipologie di danno valutate in via equitativa .................. . 1533
DANNI PERMANENTI (di CHIARA ANGIOLINI)
Art. 2057 c.c. Danni permanenti
1. Introduzione. Inquadramento e funzione dell’art. 2057 c.c. ............ . 1537
2. L’ambito di applicazione .................................. . 1538
INDICE SOMMARIO
3114
2.1. La nozione di « danno alla persona ». Breve inquadramento e rinvio . . . 1538
2.2. Danno di carattere permanente ......................... . 1538
3. L’istituzione della rendita, il quantum, la periodicità , la rivalutazione ....... . 1539
3.1. Il calcolo del quantum e la periodicità ...................... . 1539
3.2. L’adeguamento della rendita ........................... . 1540
4. Le forme di istituzione della rendita e le « opportune cautele ». ......... . 1541
4.1. Le forme di istituzione della rendita vitalizia ................. . 1541
4.2. Le cautele disposte dal giudice .......................... . 1541
4.3. (Segue) Opportune cautele, assicurazione obbligatoria e azione diretta contro l’assicuratore ................................... . 1542
5. Il ruolo del giudice e il contenuto della decisione che istituisce la rendita vitalizia . 1543
5.1. Il potere officioso del giudice ........................... . 1543
5.2. La valutazione delle « condizioni delle parti » e della « natura del danno » . 1544
6. La disciplina applicabile al rapporto ........................... . 1544
6.1. Il peculiare meccanismo previsto dall’art. 1878 c.c. in caso di inadempimento ......................................... . 1544
6.2. Il divieto di riscatto della rendita e l’irrilevanza dell’onerosità sopravvenuta
sulle vicende del rapporto ............................. . 1545
6.3. L’articolo 60 l. fall. ................................. . 1545
7. La revisione della rendita ................................. . 1546
8. Il piano europeo: i Principles of European Tort Law (PETL), e il Draft Common Frame
of Reference (DCFR) ..................................... . 1547
RISARCIMENTO IN FORMA SPECIFICA (di CHIARA ANGIOLINI)
Art. 2058 c.c. Risarcimento in forma specifica
1. Inquadramento. Natura del rimedio e funzione ................... . 1550
2. L’impossibilità della reintegrazione ........................... . 1552
3. L’eccessiva onerosità .................................... . 1553
3.1. (Segue) Le riparazioni antieconomiche ..................... . 1557
3.2. (Segue) Profili processuali ............................. . 1558
4. L’ambito di applicazione .................................. . 1560
4.1. L’art. 2058 c.c. e la responsabilità contrattuale ................ . 1561
4.2. L’art. 2058 e la sua applicabilità nel caso di risarcimento del danno non
patrimoniale ..................................... . 1562
4.3. (Segue) Eccessiva onerosità e risarcimento del danno non patrimoniale . . 1563
5. La tutela garantita dal risarcimento in forma specifica ................ . 1563
5.1. La riparazione pecuniaria in forma specifica ................. . 1564
5.2. Altre forme di reintegrazione in forma specifica previste all’interno
dell’ordinamento .................................. . 1565
5.3. (Segue) La pubblicazione della sentenza ..................... . 1565
5.4. Il rapporto fra risarcimento in forma specifica e la tutela inibitoria .... . 1567
5.5. (Segue) Il risarcimento in forma specifica e l’art. 700 c.p.c. ......... . 1568
5.6. Risarcimento in forma specifica e obblighi a contrarre ........... . 1570
6. Risarcimento in forma specifica e per equivalente .................. . 1570
6.1. (Segue) La scelta del tipo di rimedio da parte del danneggiato ....... . 1571
6.2. (Segue) Il potere di scelta del danneggiato. Profili processuali: la modifica
della domanda .................................... . 1572
3115
INDICE SOMMARIO
7. L’operatività dell’art. 2058 c.c. e altri rimedi: l’azione di adempimento ..... . 1573
7.1. (Segue) La disciplina della compravendita e risarcimento in forma specifica . 1575
8. Risarcimento in forma specifica e altri rimedi: le azioni a tutela dei diritti reali . 1575
8.1. L’applicabilità dell’art. 2058 c.c. ......................... . 1576
8.2. Le ipotesi di intersezione fra tutela reale e tutela risarcitoria ........ . 1577
8.3. Le ipotesi di esperibilità della sola azione risarcitoria ............ . 1578
9. Risarcimento in forma specifica e altri rimedi: il rapporto con l’esecuzione in forma
specifica. Il tema del rapporto fra esecuzione in forma specifica e risarcimento in
forma specifica da lungo tempo occupa la dottrina .................. . 1578
10. Il piano europeo ...................................... . 1579
10.1. Il risarcimento in forma specifica nei Principles of European Tort Law e nel
Draft Common Frame of Reference (DCFR) ..................... . 1580
10.2. Il risarcimento in forma specifica alla luce dei principi europei ...... . 1581
DANNI NON PATRIMONIALI (di EMANUELA NAVARRETTA (§§ 5-7.1, 8-8.3.2, 9-11.1, 11.3,
11.4-11.4.1, 12-12.3, 13.3.1-14) e EMILIO BUFANO (§§ 1-4, 7.2, 11.2, 11.3.1, 11.4.2, 13-13.3, 15))
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
I. ANTEFATTO ED EVOLUZIONE STORICA ............................. . 1586
1. L’art. 2059 c.c.: gli esordi di una disposizione riscritta dal “diritto vivente†... . 1586
2. L’iniziale atrofia ermeneutica dell’art. 2059 c.c. e l’espediente della risarcibilitÃ
della lesione della salute ex art. 2043 c.c. ........................ . 1588
3. L’abbandono della prospettiva del danno-evento e il danno morale (ancora) in
funzione punitiva ...................................... . 1591
4. La genesi del danno esistenziale ............................. . 1592
II. LA NUOVA STAGIONE DEL DANNO NON PATRIMONIALE (TUTTO) SOTTO L’ART. 2059 C.C. ... . 1594
5. Ilrevirement del 2003 e il dilemma relativo all’inquadramento del danno biologico . 1594
6. Gli interrogativi rimasti aperti dopo il 2003 ...................... . 1596
7. Il danno esistenziale come categoria capace di incorporare di per sé un valore
inviolabile della persona .................................. . 1598
7.1. La critica della dottrina .............................. . 1598
7.2. Le alterne vicende giurisprudenziali e l’approdo alle S.U. della Cassazione . 1599
8. La svolta del 2008: le pronunce delle S.U. e il dibattito della dottrina ...... . 1600
8.1. La pars destruens delle pronunce: il definitivo tramonto del danno esistenziale come categoria ordinante sul piano giuridico .............. . 1600
8.1.1. Il disimpegno della teoria c.d. pura del danno esistenziale: verso la
difesa della categoria sul piano meramente liquidatorio. Rinvio . . 1602
8.2. La pars construens delle S.U. e gli snodi ampiamente condivisibili della nuova
disciplina ....................................... . 1603
8.2.1. Il consolidamento del coordinamento fra art. 2059 c.c. e diritti inviolabili della persona ........................... . 1603
8.2.2. Il filtro di un minimo di serietà dell’offesa e il principio della
tolleranza .................................. . 1606
8.2.2.1. Il superamento delle critiche della dottrina e una doverosa
precisazione rispetto alle S.U.: l’esclusione in negativo
delle pretese bagatellari v. l’accertamento in positivo di
una particolare gravità .................... . 1607
INDICE SOMMARIO
3116
8.2.3. La struttura dell’illecito ex art. 2059 c.c. e il sistema bipolare. Il
dibattito della dottrina .......................... . 1609
8.2.4. Le disposizioni che recepiscono il rinvio dell’art. 2059 c.c.: il problema del concorso di norme ...................... . 1613
8.2.5. La conferma del nuovo inquadramento del danno biologico nell’art.
2059 c.c. ................................... . 1615
8.3. I passaggi più critici delle S.U. .......................... . 1616
8.3.1. L’approccio monista alla liquidazione del danno .......... . 1616
8.3.2. Il danno non patrimoniale da responsabilità contrattuale. Rinvio . 1618
III. IL DIBATTITO DOTTRINALE E GLI SVILUPPI GIURISPRUDENZIALI SUCCESSIVI ALLE PRONUNCE DEL 2008. .............................................. . 1619
9. Premessa ........................................... . 1619
10. Gli inutili tentativi di tornare all’art. 2043 c.c.: la conferma del coordinamento fra
art. 2059 c.c. e 2 Cost. nel ‘decalogo’ della Cassazione del 2018 e nel d.d.l. n. 1151
del 2019 ............................................ . 1620
11. La categoria dei diritti inviolabili nella dimensione privatistica .......... . 1623
11.1. Il dibattito dottrinale sull’uso della categoria dei diritti inviolabili in proiezione orizzontale .................................. . 1623
11.2. La tutela dei diritti inviolabili nell’applicazione giurisprudenziale. Cenni e
rinvii .......................................... . 1626
11.3. L’esclusione dalla categoria dei diritti inviolabili dei diritti patrimoniali e la
loro tutela nei soli casi di espressa previsione di legge ............ . 1629
11.3.1. L’uccisione dell’animale di affezione e gli orientamenti della
giurisprudenza ............................... . 1631
11.4. La minima serietà dell’offesa e il principio di tolleranza alla prova dei fatti . 1633
11.4.1. Il conforto del diritto sovranazionale e della comparazione .... . 1633
11.4.2. Le applicazioni giurisprudenziali .................... . 1635
12. La funzione solidaristico-satisfattiva del risarcimento del danno non patrimoniale
e la sua compatibilità con gli illeciti di natura oggettiva ............... . 1638
12.1. La funzione general-deterrente e la questione dei danni da uccisione.
Rinvio ......................................... . 1639
12.2. La funzione individual-deterrente del danno morale ............ . 1641
12.3. La polifunzionalità dopo le S.U. del 2016 (sui danni punitivi) e il ruolo della
funzione deterrente nella responsabilità civile ................. . 1642
13. La liquidazione del danno non patrimoniale e i nuovi paradigmi ......... . 1646
13.1. Le insofferenze giudiziali rispetto alle rigidità dell’impostazione monista del
2008 .......................................... . 1646
13.2. (Segue) I segnali di svolta del 2015 e il conflitto nomofilattico latente. . . . 1649
13.3. Il ridimensionamento dell’approccio monista e la riformulazione dell’art.
138 del d.lgs. n. 209/2005 ............................. . 1651
13.3.1. Il rapporto fra danno biologico e danno esistenziale: il decalogo del
2018, San Martino 2019 e le influenze dottrinali. .......... . 1652
13.3.2. Il rapporto fra danno morale e danno biologico nel decalogo 2018 e
i necessari chiarimenti dottrinali. Cenni ai possibili riverberi sulla
legge Gelli-Bianco ............................. . 1656
13.3.3. Il rapporto fra danno morale e danno esistenziale: il decalogo del
2018, San Martino 2019 e le influenze dottrinali .......... . 1657
14. La liquidazione dei danni non patrimoniali il possibile ricorso all’AI e la comparazione intercategoriale .................................... . 1660
3117
INDICE SOMMARIO
15. La prova del danno non patrimoniale nelle applicazioni giurisprudenziali ... . 1662
DANNO BIOLOGICO (di CHIARA FAVILLI (§§ 1, 2, 2.1, 2.2, 3, 3.1, 3.2,4, 4.1, 4.2, 4.3) e LUIGI LA BATTAGLIA (§§ 5, 5.1, 5.2, 6, 6.1, 6.2, 6.3, 7, 7.1, 8, 9))
Art. 1226 c.c. Valutazione equitativa del danno
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
D.lgs. 7 settembre 2005 n. 209. — Codice delle assicurazioni private
L. 8 marzo 2017 n. 24. — Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita,
nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie
D.lgs. 23 febbraio 2000 n. 38. — Disposizioni in materia di assicurazione contro gli infortuni sul
lavoro e le malattie professionali, a norma dell’art. 55, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n.
144
D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124. — Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
1. L’elaborazione della categoria del danno biologico nel contesto del processo di
valorizzazione del diritto costituzionale alla salute .................. . 1672
2. Il danno biologico nel sistema della responsabilità civile .............. . 1677
2.1. L’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 2043 c.c.: la patrimonialità del danno biologico e l’equivoco del danno-evento ....... . 1681
2.2. L’interpretazione costituzionalmente adeguata dell’art. 2059 c.c.: il danno
biologico quale sottovoce descrittiva del contenuto complesso del danno non
patrimoniale ..................................... . 1687
3. Le definizioni del danno biologico ............................ . 1691
3.1. Le definizioni giurisprudenziali ......................... . 1691
3.2. Le definizioni normative .............................. . 1692
4. Il rapporto tra il danno biologico e le altre voci di danno non patrimoniale . . . 1696
4.1. L’approccio monista ................................ . 1696
4.2. Il ridimensionamento dell’approccio monista ................. . 1698
4.3. La funzione del risarcimento del danno biologico nel contesto del danno
non patrimoniale .................................. . 1702
5. L’accertamento del danno: mezzi di prova e consulenza tecnica medico-legale . . 1703
5.1. L’accertamento delle micropermanenti nell’art. 139 c. ass. ......... . 1708
5.2. Il ruolo dei barémes medico-legali e il problema delle preesistenze .... . 1710
6. La liquidazione del danno alla persona: i principi generali e il metodo tabellare . 1713
6.1. I valori tabellari standard e la « personalizzazione ». Il problema del danno
morale ......................................... . 1717
6.2. La contrapposizione delle Tabelle di Roma a quelle di Milano ...... . 1722
6.3. Le micropermanenti. Il principio di riparazione integrale del danno e i
meccanismi tabellari di predeterminazione del risarcimento ex art. 139 c.
ass. (C. cost. 16 ottobre 2014 n. 235) ...................... . 1723
INDICE SOMMARIO
3118
7. La liquidazione del danno non patrimoniale in caso di morte (non immediata)
della vittima ......................................... . 1728
7.1. La liquidazione del danno non patrimoniale « terminale » ......... . 1730
8. La liquidazione del danno non patrimoniale derivante da responsabilità sanitaria . 1733
9. La liquidazione del danno biologico di origine lavorativa tra indennizzo e
risarcimento ......................................... . 1734
DANNI NON PATRIMONIALI DA UCCISIONE E DA GRAVI LESIONI DEL CONGIUNTO (di CHIARA FAVILLI)
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
Art. 1226 c.c. Valutazione equitativa del danno
Art. 1227 c.c. Concorso del fatto colposo del creditore
Art. 2055 c.c. Responsabilità solidale
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. L’impatto dell’illecito civile sui congiunti della vittima. Inquadramento generale . 1745
2. Il sistema tradizionale. Il diritto proprio dei familiari superstiti al risarcimento . 1749
3. (Segue) Il risarcimento spettante ai successori della vittima ............. . 1752
4. (Segue) Il risarcimento del danno iure proprio in caso di sopravvivenza della vittima
di gravi lesioni ........................................ . 1755
5. I limiti del sistema risarcitorio tradizionale e l’espediente dell’ampliamento della
tutela mediante la creazione di nuovi danni ...................... . 1759
6. L’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 2059 c.c. e i limiti della
concezione monista ..................................... . 1760
7. Il risarcimento del danno iure proprio nella dimensione attuale .......... . 1765
8. La legittimazione dei congiunti iure proprio ....................... . 1767
9. La prova del danno non patrimoniale iure proprio .................. . 1774
10. Il contenuto del danno non patrimoniale iure proprio ai congiunti ........ . 1777
11. La quantificazione del danno non patrimoniale iure proprio ............ . 1782
12. Il danno non patrimoniale iure proprio in caso di offese a diritti inviolabili diversi
dalla vita e dalla salute del congiunto. Profili critici ................. . 1788
13. Il rapporto temporale tra le lesioni e la morte. La perdita istantanea della vita e la
questione della risarcibilità del cd. danno tanatologico ............... . 1791
14. La sopravvivenza della vittima e il danno non patrimoniale iure hereditario. Il danno
biologico sofferto durante l’« apprezzabile lasso di tempo » intercorso tra le lesioni
e la morte. .......................................... . 1799
15. Il danno morale e il presupposto dell’agonia consapevole ............. . 1802
16. La quantificazione del danno non patrimoniale iure hereditario ........... . 1804
17. (Segue) L’incidenza della morte sopravvenuta per cause estranee alle lesioni . . . 1809
18. (Segue) La perdita di chance di sopravvivenza ..................... . 1811
19. L’incidenza del concorso della vittima nella causazione dell’evento mortale o
lesivo .............................................. . 1814
20. L’uccisione e la lesione dell’animale d’affezione .................... . 1816
3119
INDICE SOMMARIO
DANNI NON PATRIMONIALI DA GRAVIDANZA INDESIDERATA, DA NASCITA INDESIDERATA, DA VITA NON VOLUTA (di MARILENA GORGONI)
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. La frenesia dei desideri: dalla nascita disgraziata alla nascita risarcibile ..... . 1826
2. Dal “danno da procreazione†ai danni da gravidanza indesiderata, da nascita
indesiderata, da vita non voluta ............................. . 1828
3. Dalla blessing doctrine al “diritto†di autodeterminazione procreativa ....... . 1834
4. Il raggio della tutela nella dimensione contrattuale ................. . 1839
5. Abortion revolution? ...................................... . 1841
6. Se il danno consiste nell’essere nati ........................... . 1852
7. La vita imperfetta ...................................... . 1856
CONSENSO INFORMATO E DANNI NON PATRIMONIALI DA LESIONE DEL DIRITTO
ALL’AUTODETERMINAZIONE (di MARILENA GORGONI)
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. Notazioni generali ..................................... . 1861
2. Consenso e trattamento sanitario ............................ . 1863
3. Dalla necessità del consenso informato per scriminare l’attività medica... .... . 1866
4. ...alla c.d. scriminante costituzionale ........................... . 1871
5. L’endiadi consenso informato .............................. . 1876
6. Adeguamento delle modalità comunicative ...................... . 1880
7. Analiticità del contenuto informativo .......................... . 1883
8. Il diritto di non sapere ................................... . 1888
9. Autonoma rilevanza della mancanza di consenso informato ............ . 1891
9.1. Il consenso informato nel caso di emotrasfusione e di danni da
procreazione ..................................... . 1899
DANNI NON PATRIMONIALI DA LESIONE DELLE LIBERTÀ FONDAMENTALI (di
RANIERI BIANCHI)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. Libertà fondamentali e dignità umana ......................... . 1902
2. Le libertà personali ..................................... . 1904
3. La libertà fisica ........................................ . 1905
3.1. La riparazione per l’ingiusta detenzione e per l’errore giudiziario .... . 1906
3.1.1. La quantificazione dell’indennizzo da ingiusta detenzione .... . 1908
3.1.2. La quantificazione dell’indennizzo da errore giudiziario ...... . 1910
3.2. L’indennizzo da inumana detenzione ...................... . 1911
4. La libertà sessuale ...................................... . 1913
4.1. La lesione della libertà sessuale e il danno riflesso .............. . 1915
5. La libertà morale ...................................... . 1918
6. La libertà di pensiero .................................... . 1919
INDICE SOMMARIO
3120
DANNI NON PATRIMONIALI DA LESIONE DEI DIRITTI DELLA PERSONALITÀ MORALE (di RANIERI BIANCHI)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. I diritti della personalità morale: premessa ...................... . 1923
2. Introduzione storica .................................... . 1925
3. I singoli diritti della personalità morale ......................... . 1926
3.1. L’onore e la reputazione .............................. . 1928
3.1.1. Fonti normative ed evoluzione storica ................. . 1929
3.1.2. La tutela dell’onore e della reputazione ................ . 1932
3.1.3. Rapporti tra azione civile e azione penale ............... . 1932
3.2. Il nome ........................................ . 1934
3.3. L’immagine ...................................... . 1935
3.4. L’identità personale ................................. . 1937
4. Le cause di esclusione della responsabilità : la libertà di manifestazione del
pensiero ............................................ . 1938
4.1. La manifestazione del pensiero in forma professionale ........... . 1940
5. I requisiti per la libera manifestazione del pensiero: la verità della notizia ... . 1941
5.1. La differenza tra la verità oggettiva e la c.d. verità putativa ......... . 1942
5.2. La differenza tra la verità del fatto storico e la verità della notizia ..... . 1945
6. I requisiti per la libera manifestazione del pensiero: l’utilità sociale dell’informazione ........................................ . 1949
6.1. L’essenzialità dell’informazione ......................... . 1950
6.2. La notorietà dei soggetti coinvolti ........................ . 1951
6.3. L’attualità dell’informazione e il diritto all’oblio ............... . 1952
6.3.1. Il diritto all’oblio e il ruolo dei motori di ricerca ........... . 1957
7. I requisiti per la libera manifestazione del pensiero: la continenza ........ . 1958
8. Forme di manifestazione del pensiero: il diritto di critica, la satira, l’arte .... . 1959
8.1. Il diritto di critica .................................. . 1959
8.2. La satira ........................................ . 1963
8.3. L’arte ......................................... . 1965
9. Considerazioni in tema di lesione dei diritti della personalità morale da parte di
soggetti non professionisti ................................. . 1967
10. I soggetti responsabili per il risarcimento del danno ................. . 1970
11. La quantificazione del risarcimento ........................... . 1973
11.1. I criteri di liquidazione ............................... . 1974
12. Strumenti di tutela concorrenti .............................. . 1977
DANNI NON PATRIMONIALI DA LESIONE DEL DIRITTO ALL’ABITAZIONE (di ALES- SANDRO DINISI)
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. Il diritto inviolabile all’abitazione ............................ . 1981
1.1. Evoluzione del diritto all’abitazione nella giurisprudenza costituzionale e di
legittimità ....................................... . 1983
3121
INDICE SOMMARIO
1.2. Il diritto all’abitazione nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo: il
diritto al rispetto della vita privata e familiare (art. 8) ............ . 1985
2. Esclusione della rilevanza del diritto di proprietà -diritto inviolabile ai fini della
tutela aquiliana dell’abitazione .............................. . 1987
2.1. (Segue) L’efficacia della Cedu e dell’art. 1 del I Protocollo Addizionale nell’ordinamento interno ............................... . 1989
3. Titolarità del diritto e legittimazione attiva ....................... . 1991
4. Il danno non patrimoniale da lesione del diritto all’abitazione. Individuazione
degli interessi ricompresi nella nozione ......................... . 1994
4.1. Danno da perdita dell’abitazione ......................... . 1994
4.2. Danno da compressione della qualità del godimento. Le immissioni ... . 1997
4.2.1. Altre fattispecie di compressione del godimento ........... . 2000
4.3. Lesione del diritto ad accedere all’abitazione ................. . 2001
4.3.1. Interesse all’assegnazione di alloggio economico e popolare ... . 2001
4.3.2. (Segue) Risarcibilità del danno non patrimoniale per mancato accesso all’alloggio .............................. . 2003
5. La serietà dell’offesa .................................... . 2004
6. Criteri di liquidazione del danno e onere della prova ................ . 2006
DANNI NON PATRIMONIALI AGLI ENTI COLLETTIVI (di VALENTINA DI GREGORIO (§§
4-7) e MATTEO TURCI (§§ 1-3, 8))
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. La risarcibilità del danno non patrimoniale alle persone giuridiche ....... . 2012
2. La lesione del diritto al nome, all’identità personale e l’identità commerciale . . . 2018
3. La lesione del diritto all’immagine ............................ . 2023
4. La tutela dell’immagine degli enti pubblici e della p.a. ............... . 2024
5. La tutela civilistica dell’onore e della reputazione degli enti ............ . 2029
6. La lesione del diritto alla riservatezza .......................... . 2031
7. Il danno da irragionevole durata del processo .................... . 2033
8. L’accertamento e la quantificazione del danno non patrimoniale agli enti .... . 2036
DANNO NON PATRIMONIALE DA REATO (di EDOARDO BACCIARDI)
Art. 185 c.p. Restituzioni e risarcimento del danno
1. Il danno non patrimoniale da reato fra: a) diritto civile e diritto penale ..... . 2041
2. (Segue) b) Processo civile e procedimento penale ................... . 2046
3. Casistica: a) i delitti contro il patrimonio. ....................... . 2051
3.1. (Segue) b) I delitti contro la pubblica amministrazione e l’amministrazione
della giustizia ..................................... . 2054
3.2. (Segue) c) Ipotesi residuali ............................. . 2056
4. La pubblicazione della sentenza quale modalità di risarcimento in forma specifica . 2061
5. Il risarcimento come causa di estinzione del reato .................. . 2062
INDICE SOMMARIO
3122
RAPPORTO FRA COMPONENTI RISARCITORIE CON FUNZIONE DETERRENTE E
PENE PRIVATE (di FRANCESCA EPISCOPO)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. Premessa: oggetto e ratio dell’analisi sul rapporto fra componenti risarcitorie con
funzione deterrente e pene private ........................... . 2067
2. Le pene private. Origine, ammissibilità , definizione e portata della categoria . . 2068
3. Sanzioni civili, pene private e ipotesi di risarcimento con funzione deterrente: una
tassonomia .......................................... . 2072
3.1. Sanzioni civili, sanzioni civili indirette, pene private e prestazioni civili
pecuniarie ...................................... . 2072
4. La distinzione tra sanzioni civili pecuniarie da illecito aquiliano e ipotesi di risarcimento con funzione deterrente punitiva. Il risarcimento del danno non patrimoniale quale ipotesi di pena privata: critica ....................... . 2073
5. Ipotesi di risarcimenti con funzione deterrente. Inquadramento sistematico e
rinvio. ............................................. . 2076
6. Singole ipotesi di pene private da illecito aquiliano e il loro rapporto con il
risarcimento del danno .................................. . 2079
6.1. La riparazione ex art. 12 della l. 8 febbraio 1948, n. 47 ........... . 2080
6.2. La condanna di cui all’art. 96, comma 3, c.p.c. ................ . 2082
6.3. Le sanzioni pecuniarie civili previste dal d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 . . . 2087
6.4. Le prestazioni deterrenti previste dal legislatore a presidio del rispetto di
pronunce giudiziali (astreintes). .......................... . 2090
6.5. La riparazione di cui all’art. 4, d.l. 22 settembre 2006, n. 259 ....... . 2093
6.6. L’indennità prevista dall’art. 129-bis c.c. .................... . 2094
6.7. La retroversione degli utili ex art. 125, comma 3, c.p.i. ........... . 2096
7. Considerazioni conclusive. Alcune linee guida in tema di condanna al pagamento
di una pena privata ..................................... . 2098
IL PROBLEMA DEI DANNI PUNITIVI (di FRANCESCA EPISCOPO)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. Premessa. Origini, fondamento e struttura dei punitive damages nel contesto
anglo-americano ....................................... . 2103
1.1. Il diritto inglese ................................... . 2104
1.2. Il diritto statunitense ................................ . 2106
2. Il problema dell’ammissibilità dei punitive damages nell’ordinamento italiano . . . 2110
2.1. Applicazione, riconoscimento ed esecuzione della disciplina straniera in
materia di punitive damages nell’ordinamento italiano ............ . 2110
2.2. Le nozioni di ordine pubblico e di ordine pubblico internazionale .... . 2113
3. La delibabilità dei punitive damages ............................ . 2114
3.1. La chiusura della Cassazione per contrarietà all’ordine pubblico ..... . 2115
3.2. Il dibattito dottrinale e l’evoluzione giurisprudenziale ............ . 2117
3123
INDICE SOMMARIO
3.2.1. Le funzioni della responsabilità civile ................. . 2117
3.2.2. Le diverse tesi relative alla possibilità di una versione autoctona di
« danni punitivi » .............................. . 2118
3.2.2.1. Fattispecie normative presentate come ipotesi di « danni
puntivi » ............................. . 2120
3.3. Il revirement delle sezioni unite .......................... . 2123
4. Profili critici e questione aperte ............................. . 2127
4.1. La mancata definizione del perimetro della responsabilità civile ..... . 2128
4.2. Sanzioni civili indirette e risarcimento con funzione deterrente-punitiva nel
diritto privato nazionale. Condizioni e parametri di legittimità ...... . 2130
4.3. La delibabilità dei punitive damages nell’ordinamento italiano. Condizioni e
parametri di legittimità ............................... . 2131
5. Il c.d. « problema dei danni puntivi » nel panorama europeo ........... . 2133
5.1. Gli altri Stati Membri (cenni) ........................... . 2133
5.2. La legislazione europea. La giurisprudenza della Corte di giustizia UE e
della Corte europea dei diritti dell’uomo .................... . 2134
Parte IV
TIPI DI RESPONSABILITÀ
RESPONSABILITÀ DA ILLECITO ENDOFAMILIARE (di CHIARA FAVILLI)
Art. 81 c.c. Risarcimento dei danni
Art. 104 c.c. Effetti dell’opposizione
Art. 129-bis c.c. Responsabilità del coniuge in mala fede e del terzo
Art. 217 c.c. Amministrazione e godimento dei beni
Art. 337-sexies c.c. Assegnazione della casa familiare e prescrizioni in tema di residenza
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
Art. 709-ter c.p.c. Soluzione delle controversie e provvedimenti in caso di inadempienze o violazioni
Legge 4 maggio 1983 n. 184. — Diritto del minore ad una famiglia
1. Il declino delle responsabilità familiari e l’ascesa della responsabilità da illecito
endofamiliare ........................................ . 2143
2. L’applicazione della responsabilità civile nella famiglia. Il rapporto con la tutela
contro i danni predisposta dal diritto della famiglia ................. . 2147
2.1. (Segue) Le regole con funzione riequilibratrice ................ . 2148
2.2. (Segue) Le disposizioni con finalità deterrente-punitiva ........... . 2151
INDICE SOMMARIO
3124
2.3. (Segue) La tutela inibitoria, la tutela cautelare e la mediazione del conflitto
generatore del danno ............................... . 2159
2.4. (Segue) La responsabilità civile negli spazi trascurati dalla normativa di
settore ......................................... . 2164
3. La natura della responsabilità da illecito endofamiliare ............... . 2167
4. Il tradizionale inquadramento nell’art. 2043 c.c. ................... . 2169
5. La prospettiva della riconduzione all’art. 1218 c.c. .................. . 2172
6. La responsabilità aquiliana nel contesto familiare ................... . 2173
7. L’inquadramento dei « diritti della famiglia » all’interno del rapporto giuridico . . . 2175
8. Il danno non patrimoniale. Lesione dei « diritti della famiglia » e lesione dei diritti
inviolabili nella famiglia .................................. . 2178
9. L’ingiustizia costituzionalmente qualificata del danno e la peculiarità del bilanciamento ............................................. . 2181
9.1. (Segue) Nei rapporti tra coniugi ......................... . 2185
9.2. (Segue) Nei rapporti tra conviventi ........................ . 2188
9.3. (Segue) Nei rapporti tra genitori e figli ..................... . 2191
10. La prova del danno non patrimoniale ......................... . 2194
11. Il problema della liquidazione .............................. . 2198
12. I criteri di valutazione elaborati dalla giurisprudenza ................ . 2204
13. Il danno patrimoniale ................................... . 2207
14. La prescrizione del diritto al risarcimento del danno. ................ . 2210
15. Azioni risarcitorie e procedimenti in materia di famiglia .............. . 2213
RESPONSABILITÀ DEI PROFESSIONISTI (IN GENERALE) (di GIULIA DONADIO)
Art. 1176 c.c. Diligenza nell’adempimento
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
Art. 1228 c.c. Responsabilità per fatto degli ausiliari
Art. 2236 c.c. Responsabilità del prestatore di opera
1. L’obbligazione del professionista intellettuale e la rivisitazione della dicotomia tra
obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato .................... . 2218
2. La diligenza professionale ex art. 1176 c. 2 c.c. e la limitazione di responsabilità di
cui all’art. 2236 c.c. ..................................... . 2218
3. Responsabilità del medico, dell’avvocato, del notaio, del professionista tecnico
(rinvio) ............................................ . 2219
RESPONSABILITÀ SANITARIA (di GIULIA DONADIO)
Art. 1176 c.c. Diligenza nell’adempimento
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
Art. 1228 c.c. Responsabilità per fatto degli ausiliari
3125
INDICE SOMMARIO
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
Art. 2236 c.c. Responsabilità del prestatore di opera
D.lgs. 7 settembre 2005 n. 209. — Codice delle assicurazioni private
L. 8 marzo 2017 n. 24. — Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita,
nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie
1. Il sistema della responsabilità sanitaria ......................... . 2232
2. La Legge n. 24 del 2017: “sicurezza delle cure†e diritto alla salute ........ . 2232
3. La natura della responsabilità alla luce dell’art. 7 della l. n. 24 del 2017 ..... . 2233
3.1. La responsabilità contrattuale della struttura sanitaria ........... . 2234
3.2. La responsabilità extracontrattuale dell’esercente la professione sanitaria
“strutturato†o equiparato ............................. . 2235
3.2.1. a) Dalla responsabilità contrattuale da contatto sociale qualificato
all’illecito extracontrattuale ....................... . 2236
3.2.2. b) Il tentativo di inversione di tendenza compiuto dalla Legge Balduzzi e la rivoluzione della Legge Gelli-Bianco ........... . 2237
3.3. Il medico libero professionista .......................... . 2238
3.4. La libera professione intramuraria ....................... . 2238
3.5. Il medico “ricercatore†............................... . 2239
3.6. Il medico di base .................................. . 2239
4. Le ulteriori previsioni della Legge Gelli-Bianco. Le linee guida e le buone pratiche
clinico-assistenziali ..................................... . 2239
5. Il quantum del risarcimento e gli artt. 138 e 139 del Codice Assicurazioni Private. Il
sistema di governo del rischio clinico e gli obblighi assicurativi .......... . 2240
6. La natura imperativa della norma di cui all’art. 7 .................. . 2241
7. Il rapporto tra medico e struttura e la “rivalsa†ex art. 9 Legge Gelli-Bianco . . . 2242
8. La responsabilità amministrativa dell’operatore sanitario di struttura pubblica . 2245
9. Il sistema Gelli-Bianco e le conseguenze pratiche della natura della responsabilità .
Profili di diritto intertemporale ............................. . 2246
10. Colpa, mezzi e risultato nel sistema post-riforma ................... . 2249
11. Linee guida e valutazione in concreto della diligenza. L’agente modello nell’emergenza sanitaria da Covid-19 ................................ . 2250
12. Diligenza dello specialista e competenze “trasversali†................ . 2252
13. Omessa diagnosi, omesso intervento terapeutico tempestivo e perdita di chance . 2253
14. Perdita di chance e intervento di chirurgia estetica .................. . 2257
15. Violazione degli obblighi di informazione del medico ................ . 2257
16. Errore medico e intervento inutile ............................ . 2258
17. Nesso di causalità e rischio della causa ignota ..................... . 2258
18. La responsabilità dell’odontoiatra ............................ . 2261
19. La responsabilità del chirurgo estetico ......................... . 2262
20. Malpractice medica, danno biologico terminale e danno catastrofale ....... . 2262
INDICE SOMMARIO
3126
RESPONSABILITÀ DELL’AVVOCATO (di GIULIA DONADIO)
Art. 1176 c.c. Diligenza nell’adempimento
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
Art. 2236 c.c. Responsabilità del prestatore di opera
1. La natura della responsabilità dell’avvocato ...................... . 2265
2. L’obbligazione di mezzi assunta dall’avvocato ..................... . 2265
3. La diligenza esigibile e il parametro di cui all’art. 1176 c. 2 c.c. .......... . 2266
4. Negligenza professionale ed eccezione d’inadempimento ex art. 1460 c.c. .... . 2269
5. Il dovere d’informazione dell’avvocato ......................... . 2270
6. Problemi tecnici di speciale difficoltà e responsabilità attenuata .......... . 2272
7. Il nesso di causalità tra inadempimento e danno e l’onere della prova ...... . 2272
8. La prescrizione dell’azione di responsabilità ...................... . 2275
9. L’assicurazione obbligatoria della responsabilità professionale ........... . 2275
RESPONSABILITÀ DEL NOTAIO (di GIULIA DONADIO)
Art. 1176 c.c. Diligenza nell’adempimento
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
Art. 1228 c.c. Responsabilità per fatto degli ausiliari
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
Art. 2236 c.c. Responsabilità del prestatore di opera
L. 16 febbraio 1913 n. 89. — Ordinamento del notariato e degli archivi notarili
1. La figura del notaio ..................................... . 2280
2. La natura della responsabilità : dalla tesi dell’illecito aquiliano alla teoria eclettica . 2281
3. Il contenuto della prestazione notarile ......................... . 2282
4. Visure ipocatastali e responsabilità del notaio alla luce del d.l. n. 78/2010 .... . 2283
4.1. L’obbligo di effettuazione delle visure ..................... . 2283
4.2. La dispensa dal compimento delle visure ................... . 2285
4.3. Formalità pregiudizievoli e dovere di dissuasione .............. . 2285
5. Attività del notaio alla luce del d.l. n. 78/2010 ..................... . 2286
5.1. Conformità oggettiva: ambito di applicazione ................. . 2287
5.2. I dati catastali, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e il
contenuto della dichiarazione ........................... . 2288
5.3. La conformità soggettiva: menzioni e ipotesi di disallineamento ..... . 2289
6. Regolarità urbanistica e circolazione immobiliare. Profili di responsabilità del
notaio ............................................. . 2289
6.1. Circolazione dei terreni .............................. . 2290
6.2. Circolazione dei fabbricati ............................. . 2291
3127
INDICE SOMMARIO
6.3. Diligenza, protocolli e deontologia professionale ............... . 2294
7. Certezza dell’identità personale dei contraenti e verifica dei poteri di legittimazione ............................................. . 2295
7.1. La verifica dell’identità personale ........................ . 2295
7.2. L’accertamento della capacità naturale e legale di agire ........... . 2297
7.3. Rappresentanza volontaria e legittimazione al compimento dell’atto. Limiti
alla capacità di disporre .............................. . 2299
8. Pubblicità immobiliare e responsabilità del notaio. Il problema della trascrizione
tardiva ............................................. . 2300
9. (Segue) La trascrizione dell’accettazione tacita ..................... . 2301
10. La consulenza fiscale .................................... . 2302
11. Il contenuto dell’atto: ars notaria, limiti ordinamentali e responsabilità civile . . . 2303
12. Cenni sull’assicurazione professionale obbligatoria .................. . 2305
RESPONSABILITÀ DEI PROFESSIONISTI TECNICI (di GIULIA DONADIO)
Art. 1176 c.c. Diligenza nell’adempimento
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
Art. 1669 c.c. Rovina e difetti di cose immobili
Art. 2236 c.c. Responsabilità del prestatore di opera
1. La responsabilità del progettista: la figura e il ruolo del progettista ........ . 2307
2. La natura dell’obbligazione del progettista e l’irrilevanza della distinzione tra
obbligazioni di mezzi e obbligazioni di risultato .................... . 2308
3. La diligenza esigibile ex art. 1176 c. 2 c.c., la responsabilità attenuata ex art. 2236 c.c.
e l’eccezione d’inadempimento ex art. 1460 c.c. .................... . 2308
4. La responsabilità del direttore dei lavori: la figura e il ruolo del direttore dei
lavori .............................................. . 2309
5. La natura dell’obbligazione del direttore dei lavori e la diligenza richiesta ... . 2310
6. L’art. 1669 c.c. e la responsabilità extracontrattuale del progettista e del direttore
dei lavori ........................................... . 2312
RESPONSABILITÀ NEL RAPPORTO DI LAVORO (di EDOARDO BACCIARDI)
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
Art. 2087 c.c. Tutela delle condizioni di lavoro
Art. 2103 c.c. Prestazione del lavoro
D.P.R. 30 giugno 1965 n. 1124. — Testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria
contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
1. Introduzione ......................................... . 2324
2. Il danno da ritardata assunzione: a) nel rapporto di pubblico impiego ..... . 2329
INDICE SOMMARIO
3128
3. (Segue) b) Nel settore dell’avviamento obbligatorio .................. . 2331
4. Il danno da demansionamento. ............................. . 2333
5. Il mobbing ........................................... . 2338
6. Infortuni e malattie professionali ............................ . 2342
7. Privacy dei dipendenti e risarcimento del danno ................... . 2347
8. Mancata fruizione delle ferie e stress psicofisico .................... . 2353
9. Il danno da licenziamento illegittimo .......................... . 2356
RESPONSABILITÀ DA INFORMAZIONI FALSE O INESATTE (di FEDERICO DELLA NEGRA)
Art. 1218 c.c. Responsabilità del debitore
Art. 1223 c.c. Risarcimento del danno
Art. 1337 c.c. Trattative e responsabilità precontrattuale
Art. 1338 c.c. Conoscenza delle cause d’invaliditÃ
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Introduzione ......................................... . 2364
2. La tipologia dei danni da informazioni false o inesatte: ambito dell’analisi ... . 2365
3. Informazione-consiglio ................................... . 2366
4. Informazione-servizio verso soggetto determinato .................. . 2367
4.1. Lettere di patronage e dichiarazioni lato sensu di garanzia .......... . 2367
4.2. Informazioni fornite da istituti di credito .................... . 2368
4.3. Informazioni fornite dalla pubblica amministrazione ............ . 2370
5. Informazione-servizio in incertam personam ....................... . 2371
5.1. Errata attestazione sulla qualità di opere d’arte e altri beni ......... . 2371
5.2. Erronea valutazione dei revisori contabili ................... . 2373
5.3. Erroneo rating .................................... . 2373
5.4. Prospetto inveritiero ................................ . 2375
5.5. Informazioni privilegiate ............................. . 2376
5.6. Warentest ....................................... . 2377
6. Presupposti giuridici della responsabilità da informazioni inesatte ........ . 2378
6.1. Erroneità , inesattezza, falsità dell’informazione e omissioni informative . . 2378
6.2. Dolo e colpa ..................................... . 2379
6.3. Legittimo affidamento: nozione ......................... . 2380
6.4. (Segue) Le caratteristiche dell’affidamento ................... . 2381
6.5. Il nesso di causalità materiale ........................... . 2382
6.5.1. I criteri per l’accertamento ........................ . 2382
6.5.2. I fattori interruttivi ............................ . 2383
6.5.3. Il concorso di colpa del danneggiato .................. . 2384
6.6. Il danno risarcibile ................................. . 2384
6.6.1. Il danno patrimoniale ........................... . 2384
6.6.2. Danno non patrimoniale ......................... . 2386
6.7. Onere della prova .................................. . 2387
6.8. Prescrizione ..................................... . 2388
3129
INDICE SOMMARIO
7. Il problema della natura giuridica della responsabilità : tra contratto, fatto illecito e
“terze vie†........................................... . 2388
7.1. Le tesi extracontrattuali .............................. . 2388
7.1.1. Il diritto all’integrità del patrimonio .................. . 2388
7.1.2. La libertà negoziale ............................ . 2389
7.1.3. Il legittimo affidamento .......................... . 2389
7.1.4. Comparazione tra interessi ........................ . 2390
7.2. Le tesi contrattuali ................................. . 2390
7.2.1. Obbligo di protezione (senza prestazione) .............. . 2390
7.2.2. Contatto sociale qualificato ........................ . 2392
7.3. Tesi precontrattuale ................................ . 2392
8. Considerazioni conclusive ................................. . 2392
RESPONSABILITÀ DELL’INTERMEDIARIO FINANZIARIO NEI CONFRONTI DEI
CLIENTI (di NICOLA L’ERARIO)
D.lgs. 24 febbraio 1998 n. 58. — Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione
finanziaria (t.u.f.)
1. Art. 21 t.u.f. ......................................... . 2402
1.1. Gli obblighi dell’intermediario, in breve .................... . 2402
1.2. Le conseguenze rimediali della violazione degli obblighi dell’intermediario:
nullità o responsabilità ? .............................. . 2404
1.2.1. Il dibattito nella giurisprudenza di merito: gli obblighi dell’intermediario come regole di validità o di comportamento ......... . 2404
1.2.2. La soluzione della Cassazione nelle sentenze Rordorf: gli obblighi
dell’intermediario come regole di comportamento, fonte di responsabilità precontrattuale e contrattuale ................. . 2407
1.2.3. Alcune recenti pronunce antitetiche alle sentenze Rordorf: il revirement delle Sezioni Unite ......................... . 2412
1.3. Conseguenze della classificazione degli obblighi dell’intermediario come
regole di comportamento ............................. . 2416
1.3.1. Le principali ipotesi accertate di responsabilità dell’intermediario . 2417
1.3.1.1. La violazione degli obblighi informativi .......... . 2417
1.3.1.2. Il conflitto d’interessi. .................... . 2418
1.3.1.3. La violazione della disciplina dell’adeguatezza ...... . 2420
1.3.1.4. La violazione delle norme in materia di servizi esecutivi . 2423
1.3.2. Quantificazione del danno risarcibile e altre ricadute disciplinari
della qualificazione degli obblighi dell’intermediario come responsabilità contrattuale o precontrattuale ................. . 2424
1.3.2.1. La prevedibilità del danno .................. . 2425
1.3.2.2. Il concorso di colpa del cliente ............... . 2426
1.3.2.3. I termini per l’esercizio dell’azione ............. . 2427
2. Art. 23 t.u.f. ......................................... . 2428
2.1. La responsabilità per la mancata conclusione del contratto quadro .... . 2428
2.1.1. L’ipotesi di responsabilità per mancanza di forma scritta del contratto quadro ................................ . 2429
2.2. La ripartizione dell’onere della prova ...................... . 2429
3. Art. 31 t.u.f. ......................................... . 2432
INDICE SOMMARIO
3130
3.1. La responsabilità dell’intermediario per il fatto illecito del consulente finanziario come nesso di occasionalità necessaria .................. . 2433
3.2. Qualificazione della responsabilità dell’intermediario per fatto illecito del
consulente abilitato all’offerta fuori sede .................... . 2434
3.3. La responsabilità del promotore apparente .................. . 2436
RESPONSABILITÀ DEL PROVIDER (di GIUSEPPE FRANCESCO AIELLO)
D.lgs. 9 aprile 2003 n. 70. — Attuazione della direttiva 2000/31/CE relativa a taluni aspetti
giuridici dei servizi della società dell’informazione nel mercato interno, con particolare riferimento al commercio elettronico
1. Natura e struttura dell’illecito .............................. . 2439
2. La ratio della disciplina e l’applicabilità analogica delle limitazioni di responsabilità .............................................. . 2440
3. Il contenuto dell’attività d’impresa del “prestatore intermediario†e la differenza
rispetto all’editore: ISP passivi e attivi nella giurisprudenza europea ....... . 2443
3.1. ISP passivi e attivi nella giurisprudenza italiana ............... . 2446
4. La responsabilità dell’hosting provider: provenienza soggettiva e specificità della
segnalazione ......................................... . 2449
5. Assenza di un obbligo generale di sorveglianza e filtraggio preventivo. Doveri
specifici di vigilanza in materia di protezione dei minori e istigazione alla violenza . 2453
6. Questioni processuali .................................... . 2455
7. Casistica: violazione dei diritti d’autore e di proprietà intellettuale ........ . 2458
8. (Segue) Illecito trattamento dei dati personali ..................... . 2462
9. (Segue) Commenti diffamatori degli utenti ....................... . 2463
RESPONSABILITÀ DA TRATTAMENTO ILLECITO DEI DATI PERSONALI (di ERICA PALMERINI)
Trattato sul funzionamento dell’Unione europea
Direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 ottobre 1995 relativa alla
tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera
circolazione di tali dati
[L. 31 dicembre 1996 n. 675. — Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei
dati personali.]
D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196. — Codice in materia di protezione dei dati personali
Regolamento UE 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016
relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali,
nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento
generale sulla protezione dei dati)
1. Premesse introduttive e architettura delle tutele ................... . 2470
2. Linee fondamentali e genealogia del sistema ..................... . 2472
3. L’inventario delle questioni ................................ . 2476
3131
INDICE SOMMARIO
4. La natura della responsabilità da trattamento illecito dei dati personali... .... . 2477
5. ... (Segue) e il rapporto con la struttura dell’illecito civile .............. . 2479
6. Il danno non patrimoniale da trattamento illecito dei dati personali ....... . 2482
7. Il diritto alla protezione dei dati personali preso sul serio ............. . 2486
8. Conferme e residue aporie nel diritto applicato ................... . 2492
9. Il criterio di imputazione della responsabilità ..................... . 2497
10. La legittimazione attiva, la legittimazione passiva e le regole sulla pluralità di
responsabili .......................................... . 2501
11. Il problema della quantificazione del danno ...................... . 2504
RESPONSABILITÀ DA VIOLAZIONE DEL DIVIETO DI DISCRIMINAZIONE (di GIULIA DONADIO)
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
1. Il danno non patrimoniale da discriminazione: la tipizzazione ad opera del d.lgs. n.
150/2011 ........................................... . 2512
2. La discriminazione basata sul pregiudizio razziale ed etnico-religioso ...... . 2512
3. L’attuazione delle direttive europee e l’ulteriore precetto in tema di parità di
trattamento e divieto di discriminare sulla base della razza e dell’origine etnica . 2514
4. L’attuazione della direttiva-quadro in materia di discriminazione e l’estensione dei
fattori protetti nella materia lavoristica ......................... . 2515
5. Discriminazione basata sulla disabilità .......................... . 2517
6. La parità di trattamento tra uomo e donna nell’accesso a beni e servizi ..... . 2518
7. L’azione civile contro la discriminazione, l’onere della prova e gli indici normativi
di una funzione ultracompensativa del rimedio .................... . 2518
RESPONSABILITÀ AMBIENTALE E DANNI DA IMMISSIONI NOCIVE (di GRAZIA CEC- CHERINI)
L. 8 luglio 1986 n. 349. — Istituzione del Ministero dell’ambiente e norme in materia di danno
ambientale
D.lgs. 3 aprile 2006 n. 152. — Norme in materia ambientale
Art. 844 c.c. Immissioni
1. Nozione del bene ambiente. L’ambiente come bene pubblico e come bene privato .............................................. . 2531
1.1. La giurisprudenza della Corte di cassazione e della Corte costituzionale sul
danno da inquinamento e da immissioni nocive ............... . 2533
2. L’ambiente come bene pubblico adespota e la giurisprudenza della Corte dei
Conti. Il danno all’ambiente come danno collettivo ................. . 2535
3. L’art. 18 della l. 8 luglio 1986 n. 349 e l’istituzione del Ministero per l’ambiente: da
una legislazione frammentaria in materia ambientalista alla prima disciplina
organica ............................................ . 2536
3.1. Il risarcimento del danno all’ambiente tra finalità riparatoria e funzione
punitiva della responsabilità civile ........................ . 2538
INDICE SOMMARIO
3132
3.2. L’azione risarcitoria dello Stato e degli enti territoriali. L’esclusione e le
restrizioni previste dall’art. 13 della legge alla legittimazione in giudizio
delle associazioni ambientali ........................... . 2539
4. La giurisprudenza della Cassazione e delle Corti di merito negli anni successivi alla
l. n. 349 del 1986 e sino alla direttiva europea del 2004 ............... . 2541
5. Dalla legge del 1986 alla direttiva europea del 2004 sulla “Responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno†.............. . 2546
6. Il faticoso recepimento della direttiva in Italia. Verso una prima attuazione: la l. 23
dicembre 2005 n. 266 e il contenuto delle ordinanze ministeriali. Il d.lgs. n. 152 del
2006 ed il mancato coordinamento tra la bonifica dei siti inquinati e la responsabilità per danno ambientale ................................ . 2549
7. Il d.lgs. n. 152 del 2006. L’art. 300 e la definizione del danno ambientale. L’art. 304
e l’allineamento alla direttiva del 2004 ......................... . 2553
7.1. Il danno ambientale tra l’art. 18 e le nuove disposizioni del d.lgs. n. 152 del
2006. Il diritto dei singoli danneggiati ad agire in giudizio a tutela della
salute e dei beni in proprietà (art. 313, c. 7) .................. . 2556
7.2. (Segue) Il diritto dei singoli al risarcimento in caso di danno riflesso ... . 2559
8. La responsabilità degli operatori e le esimenti dell’art. 308 del decreto legislativo n.
152 del 2006 ......................................... . 2561
9. La posizione della Corte di giustizia sulla responsabilità per danno ambientale
degli operatori. Nesso di causalità e procedimento amministrativo ........ . 2562
10. L’abrogazione dell’art. 18 l. n. 349 del 1986 e la concentrazione della legittimazione attiva a favore dello Stato (art. 311, c. 1). L’esclusione della legittimazione
degli enti pubblici locali e l’attuale ruolo delle associazioni ambientaliste .... . 2564
10.1. L’ordinanza ministeriale di ripristino (artt. 312, 313). Il contenuto dell’ordinanza ex art. 314 ................................. . 2567
11. L’art. 311: la versione originaria del c. 2 dell’art. 311. Verso la procedura di
infrazione. .......................................... . 2569
11.1. (Segue) L’art. 311 tra l’azione di risarcimento in forma specifica e il risarcimento per equivalente pecuniario. L’art. 5-bis del d.l. 25 settembre 2009 n.
135 ........................................... . 2570
11.2. Ancora sull’art. 5-bis del d.l. n. 135 del 2009: la “disapplicazione†dell’art. 18
della l. n. 349 del 1986 e la c.d. riunificazione del “doppio binarioâ€
risarcitorio ...................................... . 2572
11.3. (Segue) La decisione della Corte di cassazione 22 marzo 2011 n. 6551: il
punto sulla vecchia e nuova disciplina ..................... . 2574
12. La l. 6 agosto 2013 n. 97 e il nuovo sistema di riparazione ambientale ...... . 2575
12.1. La giurisprudenza della Corte di cassazione e le questioni affrontate dopo
l’intervento dell’art. 25 della Legge europea ................. . 2577
13. La disciplina delle transazioni ambientali nella l. 28 dicembre 2015 n. 221 e il
nuovo art. 306-bis del codice dell’ambiente ...................... . 2580
14. Profili sanzionatori dell’inquinamento ambientale: dall’art. 257 del d.lgs. n. 152
del 2006 all’art. 452-bis c.p. ................................ . 2581
3133
INDICE SOMMARIO
RESPONSABILITÀ DA VACANZA ROVINATA (di EDOARDO BACCIARDI)
Art. 2059 c.c. Danni non patrimoniali
D.lgs. 23 maggio 2011 n. 79. — Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato
del turismo, a norma dell’articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246, nonché attuazione
della direttiva 2008/122/CE, relativa ai contratti di multiproprietà , contratti relativi ai prodotti
per le vacanze di lungo termine, contratti di rivendita e di scambio (Codice del turismo)
1. Vacanza rovinata e danno non patrimoniale ..................... . 2584
2. Il fondamento della risarcibilità del danno ....................... . 2590
3. La responsabilità del tour operator, la legittimazione attiva dell’azione risarcitoria e
il significato del rinvio operato dall’art. 46 c. tur. all’art. 1455 c.c. ........ . 2592
3.1. La non scarsa importanza dell’inadempimento della prestazione turistica
(casistica) ....................................... . 2597
4. Le ipotesi di esclusione della responsabilità ...................... . 2599
5. Il danno da vacanza rovinata “atipico†......................... . 2602
6. I criteri di quantificazione del danno. ......................... . 2607
RESPONSABILITÀ DEL PRODUTTORE (di ANDREA BERTOLINI)
D.lgs. 6 settembre 2005 n. 206. — Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29
luglio 2003, n. 229
1. L’origine della disciplina e le sue rationes ........................ . 2618
2. Una valutazione della sua efficacia (ed effettività ) alla luce dell’analisi economica . 2621
3. La responsabilità del produttore: definizione della regola, natura della responsabilità e rinvio (artt. 114, 118, 120 cod. cons.) ..................... . 2623
3.1. (Segue) La responsabilità del fornitore (art. 116 cod. cons.) ......... . 2625
4. Definizioni: (i) prodotto (art. 115, c. 1 e 2 cod. cons.) ................ . 2626
4.1. I prodotti agricoli naturali ............................. . 2626
4.2. Beni immobili e servizi ............................... . 2626
4.3. Il software ...................................... . 2627
4.4. Medicinali e prodotti di origine umana ..................... . 2629
5. (Segue): (ii) produttore (art. 115, c. 2-bis) ........................ . 2629
6. (Segue) (iii) il fornitore (art. 116) ............................. . 2630
7. (Segue) (iv) prodotto difettoso (art. 117) ......................... . 2631
8. La responsabilità del produttore a fronte dei diversi tipi di difetti ........ . 2634
9. Esclusione della responsabilità (art. 118) ........................ . 2637
9.1. Il c.d. rischio da sviluppo ............................. . 2638
9.2. La conformità del prodotto a una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante ................................ . 2639
9.3. La messa in circolazione e la distribuzione del prodotto ........... . 2641
9.4. L’inesistenza del difetto al momento della sua messa in circolazione ... . 2641
9.5. Imputabilità alla concezione del prodotto, ovvero alle indicazioni fornite dal
produttore ...................................... . 2642
10. La ripartizione dell’onere della prova (art. 120) ................... . 2643
11. Pluralità di responsabili (art. 121) ............................ . 2646
12. Concorso di colpa (art. 122) ................................ . 2647
INDICE SOMMARIO
3134
13. Il danno risarcibile (art. 123) ............................... . 2648
14. Prescrizione (art. 125) e decadenza (art. 126) ..................... . 2649
15. Clausole di esonero della responsabilità (art. 124) e rinvio ad altre regole (art.
127) .............................................. . 2651
RESPONSABILITÀ PER VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA ANTITRUST (di EDOARDO FERRANTE)
D.lgs. 19 gennaio 2017 n. 3. — Attuazione della direttiva 2014/104/UE del Parlamento europeo
e del Consiglio, del 26 novembre 2014, relativa a determinate norme che regolano le azioni per il
risarcimento del danno ai sensi del diritto nazionale per violazioni delle disposizioni del diritto
della concorrenza degli Stati membri e dell’Unione europea
Art. 1, c. 1, art. 2
1. Introduzione. I beni e i soggetti protetti ........................ . 2656
2. Il quadro normativo e la continuità tra disciplina vigente e previgente ..... . 2657
3. La crasi fra public e private enforcement del diritto antitrust .............. . 2661
4. Le definizioni dell’art. 2 d.lgs. 3/2017 (ed in particolare il « cartello » di cui alla
lettera l) ............................................ . 2663
Artt. 3-6
1. Premessa. La ricerca delle informazioni e dei mezzi di prova ........... . 2668
2. Il potere del giudice di ordinare l’esibizione delle prove ai sensi dell’art. 3 d.lgs.
3/2017 ............................................. . 2669
3. L’accesso al fascicolo dell’Autorità ai sensi degli artt. 4-5 d.lgs. 3/2017 ...... . 2672
3.1. (Segue) Il problema dei programmi di clemenza ............... . 2674
3.2. L’accesso al fascicolo della Commissione, quale Autorità europea antitrust, nella giurisprudenza della Corte di Giustizia ................. . 2676
4. La cooperazione tra Commissione UE, Autorità garanti e giudici nazionali ... . 2682
Art. 7
1. Effetti delle decisioni dell’autorità garante della concorrenza: il panorama dottrinale e giurisprudenziale .................................. . 2685
2. (Segue) La nuova disciplina ex art. 7, c. 1, proposizione 1a
, d.lgs. 3/2017 ..... . 2687
3. Ampiezza e limiti del sindacato spettante al giudice del ricorso .......... . 2688
4. Effetti delle decisioni antitrust della Commissione UE ................ . 2689
5. Nesso di causalità ed esistenza del danno antitrust tra procedimento amministrativo
e giudizio civile ....................................... . 2692
Artt. 8-9
1. La prescrizione del diritto al risarcimento da illecito antitrust: il problema del dies a
quo ............................................... . 2695
2. (Segue) Il panorama giurisprudenziale e l’art. 8 d.lgs. 3/2017 ........... . 2697
3. La responsabilità in solido (rinvio) ............................ . 2700
3135
INDICE SOMMARIO
Artt. 10-13
1. Il trasferimento del sovrapprezzo o problema del passing-on difensivo ...... . 2701
Art. 14, art. 1, c. 2
1. Il principio del pieno risarcimento e la valutazione del danno (artt. 1, c. 2, e 14, c.
1, d.lgs. 3/2017) ....................................... . 2704
2. La presunzione sull’an del danno da cartello e l’assistenza sul quantum da parte
dell’Autorità ......................................... . 2706
3. La nullità dei contratti « a valle » dell’intesa o pratica anticoncorrenziale vietata . 2708
4. (Segue) Nullità totale e nullità parziale del contratto « a valle » ........... . 2711
Artt. 15-16, 18
1. La competenza dei tribunali per le imprese ai sensi dell’art. 18 d.lgs. 3/2017
(cenni) ............................................. . 2715
2. Illecito antitrust e azione di classe tra « vecchia » e nuova disciplina (art. 1 d.lgs.
3/2017) ............................................ . 2715
3. (Segue) Vittime del passing-on, corresponsabilità solidale dei membri del cartello e
prescrizione dell’illecito antitrust nell’ottica dell’azione di classe (« vecchia » e
« nuova ») ........................................... . 2717
RESPONSABILITÀ DA LESIONE DELLA PROPRIETÀ INTELLETTUALE. RISARCIMENTO E RESTITUZIONI (di FRANCESCO MEZZANOTTE)
Accordo TRIPs – Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights, adottato a Marrakech 15 aprile 1994. — “Accordo relativo agli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale
attinenti al commercio†ratificato dall’Italia con legge 29 dicembre 1994, n. 747
Direttiva 2004/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sul rispetto
dei diritti di proprietà intellettuale
D.lgs. 10 febbraio 2005 n. 30. — Codice della proprietà industriale
L. 22 aprile 1941 n. 633. — Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo
esercizio
Art. 158
1. Premessa ........................................... . 2724
I. RESPONSABILITÀ PER LESIONE DI PRIVATIVE SU BENI IMMATERIALI: DISCIPLINA E FUNZIONI . . 2725
2. La tutela della proprietà intellettuale nei TRIPs ................... . 2725
3. La direttiva 2004/48/CE sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale ..... . 2726
4. Le diverse modalità di recepimento della direttiva 2004/48/CE in Italia (nel c.p.i. e
nella l.a.) ........................................... . 2730
5. Le funzioni della responsabilità da lesione della proprietà intellettuale europea ed
italiana ............................................. . 2731
II. LA LESIONE DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE. .......................... . 2734
INDICE SOMMARIO
3136
6. L’art. 125 c.p.i.: risarcimento del danno e restituzioni ................ . 2734
7. L’azione risarcitoria: disciplina e legittimazione attiva ................ . 2735
8. L’elemento soggettivo ................................... . 2736
9. Il nesso di causa ....................................... . 2739
10. Il danno: le voci rilevanti ................................. . 2740
11. Il danno: la liquidazione in « somma globale » e il criterio delle royalty presunte . 2745
12. La restituzione degli utili (art. 125, comma 3, c.p.i.) ................. . 2748
III. LA LESIONE DEL DIRITTO D’AUTORE .............................. . 2750
13. L’art. 158 l.a.: la fattispecie ................................ . 2750
14. L’azione risarcitoria: disciplina e legittimazione attiva ................ . 2752
15. Il concorso di persone (in particolare: la responsabilità dell’Internet Service
Provider) ............................................ . 2754
16. Il danno: le voci rilevanti ................................. . 2760
17. La liquidazione forfettaria in base al prezzo del consenso .............. . 2763
18. La restituzione degli utili nel diritto d’autore ..................... . 2765
19. Il danno non patrimoniale da lesione della proprietà intellettuale ........ . 2767
RESPONSABILITÀ CIVILE DELLO STATO (di GIULIA PULEIO)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
1. Premessa ........................................... . 2773
1.1. Le origini dell’istituto e il suo fondamento teorico .............. . 2773
2. La struttura tripartita dell’illecito ............................ . 2777
2.1. I caratteri della norma violata .......................... . 2778
2.2. La violazione sufficientemente qualificata ................... . 2781
2.3. Il nesso di causalità ................................. . 2783
3. Gli ulteriori elementi dell’illecito ............................. . 2784
3.1. Il danno risarcibile ................................. . 2785
3.2. Il principio di autonomia procedurale ..................... . 2786
4. La natura della responsabilità .............................. . 2787
4.1. La tesi della responsabilità contrattuale prospettata dalla Corte di
cassazione ....................................... . 2787
4.2. L’illecito civile dello Stato come figura di responsabilità extracontrattuale . 2789
5. La responsabilità per esercizio del potere legislativo ................. . 2790
5.1. Il contenzioso giudiziario intorno ai medici specializzandi ......... . 2792
5.2. L’assenza di tutela per le vittime di reati violenti ............... . 2796
6. La responsabilità per esercizio del potere amministrativo .............. . 2801
6.1. L’elemento soggettivo nella responsabilità per esercizio della funzione
amministrativa .................................... . 2802
7. La responsabilità per esercizio del potere giudiziario ................ . 2804
7.1. La responsabilità civile dello Stato per violazione del diritto europeo imputabile
a un organo di ultima istanza e la disciplina italiana: profili problematici . . . 2807
8. Responsabilità dello Stato per violazione della Cedu ................. . 2810
9. Responsabilità di uno Stato straniero per crimini internazionali lesivi di diritti
umani ............................................. . 2812
3137
INDICE SOMMARIO
RESPONSABILITÀ DELLO STATO PER I DANNI CAUSATI DAI MAGISTRATI (di GIOR- GIO AFFERNI)
Legge 13 aprile 1988 n. 117. — Risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni
giudiziarie e responsabilità civile dei magistrati
1. Premessa ........................................... . 2820
2. Ambito di applicazione ................................... . 2824
3. Criteri di imputazione della responsabilità ....................... . 2825
4. Introduzione del giudizio, competenza e rito ..................... . 2827
5. Condizioni di proponibilità dell’azione e decadenza ................. . 2829
6. Danno risarcibile ...................................... . 2831
7. Azione di rivalsa ....................................... . 2831
8. La responsabilità degli organi collegiali ......................... . 2834
9. Responsabilità civile per fatti costituenti reato ..................... . 2835
10. Disciplina transitoria .................................... . 2837
RESPONSABILITÀ DA IRRAGIONEVOLE DURATA DEL PROCESSO (di EMILIO BUFANO)
Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali,
firmata a Roma il 4 novembre 1950
Costituzione della Repubblica italiana
L. 24 marzo 2001 n. 89. — Previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine
ragionevole del processo e modifica dell’articolo 375 del codice di procedura civile
1. La genesi della l. n. 89 del 2001 (c.d. legge Pinto), anche in relazione all’art. 6, § 1,
CEDU ............................................. . 2842
2. Il rapporto con l’art. 111 Cost. .............................. . 2844
3. Le divergenze sul presupposto del rimedio nel dialogo tra giudice italiano e Corte
di Strasburgo ......................................... . 2848
4. Il revirement della Corte di cassazione e i successivi aggiustamenti ......... . 2850
5. La pretesa normatività per relationem dei diritti ex legge Pinto ........... . 2852
6. Il diritto alla ragionevole durata del processo ..................... . 2857
7. La misura della ragionevole durata del giudizio, ivi compreso il fenomeno della
c.d. « Pinto su Pinto » .................................... . 2863
8. Sul dilemma dell’unitarietà tra cognizione ed esecuzione: il primo intervento
negativo delle sezioni unite della Corte di cassazione ................ . 2866
9. (Segue) La ricerca di nuovi equilibri tra principi convenzionali e categorie processuali nazionali ........................................ . 2868
10. Il danno da ritardo nel pagamento dell’indennizzo ex legge Pinto ........ . 2874
11. L’effettività dei rimedi preventivi a valle dei rilievi della Corte di Strasburgo . . . 2876
12. Il diritto-onere di esperire rimedi acceleratori dopo la l. n. 208 del 2015: il processo
civile .............................................. . 2881
13. (Segue) La nuova istanza di prelievo nel processo amministrativo ......... . 2885
14. Il diritto all’equa riparazione e la sua qualificazione come ipotesi risarcitoria . . . 2888
15. I limiti delle ricostruzioni in termini di obbligazione ex lege ovvero di responsabilitÃ
contrattuale dello Stato .................................. . 2892
INDICE SOMMARIO
3138
16. L’accesso al rimedio Pinto in pendenza del giudizio ................. . 2897
17. Il danno risarcibile e il regime probatorio: il danno patrimoniale ......... . 2902
18. (Segue) Il danno non patrimoniale ............................ . 2904
19. La rilevanza del contegno processuale della parte: concorso nel ritardo e presunzioni di insussistenza del danno ............................. . 2907
20. La quantificazione dell’indennizzo ............................ . 2911
21. Decadenza dell’azione ex legge Pinto .......................... . 2913
RESPONSABILITÀ DA ILLECITO PROCESSUALE (di EMILIO BUFANO)
1. Inquadramento storico-sistematico della responsabilità processuale aggravata
quale figura speciale nel solco dell’illecito civile .................... . 2917
2. Le tesi pan-processualistiche in chiave sanzionatoria: il rapporto con gli artt. 88, 91
e 92 e il riparto delle spese di lite ............................ . 2921
3. La responsabilità da illecito processuale fuori dai confini dell’art. 96 c.p.c. ... . 2925
4. (Segue) L’abuso del processo tra vizio processuale e rimedio sostanziale ..... . 2927
5. I presupposti sostanziali e processuali della lite temeraria: qualità di parti, soccombenza e competenza .................................... . 2933
6. La fattispecie di cui all’art. 96, c. 1, c.p.c.: il ruolo portante dell’elemento soggettivo ............................................... . 2938
7. Il trattamento più severo verso le condotte tipizzate dal c. 2 dell’art. 96, c.p.c. . . 2944
8. La prova del danno ingiustamente patito: quale situazione giuridica lesa? ... . 2948
9. Cenni sulla natura sanzionatoria e non risarcitoria della condanna ex art. 93, c. 3,
c.p.c. .............................................. . 2952
RESPONSABILITÀ DELLE AUTORITÀ AMMINISTRATIVE INDIPENDENTI PER
OMESSO O CARENTE ESERCIZIO DEI POTERI DI VIGILANZA (di MATTEO MIR- RIONE)
Art. 2043 c.c. Risarcimento per fatto illecito
L. 28 dicembre 2005 n. 262. — Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati
finanziari
1. Introduzione: i caratteri peculiari della responsabilità civile delle autorità amministrative indipendenti ................................... . 2961
2. La configurabilità e il titolo della responsabilità ; il danno ingiusto e l’interesse
giuridicamente rilevante meritevole di tutela risarcitoria .............. . 2963
2.1. La natura della responsabilità degli organi di vigilanza ........... . 2964
2.2. La situazione giuridicamente rilevante meritevole di tutela risarcitoria . . 2966
3. Disamina degli ulteriori elementi costitutivi dell’illecito: la condotta dolosa o gravemente colposa dell’autorità di controllo integrante l’omissione o il carente esercizio dei poteri di vigilanza ................................ . 2969
3.1. La complessità dell’azione di supervisione e le tipologie di potere rilevanti
nel giudizio di responsabilità ........................... . 2969
3.2. La doverosità della condotta omessa e l’art. 2043 c.c. quale norma
primaria ........................................ . 2970
3.3. L’elemento soggettivo e la limitazione della responsabilità alla colpa grave . 2972
3.4. L’esigibilità in concreto dell’azione di vigilanza ................ . 2975
3139
INDICE SOMMARIO
4. (Segue) Le questioni sottese al nesso di causalità .................... . 2977
4.1. Il giudizio controfattuale di causalità e le finalità della vigilanza
prudenziale ...................................... . 2978
4.2. Le concause: le condotte degli operatori vigilati e quelle dei soggetti non
vigilati ......................................... . 2979
5. La quantificazione del danno ............................... . 2980
6. I profili processuali e la prescrizione .......................... . 2982
6.1. Il riparto di giurisdizione ............................. . 2982
6.2. L’onere probatorio ................................. . 2983
6.3. Il termine di prescrizione ............................. . 2985
7. La responsabilità civile degli enti di controllo diversi dalla Consob ........ . 2985
RESPONSABILITÀ DEGLI AMMINISTRATORI (di ANTONIO FICI (§ 8) e VALENTINA MARIA MARCELLI (§ 1-7, 9, 10))
Art. 2392 c.c. Responsabilità verso la societÃ
Art. 2393 c.c. Azione sociale di responsabilitÃ
Art. 2393-bis Azione sociale di responsabilità esercitata dai soci
Art. 2394 c.c. Responsabilità verso i creditori sociali
Art. 2394-bis c.c. Azioni di responsabilità nelle procedure concorsuali
Art. 2395 c.c. Azione individuale del socio e del terzo
1. La responsabilità degli amministratori verso la società : profili generali ..... . 2991
1.1. La fattispecie: l’oggetto del dovere e il criterio di imputazione della
responsabilità .................................... . 2994
1.2. La Business Judgement Rule ............................. . 2997
1.3. La natura della responsabilità .......................... . 3000
1.4. L’azione sociale di responsabilità ......................... . 3002
1.4.1. La quantificazione del danno ...................... . 3004
1.5. I soci di minoranza ................................. . 3006
2. La responsabilità degli amministratori verso i creditori sociali ........... . 3007
2.1. Natura della responsabilità ............................ . 3009
2.2. Sulla teoria dei doveri di protezione ....................... . 3011
3. La responsabilità degli amministratori nei confronti di soci e terzi ........ . 3014
3.1. Natura della responsabilità ............................ . 3016
4. La responsabilità degli amministratori di s.r.l ..................... . 3017
5. La responsabilità degli amministratori di società di persone ............ . 3021
6. La responsabilità degli amministratori di società a partecipazione pubblica ... . 3023
7. La responsabilità degli amministratori di società bancarie ............. . 3025
8. La responsabilità degli amministratori di enti del primo libro del codice civile e di
enti del terzo settore .................................... . 3027
9. La responsabilità degli amministratori nel fallimento ................ . 3029
10. Responsabilità degli amministratori e autonomia privata .............. . 3033
INDICE SOMMARIO
3140
Parte V
PRESCRIZIONE DELL’ILLECITO CONTRATTUALE ED EXTRACONTRATTUALE
PRESCRIZIONE ORDINARIA (di CATERINA MURGO)
Art. 2946 c.c. Prescrizione ordinaria
1. La prescrizione: le funzioni di un istituto ........................ . 3040
2. I presupposti: l’operatività della prescrizione ..................... . 3043
3. Il termine ordinario: il dies a quo e l’exordium praescriptionis ............. . 3046
3.1. Cause impeditive del decorso del termine di prescrizione ......... . 3049
4. Prescrizione e disciplina contrattuale .......................... . 3052
PRESCRIZIONE DEL DIRITTO AL RISARCIMENTO DEL DANNO (di CATERINA MURGO)
Art. 2947 c.c. Prescrizione del diritto al risarcimento del danno
1. La prescrizione e il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito ....... . 3056
1.1. Il dies a quo della prescrizione e il diritto al risarcimento dei danni alla
persona ........................................ . 3058
1.2. La prescrizione e i danni alla salute ....................... . 3061
2. I danni nascenti dalla circolazione dei autoveicoli e i fatti costituenti reato ... . 3063
3. Asistematicità dell’ambito applicativo dell’art. 2947 c. 1 c.c. ............ . 3066